FUORISALONE

4 itinerari per il Fuorisalone 2024 che raccontano Milano in chiave quiet luxury, coquette, sciuraglam o indie sleaze

Dal minimal del quiet luxury ai fiocchi in chiave coquette, passando per l'opulente sciuraglam e l'intramontabile indie sleaze: 4 creator ci accompagnano a zonzo per Milano con degli itinerari per il Fuorisalone 2024 in chiave aesthetic
fuorisalone 2024 cosa vedere
Tod's primavera estate 2024Pietro D'Aprano/Getty Images

Fuorisalone 2024: cosa vedere seguendo questi quattro itinerari, tracciati a partire da 4 estetiche moda che contaminano la Milano della Design Week

Ce lo siamo detti molte volte, avere un'uniforme nel guardaroba è una delle soluzioni più veloci per gestire il “come vestirsi”. Probabilmente è anche da questo presupposto che nascono incessantemente migliaia di estetiche e incroci fra quelle già esistenti, come l'ultima ossessione indossata da Zendaya: “coqueletic”. Riuscire a identificarsi in qualcosa che ha un nome fa parte della natura umana, e i vestiti (o i posti che frequentiamo e come arrediamo i nostri appartamenti, nel caso del Fuorisalone) possono raccontare molto di queste etichette. Proprio sulla base di ciò, incrociando le tendenze moda dell'oggi, abbiamo chiesto a 4 creator di tracciare degli itinerari al Fuorisalone 2024 che raccontassero Milano secondo le estetiche quiet luxury, coquette, sciuraglam e indie sleaze durante il Salone del Mobile 2024. Ne sono nati dei diari che, fra aneddoti e fotografie, rileggono un Fuorisalone in chiave fashion diverso dal solito. Dai posti del cuore ai brand da scoprire, passando per una Milano storica da conoscere tramite gli eventi dedicati e, soprattutto, cuciti attorno a queste ossessioni. Fiocchetti e animalier, “ludicrously capacious bags” molto recenti e hipster mania d'inizio secolo: una guida Vogue Italia che non teme l'affacciarsi alla moda in maniera (anche) divertita. In questo viaggio lasciamo le estetiche a farci da guida del Fuorisalone 2024 e capire cosa vedere insieme a Victoria Genzini, Riccardo Scaburri, Sciuraglam e Martina Nermin De Pretto.

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Il quiet luxury secondo Victoria Genzini

L'arte, l'architettura e la moda trovano tutte casa in Victoria che, nonostante non sia emblema dell'estetica quiet luxury, è circondata da persone che la vestono. Capi elevatissimi e uniformi intramontabili, il lifestyle da “lusso silenzioso” passa per gli eventi di Loro Piana a Bottega Veneta con la sua collaborazione fra Cassina e Le Corbusier, già facilmente individuabili nel salotto di un vero esponente della tendenza, nelle sedie e nei libri da tavolino. Le “ludicrously capacious bags” di Saint Laurent si alzano insieme a un Martini del Mandarin Oriental, ma solo dopo aver preso un pasticcino in una delle pasticcerie più antiche d'Italia, Cova. Non resta che sintonizzarsi su questi canali per scoprire l'intero itinerario che un occhio attento alle migliori qualità traccerà a Milano.

I Cassina di Bottega Veneta autunno inverno 2024 2025

Matteo Canestraro/Courtesy of Bottega Veneta
Pronto, coquette? Risponde Riccardo Scaburri

Un itinerario coi fiocchi quello di Riccardo, che ha le radici nella moda sostenibile tanto quanto nella cultura popolare. Quegli stessi fiocchi fondamentali se parliamo di coquette, che non necessariamente è solo rosa e femminile, ma ha anche il suo lato dark. I pizzi, merletti e rasi da scoprire nel cuore di Milano si dividono fra gli appartamenti di Artemest e il vintage di Cavalli e Nastri, passando per il laboratorio di biancheria Vera Persiani, una chicca ultra coquette dove si fa l’intimo Sofia Coppola – che già in Maria Antonietta aveva dato sfogo agli emblemi di un'estetica sempre più centrale nel racconto contemporaneo della moda. Ma di fiocchi da annodare ce ne sono anche molti altri, tutti racchiusi nel diario che uscirà presto su questi schermi.

I fiocchi di Prada autunno inverno 2024 2025

Vogue Runway
Milano da sciura come Sciuraglam (of course)

Angelo Petrocelli, in arte @sciuraglam su Instagram, non è nato a Milano e non ha nemmeno una nonna meneghina, eppure delle sciure milanesi sa proprio tutto. Sa, per esempio, che non inizierebbero mai una giornata senza una tappa colazioniera da Sant'Amrbroeus, passando poi dopo una breve passeggiata in piazza Duomo per commentare le nuovissime aiuole di Oasi Zegna. Con una pelliccia che le abbraccia e i capelli gonfi sempre in piega, lo stile delle signore di Milano si sposa perfettamente con gli eventi che contaminano le mercerie storiche del centro, per fare poi un salto a vedere la biancheria che Frette ha realizzato insieme a Thom Browne, a Palazzina Appiani. Ma Milano ha ancora molto da mostrare alle sciure dal tempo libero, quali saranno le altre tappe della loro passeggiata?

La sciura milanese

Throwback indie sleaze con Martina Nermin De Pretto

Modella come Kate Moss, con cui condivide anche quell'attitudine disordinata (ma sempre perfettamente studiata) dell'indie sleaze, Martina Nermin De Pretto è qui per ripercorrere una Milano alternativa, a partire dalle stampe colorate di Marimekko, che con Apartamento celebrano 60 anni di unikko print allestendo un bar: tutto molto Tumblr-core. Dopo una lettura da perfetta ragazza indie al Miu Miu Literary Club, si fa visita alle pignatte colorate di Aliita con i suoi gioielli esposti a 10corsocomo. L'aperitivo, comunque, la tendenza indie sleaze non se lo perde, attendiamo quindi di sbirciare nell'itinerario che ci farà fare un tuffo nei veri anni '90/2000.

Kate Moss e l'indie sleaze

Getty
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