Europei di calcio, l'Italia soffrendo va agli ottavi: quando giocherà?

Gli Azzurri si qualificano come migliore seconda grazie a un pareggio agguantato al 98esimo con gol di Zaccagni. Sabato alle 18 si va a Berlino contro la Svizzera
Il gol di Mattia Zaccagni
Il gol di Mattia ZaccagniAlex Pantling - UEFA/Getty Images

«Dopo il gol non ho capito più nulla, gioia immensa che porterò sempre con me». Ha segnato Mattia Zaccagni, ma la meraviglia l'ha fatta Riccardo Calafiori. Il suo passaggio ha portato l'attaccante a fare un gol che ha subito fatto tornare alla memoria il gol di Del Piero nella semifinale del Mondiale del 2006, il 2 a 0 contro la Germania. Anche questo gol ci porta a Berlino, non in una finale mondiale, ma a un ottavo di finale che sembrava utopia dopo il gol dell'1 a 0 croato e per tutto il resto del secondo tempo. Tutto è la parola giusta perché Zaccagni ha segnato negli ultimi 30 secondi della partita. Adesso si va a giocare contro la Svizzera, seconda del gruppo A, sabato 29 giugno alle 18.

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Non ci sarà Riccardo Calafiori, viste le due ammonizioni rimediate nelle partite del Gruppo B che ha visto la Spagna prima con 9 punti, Croazia, con speranze minime di migliore terza, e Albania eliminata. Non ci sarà il difensore che è stato fondamentale nella stagione da Champions League del Bologna e sarà un problema perché la squadra di Spalletti lo ha ormai come certezza insieme a Donnarumma in porta e Barella a centrocampo.

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In caso di sconfitta con la Croazia gli Azzurri avrebbero dovuto fare calcoli infiniti per qualificarsi fra le migliori terze e aspettare risultati altrui. Che bastasse un pareggio era vero, ma è anche stato il freno per l'Italia che fino al gol croato di Modric sembrava giocare per lo 0 a 0. Solo dopo è scesa in campo e ha provato davvero ad andare all'attacco, continuando comunque a soffrire e ad avere Donnarumma sempre fra i migliori in campo: lui para un rigore a Modric (fallo di mano di Frattesi), dopo aver bloccato Sucic a inizio partita, e davvero non può fare niente sul gol per colpa della difesa dopo un'altra sua prodezza su deviazione ravvicinata di Budimir.

Il gol sblocca l'Italia più della Croazia. Gli Azzurri si fanno coraggio e vanno all'arrembaggio, che non vuol dire giocare bene, ma almeno provare ad attaccare. Rischia anche e arriva a segnare solo all'ultimo minuto di recupero. Più miracoloso che meritato il pareggio. Adesso si va a Berlino a cercare di dimostrare che il miracolo almeno era meritato.

Ci si va con qualche certezza in più, speriamo, per chi ha fatto il primo gol in nazionale a questo europeo. Il romagnolo, giocatore della Lazio, Zaccagni. «È il mio primo gol in azzurro, una soddisfazione immensa. Una serata bellissima che porterò sempre con me. Meritiamo questo pareggio e di passare agli ottavi. Spalletti è stato bravo a creare questo gruppo, ha preso tutto quello che gli serviva e cercheremo di ripagarlo in campo». Non lo potrà fare Calafiori che ha però già messo la sua firma su questa nazionale, nonostante l'autogol con la Spagna. «Avevo bisogno di dare qualcosa a questa Nazionale, non volevo fermarmi proprio adesso. L’azione del gol ce l’ha messa in testa il mister. A fine partita mi sono buttato a terra e non ho pensato a niente. È un’emozione difficile da spiegare, in questi giorni avevo tante cose dentro e volevo rifarmi dopo l’autogol. Così dopo il gol sono crollato a terra, felice».

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Ci si va con negli occhi l'immagine di un grande giocatore: Luka Modric, a quasi 39 anni, è il più anziano ad aver segnato in un Europeo, forse il suo ultimo appuntamento internazionale con una Croazia che ha portato a giocare una finale mondiale. Non corre più come un tempo e ha forse perso qualche giocata, ma è sempre trascinante. Alla fine ringrazia i tifosi italiani che lo applaudono. Un signore del calcio.