ewyorkese, classe 1942, rimasto orfano a 13 anni per un misterioso incidente aereo, si appassiona presto agli enigmi di ogni natura. Che siano enigmi storici, scientifici o paranormali non ha importanza. È sempre pronto a venirne a capo e risolverli. Laureato in antropologia, si specializza in archeologia, storia dell’arte, cibernetica applicata al linguaggio, cercando negli studi umanistici le soluzioni ai più fantastici quesiti. Vive grandi avventure fuori dalle aule universitarie. Proprio come quell’altro famoso prof di nome Indiana. I più. Destreggiandosi tra misteri più e meno famosi, il personaggio nato dalla fantasia di Alfredo Castelli si muove con passo sicuro tra le spiegazioni più fantastiche (riprendendo per lo più il filone fanta-archeologico di Peter Kolosimo con le sue teorie sulla costruzione delle piramidi da parte degli alieni, tanto per dirne una) e quelle più razionali. Martin, proprio come il suo creatore, ha una cultura enciclopedica. Le sue avventure mixano azione e divulgazione, stimolando il lettore ad approfondire ulteriormente le tematiche affrontate; cosa che, con l’avvento del world wide web, è divenuta sempre più facile. «Un giorno che non sapevo assolutamente cosa scrivere ero partito facendo esattamente fare a Martin Mystère quello che stavo facendo io quella mattina: alzarsi, farsi il caf-fè, bere il caffè. Tutta quella serie di cose oziose. Improvvisamente, il personaggio è diventato reale. Un personaggio con cui la gente poteva identificarsi. E in quel momento è diventato simpatico anche a me. Prima non mi era simpatico» (Alfredo Castelli).
