The Decameron, su Netflix la serie dark che sposa Boccaccio con la modernità. E che ci rivela una nuova stella
The Decameron - la serie Netflix, dal 25 luglio sulla piattaforma - sta conquistando tutti. E non vi erano molti dubbi. Gli otto episodi - liberamente ispirati alle novelle trecentesche di Giovanni Boccaccio e trasformati in una commedia dark in stile soap ultramoderna dalla brillante penna di Kathleen Jordan - ci porta nella campagna italiana del 1348 tormentata dalla peste nera.
La serie esamina i temi attuali delle differenze di classe, delle lotte di potere e della sopravvivenza in un periodo di pandemia (che richiama giocoforza quella recente, da Covid-19), portati in vita da un insieme di personaggi bizzarri che decidono di rifugiarsi in una maestosa villa. Ma quello che inizia come un festino scatenato si trasforma in una lotta per la sopravvivenza. Tra i protagonisti c'è Filomena, personaggio femminile interpretato da un'attrice britannica che ci ha letteralmente conquistato per bravura e fascino. Segnatevi il suo nome: Jessica Plummer.
Intervista a Jessica Plummer: «Io grintosa come la mia Filomena»
Padre giamaicano, madre inglese, Jessica Plummer è indubbiamente la stella di The Decameron, la serie che ha consacrato il suo talento attoriale. I più attenti si ricorderanno il suo passato musicale: dal 2013 - che in realtà per lei, formatasi alla Identity School of Acting di Londra, fu l'anno del suo debutto nella serie tv di fantascienza fantasy Wizards vs Aliens - è infatti una delle componenti delle Neon Jungle, girl band britannica il cui nome era ispirato alla loro canzone (e poi album) Welcome to the Jungle, un inno all'importanza della diversità. Eppure, dopo un po' di successo iniziale - con tanto di apertura dei concerti di Jessie J e della performance al Victoria's Secret Fashion Show 2013 - nel 2015 la band si scioglie.
Una volta mollato il microfono, Jessica Plummer ha ritrovato la sua dimensione più naturale nella recitazione, prendendo parte - insieme a Nicole Kidman e Elle Fanning - a How to talk to girls at parties, commedia romantica sci-fi presentata al Festival di Cannes 2017. Subito dopo sono arrivati altri due lavori degni di nota: EastEnders - soap opera della BBC (2019-2020) che vede Jessica nei panni di Chantelle, una donna vittima di violenza domestica - e soprattutto **The Girl Before **(2021), miniserie drama HBO per il quale è stata nominata a un BAFTA come Migliore Attrice Non Protagonista, recitando al fianco di Gugu Mbatha-Raw e David Oyelowo.
Ora però con The Decameron è decisamente iniziata una nuova fase della carriera di Jessica Plummer, che vedremo presto anche . E per me è stato un grande piacere poterne parlare direttamente con lei.
Che esperienza è stata per te The Decameron?
I sei mesi di lavorazione a The Decameron sono stati decisamente i migliori della mia carriera finora. Sembra un cliché dirlo, ma sono stata così fortunata a far parte di questo incredibile progetto. Il cast era formato da interpreti talentuosi che allo stesso tempo sono state persone adorabili, è stato un piacere recitare insieme a loro. La troupe era incredibile e ovviamente anche tutti i costumi che ho indossato erano meravigliosi. C'è stato tanto duro lavoro in questa serie e sono incredibilmente orgogliosa del risultato. Sono molto emozionata di condividerlo con il mondo. Girare in Italia è stato un sogno totale.
Come descriveresti il tuo personaggio?
Il ruolo di Filomena è stato davvero interessante e divertente da interpretare. Quando la incontriamo nel primo episodio, si imbatte in una vera mocciosa! Tuttavia, nel corso degli episodi viene messa in situazioni in cui non le viene lasciata altra scelta che guardarsi allo specchio. Vediamo un altro lato di Filomena mentre capisce se stessa. È birichina, intelligente ma desidera anche più di ogni altra cosa sentirsi desiderata. C'è molto di più in lei di quello che si vede!
Come descriveresti questa commedia drammatica storica? Pensi che la società rappresentata nella serie sia così diversa dalla società moderna?
Ho già detto che sembra molto "Love Island" ai tempi della peste nera. È così interessante che così tanti abbiano tracciato parallelismi tra la serie e la nostra recente pandemia, in cui eravamo tutti chiusi in casa. Sebbene la serie sia ambientata molti anni fa, l'umorismo è estremamente attuale: penso che sarà facile dimenticare che si tratta di un racconto d'epoca! Questa svolta moderna proviene dalla nostra meravigliosa creatrice della serie, Kathleen Jordan, che ha aperto il testo a un fantastico nuovo pubblico.
Cosa deve aspettarsi il pubblico italiano da questa serie televisiva?
La serie è basata sui classici racconti omonimi di Giovanni Boccaccio. Quindi, affonda le sue radici in quelle storie meravigliose, ma è un adattamento moderno, frutto della mente geniale di Kathleen. Le trame sono state ampliate in una direzione completamente diversa, quindi è una rivisitazione molto fresca. È dark, esilarante e intelligente.
Quanto è vicino lo spirito del tuo personaggio al tuo?
Più di ogni altra cosa, Filomena si assicurerà che Filomena sopravviva! - è come un gatto con 9 vite, non puoi liberartene! Amo la sua determinazione e la sua grinta. Penso che ci sia una testardaggine nel riuscire che condivido sicuramente con lei. È incredibilmente diversa da qualsiasi personaggio che abbia mai interpretato in precedenza: interpretare quel ruolo è stato incredibile. La scrittura di Kathleen ha permesso a Filomena di diventare così stratificata, varia e colorata. Tradurre tutto questo dalla pagina allo schermo è stata un'esperienza davvero speciale.
Ti piace il "cinema" italiano?
Dall'Italia è uscito così tanto bel cinema, e sono così ansiosa di saperne di più. Dopo aver girato lì, mi sono semplicemente innamorata del paese. Dall'industria cinematografica italiana sono usciti così tanti talenti incredibili, tutti meravigliosi da vedere e rivedere. Un nome su tutti? Sophia Loren!
Hai girato in Italia. Cosa ti è piaciuto di più del nostro Paese?
Ho adorato girare in Italia. È stata una delle esperienze migliori che abbia mai avuto, girare una serie che adoro in un posto così bello tra amici. Potrei parlare del mio amore per l'Italia per sempre. È iniziato quando ero bambina. Mia mamma ha vissuto e lavorato come ragazza alla pari quando aveva vent'anni, ha stretto amicizie durature e così, crescendo, l'Italia è stata la destinazione di vacanza numero uno. E anche il primo tatuaggio che ho fatto è in italiano. Sinceramente, mi sento come se interpretare Filomena fosse scritto nelle stelle.
In che modo la Toscana è entrata nel tuo cuore?
Vivere in Italia era da sempre una cosa che sarebbe successa. Abbiamo girato principalmente a Roma e Viterbo, tuttavia da quando ho finito ho viaggiato in quante più città possibile. La cultura, la gente, la bella lingua, il cibo!! Non solo la Toscana, ma tutta l'Italia è entrata nel mio cuore! Roma mi sembrerà sempre una casa lontano da casa. Ho persino iniziato a tifare per l'AS Roma!!
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Ti piace la moda? Quale marca indosserai alla première del Decameron?
Adoro la moda. Amo quanto sia creativa, come ti permetta di esprimerti in modo diverso. Penso che sia anche una parte importante del lavoro, i costumi, gli abiti e gli accessori ti permettono di immergerti ulteriormente nel tuo personaggio e nel suo mondo, specialmente in un lavoro come questo. Ho lavorato con la mia brillante stilista, la meravigliosa Aimee Croysdill, sul mio look per la première, di Philosophy by Lorenzo Serafini. È molto chic.
Qual è il tuo stile preferito per vestirti tutti i giorni?
La mia quotidianità è più comoda di qualsiasi altra cosa. Amo vestirmi elegante, soprattutto per i red carpet e gli eventi, ma nella quotidianità mi troverete in vesti più comfortable!
Cosa rappresenta per te la recitazione?
Per me, recitare significa lasciar andare tutto e immergermi completamente in un mondo nuovo. Lo adoro! Posso essere una versione bambina di me stessa. Non ho inibizioni, non ci sono risposte sbagliate, semplicemente mi metto in gioco! È così che mi sento. Mi do ancora un pizzicotto per poter chiamare questo il mio lavoro. Voglio recitare per sempre. Penso che ora, forse più che mai, siamo tutti ansiosi di vedere più storie uniche e personali là fuori nel mondo e la recitazione è qualcosa che ci consente davvero di farlo, di continuare a raccontare quelle storie brillanti. Sono ansiosa di continuare a lavorare, continuare a fare audizioni.
Dove ti vedremo prossimamente?
In Missing you per Netflix, che è stato adattato dall'omonimo romanzo di Harlan Coben. Il suo lavoro è così fantastico e quindi sono molto grata di far parte della serie. Sarà bello vederlo uscire nel mondo.
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