Steve Davis, un ingegnere di fiducia di SpaceX scelto da Elon Musk come presidente di The Boring Company, si è presentato davanti al municipio di Las Vegas il 16 dicembre 2020. Ha illustrato al Consiglio comunale il primo piccolo tratto di tunnel di Boring, 12 metri sotto il Las Vegas Convention Center.
Davis era lì anche per chiedere l’approvazione iniziale per un progetto molto più completo e costoso: un sistema di trasporto pubblico in tutta la città che avrebbe portato le persone dall’Allegiant Stadium alla Strip di Las Vegas, a Fremont Street o all’aeroporto, ovunque in meno di sette minuti. “Si tratterebbe di un’iniziativa finanziata privatamente dalla nostra azienda e da vari proprietari di immobili”, aveva spiegato Davis. L’abbigliamento di Davis - giacca sportiva nera e jeans - era abbastanza formale per i suoi standard. Raramente i suoi dipendenti lo hanno visto con qualcosa di diverso dalla giacca da corsa e dal berretto da baseball di SpaceX. Ma uno dei lobbisti con cui The Boring Company lavorava all’epoca aveva preparato Davis prima dell’incontro, incoraggiandolo ad assumere un aspetto più professionale, secondo le e-mail inviate dal lobbista a uno dei direttori esecutivi della città che sono state esaminate da Fortune: “È improbabile che riesca a fargli indossare una cravatta”. Era importante che apparisse elegante, in particolare per il sindaco Carolyn Goodman, che è stata uno dei più aperti oppositori di The Boring Company a Las Vegas. Le critiche di Goodman derivano dall’incapacità dell’azienda di portare a termine i progetti pubblici di tunnel. The Boring Company ha raccolto più di 795 mln di dollari da venture ca-pitalist sulla grande idea di Musk: strade sotterranee a più stazioni in cui i veicoli autonomi dovrebbero portare le persone alla loro destinazione a una velocità di 240 chilometri orari.
Dopo sette
