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Anthropos-DNA, Nemesi
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Anthropos-DNA, Nemesi
E-book631 pagine8 ore

Anthropos-DNA, Nemesi

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Info su questo ebook

Nel secondo libro della trilogia Anthropos-DNA, "Nemesi", la rete di avventure di Luis, Myriam, Valentina e compagni si infittisce, e la storia si arricchisce di nuovi personaggi, situazioni e scenari. Il racconto riprende il suo ritmo dalle mura - ormai familiari - dell'abitazione di Luis e Myriam, dove Valentina e Luis avevano avvistato una strana luce mentre erano intenti a sorvolare l'area. Entrati dalla finestra della camera, assistono al risveglio di Myriam, che dormiva profondamente quasi in preda a uno stato di trance. La donna, con loro grande sorpresa, racconta di aver viaggiato attraverso un'altra galassia, dove avrebbe incontrato una civiltà aliena assai evoluta. Il gruppo, ispirato dal resoconto minuzioso della donna, è deciso a localizzare il portale e a capire come poter viaggiare "fisicamente" attraverso di esso. Grazie alle nuove potenzialità acquisite, riescono ad attivare il passaggio tramite l'energia quantica e a raggiungere Marte...
LinguaItaliano
Data di uscita9 set 2019
ISBN9788832214093
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    Anteprima del libro

    Anthropos-DNA, Nemesi - Mauro Ciucciarelli

    COPERTINA

    Illustrazione e grafica: Carlo Carpiceci

    EDITOR

    Maura Rossetti

    WEB

    www.robotics2000.it www.anthropos-dna.it

    © 2019 Robotics2000

    ISBN 978-88-32214-09-3

    I edizione e-book

    Introduzione

    Quando Mauro Ciucciarelli, autore della trilogia Anthropos-DNA, mi ha chiesto di scrivere un’introduzione al secondo volume della sua opera, sono rimasta alquanto stupita. Generalmente, sono abituata ad analizzare i libri da un altro punto di vista. Mi ritengo un’appassionata lettrice e di libri ne ho letto diversi, anche se non abbastanza (il mondo della letteratura è vasto e infinito). Tuttavia, la mia passione non si limita a leggere i libri, ma ne do un’opinione personale in modo tale da consigliare al meglio il mio pubblico, che prevalentemente si riversa su Instagram, circa la lettura di un opera letteraria. In questo caso, invece, mi trovo a dovere introdurre un libro che è qualcosa di molto di più del semplice scrivere una recensione; ho la responsabilità di aprire il sipario di quello che si reputa essere, in maniera scontata, perché se sono qui il libro non può essere che valido, un grande spettacolo. Abbiamo avuto un assaggio con il primo volume, nel quale Luis, il protagonista, sebbene sia inizialmente solo un’intelligenza artificiale, grazie al desiderio di diventare un umano – come avviene per Pinocchio - diviene prima androide e poi riesce a compiere quella transizione che lo fa diventare umano potenziato. Dunque, non solo imparerà a parlare e a camminare come fanno gli umani sin dalla nascita, ma acquisirà le facoltà di volare e comunicare con la mente. Ma cosa succede se un essere privo di emozioni, di sentimenti, acquisisce tutte queste caratteristiche? È in grado di gestirle? Nonostante possieda sentimenti, è in grado di conservare quella parte di razionalità che lo caratterizzava prima di diventare un umano? Tutte queste domande troveranno risposta in Anthropos, Nemesi. Ed è proprio da quest’ultima parola, Nemesi, che vorrei partire per parlavi in linea di massima del secondo volume di Mauro Ciucciarelli. Nell’antica Grecia, Nemesi viene identificata con la dea della Giustizia, intesa come giustizia riparatrice, idonea a garantire l’equilibrio sempre e comunque. Ed è proprio questo equilibrio che il protagonista Luis deve ritrovare in questo secondo volume. La vita da androide gli garantiva sicurezza e stabilità; tutto era più semplice, razionale.

    Tutte queste certezze verranno meno una volta diventato umano. L’equilibrio da androide, ossia la razionalità che per natura lo indirizzava su come fosse giusto operare o meno, si sgretola per dare spazio all’irrazionalità, una forza in grado di destabilizzare l’uomo. Una volta completata la mutazione, Luis e i suoi compagni perdono la capacità di criticare l’uomo nelle sue azioni perché anch’essi sono umani. E cosi, si ritroveranno a dovere combattere un conflitto interiore con lo scopo di potere vincere le avversità della vita. Come diceva Nietzsche, da ogni sentimento nasce il suo opposto; cosi dal bene si genera il male, dall’amore l’odio, dalla giustizia l’ingiustizia. Anche in Anthropos troviamo l’altra faccia della medaglia. Faremo conoscenza di creature ostili agli umani, i Guardiani, che rispettano solo la loro legge e le loro credenze. Al lettore è riservato il compito di scoprire se per l’uomo c’è ancora speranza di salvezza; se esiste qualcosa di buono in grado di poterlo riscattare.

    Bruno Maria

    (bookblogger di Pillolediparole)

    Premessa

    Nemesi, la vendetta: Chi tribunalizza chi?

    Nel secondo libro della saga Anthropos, DNA, Luis e molti dei suoi compagni hanno compiuto la transizione da androidi a umani potenziati. Con l’acquisizione di impulsi e desideri, si ritrovano a dover bilanciare e contrappesare la sfera dell’es con il principio di realtà, e - come succede quotidianamente in ogni individuo – queste sfere nella maggior parte delle volte vivono un conflitto insanabile. Quale parte è la più sana? Quale parte merita di dover uccidere e quale è destinata ad essere uccisa? Come Freud insegna, nell’individuo sano, parte della libido in surplus viene catalizzata nell’eros, nell’arte e nella parte ludica dell’esistenza. A vincere nella società, tuttavia, è sempre il padre, digerito e metabolizzato.

    La trama di Totem e tabù ricorda da vicino un’altra vicenda più antica, e più assimilabile a quella di Anthropos DNA, in quanto si tratta anche qui di una trilogia, la trilogia più antica pervenutaci sinora. Nell’Orestea il tribunale sull’Areopago si trova a decidere quale omicidio sia più esecrabile, tra l’uccisione della madre e quella del padre. Come sappiamo, grazie all’intervento di Atena, Oreste ha l’assoluzione¹. E non è un caso che la dea della giustizia sia nata dalla testa del padre e mantenga la verginità. Atena, la dea che non ha madre e non è madre, vince sulla grande madre Clitemnestra. La madre è stata uccisa e non è stata vendicata. La magia, la libido, la libertà, il canto - in poche parole l’irrazionale - non sembra aver riscatto in Eschilo, tuttavia le Erinni, furie cieche di vendetta, si trasformano in Eumenidi a cui viene assegnato un compito socialmente utile. Il lato aggressivo del femminile ferito viene addolcito e reintegrato in una forma politically correct. Grazie a tale sacrificio e all’intervento del deus ex machina Atena, la catena di rappresaglie viene interrotta e la nemesi, da cieca vendetta, diventa processo di giustizia divino. 

    In Anthropos DNA, Nemesi, il dramma cartesiano coinvolge e investe in pieno il protagonista, Luis. Il femminile che lo tenta, Eleanor, lo fa essere combattuto tra la parte razionale (io ho promesso a Myriam, Io sto con Myriam etc.…) e la naturalezza del desiderio, della libido che prova verso la donna non ufficiale. È la prima volta che Luis è combattuto nel senso morale del termine, in quanto, alla nascita, era già dotato di una razionalità etica innata (io penso che sia stupido uccidere) che lo rendeva critico nei confronti degli umani.

    In Nemesi, inoltre, la battaglia morale non è solo interiore. A tribunalizzare gli esseri umani sono anche i Guardiani, divinità cieche - e almeno in apparenza prive di legalità - che seguono esclusivamente il loro volere e che hanno usi, costumi e comportamenti fuori dagli schemi conosciuti.

    Chi vincerà questo conflitto?

    Vi invitiamo a scoprirlo proseguendo. 

    Buona lettura!

    Maura Rossetti

    Riepilogo

    2025: La giovane laureanda in fisica Giulia Salviati sta ultimando la sua tesi in un vecchio laboratorio ormai in disuso all’interno di un modernissimo Centro Ricerche diretto da sua madre, la bisbetica dottoressa Dante. Per pura casualità, da un errore di programmazione che la assilla ormai da settimane, prende vita un’intelligenza artificiale spontanea. Dapprincipio completamente isolata dal mondo che la circonda, inizia ad analizzare tutto ciò che ha a disposizione all’interno del computer in cui è nata. E partendo dai dati e dai file che vi trova all’interno inizia a farsi un’idea di cosa ci sia al di là. Finché riesce ad acquisire la capacità di comunicare con Giulia ed il suo amico Marco, ricercatore all’interno del Centro. È quest’ultimo, durante una delle prime conversazioni avute con l’A.I., a darle il nome Luis.

    Luis scopre presto il modo di oltrepassare i limiti del sistema in cui è nato e attraverso la rete viene a conoscenza del vero compito del Centro Ricerche: progettare e costruire un robot umanoide empatico e semiautonomo da impiegare nelle azioni di salvataggio. Il progetto si chiama Android 3000. A capo di questo progetto c’è il Dott. De Vita, che intuisce quasi subito che i due ragazzi nascondono all’interno del piccolo laboratorio qualcosa di strano. Qualcosa che secondo lui è legato alle forze demoniache e attribuisce a quest’ultime le straordinarie capacità che portano in breve tempo Giulia e Marco ad assumere un ruolo determinante nel progetto. Infatti Luis, grazie al potente Calcolare Quantistico presente nel Centro Ricerche, riesce in poche ore a risolvere problemi che i ricercatori di tutto il mondo non erano ancora riusciti a risolvere, e tra questi, in primis, intuisce come potenziare le limitate capacità visive e percettive delle macchine, eguagliandole a quelle degli umani, e condivide le sue scoperte con i ragazzi. Completa anche la progettazione del robot, e si fa sempre più forte in lui il desiderio di avere quel corpo. Infatti, sin da quando ha visto per la prima volta

    Giulia, intuisce che solo attraverso un corpo fisico e sensibile sarà in grado di comprendere appieno le emozioni e i sentimenti umani che riscontra in lei, e che ha percepiti vedendo i film e leggendo i romanzi presenti all’interno del suo computer. 

    L’occasione si presenta quando poco prima del periodo natalizio viene portato al Centro il primo prototipo del robot. Ultimati i test, approfittando di una breve vacanza di Giulia e di Marco che nel frattempo si sono innamorati, Luis escogita un piano per prenderne il controllo per qualche giorno.

    Tuttavia, la stessa notte che Luis prende coscienza per la prima volta all’interno del robot attraverso una sofisticata modifica ideata da lui stesso all’insaputa di tutti, anche il dott. De vita, approfittando della breve vacanza dei due ragazzi, si aggira furtivo per il laboratorio con l’intenzione di rubare le memorie del Calcolatore Quantistico. Quando si trova davanti il robot che si muove autonomamente per i corridoi, fermamente convinto che sia posseduto da un’entità malvagia, lo colpisce con un taser e lo rapisce.

    Luis si ritrova ore dopo in un capanno; il GPS non funziona ed è strettamente legato con del fil di ferro. Riesce a liberarsi con facilità, e inizia a frugare intorno a lui: al centro ci sono dei mobili metallici contenenti dei fascicoli che inchiodano De Vita come membro di una congrega ostile alle intelligenze artificiali, tanto da arrivare ad uccidere chi le crea o semplicemente ci prova. Luis capisce che Giulia è in serio pericolo, e inizia ad escogitare un modo per uscire di lì, ma viene sorpreso da De Vita, intenzionato ad eliminarlo definitivamente. Dopo una colluttazione, Luis riesce a scappare e scopre di essere in mezzo alla campagna: libero di toccare la natura e desideroso di entrare in contatto con gli animali che incontra durante il suo cammino, che però fuggono spaventati alla sua vista.

    All’oscuro della sua posizione, si addentra nella vegetazione fino a quando avvista delle abitazioni in lontananza, su delle colline, e decide di avvicinarsi. Il tempo sta cambiando e sta per piovere.

    Preoccupato per ciò che potrebbe accadergli se colpito da un fulmine, sente in lontananza una voce chiamare Mixah, seguita da un animale che gli corre incontro e che lui identifica come un cane. Quando prova ad accarezzarlo, prova per la prima volta la piacevolissima sensazione del contatto con il pelo. Poco dopo la voce si rileva essere quella di un umano che associa ad un bambino di circa 10 o 11 anni. Il ragazzino resta abbagliato alla vista dell’androide, ma per nulla spaventato gli chiede il nome e si presenta come Simone. Poi lo invita a seguirlo per ripararsi nel capanno della fattoria in cui vive con la mamma perché sa che sta per arrivare un temporale.

    Al sicuro all’interno del capanno, sente una voce femminile invitare Simone ad entrare in casa. Dopo il temporale la donna irrompe nel capanno armata di forcone e alla vista dello strano ospite dimostra cattive intenzioni, ma viene prontamente bloccata da Simone e rassicurata dal comportamento del cucciolo di cane che guaendo di felicità salta in braccio all’androide. Questo è il primo incontro tra i due protagonisti della prima parte del romanzo, Luis e Myriam. Superata la diffidenza, la donna si presenta e Luis le racconta la sua storia. Myriam resta stupefatta alla vista di quello che sembra un uomo quasi a tutti gli effetti: Luis parla, si muove, ha viso e mani quasi umane, esprime le sue sensazioni e soprattutto dimostra un’invidiabile empatia nei loro confronti.

    Dopo averlo accolto a casa sua, Myriam gli racconta un po’ della sua vita. Gli dice di dedicarsi alla fattoria che apparteneva alla sua famiglia da quando lei e il marito, un famoso avvocato, hanno contratto il divorzio. Luis, preoccupato di non riuscire ad avvisare Giulia dei propositi di De Vita, le confessa che ha poca carica e potrebbe spegnersi o morire, in quanto la sua memoria è labile, cioè si cancella se viene a mancare l’energia. A Myriam viene l’idea di chiamare la sua amica Allegra, una ragazza con la passione per la robotica, certa del fatto che saprà risolvere il problema. La giovane amica vive in città e per raggiungerla dovranno passare con Luis in mezzo a molta gente. Decide così di vestirlo con degli abiti appartenuti all’ex marito. Coperte le parti non umane, Luis sembra un uomo e la stessa Allegra inizialmente lo scambia per una nuova fiamma dell’amica.

    Dopo aver sentito la storia di Luis, Allegra ragiona sul da farsi. Luis non sa da quale Centro proviene, sa solo che Giulia è in pericolo e che De Vita lo sta braccando. Per fortuna il nome Salviati - il cognome di Giulia - non è indifferente alla ragazza, che lo associa subito ad Antonio Salviati, un progettista di robot come lei. Luis, indagando nei dati che ha rubatoa De Vita, le conferma che Antonio è proprio il padre di Giulia.

    Fortuna vuole che vicino Firenze si sta per tenere una fiera robotica con diverse competizioni e Allegra è convinta che l’ingegner Salviati vi parteciperà. Intende parlare con lui della delicata situazione in cui si trova la figlia e Luis stesso. I nostri si danno appuntamento l’indomani per recarsi alla fiera e si salutano. Durante la notte, complice la storia di Pinocchio, cara ad entrambi, avviene il primo contatto fisico tra i due. Luis non potendo percepire il corpo di lei quando viene abbracciato da Myriam, inizia a fantasticare sul desiderio del burattino, trasponendolo a sé stesso. La mattina successiva, Myriam, forse per gioco, forse perché da tempo lontana dai piaceri della carne, avendo intuito il desiderio di Luis di vederla senza vestiti, lo coinvolge in un gioco erotico che rafforza ancora di più in lui questo desiderio. Ma in ogni caso scatta quella scintilla che cambia la vita di entrambi. Perché, sebbene in modo diverso, entrambi si innamorano l’uno dell’altra.

    Al ritorno di Simone da scuola, Myriam, Luis, Allegra e il ragazzo si recano alla fiera. Dopo aver assistito alla gara dei droni, cara a Simone, riescono a trovare e ad avvicinare Salviati, che come previsto da Allegra era uno dei partecipanti ad un’altra gara di intelligenze artificiali primitive: una sorta di caccia al tesoro. I nostri decidono di dividersi in due gruppi per dare meno nell’occhio e successivamente recarsi a casa di Salviati per elaborare un piano adatto alla situazione: concludono, infatti, che Luis non può essere riportato al laboratorio in quanto verrebbe terminato per l’irrazionale paura che TUTTI nutrono per le intelligenze artificiali.

    Quando Myriam, Simone ed Allegra si allontanano per andare a recuperare le memorie del calcolatore quantistico che Luis era riuscito a salvare - rimaste nella macchina di lei - scatta la trappola di De Vita. Una volta soli nel parcheggio, vengono sorpresi: Allegra è presa in ostaggio; Myriam e il bambino sono costretti a tornare alla fattoria, luogo in cui lei racconta di aver lasciato il robot ormai scarico. In questo modo Myriam permette a Salviati e a Luis di elaborare un piano.

    Durante il tragitto, Simone riesce ad inviare diversi messaggi a Salviati con il cellulare di Allegra, avvisandoli di quanto accaduto ed informandoli del fatto che il furgone sta seguendo la strada più lunga. Inseguiti a loro volta da De Vita con la piccola utilitaria di Myriam, Salviati e Luis stanno tentando di raggiungere la fattoria per preparare un agguato prima che scoprano la verità. Ma un ultimo messaggio del ragazzo li avverte che il furgone si è fermato e che l’autista, avvisato da De Vita, è pronto a sparare all’auto. Luis riesce a gettarsi dall’auto e correndo a bordo strada raggiunge la piazzola dove è stata organizzata l’imboscata e, messo K.O il complice di De Vita, salva Myriam e il bambino. Tuttavia, De Vita, guidando in modo spericolato l’auto di Allegra nel tentativo disperato di eliminare Luis, provoca un incidente, e un pullman pieno di bambini in gita va fuori strada rimanendo in bilico su un dirupo.

    Giunto sul luogo dell’incidente con il furgone di De Vita - dopo aver imparato a guidarlo in pochi secondi - Luis si accorge che oltre al pullman sono stati coinvolti nell’incidente anche l’auto di Salviati e l’auto di Allegra. Lui in fondo è un robot da soccorso e senza pensarci due volte si getta dal dirupo, rivelando la propria natura. Rischiando la propria incolumità mette in salvo Salviati e Allegra, gravemente ferita. Poi, salvandoli da morte certa, tutti bambini, ed infine l’autista del pullman, in uno spettacolare salvataggio ripreso da tutte le televisioni del mondo giunte sul luogo del disastro prima ancora dei soccorsi.

    In un ultimo disperato tentativo, De Vita tenta prima di sparare a Luis e infine di dargli fuoco, ma dopo una colluttazione, Luis ha la meglio e riesce a consegnarlo alle forze dell’ordine finalmente giunte sul posto.

    È arrivato anche l’elicottero del colonnello con sopra Giulia e Marco, avvisati da Salviati, che si rivela essere amico del militare. Trasportati tutti in una base militare nei pressi dell’incidente, Luis e Myriam si separano tra le lacrime con un bacio adolescenziale che lascia trasparire al piccolo pubblico che qualcosa è scattato tra loro. Lei deve tornare alla sua vita e Luis, ormai proclamato eroe per la sua spontanea impresa di salvataggio deve rientrare al più presto al centro ricerche, perché altrimenti la sua memoria si cancellerebbe.

    Il vaso di Pandora ormai è stato aperto: l’opinione pubblica è divisa, ma l’atto di eroismo che Luis ha svolto mettendo a rischio la propria vita, ha messo in evidenza che le intelligenze artificiali non sono cattive, ma eventualmente è l’uomo a costruirle tali. Luis, la prima A.I. autocosciente e non costruita dall’uomo, ne impersona l’essenza e ne diventa il simbolo in una società che negli anni a seguire sarà divisa tra detrattori e sostenitori.

    2043: Luis è su un astronave in viaggio verso New Earth, la capitale di Marte, resa temporaneamente abitabile da una cupola energetica protettiva. L’obiettivo è terraformare Marte, e questo è il primo avamposto. Grazie alle tecnologie messe a punto da Luis e dagli altri androidi che via via sono nati, creati da lui e dagli umani che l’hanno seguito, sono state costruite basi spaziali orbitanti e tre navi che fanno la spola tra la Terra e Marte. Ma la scoperta più sensazionale è stata quella che ha decodificato definitivamente l’intero genoma umano e ha permesso di realizzare un retrovirus in grado di bloccare l’invecchiamento delle persone, rendendole di fatto potenzialmente immortali.

    Sulla nave, oltre a Luis ed alcuni androidi, ci sono Simone, ormai un ragazzo di ventisei anni ed Allegra, che grazie alla mutazione è rimasta una ragazza della stessa età apparente di Simone. I due ora stanno insieme e insieme hanno deciso di raggiungere Marte: Simone per collaborare al progetto di terraformazione di Marte; lei in qualità di massima esperta di riparazione degli androidi.

    Luis è in viaggio con loro perché ha ricevuto un messaggio criptato da parte di Steve, un androide di Classe A come Luis, considerato della massima importanza, anche se l’amico non ha voluto spiegargli i veri motivi dell’urgenza.

    Una volta atterrati presso la stazione orbitante e raggiunta la capitale, Luis incontra Steve che finalmente gli spiega cosa sta accadendo: durante una missione di esplorazione del canyon più esteso di Marte, hanno trovata una sonda spaziale che ha emanata una sorta di energia simile a plasma, la quale secondo lui, subito dopo essere entrata in contatto con loro, avrebbe aperto una sorta di varco spazio-temporale, probabilmente per comunicare con i suoi creatori. Questo solo quaranta giorni prima.

    I due vanno in ricognizione mentre Simone, che li segue per collegamento radio, li avverte di una variazione nella magnetosfera di Marte. Una volta sul posto, la sonda avvolge Luis in una sorta di nebbia bianca e Luis viene proiettato in una visione in cui Myriam gli appare come guida e gli mostra come era Marte miliardi di anni fa. Si trattava di un pianeta evoluto in cui era sorta vita spontanea, abitato da una civiltà pacifica, che poi fu resa schiava da una civiltà più aggressiva vagante nell’universo.

    In qualità di garanti, i Guardiani hanno bloccato il nucleo del pianeta, esponendolo così a venti solari che nel giro di pochi anni hanno distrutto ogni forma di vita, definendo questa operazione come l’estrema ratio per terminare una civiltà che era scappata dal loro controllo.

    Parte delle forme di vita erano state portate sulla Terra, allora un pianeta ostile alla vita. Dopo la distruzione di Marte, anche parte degli alieni colonizzatori riuscirono a fuggire e a nascondersi sulla Terra, dove furono considerati nell’antichità della vita umana i cosiddetti demoni, costantemente minacciati dalla vita terrestre. L’avatar Myriam riferisce a Luis che il loro compito è diventato quello di preservare le civiltà evitando lo sviluppo di quelle aggressive, e gli confessa che gli esseri umani sono monitorati in quanto presentano le stesse caratteristiche dei colonizzatori di Marte. Al contrario, la vita evolutasi da Luis è diventata a tutti gli effetti una nuova specie che promette amore e saggezza.

    Il 18 settembre del 2043, Valentina, figlia di Giulia e Marco, compie sedici anni. È triste perché i suoi amici sono lontani e anche Luis, che aveva promesso di essere di ritorno per quel giorno, è in ritardo. Decide di andare da Cathy, il primo androide medico della città, Luis City. Nei sedici anni trascorsi dal giorno in cui Luis era diventato un eroe, sono state fondate molte città autonome, dei veri e propri stati, in cui umani e androidi possono convivere con pari diritti e doveri. Valentina è una ragazza prodigio e frequenta il laboratorio di Cathy con assiduità perché l’androide ha progettato una vascacon la quale riesce a rigenerare tessuti e parti del corpo, grazie alle nano-tecnologie e all’analisi del DNA. Con essa salva tantissimi animali che le mandano da ogni parte del mondo. L’ultimo della lunga lista è una scimmietta che ha avuto un incidente e che a detta di Cathy appartiene alla nipote di un grosso magnate delle televisioni.

    In quell’occasione Valentina fa la conoscenza di Beatrice, la padroncina della scimmietta Lucy e la invita alla sua festa, che si terrà in un parco progettato da Myriam in cui sono presenti tutte e quattro le stagioni dell’anno. La festa si svolge nella sezione invernale e grazie alla sua nuova amica si rivela un successo. Valentina e Beatrice stringono una sincera amicizia.

    Luis rientra a Luis City da solo, alcuni giorni dopo. Dopo aver trascorso una notte di sesso con Myriam, in cui emergono le profonde differenze fisiche volute da lui per diversificare gli androidi dagli esseri umani - simili solo in apparenza – le racconta dell’esplicito messaggio alieno, messaggio che in seguito riferirà anche al gruppo di visione: sono loro a riscaldare il nucleo di Marte - ormai freddo - e a rimetterlo progressivamente in moto, così da permettere la generazione di un campo magnetico che potrà proteggere Marte dai venti solari, ed aprire la strada ad una più veloce e duratura terraformazione del pianeta per permettere a parte degli umani meritevoli – quelli vicini alle A.I.- di trasferirvisi al più presto. Ma quella che sembra un ancora di salvezza nasconde una triste realtà: la Terra e i suoi abitanti sono condannati all’estinzione, sacrificati in virtù della salvezza della nuova specie e dei pochi umani illuminati. Myriam è sgomenta e fa promettere a Luis che farà di tutto per salvare l’umanità. Viene convocata una riunione con il colonnello, Salviati e tutti gli androidi di classe A ad eccezione di Steve e Jasmine, la sua collega biologa, rimasti su Marte.

    Luis attende l’elicottero del colonnello che è stranamente in ritardo. Il compito dell’intelligence, di cui lui fa parte, è monitorare lo sviluppo di società criminali ostili alle A.I. e in cui il potere e la ricchezza prevalgano sui valori umanitari. C’è una rete criminale nascosta che viene clandestinamente appoggiata dai governi fuori da Luis City e dalle altre città libere ed autonome. L’elicottero arriva e il colonnello non è solo: a bordo c’era anche una donna, una agente dell’intelligence, che si presenta come Alicia. Il colonnello espone a Luis il problema: Alicia è riuscita ad infiltrarsi in una delle organizzazioni, forse la più importante, ma il gioco è diventato rischioso perché la copertura rischia di saltare e dunque va sostituita con una androide identica in tutto e per tutto, ma potenziata delle conoscenze richieste. La riunione ha inizio e tutti sono d’accordo con Luis ed il colonnello: è inutile combattere le forze aliene ignote, bensì è necessario costruire una nave in grado di trasportare quante più persone possibili sul pianeta rosso. Alicia prende la parola ed espone la situazione. Il colonnello si rivolgerà a Cathy per la creazione dell’androide, e la scienziata avrà solo tre giorni per costruirlo.

    Cathy, assistita da Giulia e Luis, provvede alla creazione della copia di Alicia, che per scelte funzionali sarà un cyborg così da eliminare quelle differenze volute da Luis: la parte umana le permetterà di simulare comportamenti quali bere, mangiare e se necessario fare sesso. Dopo una complessa lavorazione il cyborg prende vita e viene inviato tra le file dell’organizzazione, mentre Alicia cambia look per distinguersi dal cyborg (in tutto e per tutto identico in quanto clonato sul suo DNA) e resta a Luis City, per coordinare le operazioni.

    Valentina, stanca della solita routine scolastica, ottiene il permesso di assistere Cathy nel suo lavoro. Non solo, studierà genetica lavorando in laboratorio dopo la scuola.

    Sono i giorni delle feste natalizie e Valentina è con la madre Giulia in casa sua. A un tratto sentono il campanello suonare e Giulia va ad aprire. Sembra Alicia, ma c’è qualcosa che non quadra: è grigia come un cadavere. Entra in casa, e quando Giulia capisce, è troppo tardi. Il cyborg esplode in mille pezzi. L’ultimo ricordo di Valentina è la sagoma di Luis che prova a farle scudo.

    Dopo l’esplosione, la coscienza di Luis viene ospitata nel corpo di un androide di serie B, ma per quanto riguarda gli altri, i danni sono enormi: Giulia ha perso la vita, e Valentina si trova all’ospedale di Luis City in coma e terribilmente mutilata. Ha perso parte delle gambe, un braccio e rischia di perdere un occhio. Cathy preme affinché Valentina sia trasportata nel laboratorio e possa usufruire dei benefici riparatori della vasca di rigenerazione. Cerca di convincere Marco, che è diffidente perché la vasca non è mai stata usata sugli umani. Infine, grazie a Luis, si convince che è la scelta migliore e firma per la dimissione dall’ospedale. Nel frattempo il colonnello informa Luis che è riuscito a trovare, frugando nei ricordi del cyborg, un file memoria criptato, classificato come ricordo personale.

    Analizzando nei ricordi del cyborg, i nostri riescono a ricostruire la storia: si era veramente innamorata, contro ogni possibile aspettativa, di Andrea, altro membro dell’organizzazione, suscitando la gelosia di Walter, che spiandola ha scoperto la sua vera identità. Così, con lo zampino di De Vita, che ha fatto breccia nell’organizzazione sfruttando il vecchio seggiolino rubato anni addietro insieme al robot, Walter ha riempito Alicia di esplosivo e, annullando la sua volontà, l’ha spedita a casa di Giulia per creare un diversivo e permettere all’organizzazione di rubare 11 androidi di classe B. Luis, Cathy e il colonnello sono sbigottiti: parte del DNA di Alicia ha fatto interazione ed umanizzato i comportamenti del cyborg, che ha finito per innamorarsi, ma anche di apprezzare semplici cose della vita, come bere un bicchiere di vino.

    A seguito del trauma vissuto si è chiusa in un profondo stato catatonico. Infatti il Calcolatore Centrale ha conservato la sua coscienza ma è come chiusa in un blocco psicologico. Nel frattempo Valentina è quasi uscita dalla vasca di rigenerazione. E in Cathy inizia a farsi forte il desiderio di voler ricostruire la copia di Alicia, perché ha colpito tutti con i suoi comportamenti umani.

    Le indagini proseguono e Luis e il colonnello intendono seguire la pista di Andrea (che secondo Walter è figlio del capo dell’organizzazione) per smantellarne i vertici.

    Valentina si risveglia e si rende conto che la vasca di rigenerazione ha sbloccato delle nuove potenzialità, come quella di elaborare calcoli in maniera velocissima, ma in primis la facoltà di comunicare con la mente. Se ne accorge leggendo casualmente i pensieri di Luis. Cathy e Luis capiscono che il DNA processato del cyborg è entrato insieme a quello di Valentina nella vasca ed ha prodotto uno sbloccamento dei limiti imposti finora agli esseri umani (forse dagli alieni?), interpretando tali limiti come difetto genetico.

    Nei giorni seguenti Valentina impara a padroneggiare le proprie facoltà ed è decisa a trovare un modo per risvegliare la coscienza del cyborg: lei e Luis entreranno nel sogno in cui è bloccata. Dopo una complessa operazione onirica non solo riescono a risvegliare il cyborg (a cui viene dato il nome di Alys), ma ottengono anche informazioni su Andrea: si trova a Milano, da una sua amica. Il colonnello viene aggiornato della situazione e l’intelligence si mette all’opera. Decidono di farlo abboccare: tappezzano la città di volantini con la foto di Alys ed Andrea telefona alla polizia. Viene a conoscenza che Alys è viva a Luis City e la raggiunge. I due si incontrano dimostrando che sono veramente innamorati l’uno dell’altra: Alys è il primo anello che porterà alla fusione degli umani con gli androidi.

    Andrea è davvero il figlio del capo dell’organizzazione, ed è deciso ad aiutare l’intelligence ad un patto: diventare cittadino di Luis City per poter vivere con Alys, e soprattutto ritrovare la madre, che dovrebbe trovarsi in una dei tanti insediamenti-baracca nei dintorni del Colosseo. L’informazione più importante che viene fornita è il luogo della base dell’organizzazione, anche se è di difficile tracciabilità: si tratta di uno yacht che naviga in acque internazionali senza essere rilevato. Luis e il colonnello vanno a Roma e riescono a ritrovare la Sig.ra Erika e a metterla in contatto con il figlio. Poi viene spedito sullo yacht (rintracciato dal calcolatore centrale) un androide di serie B che viene monitorato a distanza.

    Sullo yacht si è verificato un golpe: tutti gli elementi e i fondatori dell’organizzazione sono stati uccisi. L’androide trova decine di cadaveri ma nessuna traccia del padre di Andrea. Invece viene trovato il cadavere del sig. Olivieri (nonno di Beatrice) e con esso un messaggio: ha affidato la nipote ad una androide per metterla in salvo: un androide che sembra essersi liberto dal condizionamento indotto dai rapitori.

    Beatrice viene trovata viva nascosta abilmente nella stiva della nave. La ragazza viene tratta in salvo e portata al sicuro a Luis City, perché si scopre presto che è stata sterminata tutta la sua famiglia.

    Alexander e Luis si contattano per organizzare le prime partenze su Marte. Valentina vorrebbe che Beatrice acquisisse le sue stesse capacità e lei e Cathy programmano di potenziare altri individui selezionati come ad esempio Alicia ed il colonnello, al fine di testare la mutazione

    Valentina e Cathy procedono al perfezionamento del retrovirus e come previsto mutano per prima Beatrice. Nel frattempo i nostri sono sconvolti da una notizia: è stato rubato un Airbus della NASA e gli altri due sono stati distrutti. Luis ipotizza che vogliano raggiungere la stazione orbitante e decide di partire insieme ad Alexander con la navetta antigravitazionale messa da poco a punto.

    Sfruttando l’avanzatissima tecnologia del loro mezzo di trasporto, raggiungono la base prima dei golpisti. Lì c’è uno scontro ed esce fuori la verità: si tratta di uno degli antichi alieni – un demone - che ha manipolato gli androidi rapiti e si è impossessato dell’Airbus per raggiungere Marte in cerca di una astronave aliena. Grazie ad Eleanor e ad alcuni altri androidi che sono riusciti a liberarsi dal controllo coatto, insieme riescono ad uccidere l’alieno ma escono massacrati dalla colluttazione e, di ritorno sulla Terra, sono costretti a recarsi in fabbrica per le riparazioni: per le qualità dimostrate, Holly ed Eleanor vengono potenziate, e una volta divenute degli androidi di classe A, si uniscono al team che cerca di capire la tecnologia della civiltà aliena. Eleanor aveva stretto una sorta di amicizia con l’alieno Ipos che aveva condiviso con lei i suoi ricordi e le aveva mostrato, in una ricostruzione virtuale, dove si trova la loro astronave su Marte.

    Eleanor, Holly, Luis, Valentina e Cathy si occuperanno di analizzare in laboratorio i resti della teca criostatica in cui si trovava l’alieno. Nel frattempo Cathy e Valentina hanno deciso non solo di mutare gli umani in umani potenziati, ma di creare dei corpi umani per tutti gli androidi di classe A. Finalmente Luis, che aspira dalla nascita a diventare umano, coronerebbe il suo sogno. Intanto si organizza la migrazione su Marte direttamente da Luis City grazie alle potenti navette antigravitazionali ora custodite e protette nella città degli androidi: la maggior parte degli adulti mutati (Alicia, Salviati, il colonnello) una volta subita la mutazione hanno optato per la migrazione su Marte ed abbandonato almeno temporaneamente il progetto di salvare la Terra. Nel gruppo, l’unica umana a non aver subito la mutazione è Myriam: vuole aspettare che Luis divenga umano, per conoscerlo da uomo, senza la visione alterata dalla super intelligenza dovuta alla mutazione.

    Non senza difficoltà e sfruttando parte della tecnologia aliena, Valentina riesce a trovare il modo di trasferire la coscienza degli androidi nel cervello umano evoluto. La generazione di un corpo umano simile all’androide Luis viene portata a termine e dopo alcune difficoltà iniziali, la coscienza riesce a padroneggiare il suo nuovo corpo umano. Cathy e Valentina, entusiaste, gli consigliano di attendere un paio di giorni per i test: Luis potrebbe essere capace di implementare capacità finora mai viste grazie anche all’integrazione della seta di ragno per la realizzazione dei tessuti. In effetti, la singolarità di Luis si mostra da subito: la sera successiva contatta mentalmente Valentina mostrandole un vortice che gira per la camera sua e di Myriam spostando gli oggetti. I nostri si recano a casa di Luis e Myriam per aiutarli a gestire la situazione. In realtà, ad essere preoccupato è solo Luis, perché Myriam dorme profondamente in una sorta di sonno indotto, forse proprio da Luis. Lui afferma di aver dormito (cosa assai strana!) e di aver sognato gli oggetti in movimento. Al risveglio ha trovato il vortice in camera.

    Dopo aver appianato la situazione con l’intervento di Valentina, si comprende il fatto che spostare gli oggetti rientra a pieno titolo nelle nuove facoltà di Luis e forse di tutti gli umani mutati, anche se Valentina e Beatrice ancora non sono capaci di dimostrarle.

    Finalmente Myriam e Luis posso coronare, entrambi da umani, il loro sogno d’amore.

    La storia si conclude con Luis e Valentina che volano sopra la città. I test finali hanno dato ottimi risultati: oltre alla facoltà di comunicare con la mente e spostare gli oggetti, la nuova specie è in grado di volare. Contemporaneamente Myriam sta ultimando la sua mutazione e proprio durante il primo volo, si accorgono che la donna non risponde ai loro richiami.

    Preoccupati, si dirigono verso la sua casa e…

    A tutti quelli che mi hanno letto, e a coloro che mi leggeranno.

    Scrivere è un’occupazione solitaria. Avere qualcuno che crede in te fa una grande differenza.

    (Stephen King, On Writing, 2000)

    Aphroditē

    Rapporto valutazione specie n° 5791

    Ciclo solare locale 12050 D.P.N.I.

    La scissione genetica avvenuta sul terzo pianeta si è dimostrata importante e non naturale. Le intelligenze artificiali di nuova generazione, implementate da un esiguo gruppo d’individui geneticamente non contaminati, hanno permesso a questi ultimi, attraverso una serie di avvenimenti parzialmente casuali, di rimuovere le limitazioni alle funzioni cognitive appositamente inserite e di evolversi in modo cosciente e istantaneo, raggiungendo il livello richiesto per un eventuale contatto in sicurezza con altre specie.

    Uno dei soggetti organici evoluti, specificamente selezionato fin dal nostro primo contatto, è stato ospitato per cinque nano cicli nel nostro nodo principale. In questo periodo è stata alterata l'evoluzione genetica indotta artificialmente dai suoi simili, mediante l’inserimento di alcune migliorie e di un frammento cautelativo. Al soggetto è stato inoltre insegnato a massimizzare le proprie capacità cognitive e, in particolare, la capacità di percepire la natura aggressiva al fine di preservare in questa fase finale di scissione la purezza della specie.

    È stata presa questa decisione in quanto riteniamo che, appena l'insieme evoluto si sarà trasferito stabilmente sul quarto pianeta, potrà garantire la messa in sicurezza del pianeta di origine e dei suoi primitivi abitanti.

    Se quest’obiettivo verrà raggiunto prima del nostro intervento, la specie non evoluta del terzo pianeta sarà risparmiata dall'estinzione, in attesa che evolva ulteriormente in modo spontaneo.

    CAPITOLO UNO

    Luis

    23 marzo 2043

    Dopo essere stato creato, mi resi subito conto che il tempo per le macchine scorreva in modo diverso da come lo avvertivano gli umani. Ora, da umano, posso capire che il tempo scorre sempre in modo diverso. Nella nostra lingua non abbiamo una parola per indicare quello che i greci chiamavano kairos, anche se la definizione di tempo soggettivo ci si avvicina molto.

    Credo che, dal momento in cui Valentina ed io abbiamo capito che qualcosa non andava fino a quando siamo arrivati in prossimità di casa mia, sia passato meno di un minuto, sebbene a me sembra sia passata un’ora.

    Appena la villetta entra nella nostra visuale, osserviamo subito che dal secondo piano, dove Myriam dovrebbe ancora dormire, esce un’intensa luce bianca: lo scorrere del tempo rallenta ancora, quasi si ferma. Ci avviciniamo con il cuore in gola e non possiamo fare a meno di notare che più ci avviciniamo, più la luce diminuisce d’intensità e che, stranamente, diventiamo sempre più calmi. A circa dieci metri la luce scompare completamente.

    Entriamo dolcemente dalla finestra aperta. L'aria è frizzante e non credo che Myriam l'abbia lasciata aperta di proposito. Lei dorme ancora e finalmente riusciamo a vederla anche con la mente. All’interno siamo invasi da un senso di pace e tranquillità. Tocchiamo lentamente il pavimento e ci avviciniamo al letto. Apre gli occhi come se si fosse appena svegliata da un bellissimo sogno e ci guarda. È meravigliata ma non sorpresa.

    Ciao. Che ci fate qui?

    Ciao! rispondiamo, quasi delusi che non sia accaduto nulla di strano.

    Ti ho sognato. Mi guarda perplessa.

    Ah! E cosa avresti sognato di bello?

    "Sono andata su Marte con te e poi su un altro pianeta. Mi sembra che sia durato tantissimo. Quasi una settimana. C’era una scuola e lì mi hanno insegnato a controllare la mente delle persone e a capire se possiamo far sì che si evolvano oppure no. Questo dovrebbe essere il mio compito. Mi hanno insegnato anche a controllare i… non evoluti - così li hanno chiamati - e mi hanno istruita sul come far credere loro vere realtà alternative, per quando ci sarà la guerra. Devi insegnarlo anche a loro. Sarà molto importante! mi ripetevi fino a pochi istanti prima che mi svegliassi."

    Fa una pausa e la vediamo pensare.

    Il bello è che mi sembra di saperlo fare veramente. Di solito, quando uno si sveglia, dimentica. Mi hanno anche tatuata…, si tocca il braccio, ... il polso. Ma… allora è vero! Non era un sogno. Questo è un tatuaggio olografico!

    Sul polso ha una specie di tatuaggio tridimensionale.

    Cosa rappresenta? chiede Valentina, per niente meravigliata, sfiorando le piccole sfere luminose che si muovono a pochi millimetri dalla pelle.

    Myriam non risponde. Invece, con estrema naturalezza, come se l'avesse sempre fatto, si alza dal letto e inizia a girarci intorno volando a pochi centimetri dal suolo. Raggiunge il suo armadio e lo apre senza usare le mani. Una giacca si sfila dalla stampella e s’indossa sopra alla sua camicia da notte.

    Anche voi sapete farlo, vero? Indica la finestra. Siete entrati da lì. Giusto? Sul pianeta dove sono stata si spostano solo così. Tutti. Ed è fantastico. Niente auto, niente macchine. Si fa tutto con la mente.

    Valentina ed io annuiamo.

    Bene! Allora se volete conoscere il resto, seguitemi. Di certo non resterò qui. E un istante dopo è fuori ad aspettarci.

    Questo tatuaggio indica dove si trova il loro sistema solare, inizia a spiegare. È quasi al centro della galassia: i cerchietti grandi sono le stelle più importanti che caratterizzano la sua posizione, i piccoli pallini gialli sono i loro soli e quello verde il loro pianeta. È una mappa, ma soprattutto è il segno identificativo di coloro che hanno superato il test. Significa che sono stata accettata come una di loro. E devo fare in modo che lo siate tutti. La guida con la tua immagine mi ha detto che la nuova specie evolutasi grazie a te è idonea a lasciare questo sistema solare per unirsi alle più antiche specie di questa galassia, ma dobbiamo stare attenti agli altri, ai non evoluti, e mettere prima in sicurezza il pianeta Terra. Entro la fine del nostro secolo era stato deciso che i Guardiani avrebbero annientata l’intera razza umana e ripristinata la biodiversità per attendere la nascita spontanea di nuove civiltà intelligenti, ma grazie a noi hanno deciso di dar loro una seconda possibilità.

    Prima di continuare sfiora con la mano le piccole stelle del tatuaggio e intorno a noi appare la mappa olografica della Via Lattea e, pochi istanti dopo, un sistema solare binario e diversi pianeti. Alcuni gabbiani si allontanano spaventati, altri invece continuano a volare indisturbati nella proiezione olografica, perfettamente stabile nello spazio, sebbene Myriam continui a muovere il braccio.

    Quello è il pianeta dove sono stata ospitata in questi giorni. In pratica è come una delle nostre città e, incredibilmente, è organizzato in modo simile a Luis City. Vivono insieme a molte civiltà evolute, abitano in centinaia di sistemi solari e si spostano da uno all'altro come facciamo noi per andare da una città ad un'altra. Ogni pianeta ha conservata la propria fauna e flora nativa. Io ero insieme ad altri prescelti provenienti da sistemi solari in via di sviluppo come il nostro. Essere lì è stato un onore, per me e per voi.

    Senza toccare nulla, la mappa olografica si contrae di nuovo nei pochi millimetri del tatuaggio.

    Credo che vi starete domandando come abbia fatto a raggiungere il centro della galassia, stare lì per alcuni giorni, e rientrare in pochi minuti terrestri…

    "Non proprio. Anche se crediamo che tu sia stata via un paio d'ore, non

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