Questo articolo è pubblicato sul numero 43 di Vanity Fair in edicola fino al 24 ottobre 2023. Per festeggiare con noi i nostri #20dicambiamento, leggete qui
Difficile la vita di chi pensa per uno, anzi, difficile per tutto il tempo in cui si costruisce una propria indipendenza di pensiero e di azione, insomma quando si fa quello che serve per imparare a non avere paura del temporale nel letto da soli e a pesare la quantità di spaghetti giusti per uno. In effetti poi, quando ci si riesce, è piuttosto lieve, appagante e semplice: ci si conosce, ci si capisce, a volte anche senza interrogarsi troppo. Morale: è tutto più fluido.
Inserire in questo equilibrio un elemento di disturbo, per quanto attraente o sexy, se ci riflettiamo bene, è piuttosto contronatura: nell’economia di una vita felice perché mai dovremmo cercare qualcuno con cui fare a metà? Il mondo è pieno di quelli che «il prossimo che arriva me lo sposo» o di quelli «innamorati dell’amore»: tu evidentemente stai bene così. E invece di inventare feeling funzionali alla coppia, inventerai coppie in presenza del feeling. Quando arriverà, se arriverà. Un consiglio, però: il piacere nasce dalla scoperta, lascia aperta almeno quella porta, e vediamo che succede.
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