Polimoda inaugura la mostra “Postcards from Florence”
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Polimoda inaugura la mostra “Postcards from Florence”

Il Direttore Massimiliano Giornetti racconta il progetto dedicato alla città di Firenze vista con gli sguardi dei suoi studenti provenienti da oltre 70 Paesi

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Continua il direttore di Polimoda: “Firenze, lo spazio all'interno del quale ci muoviamo, la città che ci accoglie, festeggia in questi mesi contemporaneamente i 70 anni dalla prima sfilata organizzata da Giambattista Giorgini, le 100 edizioni di Pitti e i primi 35 anni di Polimoda: abbiamo in programma molte iniziative a 360° cross-mediali e cross-culturali, nello spirito che da sempre contraddistingue Polimoda”

Ma quale è il luogo del cuore di Massimiliano Giornetti, dove ambienterebbe la sua cartolina? “Non sono fiorentino ma vivo qui da sempre, prima per gli studi e poi per la mia carriera da Salvatore Ferragamo e ora da Polimoda e sono molto legato alla città. Vivo nel quartiere dell'Oltrarno e il mio scorcio preferito è la vista della facciata della Basilica di Santo Spirito progettata da Filippo Brunelleschi: la purezza delle linee e l'assenza di decorazioni non essenziali la rendono speciale”

Come si visita Firenze con la mostra di Polimoda?

Visitare digitalmente la mostra è ancora più suggestivo se si considera che è stata ideata nel corso di una pandemia che ha reso deserti spazi iconici della città di solito affollati di turisti. Così Poastcards from Florence svela un lato nascosto di Piazza del Duomo, Ponte Vecchio, Loggiato degli Uffizi, Piazza della Signoria, Piazza della Repubblica, Santa Maria Novella, Piazza della Santissima Annunziata, Piazza Santa Croce, Piazza dei Ciompi, Piazza Pitti, Piazza e Mercato di San Lorenzo, Piazza Strozzi, Villa Bardini, Museo Marino Marini, San Miniato al Monte, Porta San Niccolò e Rampe del Poggi, Piazza del Carmine, Teatro del Maggio Musicale Fiorentino, Giardino dell’Orticoltura, Giardino delle Rose, Piazza Santa Trinita, Piazza Santo Spirito, Piazza Ognissanti, Mercato del Porcellino, Piazza della Stazione, visti con lo sguardo della fotografia di moda.

Partendo dalla mappa della città che trovate sul sito ufficiale della mostra, i visitatori possono spostarsi virtualmente attraverso diverse località fiorentine, lasciarsi trasportare dalle immagini e parallelamente conoscere i ragazzi attraverso i loro ritratti e le loro storie. La piattaforma online include infatti i racconti di auto-scoperta degli studenti, che rivelano le proprie esperienze personali di vita all'estero nella città rinascimentale.

Ecco alcune delle voci degli studenti Polimoda che ritrovate nella mostra:

La città mi ha attratta, l'atmosfera vibrante mi ha fatta rimanere. La bellezza incontaminata, l'arte e la cultura risuonano in me come in nessun'altra città avrebbero mai potuto. Una città che ti fa desiderare che il tempo rallenti per assaporare ogni momento prezioso che ha da offrirti prima che inizi un altro giorno. Diventa il tuo rifugio sicuro. Il tuo posto dove crescere, imparare e viaggiare alla scoperta di te stesso” racconta Janie dal Sud Africa.

Avendo sempre vissuto in grandi città e capitali, l'idea di legarmi a una piccola città mi sembrava scoraggiante. Firenze però ti accoglie e ti avvolge con il profumo delle rose e dei cornetti alle mandorle appena sfornati, con il suono dei piccioni sulle fontane che ti danno il buongiorno e, soprattutto, con menti affini e creative. Così la mia idea di Firenze ha iniziato a crescere: non era più solo una piccola città, ma gradualmente è diventata la mia seconda casaLiv dalla Norvegia.

Firenze è fedele all’immagine leggendaria con cui viene raccontata. Notti in cui la luna si riflette nel fiume che scorre, frizzanti giornate di sole, senza una nuvola nel cielo, con una leggera brezza che increspa appena l’acqua. È davvero un sogno che si avveraCecil dal Kenya.

Quando sono arrivato a Firenze per la prima volta, ho sentito un alito quasi catartico di rassicurazione - l'inspiegabile completezza di quello che sembrava il destino o un ritorno a casa. Sono stato immediatamente immerso in questo luogo che ha una visione multidimensionale e intersezionale della creatività, che incoraggia le forme d'arte a mescolarsi e ispirarsi a vicendaLorenzo dagli Stati Uniti.

"Sono nato a Firenze e sono felice di chiamarla casa. Certo, non è nuova per me come lo è per gli studenti stranieri, ma posso garantire che ogni volta che passo davanti al Duomo, a Ponte Vecchio o a Piazzale Michelangelo sembra sempre la prima volta! Questa città non diventa mai noiosa o vecchia. Mi dà un mix di energia positiva, belle vibrazioni e ispirazione infinita" Farid dall’Italia

Quando parto e torno a Firenze riesco a percepirla come una seconda pelle; un vestito che ti fa sentire comoda ma soprattutto te stessa. È una città che coinvolge tutti i sensi (udito, tatto, olfatto). Una città che ha tutto, e che tutti riesce ad accogliereVlada dall’Ucraina.

Mi chiamo Florence anche perché i miei genitori si sono innamorati di questa città: piccola ma vivace, cultura straordinaria, buon cibo, eleganza, storia e ovviamente moda. Inseguire il mio sogno in una delle città più belle del mondo è un'opportunità incredibileFlorence dal Canada.

Se da bambina mi avessi chiesto di sognare dove avrei voluto studiare e chi sarei dovuta diventare, non avrei potuto farmi un'idea migliore della vita che ho oggi" Polina dalla Russia.

Se potessi scegliere di nuovo, sarebbe ancora FirenzeMingze dalla Cina.