Abbronzatura e cibo: come fare per mantenerla più a lungo

Per far durare di più l’abbronzatura, anche a tavola possiamo aiutarci. Ecco i suggerimenti da mettere subito in pratica della nostra esperta Valentina Schirò
abbronzatura e cibo

Al rientro dalle vacanze è frequente imbattersi nell’argomento abbronzatura e cibo e andare alla ricerca di consigli e suggerimenti su cosa fare per mantenerla a lungo. Ritornando in città infatti la diminuzione dell’esposizione al sole e l’aumento del tempo trascorso in ambienti con l’aria condizionata tendono nel giro di qualche settimana a rendere il colorito spento e a favorire man mano la perdita della tintarella conquistata al mare o in montagna. Per mantenere meglio l’abbronzatura sono diversi gli accorgimenti che si possono mettere in atto, a partire dalla tavola. «Alcuni alimenti hanno il potere di nutrire dall’interno la pelle, aiutandola a mantenersi ben idratata e morbida e con un colorito dorato» dice la nutrizionista Valentina Schirò, specializzata in scienze dell’alimentazione, con la quale abbiamo parlato di abbronzatura e cibo, cosa fare per mantenerla a lungo.

Cosa mangiare per mantenere l’abbronzatura

Lo stile di vita è uno dei principali alleati anche quando si tratta di pelle, abbronzatura e cibo. L’esposizione al sole genera radicali liberi che danneggiano i fibroblasti e i cheratinociti, le cellule coinvolte nella produzione del collagene e dell’acido ialuronico e favorisce l’evaporazione dell’acqua dai tessuti cutanei. Una dieta sana ed equilibrata rimane una delle armi vincenti alla portata di tutti. Ma come far durare di più l’abbronzatura? «Alcuni studi ci dicono che diversi alimenti d’origine vegetale sono fonte di composti bioattivi con proprietà fotoprotettive, ovvero sono in grado di proteggere la pelle dai danni solari» spiega la nutrizionista Valentina Schirò. «Ebbene, questi cibi sono anche quelli che permettono di far durare di più la tintarella perché favoriscono il rinnovamento cellulare e l’idratazione e vantano un’azione antinvecchiamento, contribuendo a preservare un colorito più luminoso e una pelle radiosa. Passando alla pratica, per mantenere l’abbronzatura più a lungo innanzitutto occorrerebbe comporre ogni pasto della giornata per metà di alimenti come la frutta e la verdura, alternando quella cruda a quella cotta» suggerisce l’esperta. «Gli antiossidanti offerti da varietà come le zucchine, gli spinaci, i ravanelli, i pomodori, i peperoni, le carote, le bietole e, ancora, le more, il melone, i mirtilli, i fichi e l’uva rappresentano dei veri e propri alleati sia per contrastare lo stress ossidativo dei raggi del sole sia per mantenere il colorito abbronzato più a lungo. La vitamina C per esempio oltre a favorire la produzione di collagene, una proteina che mantiene morbida la pelle insieme a carotenoidi e vitamina E, spicca per essere un antiossidante capace di neutralizzare i radicali liberi prodotti dall’esposizione ai raggi ultravioletti. Il betacarotene, invece, presente soprattutto nella frutta e nella verdura di colore giallo-arancio, è utile per aumentare la produzione in modo naturale di melanina, il pigmento responsabile del colorito scuro della pelle e per produrre vitamina A, che mantiene integra la cute».

Quali sono le regole alimentari per un’abbronzatura che dura

«La prima regola per un’abbronzatura che dura è non demonizzare o escludere nessun nutriente, ma scegliere le fonti migliori, per esempio preferendo i cereali integrali anziché i raffinati, che in un’alimentazione già ricca di zuccheri semplici possono contribuire alla distruzione dell’elastina e del collagene, due proteine che mantengono la pelle elastica e morbida» dice la nutrizionista Valentina Schirò. «A tavola vanno poi valorizzate le proteine e i grassi buoni, includendoli in ogni pasto. «Consumando poche proteine la pelle rischia di diventare più fragile» dice l’esperta. «Nei menù quindi non devono mancare alimenti come la carne, specialmente, magra per esempio di pollo o di tacchino, le uova, i derivati del latte e i legumi e il pesce, che sono le fonti principali di aminoacidi essenziali per sostenere le normali funzioni della pelle. La carne e le uova inoltre sono ricche di retinolo, che l’organismo converte in vitamina A, che migliora lo spessore cutaneo» dice la nutrizionista Valentina Schirò. «L’assunzione di acidi grassi polinsaturi, specialmente Omega 3 presenti nella frutta secca a guscio e nei semi, nell’olio d’oliva e nel pesce migliora l’elasticità della cute e favorisce la formazione di ceramidi, componenti di cui è fatta la pelle, che oltre a rafforzare la barriera cutanea e preservarne l’idratazione, la difendono dall’invecchiamento» dice l’esperta. «Mangiando uova, carne, pesce, ma anche semi di zucca oltre ad assicurarsi lo zinco, un minerale che favorisce il ricambio cellulare e il metabolismo dei cheratinociti, le cellule dell’epidermide, ci si procura l’acido ialuronico, che con l’esposizione al sole diminuisce».

Abbronzatura e cibo cosa fare per mantenerla più a lungo
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