Zinco, le proprietà sessuali di un minerale prezioso per la salute maschile

Presente in piccole quantità nell’organismo, lo zinco è un microelemento essenziale anche per il benessere sessuale degli uomini. Ecco perché
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Calo del desiderio sessuale oppure orgasmi poco intensi? In alcuni casi, quando queste problematiche interessano l'uomo, alla base può esserci anche una carenza di zinco.

Questo minerale presente nell’organismo in piccole quantità è infatti un microelemento essenziale per la salute in generale e per quella maschile in particolare.

«Lo zinco è il secondo elemento più importante per l’uomo dopo il ferro: è un minerale che non può essere immagazzinato nel nostro corpo e deve essere assunto regolarmente con la dieta» - spiega il dottor Dimitrios Choussos, Urologo-Andrologo e Responsabile dell’Unità Operativa di Urologia all’Istituto di Cura Città di Pavia-Gruppo San Donato.

La sua funzione? «È un catalizzatore enzimatico, ovvero un componente di moltissimi complessi enzimatici coinvolti in diversi meccanismi come il metabolismo dei lipidi, delle proteine e dei carboidrati. In più, è un microelemento necessario per il funzionamento degli ormoni della crescita, quelli tiroidei e quelli sessuali».

Zinco e sessualità maschile

Come anticipato, lo zinco si rivela un alleato prezioso soprattutto per la sessualità maschile, per diverse ragioni.

«Tra gli organi in cui questo minerale si concentra maggiormente c’è anche la prostata», spiega il dottor Choussos, «una ghiandola che fa parte del sistema urinario e riproduttivo e la cui funzione primaria risiede nella secrezione del liquido prostatico che è una componente dello sperma. Il liquido prostatico contribuisce infatti tra il 10 e il 15% al volume del liquido seminale».

Zinco e testosterone

E non solo. A fare dello zinco un minerale prezioso per la sessualità maschile è anche il ruolo determinante che gioca nella produzione e regolazione del testosterone.
«Lo zinco è in grado di influenzare direttamente le cellule presenti nei testicoli che regolano la sintesi di questo ormone, responsabile dello sviluppo delle caratteristiche sessuali maschili, ma anche della regolazione del desiderio sessuale, della massa muscolare e della densità ossea nell’uomo», sottolinea l’andrologo. «Una carenza di zinco può portare a una diminuzione significativa dei livelli di questo ormone anche perché lo zinco è coinvolto nella conversione del colesterolo in testosterone e aiuta a inibire l’azione di un enzima, detto aromatasi, che a sua volta converte il testosterone in altri ormoni che sono gli estrogeni femminili. Sostanzialmente, lo zinco è fondamentale perché permette di mantenere un equilibrio ormonale ottimale».

Carenza di zinco: le conseguenze sulla sessualità

Per questi motivi, scarsi livelli di zinco possono incidere significativamente sulla sessualità maschile.
«Una carenza di zinco può portare a bassi livelli di testosterone nel sangue, con sintomi che possono includere calo del desiderio sessuale, disfunzione erettile, una difficoltà del flusso eiaculatorio e una ridotta intensità dell’orgasmo. Tutte problematiche che possono incidere anche sulla fertilità maschile».

Zinco: quando serve un’integrazione

Se in presenza di alcune problematiche di tipo sessuale, un’integrazione di zinco può dunque rivelarsi utile, fondamentale è evitare di ricorrere al fai da te ma affidarsi sempre e solo al parere di un medico.

«È importante monitorare bene l’assunzione di zinco perché, se è vero che una sua carenza può dare origine ai disturbi che abbiamo citato, anche un eccesso di questo minerale può causare effetti collaterali negativi, tra cui problemi gastrointestinali e crampi addominali - spiega l’esperto. -  È bene sapere inoltre che lo zinco in eccesso può ridurre l’assorbimento di rame e determinare quindi una carenza di questo minerale con comparsa di anemia, debolezza e problemi neurologici. Motivo per cui l’integrazione va sempre valutata attentamente con uno specialista».

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Anche per ciò che riguarda il fabbisogno giornaliero di zinco, meglio attenersi alle indicazioni del medico. «Il fabbisogno di zinco cambia in base all’età e al sesso ma anche alle abitudini individuali», conclude il dottor Choussos. «Atleti o persone che praticano attività fisica intensa, per esempio, possono avere un fabbisogno maggiore di zinco a causa della perdita di questo minerale con la sudorazione. Anche per questo motivo è sempre importante monitorare bene l’assunzione di zinco in base alle esigenze e alle condizioni personali».

Zinco: in quali alimenti si trova?

Per mantenere livelli ottimali di zinco, l’alimentazione gioca un ruolo chiave. Questo microelemento si trova soprattutto in alimenti quali ostriche, nel lievito, nel fegato, nella carne, nelle uova, nel pesce, nei cereali, nel latte e suoi derivati. L’organismo riesce però ad assorbire solo una quota variabile tra il 20 e il 30% circa delle quantità presenti negli alimenti, senza contare che quello presente nei vegetali è in una forma meno disponibile e più difficilmente assorbibile (Fonte: enciclopedia medica Humanitas).

Quali alimenti portare dunque in tavola per fare scorta di zinco e preservare la salute? Gli esperti di Smart Food IEO hanno stilato una classifica che riunisce i cibi che contengono più zinco per porzione ma che sono allo stesso tempo anche fonte di altri nutrienti o componenti importanti per mantenere un buono stato di salute. Tra questi si trovano: polpo, seppia, alici, calamaro, avena, semi di canapa, tacchino, crescenza, fave secche sgusciate e pinoli.


FONTI SCIENTIFICHE ED ESPERTI CITATI IN QUESTO ARTICOLO: