Milano Fashion Week 2022: il meglio delle presentazioni dei designer di nuova generazione
Abbiamo raccolto i nomi più interessanti dei designer che hanno presentato durante questa fashion week milanese
Durante l'edizione autunno inverno 2022 2023 della Milano Fashion Week dedicata al womenswear sono state sicuramente molto numerose le presentazioni che hanno contribuito a ricreare quell'atmosfera di “normalità” che tutti aspettavamo con ansia. Questo ha sicuramente aiutato ad alleviare, seppur in minima parte, la profonda preoccupazione per la drammatica situazione in Ucraina che ha velato di tristezza lo spirito di tutti noi, impotenti dinnanzi a questioni così sconvolgenti. Nonostante queste difficili circostanze, il nostro lavoro è proseguito – pur avendo sempre un pensiero rivolto ai nostri amici ucraini – nella ricerca e selezione dei designer più interessanti tra le nuove generazioni. Un appuntamento che a questo proposito non smette mai di dare luce ai creativi esordienti è rappresentato dal Fashion Hub, quest'anno tenutosi negli spazi dell'ADI Design Museum di Milano. Al suo interno sono stati raccolti designer attenti ai temi etici, sociali, sostenibili con “Designers for the Planet” e “Designers for Ethical Fashion”, ma anche i designer del collettivo WAMI e quelli del progetto “Budapest Select” in collaborazione con HFDA (Hungarian Fashion and Design Agency).
Tanti i nomi da ricordare
Alessandro Vigilante ha presentato, in modo digitale sulla piattaforma di Camera Nazionale della Moda Italiana, la sua collezione Atto III. Con effetti cut-out, il suo immancabile latex e intrecci delicati, la nuova stagione esplora nuovamente, ma in modo differente, l'erotismo e la sensualità del corpo. ATXV, brand di Antonio Tarantini, ha optato invece per una presentazione video all'interno della fermata della metropolitana Repubblica. Anche in questo caso il corpo ha un ruolo centrale tra drappeggi, asimmetrie e sovrapposizioni che, senza distinzioni di genere, disegnano silhouette modernissime che cingono la figura con delicatezza. Christian Boaro con il suo CHB, fonde l'abbigliamento maschile e quello femminile senza soluzioni di continuità. Lo fa dal suo esordio e continua in questa direzione, interpretando il concept con estrema eleganza. Dettagli floreali jacquard si affiancano all'uso, ormai distintivo, del bianco e del nero, interrotto solo da tocchi di lilla e stampe animalier. Des_Phemmes, il brand di Salvatore Rizza, ha preso ispirazione dalla tensione tra poli opposti e dal raggiungimento di un equilibrio tra elementi contrastanti. I ricami di pietre e paillettes, insieme al tie-dye tornano ancora una volta per descrivere una donna sensuale e sofisticata, anche grazie ai colori pastello che creano, nel rispetto del concept, un piacevole contrasto. Per il prossimo inverno Salvatore Vignola ha presentato una collezione in collaborazione con Fantabody di Carolina Amoretti. Le anime dei due designer si sono perfettamente armonizzate con il mondo del clubbing da una parte e il desiderio di mostrarsi per come si è dall'altra. Una collezione di sette look, tra body, jumpsuit e abiti stretch che pongono al centro sensualità e femminilità, senza sovrastrutture. Satoshi Kuwata è il designer a capo di Setchu, brand che fa dell'essenzialità il suo tratto distintivo. Capi apparentemente semplici come completi e abiti possono però essere scomposti e ripiegati, indossati in diverse modalità, secondo un'ottica modulare che interpreta il concetto di comodità e dinamismo in modo intelligente e contemporaneo, oltre che molto sofisticato. Ssheena, brand di Sabrina Mandelli, rivede costantemente tagli e silhouette in modo eclettico e quasi matematico. Tutte le cuciture e le stampe combaciano perfettamente tra i vari capi che compongono i suoi ensemble, nei quali le linee sinuose e le fantasie vorticose creano scenari e atmosfere decisamente oniriche. Gli abiti e i completi con oblò, cut-out e tasche applicate sono il perfetto riassunto di questa “folle” visione. Valerio Leone, designer supportato dal progetto di mentoring di Alessandro Dell'Acqua, ha proposto una collezione intitolata “Sekretiki”, un passatempo dei bambini sovietici che mostravano ai propri amici degli oggetti personali accuratamente nascosti. La nuova stagione racconta appunto il bisogno di legarsi a un oggetto che custodisce delle emozioni profonde e lo fa con l'estetica di Leone composta da asimmetrie, sovrapposizioni e accumulo materico che crea figure dalle forme volutamente imprecise. Vincenzo Palazzo di Vìen ha invece tratto ispirazione da Il Piacere di Gabriele D'Annunzio per disegnare la donna della prossima stagione invernale. Una donna intellettuale, raffinata, ma anche carnale e carismatica, seppur algida. Queste le caratteristiche che il designer ha estrapolato dal lavoro del poeta italiano per tradurle poi in proposte sartoriali, come sempre tutte realizzate nel laboratorio di Putignano.
Francesco Murano
Per la stagione autunno inverno 2022 2023 di questa Milano Fashion Week, Francesco Murano ha deciso di esplorare nuovamente le armonie del corpo, questa volta attingendo al Modulor, la scala di proporzioni ideata da Le Corbusier. Queste forme vengono quindi riprese da Murano e declinate nei suoi caratteristici drappeggi che vengono applicati sulla silhouette creando differenti risultati, tutti particolarmente teatrali. Spostati su un lato, fissati nel centro della figura, utilizzati come un lungo strascico o come parte integrante di un completo in bianco ottico, i drappeggi si evolvono raggiungendo una notevole maturità stilistica, accompagnata da una incredibile sofisticatezza. Lo studio delle proporzioni viene anche trasferito su del tagli più rigidi e severi con giacche dalle spalline e dalla vita pronunciate, a contrasto con il taglio sciancrato. Inoltre anche i tessuti rispecchiano questa dualità tra morbidezza e rigidità, tra jersey fluidi e suede scultorei.
Quira
Veronica Leoni ha debuttato con il suo brand Quira lo scorso settembre e la sua nuova collezione mostra un già elevatissimo grado di maturità e complessità. I capi sono pensati per durare nel tempo, pezzi che per le loro caratteristiche stilistiche, ma anche per l'alta qualità, verranno tramandati per generazioni, avulsi quindi da qualsiasi legame con le tendenze, considerato troppo effimero. Oltre a un'estetica che si avvicina alla sperimentazione, quello che colpisce sono soprattutto le tecniche: balze fatte a mano, pellicce glitterate, jacquard di nastri flottanti, costine mouliné, insieme a lane e flanelle riciclate e rigenerate. Le linee più essenziali di completi e cappotti contrastano con la maglieria lavorata a balze, l'accumulo di volant e i maxi volumi a palloncino o creati con apposite arricciature. Il risultato quindi è una collezione raffinata con accesi, ma adeguatamente proporzionati tocchi di eccentricità.
Provincia
Serena Novello è la designer e fondatrice del brand Provincia. Un realtà nuova che parte dal Veneto per raggiungere Milano all'interno dello spazio di Spaccio, un laboratorio – e ora anche un brand – dedicato alla maglieria made-to-order realizzata con filati recuperati. Entrambi i brand condividono l'idea di attingere da ciò che normalmente verrebbe scartato per dargli invece un valore, proprio dovuto alla sua unicità. Le tecniche che caratterizzano il lavoro di Novello sono legate alle sue esperienze nell'alta moda e le permettono di trasferire un approccio artistico su capi quotidiani. Questo avviene per esempio con le stampe realizzate attraverso la creazione di fantasie su dei filati poi trasferite sui tessuti, creando un trompe l'oeil che rievoca una plissettatura tridimensionale. Nella collezione ricorre anche l'utilizzo del vetro di Murano che diventa bigiotteria dal design futurista o elemento decorativo per gli abiti; anche il denim recuperato ritorna spesso tra le proposte, insieme a un tocco di verde che vuole riprendere quello delle “ringhiere della provincia veneta”, come afferma la designer.