Cosa succede se mangio mozzarella tutti i giorni? Risponde l'esperta

Quando la voglia di cucinare è poca e il caldo è tanto, la mozzarella è una soluzione facile. Ma cosa succede se si mangia la mozzarella tutti i giorni?
mozzarella tutti i giorni
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Cosa succede se mangio mozzarella tutti i giorni? Soprattutto quando la voglia di stare ai fornelli è scarsa come nelle calde giornate estive, la mozzarella è un alimento salva pasto super versatile. Questo alimento infatti permette di creare panini e di mettere in tavola piatti unici, primi e secondi piatti e sfiziose insalate.  In cucina infatti si sposa un po’ con tutto, compresa la frutta, specialmente quella estiva come il melone, le pesche e le albicocche. Ma la mozzarella vanta un altro primato a tavola. Secondo i dati dell’Osservatorio economico 2024, strumento ideato dal Consorzio di Tutela in partnership con Nomisma e UniCredit. la mozzarella, in particolare quella di bufala campana Dop, è il primo formaggio a pasta filata preferito dagli italiani in particolare da quelli under 18 e dai francesi. Ma tornando alla domanda iniziale, cosa succede se mangio mozzarella tutti i giorni? Ne abbiamo parlato con la nutrizionista Simona Meloni.

La mozzarella si può mangiare tutti i giorni?

«Le linee guida per una sana alimentazione sono molto chiare» risponde la nutrizionista Simona Meloni. «La mozzarella essendo un formaggio fresco a pasta molle filata non può essere consumata ogni giorno. Questo alimento che non va demonizzato a tavola nemmeno da chi è particolarmente attento alla linea e alla salute, va infatti consumato, moderandone la frequenza. La mozzarella essendo un formaggio può essere messo in tavola massimo 3 volte alla settimana a differenza invece del latte e dello yogurt dei quali invece si possono consumare fino a 3 porzioni al giorno».

Cosa succede al corpo se si mangia mozzarella tutti i giorni?

«Il consumo quotidiano di mozzarella porta più rischi che benefici per la salute» spiega la nutrizionista Simona Meloni. «Analizzando dal punto di vista dei nutrienti questo alimento, spicca subito la ricchezza di grassi, in particolare di quelli saturi, di colesterolo e di sale. Perciò mangiare mozzarella tutti i giorni potrebbe con il tempo danneggiare la salute cardiovascolare» dice l’esperta. «La presenza eccessiva di lipidi saturi nella dieta infatti favorisce l’accumulo di colesterolo cattivo LDL e diminuiscono quello buono HDL» dice la nutrizionista Simona Meloni. «Poi c’è il fattore sodio, che in eccesso favorisce l’innalzamento della pressione sanguigna, un altro fattore di rischio per le malattie cardiovascolari» dice l’esperta. «Le indicazioni sul consumo inoltre consigliano l’utilizzo della mozzarella come secondo piatto e non in aggiunta a un pasto già completo. Il rischio è di rendere la dieta particolarmente sbilanciata» dice l’esperta. «Anche chi ha necessità di fare scorte di calcio per esempio in menopausa non dovrebbe mangiare tutti i giorni mozzarella, ma alternarla a tavola a tante altre fonti di questo minerale come il pesce, i legumi, la frutta secca e le verdure, quali i cavoli, i broccoli, le cime di rapa, la rucola o la cicoria. L’apporto eccessivo di grassi e sale incrementa l’infiammazione e al contrario riduce l’assorbimento del calcio prezioso per le ossa».

Quanta mozzarella si può mangiare?

«La quantità di mozzarella che è bene non superare è di 100 grammi» consiglia l’esperta. «Dal punto di vista nutrizionale, la mozzarella ha una componente di acqua, che varia tra 55 e 80 per cento del suo peso. Questo alimento, oltre a fornire vitamine del gruppo B, vitamina A, calcio e fosforo, garantisce per lo più proteine e grassi e una piccola quota di carboidrati» dice l’esperta. «La mozzarella deve essere utilizzata quindi durante i pasti come fonte proteica e inserita in un menù equilibrato. Passando alla pratica: la mozzarella può essere abbinata a una fonte di carboidrati, preferibilmente i cereali integrali per esempio il farro e una porzione di verdure, che grazie alla ricchezza di fibre, rallentano l’assorbimento dei grassi e degli zuccheri presenti in questo alimento».

Quale mozzarella fa meno male?

Quale tipo di mozzarella scegliere? Che differenza c’è tra la mozzarella di bufala e gli altri tipi? «Per mantenere bassa la quota di grassi saturi e colesterolo nella dieta andrebbero preferite le tipologie magre, quindi la mozzarella a base di latte di mucca o di capra. Mentre quella di bufala che ha un maggiore contenuto lipidico andrebbe consumata meno di frequente soprattutto se si è a dieta oppure si hanno problemi di ipertensione o colesterolo alto».