Dieci novità che i ragazzi troveranno al rientro a scuola

Niente smartphone e tablet per i più piccoli, cambia anche l'educazione civica. Viene riformato il percorso degli istituti tecnici. Si resta in attesa dell'approvazione della riforma del voto in condotta
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Scuola ItaliaNurPhoto/Getty Images

Già questa settimana ci sono i primi rientri in classe. Fra il 5 e il 16 settembre il ritorno a scuola di tutti gli studenti italiani. Trovano una scuola con alcuni cambiamenti, ma anche con riforme non ancora divenute effettive. Ci sono nuove linee guida per l'insegnamento dell'educazione civica e il divieto di usare smartphone in classe anche per fini didattici.

Educazione civica

Cambia nei contenuti l'educazione civica da alcuni anni tornata nelle scuole e spalmata su tutte le materie. Nelle nuove linee guida del ministero dell'Istruzione si legge che va sottolineato «il collegamento tra senso civico e sentimento di appartenenza alla comunità nazionale definita Patria». Dovrebbe essere riservato maggiore spazio alla valorizzazione dei territori e alla conoscenza delle culture e delle storie locali. Attenzione è riservata alla centralità della persona, ai diritti delle donne e all'educazione finanziaria e stradale.

Smartphone banditi

Non c'è spazio per gli smartphone nelle scuole fino alle medie. Vale anche per gli usi didattici. Sono previste, alle medie, sanzioni disciplinari per chi trasgredisce. Sono esclusi i ragazzi per cui l'uso dello smartphone sia previsto dal Piano educativo individualizzato o dal Piano didattico personalizzato come supporto. Da una parte c'è apprezzamento per una norma che vuole togliere le distrazioni portate dai telefoni, ma dall'altra viene fermato il processo di digitalizzazione della scuola che è fra gli usi didatti. Computer e tablet possono essere usati con l'autorizzazione degli insegnanti. Dal ministero invitano a usare anche il diario cartaceo insieme al registro elettronico.

Capolavoro alla maturità

Dopo l'esperienza di quest'anno, senza valutazione, dal 2025 alla Maturità si porta il cosiddetto Capolavoro. Si tratta di uno strumento di autovalutazione dello studente, che deve segnalare e inserire in una relazione almeno una e fino a tre esperienze significative per ogni anno di scuola superiore in ambito scolastico o extrascolastico.

I nuovi istituti tecnici

Non cinque anni, ma quattro più due. Questo possono diventare gli istituti tecnico-professionali, che introduce il modello della filiera del 4+2. Invece dei 5 anni canonici, il percorso scolastico è di quattro anni e se ne aggiungono due negli ITS Academy, istituti tecnologici superiori, scuole di specializzazione che dovrebbero avere una maggiore interazione con il mondo del lavoro. Dovrebbero essere potenziati lo studio delle materie STEM, le lingue, la didattica in laboratorio e i Percorsi per le Competenze Trasversali e l’Orientamento. A partire saranno circa 150 scuole e 3mila ragazzi.

Formazione incentivata per gli insegnanti

Cambia qualcosa anche per gli insegnanti che possono avere una formazione incentivata che può essere retribuita dalla scuola e 30 ore di attività di formazione on line. Questa formazione è destinata a prof che hanno incarichi di collaborazione a supporto del sistema organizzativo dell’istituzione scolastica e dei presidi. In alternativa alla retribuzione aggiuntiva, ai docenti è riconosciuta la fruizione dei cinque giorni per la partecipazione a iniziative di formazione con esonero dal servizio.

Tutor e lotta alla dispersione

Restano docenti tutor e orientatori che fanno attività di orientamento formativo da almeno 30 ore, curriculari nelle classi terze, quarte e quinte superiori, e anche extra curriculari per il biennio iniziale e la scuola media.

La lotta alla dispersione parte da Agenda Sud (265,5 milioni) che coinvolge oltre 2mila scuola del Mezzogiorno. Sono stati individuati da Invalsi i 245 istituti che sono nelle situazioni più critiche: qui potenziamento dell’organico, ampliamento del tempo scuola e delle attività sportive. Agenda Nord ha 220 milioni per coinvolgere circa 3mila scuole. Il Pnrr investe 1,5 miliardi per il contrasto alla dispersione scolastica. Si annuncia tolleranza zero verso i diplomifici.

Comunicazione

Tuti on line i passaggi di documenti fra scuola e famiglia con ComUnica, nuova funzionalità all’interno della piattaforma Unica. Da agosto, per i genitori dei figli neo iscritti, è disponibile il modulo di delega per il ritiro dei figli da scuola e il modello di autorizzazione per consentire l’uscita autonoma degli studenti con meno di 14 anni. Si potrà anche firmare il patto educativo di corresponsabilità. Dall'autunno ci saranno nuove funzioni che anche per le famiglie degli alunni delle classi successive alla prima.

Stranieri e sostegno

Fuori dall'orario curricolare ci saranno attività di sostegno per gli studenti stranieri. Dall’anno scolastico 2025/2026 è previsto un insegnante di italiano nelle classi dove almeno il 20% degli alunni è in Italia da troppo poco tempo per conoscere la lingua. Non da questo, ma dal prossimo anno si potrà chiedere la conferma dell'insegnante di sostegno dell'anno precedente.

Voti alle elementari

Alla scuola primaria, ma la riforma deve ancora avere l'ultima approvazione, tornano i «giudizi sintetici», non voti numerici, ma un formulazione più chiara per le famiglie. Il voto finale in pagella alle elementari sarà espresso con i termini: insufficiente, sufficiente, discreto, buono e ottimo. Si torna quindi indietro rispetto alla riforma del 2020 che parlava dei risultati per avanzamento: avanzato, intermedio, base.

Voto in condotta

Non è ancora stata approvata definitivamente la riforma del voto in condotta. Consisterà in questo. Alle scuole superiori non si viene ammessi all'anno successivo o all'esame di maturità se non si ha almeno sette in condotta. Con il sei bisogna fare un elaborato di educazione civica. Se si ha 5 si viene bocciati. Il voto in condotta insufficiente arriva con comportamenti che siano gravi e reiterate violazioni del Regolamento di istituto.

Anche alle scuole medie c'è la valutazione del comportamento, espressa in decimi. Farà media con le altre materie. Sarà considerata nell’arco dell’intero anno scolastico, anziché solamente per quadrimestre.

Nel caso di sospensione, fino a due giorni per gravi comportamenti, sarà possibile svolgere il recupero attraverso attività educative a scuola con una verifica finale da sottoporre al consiglio di
classe. Se si va oltre i due giorni si dovranno fare attività di cittadinanza solidale, di civica utilità, presso strutture convenzionate.

Sono introdotte anche multe «per i reati commessi in danno di un dirigente scolastico o di un membro del personale docente, educativo, amministrativo, tecnico o ausiliario della scuola a causa o nell'esercizio del suo ufficio o delle sue funzioni è sempre ordinato, oltre all'eventuale
risarcimento dei danni, il pagamento di una somma da euro 500 a euro 10.000 a titolo di riparazione pecuniaria in favore dell'istituzione scolastica di appartenenza della persona offesa».