Scopri milioni di eBook, audiolibri e tanto altro ancora con una prova gratuita

Solo $11.99/mese al termine del periodo di prova. Cancella quando vuoi.

L'artista della morte
L'artista della morte
L'artista della morte
E-book97 pagine1 ora

L'artista della morte

Valutazione: 0 su 5 stelle

()

Leggi anteprima

Info su questo ebook

Un feroce serial killer cattura due ragazze per volta e, dopo averle narcotizzate, ne uccide una, mentre costringe l’altra a guardare e la rilascia al termine del massacro. Perché fa così? Perché, poi, rischiare così tanto? Durante il corso delle indagini Giacomo Ranieri, un abile commissario, con l’aiuto di Elena Monni, testimone del primo delitto, viene a scoprire che l’assassino non considera quelle uccisioni degli omicidi, ma materia per completare la sua ‘opera d’arte’ ed i testimoni suoi critici. Inizia così una corsa contro il tempo per scoprire l’identità ‘dell’artista della morte’ e fermarlo, prima che concluda il suo ‘capolavoro’.
LinguaItaliano
Data di uscita30 mar 2017
ISBN9788869825255
L'artista della morte

Correlato a L'artista della morte

Ebook correlati

Narrativa horror per voi

Visualizza altri

Articoli correlati

Categorie correlate

Recensioni su L'artista della morte

Valutazione: 0 su 5 stelle
0 valutazioni

0 valutazioni0 recensioni

Cosa ne pensi?

Tocca per valutare

La recensione deve contenere almeno 10 parole

    Anteprima del libro

    L'artista della morte - Michele Franco

    Michele Franco

    L'artista della morte

    CAVINATO EDITORE INTERNATIONAL

    Michele Franco

    L'artista della morte

    Prima edizione: Cavinato Editore International – 2017

    ©Tutti i diritti riservati

    CAVINATO EDITORE INTERNATIONAL

    Tutti i diritti letterari e artistici sono riservati

    I diritti di traduzione, di memorizzazione elettronica, di riproduzione e di adattamento totale o parziale, con qualsiasi mezzo (compreso i microfilm e le copie fotostatiche) sono riservati per tutti i Paesi.

    © Cavinato Editore International

    Via San Faustino,87-25122 Brescia Italy

    Sede operativa

    Via San Vito,5-34124 Trieste

    Tel. (+39) 030 2053593 - Fax (+39) 030 2053493

    [email protected][email protected]• www.cavinatoeditore.com

    Indice

    Capitolo primo

    Capitolo secondo

    Capitolo terzo

    Capitolo quarto

    Capitolo quinto

    Capitolo sesto

    Capitolo settimo

    Capitolo ottavo

    Capitolo nono

    Capitolo decimo

    Capitolo undicesimo

    Capitolo dodicesimo

    Biografia

    Avvio

    La malvagità è dentro di noi, ci accarezza, ci culla

    tra le sue lunghe e possenti braccia.

    Nessun uomo ne è privo e la differenza

    consiste nella capacità di dominarla.

    Michele Franco

    Questo libro è un'opera di fantasia. Personaggi e luoghi citati sono invenzioni dell'autore e hanno lo scopo di conferire veridicità alla narrazione.

    Qualsiasi analogia con fatti, luoghi e persone, vive o defunte, è puramente casuale.

    Capitolo primo

    Era una notte buia e tempestosa… Così leggerebbe la nonna dal libro di fiabe per fare addormentare il nipotino. Il vento soffiava tra gli alberi di un fitto bosco emettendo rumori simili ai lamenti dei dannati e nella cittadina confinante, s’udiva lo sbattere di persiane di alcune case disabitate. Per le vie non vi era anima viva e la fioca illuminazione dei lampioni le faceva sembrare abbandonate da anni. Il mattino seguente il vento era cessato ed era uscito un sole tiepido e piacevole: il cinguettar degli uccelli rallegrava il paesaggio circostante, pieno di fiori profumati e di piante di vario tipo. Un operatore ecologico, mentre stava svolgendo il suo lavoro, trovò su una panca una ragazza che dormiva con indosso abiti macchiati di sangue. La giovane sembrava avere circa venticinque anni, era alta, di costituzione esile, con capelli lunghi, lisci, neri, di carnagione chiara. Credendo fosse ferita, l’uomo chiamò l’ambulanza e la polizia e, poche ore più tardi, ella si svegliò in ospedale. Era un po’ frastornata, ma stava bene ed un uomo sui cinquant’anni, di bell’aspetto, vestito con giacca e cravatta, si avvicinò a lei con aria rassicurante.

    Salve signorina, sono il commissario Giacomo Ranieri, sono venuto a farle alcune domande.

    Mi dica, rispose con aria un po’ stordita la ragazza.

    Riesce a ricordare il suo nome e qualche cosa della scorsa notte?

    Mi chiamo Elena Monni, ma non riesco a rammentare nulla, mi dispiace.

    Capisco. Non importa, non appena le tornerà qualche cosa in mente, me lo farà sapere. Le lascio sul comodino il mio biglietto da visita, per qualunque cosa, mi contatti.

    Va bene, grazie.

    Si riposi e si rimetta al più presto, mi raccomando.

    Dopo aver salutato la ragazza, il capo della polizia uscì dalla stanza, non prima di aver ordinato ad un suo uomo di far analizzare gli abiti che indossava e di farle fare un prelievo. Detto questo, andò via. Giacomo era una persona molto alla mano, era entrato in polizia appena laureato in criminologia come vice commissario e nel giro di poco tempo, era diventato commissario capo. Gli avevano proposto diverse volte il ruolo di vice questore, ma aveva sempre rifiutato, affermando che il troppo potere dava alla testa.

    Dopo alcuni giorni si scoprì che l’abito indossato dalla ragazza non apparteneva a lei, ma ad un’altra. Nel sangue della ricoverata, invece, vi erano tracce di sostanze stupefacenti e perciò era stata drogata. Poi Ranieri si informò come stesse e scoprì che era tornata a casa ed allora cercò il suo indirizzo ed andò a farle visita.

    Sdraiata sul letto, Elena era con gli occhi chiusi ad ascoltare un po’ di musica dal suo I Pod quando qualcuno suonò alla porta e Valeria, la madre, andò subito ad aprire. Era Ranieri che dopo essersi presentato ed aver spiegato il motivo della sua visita, fu invitato ad entrare.

    Gradisce qualche cosa da bere, commissario?

    No, la ringrazio, non bevo mai in servizio.

    In quel momento arrivò Elena che salutò il capo della polizia con una stretta di mano.

    Come sta?, le domandò lui.

    Meglio, grazie!

    Analizzando i vestiti che indossava, abbiamo scoperto che le macchie di sangue appartengono ad un’altra ragazza il cui cadavere è stato rinvenuto a circa un chilometro da dove è stata ritrovata lei.

    Ha per caso una sua foto?, chiese Elena, colpita dalla notizia.

    Certamente, eccola!

    La giovane osservò con attenzione l’immagine e disse di non conoscerla e chiese come fosse stata uccisa. Il commissario rispose che era stata prima sgozzata e poi le erano stati incisi degli strani tagli sul ventre e si poteva supporre che si trattasse di un omicidio rituale.

    E’ terribile! Poverina.

    Il poliziotto s’informò quale fosse l’ultima cosa che ricordava di quella sera ed Elena rispose che era uscita per andare alla festa di laurea di una sua amica. Era alla fermata dell’autobus quando aveva notato delle strane luci e subito, di colpo, più nulla: non sapeva che luci fossero.

    Come si chiama la sua amica?

    Sofia Grazietti.

    Va bene, se le dovesse venire in mente qualche altra cosa, me lo faccia sapere.

    Naturalmente.

    Il commissario la ringraziò e dopo aver salutato lei e la madre, se ne andò. Più tardi si recò da Sofia, per farle alcune domande. Indagò su che tipo di persona fosse Elena Monni, da quanto la conoscesse e lei rispose che era una ragazza dolcissima, la migliore amica che si potesse avere e che erano amiche da quando facevano le medie. Aggiunse di essere rimasta sorpresa di non averla vista alla sua festa di laurea perché fino ad allora non era mai mancata in tali occasioni. Ranieri allora le raccontò che era stata ritrovata addormentata su una panchina, sporca di sangue e che al suo risveglio in ospedale, aveva totalmente rimosso ciò che era successo quella sera. Sofia, preoccupata, chiese come stesse e l’uomo la rassicurò dicendole che ormai stava bene. Aggiunse, inoltre, che il sangue non era suo, ma di un’altra ragazza, trovata uccisa a circa un chilometro da dove era stata rinvenuta Elena. Dopo le mostrò la foto ed anche a Sofia la giovane risultò totalmente sconosciuta.

    "Per caso sa se Elena l’ha mai frequentata

    Ti è piaciuta l'anteprima?
    Pagina 1 di 1