Pervertimento dell'etica: La via di S. Tommaso e la malattia mortale nel mondo di oggi
()
Info su questo ebook
Si tratta, però, di una persuasione che troppo spesso risulta da una ricezione acritica di certi messaggi, che misconoscono e/o deformano la realtà, contribuendo a un certo contesto sociale di accecamento. Poiché è una persuasione senza verità. Tuttavia, in genere la tensione naturale della mente e del cuore alla verità e al bene non è del tutto spenta e si rivela inestinguibile, in quanto, almeno, riesce ad avvertire i frutti amari e disumanizzanti di quel sovvertimento e ne prova ripugnanza. Purtroppo, però, per lo più si rifiutano i frutti, ma non si ripudiano le cause che li generano.
Dunque, per usare il linguaggio della medicina, bisogna considerare attentamente i sintomi per arrivare a scoprire le cause del male, onde poter proporre la terapia. Ora, l’attuale patologia morale ha certamente molteplici cause interagenti, ma, tra queste, le radici filosofiche non sono secondarie. Infatti, anche se molti ignorano che certe idee sono state proposte da determinati filosofi, tuttavia le accettano acriticamente, in quanto non conoscono le argomentazioni che le sorreggono e quindi non sono in grado di valutarle.
Perciò c’è bisogno di ricerche su posizioni filosofiche che costituiscono le radici dell’attuale situazione, per valutarle e proporre alternative. È quanto si intende fare in questo libro, le cui indagini (che non hanno alcuna pretesa di completezza e di esaustività e che anzi inducono ad ulteriori ricerche) vertono su questioni e posizioni ineludibili ai fini di una diagnosi e di una conseguente terapia della situazione del nostro tempo. Il dialogo critico si attua con filosofi moderni e postmoderni come: Cartesio, Kant, Hegel, Marx, Lenin, Gramsci, Sartre, Heidegger, Del Noce, Fabro, Taylor, nonché i sostenitori del relativismo.
Umberto Galeazzi, si è laureato in Filosofia con il massimo dei voti nell’Università Cattolica del S. Cuore di Milano, dove è stato poi borsista e Assistente volontario di Filosofia morale. È stato: Assistente ordinario di Filosofia teoretica nell’Università di Macerata dal 1973 al 1982 e inoltre Professore incaricato, poi associato e quindi Professore ordinario (fino alla pensione, 31-XII-2011) di Storia della filosofia nell’Università di Chieti-Pescara. Negli a. a. 2012-13; 2013-14; 2014-15 è stato Professore invitato di Filosofia morale nella Facoltà di Filosofia della Pontificia Università Urbaniana di Roma.
È Accademico ordinario della Pontificia Accademia di San Tommaso d’Aquino.
Correlato a Pervertimento dell'etica
Ebook correlati
I cinici Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniUtilitarismo Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniLo scandalo della Verità Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniEpidemia e panico morale Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniStudium- I Giusti: storie e riflessioni: Rivista bimestrale 2017 (3) Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniSognare la Terra - Il troll nell'Antropocene Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniPotere forte: Attualità della nonviolenza Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniIl re è nudo! Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniAggressività e violenza maschile al tempo della globalizzazione: al tempo della globalizzazione Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniFaccia di Luna Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniLa Scienzah: L’attuale dittatura sanitaria si sostiene grazie alla costituzione di una nuova religione: la Scientocrazia Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniFuturo presente - Idee per una nuova Politica, democratica e popolare Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniFact Checking - La realtà dei fatti, la forza delle idee Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniConsiderazioni attuali sulla guerra e la morte Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniLa servitù delle donne Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniQuesta è l'Ora dell'Urgenza Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniL’omosessualità E Il Diritto Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniEtica del Buonsenso Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniLa Rivoluzione totale Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniVamp Empire Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniEtica templare Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniIl punto di svolta: dall'Empirico al Metafisico Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniPandemie e Karma: Riflessioni Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniIl Virus nella Mente Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniIl Senso Ultimo dell'Esistena Umana:Il Metodo Scientifico Applicato alla Condizione Umana: Vol. I Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniMedici che incontrano gli spiriti Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniSi salvi chi sa: Dieta Bio-sofica, epigenetica e P.N.E.I per l'evoluzione psicofisica e immunitaria Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniBioetica: Questioni di confine Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniVAVE, un libro per illusi Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniAi tempi del Covid: Lettere a Dafne Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioni
Filosofia per voi
Il linguaggio della vita Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniProverbi Italiani: I migliori proverbi italiani, divisi per regione, nella lingua dialettale e con il loro significato Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniL'arte di essere felici e vivere a lungo Valutazione: 4 su 5 stelle4/5Simbologia Massonica Vol.I: Simbologia e Tradizione esoterica liberomuratoria Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniL'arte di conoscere se stessi. Pensieri Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniIl Sutra del Loto Valutazione: 5 su 5 stelle5/5Iside La Divinità Femminile Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniIl Medioevo (secoli XIII-XIV) - Filosofia (33): Storia della Civiltà Europea a cura di Umberto Eco - 33 Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniLe vie dell’occulto Valutazione: 5 su 5 stelle5/5Spinoza e L’Energia: (il terzo attributo della sostanza) Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniPensare come le montagne Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniArturo Reghini e il senso della realtà Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniTutte le opere Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniEcce Homo - Come si diventa ciò che si è: Traduzione di Aldo Oberdorfer Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniIl Metodo Claregate Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniElogio della follia: Ediz. integrale Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniQuando eravamo i padroni del mondo: Roma: l'impero infinito Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniLife. La mia storia nella Storia Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniIl Medioevo (secoli V-X): Storia della Civiltà Europea a cura di Umberto Eco - 21 Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniIl linguaggio segreto di Dante e dei Fedeli d'Amore Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniLa realtà del tempo e la ragnatela di Einstein: I passi falsi di un genio contro la Time Reality Valutazione: 5 su 5 stelle5/5Il problema dell'empatia Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniEntanglement quantistico e inconscio collettivo. Fisica e metafisica dell'universo. Nuove interpretazioni. Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniFilosofia in sintesi, anno quinto Valutazione: 5 su 5 stelle5/5Il Novecento - Filosofia (70): Storia della Civiltà Europea a cura di Umberto Eco - 71 Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniL’espressività come modello interpretativo dell’esperienza musicale Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniSutra del diamante: Vajracchedikā Prajñāpāramitā Sūtra - Il Sūtra della Sapienza che è andata al di là della dualità agendo come il fulmine Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniUmano, troppo umano Valutazione: 4 su 5 stelle4/5Fenomenologia dell'individuo assoluto Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniUn'unica tradizione primordiale? Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioni
Recensioni su Pervertimento dell'etica
0 valutazioni0 recensioni
Anteprima del libro
Pervertimento dell'etica - Umberto Galeazzi
IV
Introduzione
Il sovvertimento dell’etica oggi non è solo un progetto teorico di pochi intellettuali, ma tende a diventare, per molti, pratica quotidiana, con costi umani di inaudita gravità. Ciò è frutto di ideologie, alcune delle quali proposte in forme inedite e propagandate da un certo uso – funzionale al potere che ne dispone – dei mezzi di comunicazione di massa, sempre più pervasivi e persuasivi nel mercato globale.
Si tratta, però, di una persuasione che troppo spesso risulta da una ricezione acritica di certi messaggi, che misconoscono e/o deformano la realtà, contribuendo a un certo contesto sociale di accecamento. Poiché è una persuasione senza verità. Tuttavia, in genere la tensione naturale della mente e del cuore alla verità e al bene non è del tutto spenta e si rivela inestinguibile, in quanto, almeno, riesce ad avvertire i frutti amari e disumanizzanti di quel sovvertimento e ne prova ripugnanza. Purtroppo, però, per lo più si rifiutano i frutti, ma non si ripudiano le cause che li generano.
Dunque, per usare il linguaggio della medicina, bisogna considerare attentamente i sintomi per arrivare a scoprire le cause del male, onde poter proporre la terapia. Ora, l’attuale patologia morale ha certamente molteplici cause interagenti, ma, tra queste, le radici filosofiche non sono secondarie. Infatti, anche se molti ignorano che certe idee sono state proposte da determinati filosofi, tuttavia le accettano acriticamente, in quanto non conoscono le argomentazioni che le sorreggono e quindi non sono in grado di valutarle.
Perciò c’è bisogno di ricerche su posizioni filosofiche che costituiscono le radici dell’attuale situazione, per valutarle e proporre alternative. È quanto intendo fare in questo libro, le cui indagini (che non hanno alcuna pretesa di completezza e di esaustività e che anzi inducono ad ulteriori ricerche) vertono su questioni e posizioni ineludibili ai fini di una diagnosi e di una conseguente terapia della situazione del nostro tempo. Il dialogo critico si attua con filosofi moderni e postmoderni come: Cartesio, Kant, Hegel, Marx, Lenin, Gramsci, Sartre, Heidegger, Del Noce, Fabro, Taylor, nonché i sostenitori del relativismo.
A ben vedere, proprio da questo dialogo critico scaturisce l'interesse – riscontrabile in alcuni tra i pensatori più illuminanti del nostro tempo – per la riscoperta del pensiero di Tommaso d’Aquino, che nasce non da un'evasione erudita nel passato, ma da un'attenzione preoccupata per il presente, alla ricerca di un'alternativa non apparente né effimera rispetto ai mali che ci affliggono. E in effetti l’alternativa, che qui propongo si ispira al genio speculativo dell’Aquinate. In questa prospettiva la libertà è considerata in una nuova luce e non si riduce solo alla possibilità di scelta (cfr. Cap. I).
Perciò l'esercizio critico della ragione, sebbene oggi sia arduo, è indispensabile, per discernere e valutare nell'attuale confusione babelica. Questa confusione da alcuni è esaltata come ideale anomico, cioè senza criteri, senza regole, senza norme etiche, alle quali si rimprovera di essere rigide. Queste, per emendarsi da tale presunto difetto, dovrebbero – si sostiene – diventare elastiche, fino a capovolgersi nel loro opposto, onde soddisfare le esigenze di una soggettività permissiva e di un potere dispotico (anche sulle coscienze), che misconoscono l'autentica dignità della persona.
Questa confusione, che risulta da discorsi contraddittori, non è altro che il rifiuto teorico e pratico della verità.
Ma questo rifiuto non è indolore, come ci insegna il nostro grande Giambattista Vico quando critica «gli stolti dotti», che si sono dedicati «a calonniare la verità» (SN, 1102), andando incontro alla «barbarie della riflessione» (ivi, 1106). Non tutti i dotti, ma quelli che sono diventati stolti a causa del loro calunniare la verità. Tale denuncia vichiana è illuminante su tutto un itinerario regressivo, che dal suo tempo arriva, aggravandosi, fino ai nostri giorni, nei quali si avvertono i sintomi di questa barbarie ricorsa
.
Questo calonniare
è arrivato, oggi, a parlare di violenza della verità, senza considerare che la violenza ha senso in riferimento alla verità, alla vera natura di un essere: infatti fare violenza significa ledere, menomare, danneggiare la vera natura, la verità dell’essere umano. Se ne fosse misconosciuta la vera natura non si vede in base a che cosa si potrebbe giudicare violento un certo comportamento invece del suo opposto. Sicché o si riconosce la verità, o vera natura di un essere, che ne delimita e garantisce il rispetto, permettendo di discernere che cosa è violenza, oppure, se si rifiuta la verità, svanisce pure la significanza della parola violenza.
Siamo di fronte ad uno dei discorsi contraddittori appena menzionati.
Poiché oggi si rinnega la verità e la natura degli esseri, nominalmente non esiste più la violenza, ma in realtà è legittimata e si moltiplica a dismisura, perché non è considerata più tale. Addirittura alcuni sostenitori della non violenza
, come esito della loro lotta progressista
, incitano a fare violenza a chi ha posizioni teorico-pratiche diverse dalle loro.
Ciò deriva dal crescente e tragico disprezzo per la vita umana, con aberranti pratiche disumane e disumanizzanti, frutto di molteplici ubriacature ideologiche, che contribuiscono al formarsi di un nuovo senso comune di un soggetto talmente autoindulgente da giustificare ed esaltare qualsiasi trasgressione. Ma quest’ultima come può essere compatibile con il rispetto delle persone, degli esseri umani? Da ciò la disumanizzazione presente nel nostro tempo.
Su temi di così scottante attualità, che viviamo dolorosamente sulla nostra pelle, mentre dei nostri fratelli e sorelle vengono eliminati in stragi sempre più frequenti, i detentori del potere in questo mondo tra Caino e Abele cercano di non prendere posizione, ma favoriscono in effetti il primo, sia per un calcolo miope, impegnato in questioni politicamente corrette
(ma, in verità, con il tradimento del fine della politica), più alla moda e quindi foriere di successo mediatico e di consenso, catturato facendo leva sul degrado morale , sia perché evitano come la peste di chiamare Caino con il proprio nome. Ne fanno addirittura un operatore di pace, per avere il suo favore.
Chi ha vissuto i tremendi anni di piombo oggi sperimenta una situazione, forse, peggiore, perché di fronte ad una patologia morale così preoccupante viene proposto l'ultimo ritrovato risolutivo: la malattia, o male morale non esiste, vietato vietare, tutto va bene, tutto è lecito, secondo l'asserto ripreso e condiviso da Sartre, di cui ci occuperemo nelle pagine che seguono.
Ora, nei confronti di queste posizioni espresse da una cultura che ha tradito il suo compito – che è sia di far sì che l'uomo e la donna crescano nella propria umanità, sia di difenderne la vita, l'identità e la dignità –, Th. W. Adorno ha ritenuto doveroso manifestare apertamente, nella sua opera maggiore, una ferma condanna: «Auschwitz ha dimostrato inconfutabilmente il fallimento della cultura» (DN, p. 331). Onde si impone agli uomini «un nuovo imperativo categorico, organizzare il loro agire e pensare in modo che Auschwitz non si ripeta, non succeda niente di simile» (DN, 330). Ma di fronte al ripetersi dell’orrore, sia pure in forme diverse, si tratta, comunque di «filosofare in modo da non doversi vergognare di fronte alle vittime» (TF, p. 159).
Oggi certi moralisti a buon mercato, inflessibili con gli altri (specie se avversari ideologici) e indulgenti con se stessi e con i propri servili sostenitori, sono screditati da non lievi complicità, e non sono tali da «non doversi vergognare di fronte alle vittime». Perciò sono urgenti delle indagini critiche, magari contro corrente, anche se il libero dibattito non è molto amato. Infatti se qualcuno dissente dal pensiero unico e dagli assetti di potere, se canta fuori dal coro, si provvede subito a calunniarlo, ad insultarlo e addirittura a minacciarlo, onde evitare di fare i conti con quello che dice.
Tra le posizioni, pur