. Era una specie di sergente di ferro friulano, ma quando si sedeva sul poggiolo e iniziava a raccontare, veniva fuori tutta la sua dolcezza. Le fiabe erano sempre le stesse: quella della furba o del piccolo , un omino piccolo, piccolo che viveva mille avventure. Poi c’erano i racconti di quando era piccola. La storia che preferivo era quella dell’ASPIDE!!!!!! Proprio così, ASPIDE scritto maiuscolo con mille punti esclamativi. La storia narra che insieme alla sua famiglia, agli zii e ai cugini era in campagna a far fieno. Gli uomini tagliavano l’erba con la falce, le donne la sparpagliavano per farla asciugare al sole e i bambini avevano il compito di portare da bere a chi aveva sete. Il racconto finiva così: «Quel giorno all’ora di pranzo ci (vivo) e (partorire). Nel corpo della mamma è garantita alle uova una giusta umidità, una temperatura appropriata e soprattutto un’estrema protezione. Alla fine del periodo di gestazione, le mamme partoriscono viperotti avvolti da una sacca trasparente e gelatinosa. Una volta nati, i giovani rompono la sacca e iniziano la loro vita lontano dalla mamma.
Fragili e velenose
Mar 26, 2022
5 minuti
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