La paghetta sullo smartphone, ecco come si insegna il risparmio agli under 18

Anche ragazze e ragazzi dai 14 anni in su possono utilizzare Satispay e pagare in autonomia direttamente dal proprio smartphone con anche un sistema di gestione del denaro, Alberto Dalmasso: «L'accantonamento automatico insegna la pianificazione nella gestione del denaro»
Satispay pagamenti
Satispay pagamenti

La paghetta arriva sullo smartphone con Satispay. Ragazze e ragazzi dai 14 anni in su possono utilizzare l'app per pagare in autonomia e sicurezza direttamente dal telefono tenendo sotto controllo le spese e imparando la gestione del denaro. La maggior parte degli oltre 2 milioni di adolescenti italiani ha uno smartphone in mano e già ora usa poco il contante: secondo i dati della Banca d'Italia, il dato è generale, nel 2019 erano cash l’82% delle transazioni, nel 2022 il 69%. Per i nativi digitali pagare in autonomia usando il telefono è naturale, ma forse non è così immediata la capacità di gestire il denaro.

Come funziona

Basta scaricare lʼapp sul proprio smartphone e registrarsi inserendo i propri dati identificativi, indicando un genitore o un tutore legale che potrà autorizzare la creazione dell'account, solo se iscritto.

Paghetta

Il wallet potrà essere ricaricato ricevendo denaro dai famigliari, che potranno anche impostare un budget ricorrente, come una paghetta digitale, che i giovani potranno utilizzare per fare acquisti nei negozi o e-commerce che accettano Satispay e rientrano nelle categorie merceologiche autorizzate per i minori, o per scambiare soldi tra amici. Tutte le transazioni possono avvenire solo nei limiti del saldo disponibile, e non utilizzando i contanti si riducono anche i rischi associati a furto o smarrimento.

Risparmi

All’interno dell’app, i ragazzi possono tenere traccia delle proprie spese e grazie alla funzionalità Risparmi, creare dei Salvadanai da alimentare con accantonamenti settimanali o cashback e arrotondamenti sui pagamenti effettuati, iniziando a comprendere il valore anche dei piccoli importi per realizzare i loro desideri.

Differenza con le carte di credito

Molti ragazzi utilizzano già una carta di credito, cosa dà di più Satispay? Alberto Dalmasso, CEO e co-fondatore di Satispay, spiega che ci sono due sostanziali differenze:

«La prima è che si tratta dell’equivalente di un portafoglio ma digitale. Dunque puoi spendere solo quello che hai nella tua disponibilità, con il valore aggiunto – in questo caso rispetto al vecchio contante - che ti permette di tenere traccia di ogni spesa, e anche questo contribuisce ad aumentare la consapevolezza sull’utilizzo del denaro. E’ vero anche che le carte prepagate in generale hanno lo stesso vantaggio di prevedere un tetto di spesa, ma per la maggior parte di esse la ricarica è macchinosa perché deve essere fatta agli sportelli automatici o presso esercenti abilitati, oltre a richiedere un costo che si va ad aggiungere a quello di attivazione e alle commissioni sui prelievi. Con Satispay invece la famiglia può inviare istantaneamente al minorenne la cifra necessaria in quel momento, senza nessun costo.

La seconda, direi ancora più importante perché va oltre le tecnicalità ma ci sposta su un piano più “di cultura”, è che si tratta di uno strumento che ti mette in diretto contatto con chi riceve o ti invia dei soldi, che sia un negoziante o un amico, introducendo il concetto del denaro come elemento di relazione».

Come si insegna il risparmio ai ragazzi

«Satispay è nato come strumento di gestione dei pagamenti quotidiani di piccolo importo e poi cresciuto nel tempo per la gestione di somme sempre più importanti perché, fin dall’inizio, ha saputo ragionare sul valore di ogni singolo centesimo. Oggi una delle nostre funzionalità più amate è Risparmi, che permette di creare dei salvadanai che puoi alimentare in modo diverso, anche facendovi confluire gli arrotondamenti di pochi centesimi a ogni spesa che fai, o laddove sono previsti, con i cashback che alcuni esercenti applicano. Il risultato di questo accantonamento automatico, che avviene senza accorgersene una volta impostato, è che dopo un po’ di tempo si scopre di aver messo via - un centesimo dopo l’altro - un piccolo tesoretto per mangiarsi una pizza con gli amici, o comprarsi una T-shirt. L’auspicio è che, crescendo, questi stessi giovani che hanno provato cosa significa accumulare piccolissime somme nel tempo per poter poi comprare qualcosa, entrando nel mondo del lavoro, inizino ad accumulare somme maggiori ma sempre gestibili per pianificare il proprio futuro da adulti, magari investendole».

Come si esercita il controllo dei genitori?

«Il genitore registrato a Satispay viene indicato dal minorenne che richiede la sua autorizzazione all’apertura dell’account. Da quel momento il genitore può inviare il denaro, anche impostando un importo ricorrente come si fa usualmente con la paghetta settimanale o mensile. Tutti i pagamenti effettuati sono tracciati nell’app del minorenne e visibili da lì, ma il genitore è autorizzato a richiederne una copia in qualsiasi momento anche all’Assistenza Clienti Satispay».