NELLA BELLA STAGIONE il sole del sud accende i colori delle fioriture e ravviva il blu dell’Adriatico trasformando il paesaggio in un palcoscenico. Perdersi senza meta nei borghi del Gargano, mentre una leggera brezza s’insinua nei vicoli, inonda i sensi con profumi di terra e di mare: si risveglia la voglia di scoprire luoghi in cui si respirano cultura e bellezza. Inerpicarsi lungo i tornanti che si avvitano ai fianchi della montagna è il modo migliore per immergersi nella natura selvaggia che incantò anche l’arcangelo Michele. Medesimo stupore nel rimanere col naso all’insù sotto la spettacolare falesia candida di Vignanotica, sulla costa prossima a Vieste. La stessa costa e lo stesso cielo blu che ammaliarono Enrico Mattei, fondatore dell’Eni, l’Ente Nazionale Idrocarburi che sotto la sua guida sarebbe diventata una potente multinazionale del petrolio. Mattei investì per conto dell’azienda nella baia di Pugnochiuso: ancora una volta con visione lungimirante aveva intuito che quel promontorio incontaminato sarebbe potuto diventare un paradiso per turisti.
Il progetto iniziale prevedeva in realtà la realizzazione di un centro vacanze per i dipendenti Eni ma nel giro di pochi anni si trasformò in una struttura turistica esclusiva, cui seguì nei dintorni l’edificazione di moderni complessi di ville a schiera che nulla avevano a che vedere con la tradizione architettonica
