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Niente salvia a maggio
Niente salvia a maggio
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E-book37 pagine27 minuti

Niente salvia a maggio

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Info su questo ebook

"Niente salvia a maggio" è un detto popolare che dice: "se mangi salvia a maggio, vivi più a lungo". In questo caso, modificato e usato come titolo, è piuttosto esplicito riferito al contenuto della pubblicazione.

"Comparve tra le curiosità del mondo, in ultima pagina sui quotidiani nazionali, un piccolo trafiletto d’agenzia: la notizia di un suicidio. L’uomo si era decapitato costruendosi una ghigliottina nella camera da letto. Sembra che l’avesse costruita in una sola giornata, approfittando dell’assenza dei famigliari. Perché? Pensai che l’uomo ci volesse comunicare qualcosa. Sentii il bisogno di capire." Da questa breve introduzione dell'autore si può intuire che l'argomento trattato nel racconto è uno di quelli di cui, spesso, si preferisce non parlare. Purtroppo il suicidio è qualche cosa di così complesso e intimo che spesso si cade in commenti stereotipati: voler chiedere aiuto, ecc. Non bisogna dimenticare che a questo estremo gesto si può arrivare con una lucidità e una convinzione che la maggior parte della gente stenta a capire. Nel racconto il protagonista, stanco di una "vita piatta" e conscio di non aver saputo o voluto fare nulla per cambiarla, decide, dopo un mea culpa che raccoglie critiche verso se stesso e il mondo in generale, di suicidarsi. Si fa carico delle colpe di tutta l'umanità quasi a voler purificare la società con il suo gesto ed esortandola ad andare avanti con spirito di miglioramento. La sua non è una critica generale alla società, ma una critica all'inedia alla quale il nostro modo di vivere ci ha abituati. Ci stiamo dimenticando di vivere. Per far sì che il suo gesto non passi inosservato, senza per questo voler dare l'impressione del gesto di un folle, decide di rifarsi alla storia costruendosi una ghigliottina in camera da letto. In queste pagine è raccolta l'ultima giornata della sua vita tra personaggi bizzarri, situazioni comiche e, paradossalmente, amore per la vita, o, per essere esatti, amore per alcuni momenti della vita.

LinguaItaliano
Data di uscita17 lug 2012
ISBN9788887469844
Niente salvia a maggio
Autore

Flavio Stroppini

Flavio Stroppini. Ha pubblicato i romanzi “Kubi goal!” per Casagrande Editore (2016), “Pellegrino di cemento – Le voyage d’orient cento anni dopo Le Corbusier” (2012), “Niente salvia a maggio” (2004) per GCE Editore; “I cani” per le edizioni Fuoridalcoro; e la raccolta di racconti “Scarafaggi” per le edizioni Ulivo (2009). Sue le raccolte poetiche “Lo Strahler” (2014) per le Edizioni Fuoridalcoro; “Assemblaggio informazioni verosimili quotidiane”(2008) per le Edizioni Alla Chiara Fonte, Lugano, 2008 e Bar Macello (2001) per GCE Editore. È presente in varie antologie: “Gotthard, Landscape, Myths and Technology”, Scheidegger & Spiess (2016); “Chi sono io? Chi altro c’è lì?”, Franco Cesati Editore (2016) e “Come diventare scrittore di viaggio”, Lonely Planet (2018).Da anni scrive e dirige radiodrammi per la Radiotelevisione Svizzera Italiana. È regista della serie radiofonica “Semm ammò chì” per cui scrive alcune puntate. Del 2017 il progetto “fabula”, che racconta in 50 radiodrammi 2600 anni di storia di una valle alpina. Nel 2018 il radiodramma “Essere o...” da lui scritto e diretto viene selezionato a rappresentare la Svizzera al prestigioso Prix Italia. Suoi gli spettacoli teatrali “Il viaggio di Arnold” (parte di un progetto crossmediale che unisce il teatro alla radiofonia, al web, al cinema e alla letteratura – copione pubblicato da Gabriele Capelli editore), “Prossima fermata Bellinzona” (documentario teatrale sulla ferrovia al sud delle Alpi), “Kubi” (con Amanda Sandrelli) e “Tell”.Del 2018 il progetto di teatro-walking “Sì, Rivoluzione!” che, coinvolgendo svariati artisti, racconta il centenario dello sciopero nazionale elvetico.Da anni scrive reportage per diversi giornali e riviste.Sue sceneggiature sono state presentate in svariati Festival internazionali e trasmessi da televisioni di tutto il mondo. Del 2009 il documentario sulla guerra nei Balcani “Custodi di guerra”, scelto dal Comitato Internazionale della Croce Rossa per rappresentare le Convenzioni di Ginevra. Sempre del 2009 il videoclip “The Race, Heavenly States”, premio sceneggiatura Lincoln Rising Stars Competition e in onda ai Grammy Award 2009 sulla CBS. Del 2012 il cortometraggio “Questo è mio!”, realizzato da Eric Bernasconi in occasione del 300’ della nascita di Rousseau per la Radiotelevisione Svizzera.Insegna narrazione del reale alla Scuola di Storytelling & Performing Arts Holden di Torino e al Master di Sviluppo creativo e gestione delle attività culturali dell’Università Cà Foscari di Venezia.Ha tenuto reading e conferenze in Svizzera, Italia, Francia, Germania, USA, Cina, Iran, India, e Tunisia. Grazie al suo lavoro è stato invitato a rappresentare la Svizzera alla “Settimana della lingua italiana nel mondo” a Mumbai, Tehran, Tunisi, Washington DC, Guangzhou, Shanghai, Beijing e Hong Kong.

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    Niente salvia a maggio - Flavio Stroppini

    Niente salvia a maggio

    di Flavio Stroppini

    Copyright 2012 Gabriele Capelli Editore

    Gabriele Capelli Editore

    www.gabrielecapellieditore.ch

    Grafica di copertina

    www.jannuzzismith.com

    ISBN 978-88-87469-84-4 (EPUB)

    Flavio Stroppini

    www.flaviostroppini.com

    Fotografia di copertina

    Dettaglio da Il suicidio di Catone Uticense

    di Giovanni Francesco Barbieri detto Il Guercino

    Olio su tela cm 118 x 107

    Copyright Galleria di Palazzo Rosso, Genova

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    Comparve tra le curiosità del mondo, in ultima pagina sui quotidiani nazionali, un piccolo trafiletto d’agenzia: la notizia del suicidio. L’uomo si era decapitato con una ghigliottina costruita nella camera da letto. Sembra che l’avesse costruita in una sola giornata, approfittando dell’assenza dei famigliari.

    09.56

    Saranno novanta giorni che non piove. Quest'aria malata circola senza ricambio nel labirinto delle nostre giornate. Le invettive della gente vengono risucchiate dai buchi neri come l’acqua e le bevande gassate dalle gole in secca. Senza nemmeno combattere siamo vinti da questa ondata di grande caldo e navighiamo consapevoli del prossimo naufragare.

    Potessi aumenterei ancora la manopola del termostato per osservare fino a quale punto si riesce a reggere: quando la testa va in ebollizione. Le ingiustizie quotidiane abbiamo dimostrato di saperle digerire, come un obolo venuto ad invischiarci la vita. Ma con questo caldo potremmo esplodere, ora. Ora, od ora.

    Il sudore si appiccica viscido nei luoghi più intimi e più lo lavi più torna. La piazza è vuota mentre cammino; il sole batte sugli scalini della chiesa impolverata di noia. A volte se ti fermi la vedi la noia: è come il caldo, appesantisce la camminata e si ferma tra le rughe e le occhiaie, a evidenziarle.

    Il bar di Luca è in fondo alla strada che dalla piazza porta alla principale. Ci sono una decina di negozi, dall’alimentare all’armaiolo e l’orologiaio. Voglio

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