Ma agli inglesi l'incoronazione di re Carlo interessa davvero?

Ha aspettato 74 anni per diventare re e nel frattempo il mondo è cambiato. E se la totale devozione per la regina rendeva la monarchia britannica più «sopportabile», adesso non è più così. I numeri parlano chiaro: il 70 per cento dei giovani inglesi non è più interessato. Carlo così ha davanti una sfida difficilissima: trasformare la monarchia per fare in modo che sopravviva
Ma agli inglesi l'incoronazione di re Carlo interessa davvero
WPA Pool/Getty Images

Carlo ha aspettato 74 anni per diventare re e nel frattempo il mondo è cambiato. E se la totale devozione per la regina Elisabetta ha messo a tacere critiche e malumori per i suoi 70 anni di regno, con la sua morte inevitabilmente non è stato più così.

Re Carlo, che sarà incoronato ufficialmente il 6 maggio, si trova a fare i conti con il dover far di tutto per snellire la monarchia e dimostrare che è ancora rilevante in una nazione moderna e multiculturale come la Gran Bretagna. E questo senza considerare la questione «indipendenza» di tutti gli altri territori del Commonwealth.

Così a meno di due settimane dal grande giorno sorge spontanea una domanda: ma agli inglesi interessa davvero dell'incoronazione del nuovo re? Noi, di recente, l'abbiamo chiesto a uno dei suoi sudditi più eccellenti, Noel Gallagher. Di passaggio a Milano, l'abbiamo interrogato anche sul nuovo re. Ci ha risposto così: ««Non credo sia molto popolare, Carlo. Non credo che le persone della mia generazione abbiano un interesse per la famiglia reale. Appartiene alle generazioni precedenti, come la religione. Si sta estinguendo. Tutti amavano la regina, è stato un grande punto di riferimento. Certo a Londra per l'inaugurazione ci sarà un gran parlare e sarà pieno di turisti e di americani». Certo, da Noel, non ci aspettavamo molto altro. Ma qual è il pensiero di tutti gli altri britannici?

BBC News ha appena commissionato un nuovo sondaggio. E i numeri sembrano inequivocabili: il 70 per cento dei giovani britannici - tra i 18 e i 35 anni - afferma di «non essere interessato» alla famiglia reale. Solo il 7 per cento dei giovani adulti ha dichiarato, invece, di essere «molto interessato», mentre il 23 per cento si ferma all'«abbastanza interessato». Per quanto riguarda gli over 65, il gradimento aumenta, Il 58 per cento ha dichiarato di essere interessato alla royal family, mentre il 42 per cento ha detto di non essere interessato.

Non dobbiamo pensare, però, che Carlo non lo sappia. Il nuovo re ha ben capito la gravità della situazione e ce la sta mettendo tutta. Durante i primi sei mesi sul trono, ha incontrato i leader religiosi di tutto il Paese, ha riorganizzato le residenze, ha organizzato la sua prima vista all'estero e grande novità: ha aperto gli archivi reali ai ricercatori che indagano sui legami della corona con la schiavitù. Inoltre, ha ideato e sta organizzando una cerimonia di inaugurazione il più snella possibile, per tentare di contenere i costi e arginare le critiche. «Carlo, il monarca, con i suoi difetti e le sue virtù, è diventato un soggetto di interesse più genuino», ha fatto notare il commentatore reale Robert Lacey.

E, come se non bastasse, ci sono le questioni familiari. Carlo continua a respingere le continue accuse del principe Harry. In Spare l'ha dipinto come distante e indifferente nei confronti di un figlio che ha dovuto fare i conti con la morte della madre Diana. E poi ci sono state le accuse nei confronti di Meghan, non accettata anche per via delle sue origini biculturali. Infine ora in Tribunale - nell'ambito del processo contro Murdoch - Harry ha tirato fuori altre accuse, sostenendo come il padre abbia preferito difendere la reputazione di Camilla piuttosto che quella dei Sussex.

Hugo Vickers, storico reale e autore di Coronation: The Crowning of Elizabeth II, ha paragonato l'ascesa al trono del nuovo re alla nomina a presidente di un'azienda globale in un momento in cui la maggior parte delle persone va in pensione. È un lavoro in cui dovrà affrontare questioni religiose, politiche, oltre a gestire la casa reale e mediare le faide familiari. «È una cosa grossa da affrontare a quell'età», ha detto Vickers ad Ap News, «Quindi, sì, sospetto che sia un uomo che ha fretta».

Altre storie di Vanity Fair che ti possono interessare

-Da Sofia Dorotea a Camilla: il (difficile) mestiere della regina consorte

-La rivelazione di Harry: Murdoch ha pagato in segreto a William «una grossa somma di denaro per il caso intercettazioni»

-Harry a Westminster potrebbe essere seduto «dieci file dietro la royal family»