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Ufo I Segreti del Vaticano: I Dossier Ufo del Sant'Uffizio
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Ufo I Segreti del Vaticano: I Dossier Ufo del Sant'Uffizio
E-book111 pagine1 ora

Ufo I Segreti del Vaticano: I Dossier Ufo del Sant'Uffizio

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Il suo nome da secoli evoca il terrore: Sant'Uffizio o Santa Inquisizione. Per secoli ha perseguitato e mandato al rogo eretici, presunte streghe e liberi pensatori che in nome della scienza si opponevano ai dogmi imposti dall'alto. Pochi sanno che esiste ancora e che, nei quasi mille anni in cui ha dominato, sotto tortura ha estorto anche testimonianze di avvistamento UFO o fenomeni paranormali, scambiati per manifestazioni diaboliche. Grazie a ciò la Chiesa oggi dispone di un imponente archivio storico di esperienze con gli extraterrestri. Al punto da aver potuto approntare, per eventuali missionari cattolici da inviare nello spazio come astronauti, un vero e proprio manuale per gli incontri ravvicinati alieni. Non solo. Oggi la Chiesa ha una cattedra di ufologia in Laterano e, sulla montagna sacra dei pellerossa in Arizona, coordina un team di gesuiti radioastronomi in attesa di un segnale extraterrestre. Il progetto si chiama Lucifero.
Nel XXI secolo la Santa Sede apre alla vita aliena. Di più, gli ultimi papi hanno avuto incontri ravvicinati con gli alieni o i loro mezzi. L'autore, in virtù dei suoi trascorsi come archivista bibliotecario e insegnante di religione, apre per la prima volta gli archivi segreti del Sant'Uffizio e svela i retroscena della caccia del Vaticano a E.T.
LinguaItaliano
Data di uscita6 lug 2024
ISBN9788869377723
Ufo I Segreti del Vaticano: I Dossier Ufo del Sant'Uffizio

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    Anteprima del libro

    Ufo I Segreti del Vaticano - Alfredo Lissoni

    ​CAPITOLO 1 QUANDO I PAPI VEDONO GLI UFO

    Il primo UFO significativo fu, per il cardinale argentino Jorge Mario Bergoglio, quello che apparve su Roma la sera del 13 marzo 2013, proprio mentre l'alto prelato veniva investito della carica di Sommo Pontefice, il 266esimo della Chiesa cattolica, e Vescovo di Roma, nonché ottavo sovrano dello Stato della Città del Vaticano. Ci pensò l'emittente satellitare Sky a documentare involontariamente il passaggio di quella strana luce bianca, circolare, sopra piazza San Pietro, poco prima che il neoletto papa Francesco si mostrasse alla folla dei credenti. Da allora il pontefice non ha mai smesso di stupire. Il 12 maggio 2014, durante un'omelia in Santa Marta a Roma, è tornato sulla vetusta questione del battesimo agli alieni. La gente non lo sa, ma sono anni, dai tempi del pontificato di papa Wojtyla, che la Chiesa di interroga se sia possibile portare il cristianesimo nello spazio (e ogni volta l'astronoma atea Margherita Hack ricordava sardonica cosa fosse successo agli indios quando, con analoghe intenzioni, i preti erano sbarcati nelle Americhe al seguito dei Conquistadores). Se domani, si chiese Bergoglio, giungesse qui una spedizione di marziani, e alcuni di loro venissero da noi... Marziani, no? Verdi, con quel naso lungo e le orecchie grandi, come vengono dipinti dai bambini. E uno dicesse: Voglio il Battesimo! Cosa accadrebbe?.

    PAPA FRANCESCO E IL BATTESIMO AI MARZIANI

    Non tutti sanno che il Vaticano ha un osservatorio astronomico sul Monte Graham vicino Tucson in Arizona (strappato ai pellerossa, che lo consideravano la loro montagna sacra), una cattedra di ufologia e paranormale in Laterano, che fu del redentorista trentino Andreas Resch, e una Specola astronomica, il tutto gestito da anni da gesuiti come Bergoglio stesso. Non tutti sanno che la Chiesa ha addirittura coniato un termine latino per gli UFO, Res InesplicataeVolantes , oggetti volanti non spiegati, e che di alieni si discute continuamente tra le mura della Santa Sede.

    Nel novembre del 2009 il direttore della Specola vaticana, padre Josè Gabriel Funes, argentino e gesuita come il papa, sotto l'egida della Pontificia Accademia delle Scienze, si è incontrato a porte chiuse, per una settimana, con i colleghi sacerdoti-scienziati. Alla stampa ha dichiarato: Un incontro con gli alieni sarebbe un faccia a faccia fra culture diverse. Ed ha poi ceduto la parola al professor Chris Impey, del Dipartimento di Astronomia dell'Università dell'Arizona. Che ha detto: Negli ultimi 15 anni le innovazioni tecnologiche hanno portato alla scoperta di oltre 400 pianeti oltre il sistema solare. É plausibile ritenere che ci siano molteplici luoghi abitabili nella Via Lattea. Nell'universo sono sparsi gli ingredienti compatibili con la vita. L'8 giugno 2018 toccava direttamente a papa Francesco incontrare in Vaticano una delegazione di astronauti, membri della missione ISS-53. Per l'Italia c'era Paolo Nespoli, che gli ha regalato una tuta da cosmonauta, invitandolo a fare un giro nello spazio per vedere le meraviglie del sistema solare. Dallo spazio si apprezza la bellezza ma anche la vulnerabilità della Terra, ha detto l'astronauta al papa. La notizia, riportata sul sito papalino Vatican News, ha indotto don Antonio Rizzolo, uno dei sacerdoti più social della Santa Sede, a commentare sul portale di Famiglia Cristiana: Ci saranno altri mondi abitati? Quegli esseri crederanno in Dio? Domande come questa non hanno una risposta, almeno per ora. La Bibbia e il magistero della Chiesa si interessano solo all'umanità terrestre e al suo destino ultimo. Tuttavia, noi crediamo che ci sia un solo Dio, creatore di tutto ciò che esiste, anche al di fuori del nostro pianeta. Se ci fossero altri esseri in altri mondi, sarebbero comunque creature e quindi strutturalmente limitate, finite, mortali come noi. Nella misura in cui sia stata data loro la libertà ci sarebbero anche per loro le relative implicazioni morali.

    Il commento era una chiara ammissione dell'apertura della Chiesa all'esistenza di vita aliena, una posizione che in passato era stata sostenuta solo da pochi ecclesiastici. Ma c'era un elemento in più: si accennava a creature cui era stata data la libertà, una gaffe involontaria che confermava quanto sostenuto da tutti quegli ufologi che avevano studiato la Genesi, sia ebraica che nella sua versione (originale) sumera, che l'uomo cioè era stato creato come uno schiavo per servire gli dèi alieni.

    Questo la Chiesa lo sa ma si guarda bene dal dirlo, perché manderebbe all'aria la visione del Dio padre, buon creatore. Al riguardo, rimando ad altre mie opere e a quelle del sumerologo ZechariaSitchin che, traducendo i miti mesopotamici, si è reso conto che quelli che i nostri antenati avevano scambiato per dèi erano solo visitatori spaziali dotati di tecnologie miracolose per i primitivi abitanti delle terre del Tigri e dell'Eufrate, che dunque li divinizzarono. Di più, Sitchin è convinto che il racconto della Genesi ebraico-cristiana, che è di derivazione mesopotamica in quanto gli ebrei furono per due secoli prigionieri dei babilonesi di Nabucodonosor II, sia in realtà la cronaca scientifica ma distorta di manipolazioni genetiche sui primitivi della terra, trasformati poi nell'Adam biblico, ma non per bontà, ma perché lui e i suoi simili fossero schiavi e cavalier serventi degli alieni scesi sulla Terra, gli Annunakisumeri, gli Elohim (lett., gli dèi) biblici. Inutile dire che il Vaticano non condanna queste credenze, semplicemente finge di ignorarle per non darvi importanza.

    BENEDETTO XVI E IL COSMOCRISTIANESIMO

    É stato papa Joseph Ratzinger, pontefice dal 19 aprile 2005 al 28 febbraio 2013 con il nome di Benedetto XVI, a nominare il 19 agosto 2006 l'aperturista - così lo chiama la stampa - padre Funes direttore della Specola vaticana. L'argentino, neanche due mesi dopo, si era sbilanciato a dichiarare all' ANSA : Credo che la vita possa essersi sviluppata in altri sistemi solari. Fino ad oggi non ci sono prove dell'esistenza di altre forme di vita, ma se mai vi fossero extraterrestri per la teologia non sarebbe un problema: anche loro sono creature di Dio. Se San Francesco parlava a fratello lupo, non potremmo non parlare a fratello E.T.. Queste cose Funes non le diceva a caso, gli era stato detto di dirle.

    Ossessionato dagli alieni (un UFO aveva incrociato l'aereo di papa Ratzinger durante la sua visita in Messico nel marzo 2012 e la sequenza era stata filmata e trasmessa dalla tv nazionale), già durante l'Angelus in piazza San Pietro, l'11 giugno 2006, papa Benedetto dichiarò: Tutto l'universo, per chi ha fede, parla di Dio uno e trino; dagli spazi interstellari sino alle particelle microscopiche, tutto ciò che esiste rimanda ad un Essere che si comunica nella molteplicità e varietà degli elementi come in un'immensa armonia. E la settimana dopo, in occasione dell'Angelus del 18 giugno dedicato al valore dell’Eucaristia, il Papa tornava nuovamente sull'argomento, con una breve ma significativa frase: L'Eucaristia non esaurisce il suo raggio nell'ambito della Chiesa, l'Eucaristia ha valenza cosmica….

    In pratica, pur se con il sofisticato linguaggio dei filosofi (quale lui era), Ratzinger aveva ammesso l'esistenza di altre vite nel cosmo.

    La sapeva ben lunga, papa Ratzinger. Da cardinale era stato Prefetto, ovvero direttore, della Congregazione per la Dottrina della Fede, meglio nota come Santa Inquisizione (sì, esiste ancora) o Sant'Uffizio, la cui segretissima Quarta Sezione è un immenso archivio documentale vietato a tutti, anche ai prelati più in vista e riservato ai soli pontefici. Esso contiene tonnellate di documenti scottanti per la Chiesa, alcuni riferiti a crimini di ecclesiastici quali la pedofilia, molti altri relativi ad apparizioni mariane, profezie, fenomenologie paranormali e soprattutto apparizioni di UFO. Sin dai tempi del Medioevo. Perché è da allora che la Chiesa sa (e tace). Il primo documento noto è una lettera di papa Zaccaria (741-752) al vescovo Bonifacio in cui si chiedeva una severa punizione (e possiamo immaginare quale fosse, in tempo di roghi) per un presbitero a nome Virgilio che andava insegnando che esistevano abitanti agli antipodi della Terra ma anche sulla Luna e sul Sole. E l'idea non piaceva neanche un po’ al pontefice perché, mettendo in discussione l'unità del genere umano, rendeva difficile comprendere in che rapporti con Dio e con il peccato originale stessero quegli uomini che non discendevano da Adamo. Come sia finita, la storia non ce l'ha fatto sapere.

    Ma tornando a papa Benedetto, il 21 maggio 2011 Ratzinger aveva incontrato l'astronauta Nespoli e prima ancora, quando nel 2009 si era tenuto in Vaticano un convegno sulle ipotetiche altre forme di vita nell'universo, padre Benito Reyna, gesuita, astronomo e professore di fisica all'Università del Salvador a Buenos Aires, era corso a dire alla corte papalina e ai giornalisti di aver visto i dischi volanti. Gli UFO sono oggetti reali le cui strutture, velocità e traiettorie sono state fotografate e registrate dai radar. Da due degli Osservatori della Santa Sede molte volte ho seguito le evoluzioni degli UFO, raccontò; "quasi sempre seguivano dei satelliti o dei missili ma sempre a una certa distanza come per non

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