Anniversari

Buon compleanno DKNY! 35 anni celebrati con una collezione ad hoc e una nuova campagna con protagonista Kaia Gerber

Amatissimo da icone della Grande Mela come Carrie Bradshaw e Serena van der Woodsen, DKNY parla ora alla generazione Z del suo amore numero uno, ovvero la città di New York, avvalendosi di frasi evocative di libri iconici che meglio l'hanno descritta
DKNY Kaia Gerber
courtesy DKNY

Buon 35esimo compleanno DKNY!

È il 1989 quando Donna Karan crea DKNY, costola vivace e più accessibile del suo brand omonimo. Nata pochi anni prima, nel 1984, la linea madre Donna Karan New York guarda al “dress and address”, ovvero a un guardaroba smart che “veste e indirizza” le donne consentendo loro di risultare impeccabili da mattina a sera. Tra i suoi più grandi successi c’è infatti l’intuizione dei Seven Easy Pieces, sette capi essenziali da avere sempre nell’armadio, e il Cold Shoulder Dress, vestito “bodycon” a manica lunga e collo alto che esalta la linea delle spalle grazie al particolare taglio a triangolo.

Liza Minnelli con il Cold Shoulder Dress di Donna Karan

Ron Galella, Ltd./Getty Images

Hilary Clinton con il Cold Shoulder Dress di Donna Karan

Mark Reinstein/Getty Images

Cinque anni dopo il lancio del primo marchio, la designer apprende, grazie alla figlia adolescente Gaby, di non esercitare molto appeal sulle più giovani (e le amanti dei jeans)

Lanciando DKNY, Karan diviene così pioniera di una categoria allora mancante della moda americana: la linea young. Merito del successo di quest’ultima sono i look che coniugano comfort e sartorialità, riflettendo i principi oggi attualissimi di inclusività e autoespressione. «Le donne ora sono sicure di se stesse e dei loro corpi, non hanno più bisogno di nascondersi dietro ai vestiti», recita una delle frasi più celebri della stilista.

DKNY Spring 2013

Thomas Concordia/Getty Images

Siamo agli inizi degli anni '90, lo spirito vibrante di New York comincia ad abbracciare stili dalla vocazione sempre più internazionale, e due icone del piccolo schermo fanno da detonatore: Carrie Bradshaw, che nella prima stagione di Sex and the City sceglie il Naked Dress del marchio per il suo primo appuntamento con Mr. Big, e Serena van der Woodsen, che qualche anno più tardi in Gossip Girl sfoggia i collant DKNY con la divisa da college.

Sarah Jessica Parker in DKNY. Lo stesso abito l'ha indossato il suo personaggio di Carrie Bradhsaw in Sex and the city

Kevin.Mazur/Getty Images

Serena van der Woodsen (Blake Lively) in una scena di Gossip Girl in DKNY

James Devaney/Getty Images

Georgia May Jagger in DKNY

courtesy DKNY

Halsey in DKNY

courtesy DKNY

A 35 anni dal fortunato debutto, DKNY festeggia questo compleanno con una collezione celebrativa e una campagna con protagonista Kaia Gerber, che si riconferma volto del marchio per la seconda stagione

Del resto, chi meglio della giovane top americana potrebbe rappresentarlo? La capsule DKNY est. 1989, dedicata proprio alle ragazze cool ma rilassate come Gerber, attinge agli archivi del brand proiettandoli nel presente. Nella capsule troviamo, per esempio, un trench simile al modello di pelle annodato in vita del 1995, oppure un cappotto a uovo e il little black dress dalla linea scivolata del 2013.

DKNY Fall 2013

Catwalking/Getty Images

DKNY Fall 1995

WWD/Getty Images

Sono capi immediatamente riconoscibili, ma rivisitati e intervallati da novità: maglie e gonne con doppia zip, bomber cropped, camicie cut out, paillettes e trasparenze. La palette? Prevale il nero, che per Karan regala sicurezza e si abbina facilmente, con guizzi rosso Greenwich, blu grattacielo e giallo taxi. Omaggio cromatico alla sua inesauribile fonte d’ispirazione: la Grande Mela.

La capsule DKNY est. 1989

courtesy DKNY

La capsule DKNY est. 1989

courtesy DKNY

La capsule DKNY est. 1989

courtesy DKNY

La capsule DKNY est. 1989

courtesy DKNY

La campagna autunno inverno 2024 celebra con protagonista, again, Kaia Gerber

Già per la primavera estate 2024 la griffe aveva scelto la modella e verace lettrice di libri Kaia Gerber - a tal punto da aver creato il suo personale book club, Library Science - come volto di campagna. Marchio che, già dalla sua nascita, ha saputo cogliere lo spirito fresco prima delle giovani della New York anni ‘90 e poi appartenente alla Gen Z, ora, con la Fall 2024 racconta tutto un nuovo capitolo sull'abbigliamento dall'american style.

Con questa campagna DKNY rafforza lo storytelling già iniziato la scorsa stagione, continuando a esplorare l’infinita capacità d’ispirazione della città ma da un nuovo punto di vista. La letteratura, appunto, lasciando la parola anche a classici intramontabili. Come del resto sosteneva F. Scott Fitzgerald ne Il grande Gatsby, «la città vista dal ponte di Queensboro è sempre la città vista per la prima volta, nella sua selvaggia promessa di tutto il mistero e la bellezza del mondo».

La campagna Fall 2024 di DKNY con protagoinsta Kaia Gerber

courtesy DKNY

«Siamo entusiasti di avere Kaia come protagonista globale di DKNY per la seconda stagione. La sua vivace energia dà vita alla nostra campagna, che rispecchia i valori fondamentali del marchio e parla ai nostri consumatori, al contempo offrendo a DKNY una maggiore visibilità su scala globale», afferma Jeff Goldfarb, EVP di G-III Apparel Group.

Le immagini di campagna, scattate ovviamente a New York e realizzate dal fotografo di moda Mikael Jansson con lo styling a cura di Alastair McKimm, vedono oltre a Kaia Gerber protagonista, estratti di libri iconici - da Just Kids di Patti Smith a Le mille luci di New York di Jay McInerney - prendere vita nella metropoli.

La campagna Fall 2024 di DKNY con protagoinsta Kaia Gerber

courtesy DKNY

Anche i capi della collezione DKNY est. 1989 sotto rappresentati sotto una luce cruda e autentica, con una specifica palette di colori lì a voler suscitare un'impressione istantanea

«Il concept della campagna è stato un'opportunità stimolante per coniugare in modo assolutamente autentico l'amore di DKNY per tutto ciò che è New York e l’amore di Kaia per la letteratura. Nell'evoluzione di DKNY, la campagna Fall 2024 segna un momento decisivo, che riflette l'impegno del marchio nei confronti della creatività, dell'autenticità e dell'accessibilità», afferma Trey Laird, fondatore e chief creative offficer di Team Laird che è stato dal giorno 1 tra le menti creative responsabili del successo di DKNY.

A Vogue Italia svela: «questa è stata una delle esperienze più belle della mia carriera. Essere letteralmente presente da quando DKNY è nato e avere ora l'opportunità di lavorare nuovamente con il marchio è un onore. DKNY ha letteralmente inventato un'intera categoria della moda americana e la sua più verace peculiarità è sempre stato il legame con New York. Era, ed è tuttora, sinonimo della città che l'ha ispirato. Non era un altro marchio americano, era un marchio newyorkese. E il mondo ha sempre amato New York».

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