Tendenze t-shirt donna: tutti i modelli e come indossarla
La T-shirt. Fedele alleata quando vogliamo puntare su look easy grazie alla sua essenzialità, diventa un capo dalla grande personalità quando si fa notare, o con gli abbinamenti giusti. Le passerelle primavera estate la celebrano proponendola in una miriade di versioni. Nera o bianca, all'apice del suo minimalismo, ma abbinata a capi dal grande impatto o sotto il blazer maxi; o aderente e sexy (sì, la baby tee è tornata) in linea con le tendenze Y2K. E Hailey Bieber, appena avvistata a Los Angeles con il suo Justin, sembra essere la sua più grande fan.
Un'altra tipologia di grande tendenza è quella over, a volte talmente ampia e lunga che diventa un abito.
Le baby tee sono decisamente il modello più cool del momento. Tornate nel fashion world grazie alle celeb - tra cui Dua Lipa, Hailey Bieber, Bella Hadid e Kendall Jenner - hanno fatto il loro ingresso nel mondo della moda negli Anni 90: a indossarla Alicia Silverstone nella pellicola Ragazze a Beverly Hills. Se questo trend nelle collezioni attuali è solo agli albori, per la primavera/estate 2023 esploderà, quindi iniziate a fare spazio nel vostro guardoba alla mini maglietta. Tra i brand che l'hanno proposta, Jordanluca, Martine Rose, Mowalola e Charles Jeffrey Loverboy. La cultura emo e hip hop sono invece al centro di marchi come Ashley William, Heaven by Marc Jacobs e Maxine Beiny. Sempre in voga i modelli minimalisti avvistati da Frankie Shop e X Karla e The Row. Le magliette extra small sono tornate protagoniste anche grazie alla serie TV di successo Euphoria. Alcune delle attrici le indossano spesso: si tratta di modelli realizzati dalla stylist e designer Vanna Youngstein.
Maxi, enorme. Portata dentro ai pantaloni o abbinata a capi altrettanto maxi. Questa stagione le T-shirt over sono quotatissime, anche in versione mini dress.
Se amate esibire la vostra passione per il mondo della moda, una t-shirt donna con il nome o con il logo in bella vista della vostra maison preferita impreziosirà anche gli outfit più easy.
La moda da sempre è comunicazione. E quando i messaggi subliminali non bastano ecco che il tessuto si trasforma in un foglio di carta su cui imprimere slogan e opinioni. Tra i modelli più famosi del momento, la T-shirt 'We should all be feminists' (Dovremmo essere tutte femministe) di Dior, recentemente indossato anche da Chiara Ferragni.
Se recentemente i pantaloni larghi sono diventati i protagonisti assoluti dei nostri look, anche in versione super colorata, la T-shirt bianca, in quanto capo basic, è diventata la loro fedele alleata, mettendo i primi al centro dell'outfit e sostituendosi ai più impegnativi crop top en pendent.
Vogue Collection è la prima linea di abbigliamento di Vogue Italia. Protagoniste assolute del progetto sono proprio le T-shirt, che vengono proposte in tantissimi colori e che basano tutto sulla sostenibilità, packaging incluso, in linea con i valori del magazine. La collezione estiva la propone bianca con logo arcobaleno.
Oggi la T-shirt è considerato un capo genderless, ma in passato era un indumento prettamente maschile. La sua trasformazione avvenne durante il 19esimo secolo, con le nuove tecnologie grazie alle quali si potevano finalmente produrre tanti modelli, anche pezzi più aderenti.
La sua diffusione, però, avvenne soltanto nel 20esimo secolo. Era il 1910 e il celebre marchio Fruit of the Loom iniziò a proporle su larga scala. Successivamente, negli Anni 30, divennero di grande tendenza per gli universitari per poi essere lanciate in chiave sportiva, per il relax ma anche come capo di biancheria intima. Durante la Seconda Guerra Mondiale, le truppe americane indossavano T-shirt bianche, e questo fece sì che l'immagine del capo fosse associato a degli ‘eroi’. Fu l'inizio del grande successo della T-shirt.
Successo che aumentò sempre più grazie agli attori emergenti di Hollywood che cominciarono a sfoggiare dei modelli bianchi per mettere al centro l'indole ribelle dei loro personaggi. Sono passati alla storia James Dean in Gioventù bruciata (1955), Marlon Brando ne Il selvaggio (1953) e Montgomery Clift in Un posto al sole (1951). Con queste star la moda maschile fece propria la T-shirt, ma continuò a essere un capo casual: ci vollero molti anni prima che venisse sdoganata e proposta anche in situazioni più eleganti.
Man mano la T-shirt ha scoperto anche il suo lato seducente. Attrici e cantanti degli Anni 60 amavano interpretarla in questa versione, e fu negli Anni 70 che divenne un capo unisex. L'attrice Jacqueline Bisset nel 1977 fece scalpore negli States sfoggiando una T-shirt bianca, bagnata e trasparente nel film Abissi.
Da quel momento in poi la T-shirt si è trasformata anche in un capo couture divenendo il centro della creatività degli stilisti. A reinterpretarla, Dior e Yves Saint Laurent negli Anni 70 e Polo Ralph Lauren, Lacoste, Chanel, e Calvin Klein negli Anni 90. Mentre stilisti come Giorgio Armani, Helmut Lang e Nicolas Ghesquière l'hanno trasformata nella loro uniforme.