di Edoardo Vigna - @globalist

Siccità e corsa al petrolio frenano l’impegno di lula. Passi indietro in Amazzonia

10 SETTEMBRE 2024 | di

Deforesto, non deforesto. La margherita sfogliata da Luiz Inácio Lula da Silva, presidente del Brasile dal 2023 dopo il devastatore Bolsonaro, è tutt’altro che esplicita. Ma che la spinta propulsiva in difesa dell’Amazzonia stia vivendo una vera battuta di arresto lo dicono i dati: per la prima volta, la distruzione della foresta pluviale, sebbene a livelli più bassi dei picchi precedenti, ha ripreso a crescere: +14% in 12 mesi. Sono scomparsi 572 km quadrati di vegetazione (con relativa fauna): come la superficie di Ibiza. Registrati anche 13.489 incendi, mai così male da 20 anni: colpa di siccità, scioperi dei lavoratori ambientali ed elezioni locali. (continua…)

Meno New Delhi, più Cina: le isole Maldive tra turisti e navi militari

4 LUGLIO 2024 | di

Maldives President Mohamed Muizzu addresses his supporters during celebrations after his People's National Congress (PNC) party earned a landslide victory in parliamentary elections in Male, Maldives April 22, 2024. REUTERS/Stringer - RC2QB7AC33ST

Le Maldive staranno pure affondando – per l’innalzamento dei mari – ma vendono cara la pelle. E partecipano da protagoniste al gioco geopolitico sullo scacchiere mondiale. Il presidente neoeletto a novembre ne è l’ultimo perno. Mohamed Muizzu, 45 anni, ingegnere laureato a Leeds ed ex sindaco della capitale Malé, ha appena ottenuto anche alle Parlamentari una vittoria netta con lo stesso slogan «India Out» (oltre al trumpiano «Maldives First»). Così ha cacciato gli ultimi soldati di New Delhi che suggellavano un’alleanza resistita (oscillando)  oltre un decennio. E ha aperto alla Cina. (continua…)

Prima donna & nazionalista: la Macedonia (del Nord) sfida subito Atene e Sofia

4 LUGLIO 2024 | di

Gordana Siljanovska Davkova, the new President of North Macedonia, poses for the cameras at the entrance of the Presidential Palace in Skopje, on May 12, 2024. Gordana Siljanovska-Davkova, the first female president of Northern Macedonia, refused to pronounce the country's new name, which has been used since an agreement was reached with Greece in 2018, when she was sworn in on May 12, 2024. (Photo by Robert ATANASOVSKI / AFP) (Photo by ROBERT ATANASOVSKI/AFP via Getty Images)

«Voglio femminilizzare ed europeizzare la Macedonia». Se i due verbi pronunciati da Gordana Siljanovska-Davkova nel discorso di insediamento sullo scranno più alto del suo Paese aprono a future modernità (anche se bisogna capire cosa significhi ora europeizzare…), è il nome dello Stato la pietra dello scandalo. Senza il “del Nord” della dizione ufficiale. Come a voler revisionare la storia. Quella che Siljanovska-Davkova, 71 anni, ha già fatto diventando la prima donna presidente: non facile in una società ancora patriarcale (non certo l’unica…). La presidente, docente di diritto costituzionale, una comparsata 30 anni fa al governo, un’elezione persa nel ’19 prima del trionfo di maggio, l’aveva promesso: rivedremo l’Accordo del 2018 con Atene, che non accetta il nome Macedonia (potrebbe rivendicare la regione greca omonima): Skopje (già nella Nato) l’aveva firmato per avviare l’adesione all’Ue (del ’22). Ma Siljanovska-Davkova ha raddoppiato: vuol rivedere pure il patto di buon vicinato con la Bulgaria e cancellare l’inclusione della minoranza bulgara pretesa da Sofia per l’ingresso Ue. L’alzata di scudi contro la leader di centrodestra e nazionalista è stato immediato. Populismo? Voglia di cambiare ancora la Storia? Tra i due, si vedrà il peso della realpolitik. (continua…)

La presidente Dina lo sa: quei 14 orologi di lusso possono valere un Perù

3 MAGGIO 2024 | di

TOPSHOT - Peru's President Dina Boluarte shows a watch during a press conference at the government palace after her statement to the prosecutor's office, in Lima on April 05, 2024. Boluarte appeared earlier before prosecutors for questioning over her Rolex watches, expensive jewelry and unexplained bank deposits, in a scandal that has shaken the country's fragile government. The questioning comes after the police raided Boluarte's home and presidential office on March 30 in search of the alleged collection, which is said to include at least three high-value Rolex watches, according to photographs published by local media. (Photo by STRINGER / AFP) (Photo by STRINGER/AFP via Getty Images)

Alla fine, un “semplice” scandalo per aver indossato una serie di orologi super-lusso – neanche fosse la protagonista di un divorzio fra una star del calcio e una della tv … – non poteva impensierire più di tanto la presidente peruviana Dina Boluarte. Eppure, senza scomodare gangster caduti per banali evasioni fiscali, la storia ricorda vari personaggi più che rispettabili traditi da debolezze veniali. A Boluarte, 61 anni, salita di grado da vicepresidente nel 2022 dopo la destituzione di Pedro Castillo (corruzione), è stato contestato d’aver indossato in vari incontri ufficiali 14 orologi vari, tra cui un Rolex in oro rosa e diamanti (da qui, “Rolexgate”). (continua…)

L’etiope poco “Nobel” ormai pronto a tutto per arrivare al mare

19 GENNAIO 2024 | di

Somaliland President Muse Bihi Abdi and Ethiopia’s Prime Minister Abiy Ahmed attend the signing of the Memorandum of Understanding agreement, that allows Ethiopia to use a Somaliland port, in Addis Ababa, Ethiopia, January 1, 2024. REUTERS/Tiksa Negeri

Uno sbocco sul mare. Lo sappiamo fin dai sussidiari quanto questa aspirazione delle nazioni sia irresistibile ed esplosiva. Per averlo, Abiy Ahmed Ali, primo ministro etiope, ha idealmente stracciato del tutto il Nobel per la Pace che ad Oslo nel 2019 gli avevano assegnato in modo un po’ frettoloso per l’intesa raggiunta con l’Eritrea. Altre ombre di sangue si erano già allungate sul suo premio, ma firmando un accordo col capo del governo del Somaliland per raggiungere l’acqua (finora l’Etiopia si appoggiava a Gibuti) sta dando fuoco alle polveri. (continua…)

Più nucleare, nuovi droni La grande confusione fa il gioco di Kim Jong-un

18 GENNAIO 2024 | di

In this photo provided by the North Korean government, North Korean leader Kim Jong Un, second right, with his daughter and his wife Ri Sol Ju, left, attends a performance to celebrate the New Year in Pyongyang, North Korea, Sunday, Dec. 31, 2023. Independent journalists were not given access to cover the event depicted in this image distributed by the North Korean government. The content of this image is as provided and cannot be independently verified. Korean language watermark on image as provided by source reads: "KCNA" which is the abbreviation for Korean Central News Agency. (Korean Central News Agency/Korea News Service via AP)

Spara minacce col consueto tono del bullo di periferia degli imperi e intanto si gode l’ostentata amicizia dei capi delle due potenze con cui flirta apertamente. Kim Jong-un, fresco 41enne, despota della Corea del Nord dal 2012, non s’è mai sentito a suo agio come in questi tempi così tanto bellici: ideali per chi anela al palcoscenico internazionale. A Capodanno, moglie e figlia al fianco, ha dichiarato che lancerà 3 nuovi satelliti spia militari, produrrà più forza nucleare e svilupperà i suoi primi droni d’attacco. (continua…)

L’islamico del Sud America Ifraam Ali, in Guyana, rende il petrolio “green”

6 AGOSTO 2023 | di

Guyanese President Irfaan Ali speaks during a joint press conference with US Secretary of State Antony Blinken (not in frame) in Georgetown, Guyana on July 6, 2023. (Photo by Keno GEORGE / AFP) (Photo by KENO GEORGE/AFP via Getty Images)

Era uno dei Paesi sudamericani più poveri, la Guyana, e ora sarà fra i più ricchi. L’ex colonia britannica è piena di biodiversità e minerali, ma finora i cittadini se ne facevano poco. Il petrolio sta cambiando tutto. E di questi tempi ce n’è per accendere un incendio. Ma il presidente Mohamed Ifraan Ali, 43 anni, ex ministro del Turismo e primo capo di Stato musulmano del Sud America, non si preoccupa. Ha annunciato che dagli enormi giacimenti di greggio trovati, nel 2027 il suo Paese estrarrà 1,2 milioni di barili al giorno, entrando nei primi 20 produttori. Soprattutto sarà il primo al mondo pro-capite. Nel 2035 potrebbe superare pure gli Usa. Ali ha anche appena garantito che non aderirà all’Opec. Un motivo c’è: a estrarre è un consorzio guidato da Exxon-Mobile, sostenuto dal presidente americano Joe Biden in persona. (continua…)

L’ayatollay Khamenei è vivo e lotta circondato da avvoltoi (anche il figlio è in corsa per la sua successione)

25 LUGLIO 2023 | di

In this picture released by the official website of the office of the Iranian supreme leader, Supreme Leader Ayatollah Ali Khamenei attends a graduation ceremony of a group of armed forces cadets, at the police academy in Tehran, Iran, Monday, Oct. 3, 2022. Khamenei responded publicly on Monday to the biggest protests in Iran in years, breaking weeks of silence to condemn what he called "rioting" and accuse the U.S. and Israel of planning the protests. (Office of the Iranian Supreme Leader via AP)

Funziona sempre così: finché c’è vita, non c’è notizia di precaria salute che possa fermare un despota. Soprattutto se ha aspiranti eredi che si agitano come avvoltoi. Così è anche per Ali- Kha-menei-, 84 anni, da 34 guida suprema dell’Iran. Sopravvissuto a una (sembra) seria malattia a settembre, e anche alle maledizioni di chi dalle stesse settimane protesta in piazza in nome di Mahsa Amini, picchiata a morte per aver indossato male il velo, ora si fa sentire un giorno sì e l’altro quasi. Le contraddizioni non l’hanno mai fermato: per il pellegrinaggio alla Mecca, l’A-yatolla-h ha incoraggiato (come sempre) i musulmani a combattere Usa, Israele e “poteri arroganti”, ma poi ha parlato di possibili intese sul nucleare; ha accusato “alti statisti occidentali” di essere dietro le proteste (che intanto seda con violenze e arresti), e mentre manda messaggi all’Egitto per riaprire i contatti, pare attivi anche prove di dialogo con Washington (che teme l’asse con Mosca e Pechino). (continua…)

Shakespeare in Uganda: il figlio generale 
contro il padre padrone

14 APRILE 2023 | di

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Dire che scalpiti è un eufemismo. Il figlio di Yoweri Museveni – 78 anni, padre-padrone-presidente dell’Uganda da 40 – scalcia come un mulo per prendere il posto del padre. Muhoozi Kainerugaba, 48 anni – non più un ragazzino, insomma – generale e capo delle forze armate, non si tiene più: ha appena detto chiaro di «essere stanco di aspettare», e a giorni alterni twitta l’annuncio di candidarsi per il voto del ’26. Museveni, però, ostenta buona salute e nessuna intenzione di farsi da parte, pensando invece a “intronare” l’erede solo alla propria dipartita. Intanto tira dritto con decisioni drastiche, contestate anche dall’Onu, come quella approvata dal Parlamento di punire con la morte gli atti omosessuali. (continua…)

Le Del(h)izie fantasma della città indiana

2 FEBBRAIO 2023 | di

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Connaught Place (nella foto) e Old Delhi: ma non i luoghi del turismo o degli slum. È la città che c’è ma non c’è, dei jinn e degli spiriti, che appare in The Haunting of Delhi City (HarperCollins, p.240, €4,5) di Jathin Basin e Suparna Chawla Basin. Nelle voci dei protagonisti – imprenditori, food blogger o senzatetto – la nostalgia della realtà oltre la realtà spiega l’evoluzione dal passato alla modernità. E rende tutto molto vero. (continua…)