Regno Unito, il personale sanitario in menopausa potrà lavorare da casa

Lo ha annunciato l’amministratore delegato del NHS: «Semplici misure, come modelli di lavoro flessibili e condizionatori per rendere le temperature più confortevoli, possono fare una grande differenza»
Il personale sanitario in menopausa potrà lavorare da casa
VioletaStoimenova

Le donne in menopausa che lavorano nel Sistema Sanitario Nazionale inglese potranno lavorare da casa. Lo ha annunciato l’amministratore delegato del NHS, in occasione della pubblicazione della prima guida del Sistema Sanitario Nazionale sulla menopausa e della sua presentazione alla conferenza annuale della Confederation of Business Industry. Le donne che fanno parte del personale sanitario, e che «soffrivano silenziosamente», ora non dovranno più sforzarsi di «sorridere e sopportare».

«La menopausa non è una malattia, è una fase della vita, e voglio che tutte le donne che affrontano questa transizione nel Sistema Sanitario Nazionale abbiano accesso al giusto supporto per rimanere a lavorare e prosperare», spiega Pritchard. Il NHS, d’altra parte, è il maggiore datore di lavoro delle donne in Gran Bretagna: dei suoi 1,3 milioni di dipendenti, più di un milione sono donne. E uno su cinque di tutti i dipendenti sono donne in età da menopausa (dai 45 ai 54 anni). «Le donne che si avvicinano o stanno attraversando la menopausa non dovrebbero sentirsi a disagio sul lavoro o provare vergogna nel parlare di una transizione che è semplicemente parte della vita. I sintomi che vanno dai dolori muscolari ai dolori articolari, dalle vampate di calore all’ansia, dalla difficoltà a dormire alla sensazione di annebbiamento del cervello hanno un enorme impatto sulla capacità di lavorare e affrontare la vita quotidiana».

Servono quindi «misure pratiche» per dare concretamente una mano alle lavoratrici. «Semplici provvedimenti, come modelli di lavoro flessibili, condizionatori per rendere le temperature più confortevoli, uniformi più fresche, in tessuti traspiranti, e formazione del personale possono fare una grande differenza e voglio che ciò accada, su tutta la linea».

L’intento di Pritchard è quello di far sì che altri datori di lavoro seguano l’esempio, promuovendo modelli lavorativi flessibili e assegnando compiti più leggeri alle donne di mezza età che lottano con i fastidiosi sintomi della menopausa. Secondo le stime, infatti, la menopausa costa all'economia inglese 10 miliardi di sterline all'anno di congedo per malattia e di costi per sostituire coloro che lasciano il lavoro. E secondo uno studio della Fawcett Society, una donna su 10 è costretta a lasciare il lavoro per la mancanza di un adeguato sostegno.

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