AIIP | Associazione Italiana Internet Provider

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Telecomunicazioni

Milano, Milano 1.122 follower

Etica, Indipendenza ed Innovazione al servizio del mercato di Internet in Italia.

Chi siamo

L'Associazione Italiana Internet Provider è costituita ai sensi degli articoli 36 e ss. del Codice Civile. L'Associazione è denominata: "ASSOCIAZIONE ITALIANA INTERNET PROVIDER", potrà anche essere utilizzata, più brevemente, la sigla: A.I.I.P. o AIIP. Obiettivi principali dell'Associazione: • La definizione e la diffusione di standard qualitativi e regole di comportamento nell'ambito dell'offerta Internet • La promozione della rete Internet come strumento produttivo ed efficace per le aziende come per gli utenti finali • Il coordinamento di iniziative di ricerca di interesse comune per gli associati, su argomenti tecnologici e di mercato • L'istituzione di rapporti con organizzazioni internazionali con finalità simili

Sito Web
http://www.aiip.it
Settore
Telecomunicazioni
Dimensioni dell’azienda
2-10 dipendenti
Sede principale
Milano, Milano
Tipo
Non profit
Data di fondazione
1995

Località

Dipendenti presso AIIP | Associazione Italiana Internet Provider

Aggiornamenti

  • Enrico Pagliarini, 𝗮𝗻𝗰𝗵𝗲 𝗾𝘂𝗲𝘀𝘁’𝗮𝗻𝗻𝗼 𝗵𝗮 𝗺𝗼𝗱𝗲𝗿𝗮𝘁𝗼 𝗶𝗹 𝗰𝗼𝗻𝘃𝗲𝗴𝗻𝗼 𝗮𝗻𝗻𝘂𝗮𝗹𝗲 𝗱𝗶 𝗔𝗜𝗜𝗣. 𝗟’𝗔𝘀𝘀𝗼𝗰𝗶𝗮𝘇𝗶𝗼𝗻𝗲 𝗱𝗮 𝘀𝗲𝗺𝗽𝗿𝗲 𝘀𝗶 𝗶𝗺𝗽𝗲𝗴𝗻𝗮 𝗮 𝗽𝗼𝗿𝘁𝗮𝗿𝗲 𝗶𝘀𝘁𝗮𝗻𝘇𝗲 𝗱𝗶 𝘀𝗼𝘀𝘁𝗮𝗻𝘇𝗮 𝗲 𝗱𝗶 𝗽𝗿𝗼𝘀𝗽𝗲𝘁𝘁𝗶𝘃𝗮 𝗽𝗲𝗿 𝘂𝗻’𝗮𝘂𝘁𝗲𝗻𝘁𝗶𝗰𝗮 𝗰𝘂𝗹𝘁𝘂𝗿𝗮 𝗱𝗶𝗴𝗶𝘁𝗮𝗹𝗲 𝗶𝘁𝗮𝗹𝗶𝗮𝗻𝗮 𝗻𝗲𝗹 𝗰𝗮𝗺𝗽𝗼 𝗱𝗲𝗹 𝗰𝗹𝗼𝘂𝗱 𝗲 𝗱𝗲𝗹𝗹𝗲 𝘁𝗲𝗹𝗲𝗰𝗼𝗺𝘂𝗻𝗶𝗰𝗮𝘇𝗶𝗼𝗻𝗶. 𝗤𝘂𝗮𝗹𝗲 𝗮𝘀𝗽𝗲𝘁𝘁𝗼 𝗱𝗲𝗹 𝘀𝗲𝗺𝗶𝗻𝗮𝗿𝗶𝗼 𝗵𝗮 𝘀𝘂𝘀𝗰𝗶𝘁𝗮𝘁𝗼 𝗶𝗹 𝗦𝘂𝗼 𝗺𝗮𝗴𝗴𝗶𝗼𝗿 𝗶𝗻𝘁𝗲𝗿𝗲𝘀𝘀𝗲? “Oggi abbiamo parlato delle minacce che stanno arrivando soprattutto da grandi aziende extra europee. Le chiamo minacce per suscitare l’interesse di chi mi ascolta – magari alcuni non le definiscono tali – ma sicuramente questa tendenza a raccogliere il traffico dati, indirizzarlo e renderlo in un certo modo irriconoscibile o comunque oscurandolo con varie tecnologie va in questa direzione. I grandi cloud provider stanno creando una sorta di buco nero dell’Internet. Credo che questo sia un tema molto importante che riguarda il nostro Paese ma ancor di più tutta l’Europa, in termini di sicurezza nazionale, sovranità dei dati e riappropriazione di tecnologia. Credo che sia un tema importante per la prossima Commissione e il nuovo Parlamento europeo, cui dobbiamo prestare attenzione nei prossimi anni sia in qualità di cittadini che di aziende”. ➡ https://lnkd.in/eWf2a8dz #AIIP2024 #convegnoannuale #Cybersecurity #Telecomunicazioni #InnovazioneItaliana #ProtezioneDati #IntelligenzaArtificiale #Roma

  • Andrea Margheri, 𝗻𝗲𝗹𝗹’𝗮𝗺𝗯𝗶𝘁𝗼 𝗱𝗲𝗹𝗹’𝗲𝘃𝗲𝗻𝘁𝗼 𝗔𝗜𝗜𝗣 𝗵𝗮 𝗽𝗮𝗿𝗹𝗮𝘁𝗼 𝗱𝗲𝗹𝗹’𝘂𝘀𝗼 𝗱𝗲𝗹𝗹’𝗜𝗔 𝗻𝗲𝗹𝗹𝗲 𝗺𝗶𝗻𝗮𝗰𝗰𝗲 𝗰𝘆𝗯𝗲𝗿. 𝗩𝗼𝗹𝗲𝗻𝗱𝗼 𝗽𝗲𝗻𝘀𝗮𝗿𝗲 𝗮𝗱 𝘂𝗻 𝗯𝗶𝗹𝗮𝗻𝗰𝗶𝗮𝗺𝗲𝗻𝘁𝗼 𝗳𝗿𝗮 𝘂𝗻 𝘂𝘀𝗼 “𝗯𝘂𝗼𝗻𝗼” 𝗱𝗲𝗹𝗹’𝗜𝗔 𝗰𝗼𝗺𝗲 𝗮𝘂𝘀𝗶𝗹𝗶𝗼 𝗻𝗲𝗹 𝗰𝗼𝗻𝘁𝗿𝗮𝘀𝘁𝗼 𝗮𝗹𝗹𝗲 𝗺𝗶𝗻𝗮𝗰𝗰𝗲 𝗰𝘆𝗯𝗲𝗿 𝗲𝗱 𝘂𝗻 𝘂𝘀𝗼 “𝗲𝘃𝗶𝗹” (𝗰𝗮𝘁𝘁𝗶𝘃𝗼) 𝗱𝗲𝗹𝗹’𝗜𝗔 𝗮 𝘀𝘂𝗽𝗽𝗼𝗿𝘁𝗼 𝗱𝗶 𝘂𝗻 𝗮𝘁𝘁𝗮𝗰𝗰𝗮𝗻𝘁𝗲, 𝘀𝘂 𝗾𝘂𝗮𝗹𝗲 𝗹𝗮𝘁𝗼 𝗿𝗶𝘁𝗶𝗲𝗻𝗲 𝗰𝗵𝗲 𝗹’𝗜𝗔 𝗽𝗼𝘀𝘀𝗮 𝗱𝗶𝗺𝗼𝘀𝘁𝗿𝗮𝗿𝘀𝗶 𝗽𝗶ù 𝗲𝗳𝗳𝗶𝗰𝗮𝗰𝗲 ? 𝗣𝘂ò 𝗹’𝗜𝗔 𝗴𝗮𝗿𝗮𝗻𝘁𝗶𝗿𝗲 𝗹𝗶𝘃𝗲𝗹𝗹𝗶 𝗱𝗶 𝘀𝗶𝗰𝘂𝗿𝗲𝘇𝘇𝗮 𝗽𝗮𝗿𝗮𝗴𝗼𝗻𝗮𝗯𝗶𝗹𝗶 𝗮𝗹𝗹𝗲 𝗽𝗿𝗼𝗰𝗲𝗱𝘂𝗿𝗲 𝗲𝗱 𝗮𝗹𝗹𝗲 𝗽𝗿𝗲𝗰𝗮𝘂𝘇𝗶𝗼𝗻𝗶 𝗱𝗶 𝘂𝗻 𝗿𝗲𝗽𝗮𝗿𝘁𝗼 “𝘀𝗲𝗰𝘂𝗿𝗶𝘁𝘆” 𝗰𝗼𝗺𝗽𝗲𝘁𝗲𝗻𝘁𝗲? “L’intelligenza artificiale, soprattutto con la parte generativa, è uno strumento importante sia per gli attaccanti che per i difensori: è importante per i difensori andare a comprendere quali sono i nuovi rischi, per gli attaccanti è uno strumento per velocizzare gli attacchi. Quindi è fondamentale per i difensori analizzare i nuovi strumenti e tenersi aggiornati e assicurare che siano inseriti processi e procedure ben definite. L’IA sicuramente è uno strumento a supporto di questi reparti, in cui le competenze delle persone che vi lavorano devono esser però sempre molto avanzate e mantenute aggiornate perché i risultati del intelligenza artificiale devono essere valutati e confermati. Non ci possiamo fidare di uno strumento, dobbiamo andare a capire qual è effettivamente la risposta che lo strumento ci dà”. ➡ https://lnkd.in/dKBA5qwb #AIIP2024 #convegnoannuale #Cybersecurity #Telecomunicazioni #InnovazioneItaliana #ProtezioneDati #IntelligenzaArtificiale #Roma

  • Roberto Loro, 𝗹𝗲𝗶 𝗿𝗮𝗽𝗽𝗿𝗲𝘀𝗲𝗻𝘁𝗮 𝘂𝗻’𝗮𝘇𝗶𝗲𝗻𝗱𝗮 𝗶𝗺𝗽𝗲𝗴𝗻𝗮𝘁𝗮 𝘀𝗶𝗮 𝗻𝗲𝗹 𝘀𝗲𝘁𝘁𝗼𝗿𝗲 𝗰𝗹𝗼𝘂𝗱 𝗰𝗵𝗲 𝗻𝗲𝗹𝗹𝗼 𝘀𝘃𝗶𝗹𝘂𝗽𝗽𝗼 𝗱𝗶 𝗮𝗽𝗽𝗹𝗶𝗰𝗮𝘇𝗶𝗼𝗻𝗶 𝗲 𝘀𝗼𝗹𝘂𝘇𝗶𝗼𝗻𝗶 𝗜𝗖𝗧. 𝗥𝗶𝘁𝗶𝗲𝗻𝗲 𝗰𝗵𝗲 𝗹’𝗜𝘁𝗮𝗹𝗶𝗮 𝗽𝗼𝘀𝘀𝗮 𝗴𝗶𝗼𝗰𝗮𝗿𝗲 𝘂𝗻 𝗿𝘂𝗼𝗹𝗼 𝗿𝗶𝗹𝗲𝘃𝗮𝗻𝘁𝗲 𝗮𝗻𝗰𝗵𝗲 𝗶𝗻 𝗾𝘂𝗲𝘀𝘁𝗶 𝘀𝗲𝘁𝘁𝗼𝗿𝗶 𝗲 𝗰𝗵𝗲 𝘀𝗶𝗮 𝗽𝗼𝘀𝘀𝗶𝗯𝗶𝗹𝗲 𝗳𝗼𝗿𝗺𝗮𝗿𝗲 𝗰𝗼𝗺𝗽𝗲𝘁𝗲𝗻𝘇𝗲 𝗽𝗶ù 𝘀𝗽𝗶𝗻𝘁𝗲 𝗻𝗲𝗹𝗹𝗮 𝗽𝗿𝗼𝗴𝗲𝘁𝘁𝗮𝘇𝗶𝗼𝗻𝗲 𝗲 𝗿𝗲𝗮𝗹𝗶𝘇𝘇𝗮𝘇𝗶𝗼𝗻𝗲 𝗱𝗶 𝘀𝗶𝘀𝘁𝗲𝗺𝗶 𝗮𝗻𝘇𝗶𝗰𝗵é 𝗲𝘀𝘀𝗲𝗿𝗲 𝗯𝗮𝗻𝗮𝗹𝗶 𝘂𝘁𝗶𝗹𝗶𝘇𝘇𝗮𝘁𝗼𝗿𝗶 𝗱𝗶 𝘀𝗼𝗹𝘂𝘇𝗶𝗼𝗻𝗶 𝗮𝗹𝘁𝗿𝘂𝗶? “Io sono sempre stato convinto della grande capacità dell’Italia e dell’Europa di produrre competenze e tecnologie. Abbiamo assistito in questi anni ad una tendenza continua a lasciare andare queste competenze e tecnologie verso altri lidi e l’auspicio è che la consapevolezza delle sfide che abbiamo davanti e che dobbiamo affrontare insieme ci consenta di invertire questa tendenza e di valorizzare sempre di più le grandi capacità che abbiamo come Paese e come sistema europeo”. ➡ https://lnkd.in/dBJA3dvc #AIIP2024 #convegnoannuale #Cybersecurity #Telecomunicazioni #InnovazioneItaliana #ProtezioneDati #IntelligenzaArtificiale #Roma

  • Roberto Caramia, 𝗹’𝗲𝗰𝗼𝘀𝗶𝘀𝘁𝗲𝗺𝗮 𝗜𝗻𝘁𝗲𝗿𝗻𝗲𝘁 𝗶𝘁𝗮𝗹𝗶𝗮𝗻𝗼, 𝗹𝗶𝗺𝗶𝘁𝗮𝗻𝗱𝗼𝘀𝗶 𝗮𝗹𝗹𝗲 𝗿𝗲𝘁𝗶, 𝗻𝗼𝗻 𝗵𝗮 𝗳𝗶𝗻𝗼𝗿𝗮 𝗲𝘃𝗶𝗱𝗲𝗻𝘇𝗶𝗮𝘁𝗼 𝘀𝗶𝗴𝗻𝗶𝗳𝗶𝗰𝗮𝘁𝗶𝘃𝗶 𝗶𝗻𝗰𝗶𝗱𝗲𝗻𝘁𝗶 𝗱𝗶 𝘀𝗶𝗰𝘂𝗿𝗲𝘇𝘇𝗮, 𝗽𝗲𝗿 𝗹𝗼 𝗽𝗶ù 𝘃𝗲𝗿𝗶𝗳𝗶𝗰𝗮𝘁𝗶𝘀𝗶 𝗮 𝗹𝗶𝘃𝗲𝗹𝗹𝗼 𝗮𝗽𝗽𝗹𝗶𝗰𝗮𝘁𝗶𝘃𝗼. 𝗤𝘂𝗮𝗹 è, 𝘀𝘂𝗹𝗹𝗮 𝗯𝗮𝘀𝗲 𝗱𝗲𝗹𝗹𝗮 𝘀𝘂𝗮 𝗲𝘀𝗽𝗲𝗿𝗶𝗲𝗻𝘇𝗮 𝘀𝘂𝗶 𝘁𝗲𝗺𝗶 𝗱𝗲𝗹𝗹𝗮 𝗰𝘆𝗯𝗲𝗿𝘀𝗲𝗰𝘂𝗿𝗶𝘁𝘆, 𝗹𝗮 𝗺𝗮𝗴𝗴𝗶𝗼𝗿𝗲 𝘀𝗳𝗶𝗱𝗮 𝗱𝗲𝗹𝗹’𝗔𝘂𝘁𝗼𝗿𝗶𝘁à (𝗔𝗖𝗡) 𝗻𝗲𝗹 𝗯𝗶𝗹𝗮𝗻𝗰𝗶𝗮𝗿𝗲 𝗶𝗻𝘁𝗲𝗿𝘃𝗲𝗻𝘁𝗶 𝗳𝗿𝗮 𝗿𝗲𝘁𝗶, 𝗰𝗹𝗼𝘂𝗱 𝗲 𝘀𝗲𝗿𝘃𝗶𝘇𝗶? “La maggiore sfida per l’Autorità oggi è riuscire ad avere una risposta integrata tra l’ambito delle reti, cloud e servizi perché la Cybersecurity si fa a tutti i livelli del funzionamento della rete, quindi necessariamente coinvolge anche la parte cloud ma anche la rete e di tutto ciò che porta il dato da una parte all’altra. Oggi abbiamo bisogno di ripartire dalle basi perché molto spesso siamo tutti spinti a cercare la nuova soluzione o il non plus ultra del prodotto e poi dimentichiamo che molto spesso l’80% della Cybersecurity si fa configurando bene e gestendo bene gli assetti che si hanno”. ➡ https://lnkd.in/dTZ39TES #AIIP2024 #convegnoannuale #Cybersecurity #Telecomunicazioni #InnovazioneItaliana #ProtezioneDati #IntelligenzaArtificiale #Roma

  • Leandro Aglieri, 𝗰𝗼𝗻 𝗹𝗮 𝘀𝘂𝗮 𝗲𝘀𝗽𝗲𝗿𝗶𝗲𝗻𝘇𝗮 𝗻𝗲𝗶 𝘀𝗲𝘁𝘁𝗼𝗿𝗶 𝗱𝗲𝗹𝗹’𝗜𝗖𝗧 𝗲 𝗱𝗲𝗹𝗹’𝗶𝗻𝗻𝗼𝘃𝗮𝘇𝗶𝗼𝗻𝗲, 𝗿𝗶𝘁𝗶𝗲𝗻𝗲 𝗰𝗵𝗲 𝗱𝗲𝗯𝗯𝗮 𝗲𝘀𝘀𝗲𝗿𝗲 𝗽𝗼𝘀𝘁𝗮 𝗽𝗶ù 𝗮𝘁𝘁𝗲𝗻𝘇𝗶𝗼𝗻𝗲 𝗱𝗮𝗹 𝗺𝗲𝗿𝗰𝗮𝘁𝗼 𝗲 𝗱𝗮𝗹𝗹𝗮 𝗽𝗼𝗹𝗶𝘁𝗶𝗰𝗮 𝗻𝗲𝗹 𝗱𝗶𝗳𝗳𝗼𝗻𝗱𝗲𝗿𝗲 𝗹𝗮 𝗰𝗼𝗻𝘀𝗮𝗽𝗲𝘃𝗼𝗹𝗲𝘇𝘇𝗮 𝗰𝗵𝗲 è 𝗽𝗼𝘀𝘀𝗶𝗯𝗶𝗹𝗲 𝗮𝗱𝗼𝘁𝘁𝗮𝗿𝗲 𝘀𝗼𝗹𝘂𝘇𝗶𝗼𝗻𝗶 𝗰𝗹𝗼𝘂𝗱 𝗮𝗻𝗰𝗵𝗲 𝗿𝗶𝘃𝗼𝗹𝗴𝗲𝗻𝗱𝗼𝘀𝗶 𝗮𝗱 𝗶𝗺𝗽𝗿𝗲𝘀𝗲 𝗶𝘁𝗮𝗹𝗶𝗮𝗻𝗲? 𝗥𝗶𝘁𝗶𝗲𝗻𝗲 𝗰𝗵𝗲 𝗹𝗮 𝗱𝗼𝗺𝗮𝗻𝗱𝗮 𝗽𝘂𝗯𝗯𝗹𝗶𝗰𝗮 𝗽𝗼𝘀𝘀𝗮 𝗮𝗶𝘂𝘁𝗮𝗿𝗲 𝗹𝗮 𝗰𝗿𝗲𝗮𝘇𝗶𝗼𝗻𝗲 𝗱𝗶 𝗰𝗼𝗺𝗽𝗲𝘁𝗲𝗻𝘇𝗲 𝗱𝗶𝗴𝗶𝘁𝗮𝗹𝗶 𝗻𝗲𝗹 𝘁𝗲𝘀𝘀𝘂𝘁𝗼 𝗱𝗲𝗹𝗹𝗲 𝗣𝗠𝗜 𝗶𝘁𝗮𝗹𝗶𝗮𝗻𝗲? “Ritengo che debba essere posta più attenzione dal mercato e dalla politica nel diffondere la consapevolezza che è possibile adottare soluzioni cloud allo stato dell’arte anche rivolgendosi ad imprese italiane. Il mio sogno è quello di avere un data center made in Europe, sia dal punto di vista dell’hardware – ed è possibile dato che esistono società italiani ed europee che producono hardware – che del software – anche in questo caso esistono società sia nazionali che europee ad hoc. Credo che nel concetto di sovranità digitale nazionale debba esser inclusa anche l’Europa. Come è stato detto anche nell’incontro di oggi, in molti casi alcune società hanno scelto soluzioni leader di mercato magari monopoliste di tipo non europeo, ma andando a verificare poi si trovano anche le soluzioni italiane ed europee equivalenti. La domanda pubblica può assolutamente aiutare nella creazione di competenze digitali nel tessuto delle PMI italiane e imprimere un forte sviluppo e soprattutto un indirizzo non soltanto nell’adesione di soluzioni ma anche nella realizzazione di piani formativi per sviluppare le competenze in tale ambito”. ➡ https://lnkd.in/dNjDnsmT #AIIP2024 #convegnoannuale #Cybersecurity #Telecomunicazioni #InnovazioneItaliana #ProtezioneDati #IntelligenzaArtificiale #Roma

  • Gilberto Di Maccio, Ehiweb 𝗱𝗮 𝗽𝗼𝗰𝗼 𝗮𝘀𝘀𝗼𝗰𝗶𝗮𝘁𝗮 𝗮𝗱 𝗔𝗜𝗜𝗣 𝗺𝗮 𝗴𝗶à 𝗮𝗹𝗹𝗮 𝗿𝗶𝗯𝗮𝗹𝘁𝗮 𝗮𝗹𝗹’𝗶𝗻𝘁𝗲𝗿𝗻𝗼 𝗱𝗶 𝘂𝗻 𝗽𝗮𝗻𝗲𝗹 𝗶𝗺𝗽𝗼𝗿𝘁𝗮𝗻𝘁𝗲 𝗰𝗵𝗲 𝗽𝗮𝗿𝗹𝗮 𝗱𝗶 𝗾𝘂𝗮𝗻𝘁𝗼 𝗴𝗹𝗶 𝗼𝗽𝗲𝗿𝗮𝘁𝗼𝗿𝗶 𝗱𝗶 𝗺𝗲𝗿𝗰𝗮𝘁𝗼, 𝗰𝗼𝗻 𝟯𝟬 𝗮𝗻𝗻𝗶 𝗱𝗶 𝗲𝘀𝗽𝗲𝗿𝗶𝗲𝗻𝘇𝗮, 𝗽𝗼𝘀𝘀𝗼𝗻𝗼 𝗱𝗶𝘀𝗲𝗴𝗻𝗮𝗿𝗲 𝗶𝗹 𝗽𝗿𝗼𝗽𝗿𝗶𝗼 𝗳𝘂𝘁𝘂𝗿𝗼 𝗮𝘂𝘁𝗼𝗻𝗼𝗺𝗮𝗺𝗲𝗻𝘁𝗲, 𝗽𝗶ù 𝘀𝗹𝗲𝗴𝗮𝘁𝗶 𝗱𝗮𝗹𝗹’𝗶𝗻𝗰𝘂𝗺𝗯𝗲𝗻𝘁 𝗰𝗵𝗲 è 𝗶𝗻 𝗰𝗼𝗿𝘀𝗼 𝗱𝗶 𝘀𝗲𝗽𝗮𝗿𝗮𝘇𝗶𝗼𝗻𝗲 𝘀𝗼𝗰𝗶𝗲𝘁𝗮𝗿𝗶𝗮 𝗲 𝗱𝗶 𝗰𝘂𝗶 𝗻𝗼𝗻 è 𝗰𝗵𝗶𝗮𝗿𝗼 𝗹’𝗮𝘁𝘁𝗲𝗴𝗴𝗶𝗮𝗺𝗲𝗻𝘁𝗼 𝗿𝗶𝘀𝗽𝗲𝘁𝘁𝗼 𝗮𝗶 𝗰𝗹𝗶𝗲𝗻𝘁𝗶 𝗳𝗶𝗻𝗮𝗹𝗶 𝗲 𝗮𝗹 𝗺𝗲𝗿𝗰𝗮𝘁𝗼 𝘄𝗵𝗼𝗹𝗲𝘀𝗮𝗹𝗲. 𝗟𝗲𝗶 𝘀𝘁𝗮 𝗱𝗮𝗻𝗱𝗼 𝘂𝗻 𝗰𝗼𝗻𝘁𝗿𝗶𝗯𝘂𝘁𝗼 𝗳𝗮𝘁𝘁𝗶𝘃𝗼 𝗲 𝗶𝗺𝗽𝗼𝗿𝘁𝗮𝗻𝘁𝗲 𝗮𝗶 𝗴𝗿𝘂𝗽𝗽𝗶 𝗱𝗶 𝗹𝗮𝘃𝗼𝗿𝗼 𝗿𝗲𝗹𝗮𝘁𝗶𝘃𝗶: 𝗶𝗻 𝗯𝗮𝘀𝗲 𝗮𝗹𝗹𝗮 𝗦𝘂𝗮 𝗲𝘀𝗽𝗲𝗿𝗶𝗲𝗻𝘇𝗮, 𝘀𝗶 𝗮𝘀𝗽𝗲𝘁𝘁𝗮 𝗰𝗵𝗲 𝗹𝗮 𝗹𝗶𝘁𝗶𝗴𝗶𝗼𝘀𝗶𝘁à 𝗰𝗼𝗻 𝗹’𝗲𝘅 𝗧𝗜𝗠 𝘀𝗶 𝗽𝗼𝘁𝗿à 𝗿𝗶𝗱𝘂𝗿𝗿𝗲 𝗶𝗻 𝗳𝘂𝘁𝘂𝗿𝗼 𝗼 𝗰𝗶 𝘃𝗼𝗿𝗿à 𝗮𝗻𝗰𝗼𝗿𝗮 𝘁𝗲𝗺𝗽𝗼 𝗽𝗲𝗿𝗰𝗵é 𝗹𝗮 𝗻𝘂𝗼𝘃𝗮 𝘀𝗼𝗰𝗶𝗲𝘁à 𝗱𝗶𝘃𝗶𝘀𝗮 𝗿𝗶𝘃𝗲𝗱𝗮 𝗹𝗮 𝗽𝗿𝗼𝗽𝗿𝗶𝗮 𝗰𝘂𝗹𝘁𝘂𝗿𝗮 𝗮𝘇𝗶𝗲𝗻𝗱𝗮𝗹𝗲 𝗲 𝗻𝗼𝗻 𝗿𝗶𝗽𝗲𝘁𝗮 𝗴𝗹𝗶 𝗲𝗿𝗿𝗼𝗿𝗶 𝗱𝗲𝗹 𝗽𝗮𝘀𝘀𝗮𝘁𝗼, 𝗼𝘃𝘃𝗲𝗿𝗼 𝗼𝗳𝗳𝗲𝗿𝘁𝗲 𝗶𝗿𝗿𝗲𝗽𝗹𝗶𝗰𝗮𝗯𝗶𝗹𝗶, 𝗿𝗶𝗺𝗼𝘇𝗶𝗼𝗻𝗲 𝘀𝗲𝗻𝘇𝗮 𝗽𝗿𝗲𝗮𝘃𝘃𝗶𝘀𝗼 𝗱𝗶 𝗼𝗽𝘇𝗶𝗼𝗻𝗶 𝗲𝗱 𝗮𝗹𝘁𝗿𝗼? 𝗦𝗶 𝗮𝘀𝗽𝗲𝘁𝘁𝗮 𝗾𝘂𝗶𝗻𝗱𝗶 𝘂𝗻 𝗿𝗶𝘁𝗼𝗿𝗻𝗼 𝗱𝗶 𝗮𝘁𝘁𝗲𝗴𝗴𝗶𝗮𝗺𝗲𝗻𝘁𝗼 𝗮𝗶 𝗽𝗿𝗶𝗺𝗶 𝗮𝗻𝗻𝗶 𝗗𝘂𝗲𝗺𝗶𝗹𝗮 𝗼 𝗱𝗼𝗯𝗯𝗶𝗮𝗺𝗼 𝗮𝘁𝘁𝗲𝗻𝗱𝗲𝗿𝗰𝗶 𝗾𝘂𝗮𝗹𝗰𝗼𝘀𝗮 𝗱𝗶 𝗱𝗶𝘃𝗲𝗿𝘀𝗼? “Sicuramente ci vorrà ancora del tempo perché Telecom Italia ormai è radicata da oltre 20 / 30 anni nel segmento regolatorio; lo vediamo anche nei tavoli tecnici dove spesso si ha difficoltà ad interloquire insieme per raggiungere degli obbiettivi comuni per tutti gli operatori.” ➡ https://lnkd.in/dTaDnaQ3 #AIIP2024 #convegnoannuale #Cybersecurity #Telecomunicazioni #InnovazioneItaliana #ProtezioneDati #IntelligenzaArtificiale #Roma

  • Renzo Ravaglia, 𝗰𝗿𝗲𝗮𝘁𝗼𝗿𝗲 𝗱𝗶 𝗜𝗻𝘁𝗲𝗿𝗼𝘂𝘁𝗲 𝘁𝗿𝗮 𝗹𝗲 𝗮𝘇𝗶𝗲𝗻𝗱𝗲 𝗰𝗵𝗲 𝗵𝗮𝗻𝗻𝗼 𝗰𝗿𝗲𝗮𝘁𝗼 𝗶𝗻𝗳𝗶𝗻𝗶𝘁𝗲 𝗼𝗽𝗽𝗼𝗿𝘁𝘂𝗻𝗶𝘁à 𝗽𝗲𝗿 𝗶𝗹 𝗯𝗮𝗰𝗸𝗵𝗮𝘂𝗹𝗶𝗻𝗴 𝗻𝗮𝘇𝗶𝗼𝗻𝗮𝗹𝗲 𝗮𝗹𝘁𝗲𝗿𝗻𝗮𝘁𝗶𝘃𝗼, 𝗼𝗴𝗴𝗶 𝗵𝗮 𝗰𝗿𝗲𝗮𝘁𝗼 FibreConnect , 𝗹’𝘂𝗻𝗶𝗰𝗼 𝗼𝗽𝗲𝗿𝗮𝘁𝗼𝗿𝗲 𝘄𝗵𝗼𝗹𝗲𝘀𝗮𝗹𝗲-𝗼𝗻𝗹𝘆 𝗱𝗲𝗱𝗶𝗰𝗮𝘁𝗼 𝗮𝗹𝗹𝗲 𝘇𝗼𝗻𝗲 𝗶𝗻𝗱𝘂𝘀𝘁𝗿𝗶𝗮𝗹𝗶 𝗱’𝗜𝘁𝗮𝗹𝗶𝗮, 𝗲 𝗮𝘀𝘀𝗼𝗰𝗶𝗮𝘁𝗼 𝗔𝗜𝗜𝗣. 𝗧𝗮𝗻𝘁𝗶 𝗮𝘀𝘀𝗼𝗰𝗶𝗮𝘁𝗶 𝗵𝗮𝗻𝗻𝗼 𝗶𝗻𝘃𝗲𝘀𝘁𝗶𝘁𝗼 𝗻𝗲𝗹𝗹𝗲 𝘇𝗼𝗻𝗲 𝗶𝗻𝗱𝘂𝘀𝘁𝗿𝗶𝗮𝗹𝗶 𝗱’𝗜𝘁𝗮𝗹𝗶𝗮, 𝗺𝗮 𝗰𝗵𝗶𝗮𝗿𝗮𝗺𝗲𝗻𝘁𝗲 𝗽𝗼𝘀𝘀𝗼𝗻𝗼 𝘀𝗳𝗿𝘂𝘁𝘁𝗮𝗿𝗲 𝗶𝗹 𝘀𝗲𝗿𝘃𝗶𝘇𝗶𝗼 𝗱𝗶 𝗙𝗶𝗯𝗿𝗲𝗰𝗼𝗻𝗻𝗲𝗰𝘁 𝗽𝗲𝗿 𝗿𝗮𝗴𝗴𝗶𝘂𝗻𝗴𝗲𝗿𝗲 𝗾𝘂𝗲𝗹𝗹𝗲 𝘀𝘂 𝗰𝘂𝗶 𝗻𝗼𝗻 𝗵𝗮𝗻𝗻𝗼 𝗶𝗻𝘃𝗲𝘀𝘁𝗶𝘁𝗼 𝗼 𝗽𝗲𝗿 𝗱𝗮𝗿𝗲 𝘂𝗹𝘁𝗲𝗿𝗶𝗼𝗿𝗲 𝗿𝗲𝘀𝗶𝗹𝗶𝗲𝗻𝘇𝗮 𝗮𝗶 𝗰𝗹𝗶𝗲𝗻𝘁𝗶 𝗱𝗼𝘃𝗲 𝗰’è 𝘀𝗼𝘃𝗿𝗮𝗽𝗽𝗼𝘀𝗶𝘇𝗶𝗼𝗻𝗲. 𝗢𝗴𝗴𝗶 𝗮𝗯𝗯𝗶𝗮𝗺𝗼 𝗽𝗮𝗿𝗹𝗮𝘁𝗼 𝗱𝗶 𝗰𝗼𝗺𝗲 𝗺𝗼𝗹𝘁𝗶 𝗼𝗽𝗲𝗿𝗮𝘁𝗼𝗿𝗶, 𝘃𝗮𝗿𝗶𝗲𝗴𝗮𝘁𝗶 𝗲𝗱 𝗶𝗺𝗽𝗲𝗴𝗻𝗮𝘁𝗶 𝗻𝗲𝗹𝗹𝗮 𝗿𝗲𝗮𝗹𝗲 𝗰𝗿𝗲𝗮𝘇𝗶𝗼𝗻𝗲 𝗱𝗲𝗹 𝘃𝗮𝗹𝗼𝗿𝗲, 𝗽𝗼𝘀𝘀𝗮𝗻𝗼 𝗮𝘀𝗽𝗶𝗿𝗮𝗿𝗲, 𝗶𝗻 𝗺𝗼𝗱𝗼 𝗶𝗻𝗱𝗶𝗽𝗲𝗻𝗱𝗲𝗻𝘁𝗲 𝗺𝗮 𝗰𝗼𝗺𝗲 𝘀𝗼𝗺𝗺𝗮𝘁𝗼𝗿𝗶𝗮 𝗱𝗶 𝗮𝘇𝗶𝗼𝗻𝗶, 𝗮 𝗱𝗶𝗴𝗶𝘁𝗮𝗹𝗶𝘇𝘇𝗮𝗿𝗲 𝗶𝗹 𝗣𝗮𝗲𝘀𝗲 𝗮𝗻𝗰𝗵𝗲 𝘀𝗲𝗻𝘇𝗮 𝘀𝗮𝗽𝗲𝗿𝗲 𝗰𝗼𝘀𝗮 𝗳𝗮𝗿à 𝗹’𝗲𝘅 𝗧𝗜𝗠. 𝗟𝗲𝗶 𝗰𝗼𝗺𝗲 𝘃𝗲𝗱𝗲 𝗶𝗹 𝗳𝘂𝘁𝘂𝗿𝗼, è 𝗰𝗼𝘀ì? “Credo che l’unico modo per risolvere questo problema dannoso che il nostro paese si porta dietro perché guardando tutte le classifiche europee si vede che siamo partiti da una situazione di qualche anno fa assolutamente inaccettabile forse eravamo l’ultimo paese in tutte le classifiche della comunità europea per la penetrazione della fibra lentamente siamo migliorati e adesso siamo posizionati più o meno a metà classifica ma questo non è sufficiente non tanto per il cliente residenziale a casa la situazione è drammatica per l’utenza business per il cuore dell’economia italiana per le piccole medie imprese per risolvere questo problema possono essere sufficiente iniziative singole e non coordinate? No, perché questo può determinare come sta accadendo frequentemente sovrapposizione di investimenti siamo il 2 3 5 a fare le stesse cose qualcun altro invece e qualche altra zona non viene ovviamente minimamente coperta quindi il coordinamento tra tutti i vari interventi è assolutamente fondamentale sopratutto nella misura in cui o nella considerazione che ci sono poi da una parte interventi finanziati totalmente o parzialmente da fondi pubblici ma ci sono anche tanti fondi invece privati e mi sembra estremamente logico e corretto fare in modo che gli investimenti privati in modo che non vengano scoraggiati a esser ulteriormente incrementati possono essere salvaguardati e non in qualche modo esser messi in competizione con gli investimenti pubblici“. ➡ https://lnkd.in/dHC2nZ2s #AIIP2024 #convegnoannuale #Cybersecurity #Telecomunicazioni #InnovazioneItaliana #ProtezioneDati #Roma

  • Fabrizio Casati, 𝗔𝗜𝗜𝗣 𝗶𝗺𝗺𝗮𝗴𝗶𝗻𝗮 𝘂𝗻 𝗳𝘂𝘁𝘂𝗿𝗼 𝗶𝗻 𝗰𝘂𝗶 𝗹’𝗲𝗺𝗮𝗻𝗰𝗶𝗽𝗮𝘇𝗶𝗼𝗻𝗲 𝗱𝗶 𝗼𝗽𝗲𝗿𝗮𝘁𝗼𝗿𝗶 𝗽𝗶𝗰𝗰𝗼𝗹𝗶, 𝗺𝗲𝗱𝗶 𝗲 𝗱𝗶 𝗴𝗿𝗮𝗻𝗱𝗶 𝗱𝗶𝗺𝗲𝗻𝘀𝗶𝗼𝗻𝗶 𝗰𝗼𝗺𝗲 Fastweb 𝗴𝗿𝗮𝘇𝗶𝗲 𝗮 𝟯𝟬 𝗮𝗻𝗻𝗶 𝗱𝗶 𝘁𝗲𝗹𝗲𝗰𝗼𝗺𝘂𝗻𝗶𝗰𝗮𝘇𝗶𝗼𝗻𝗶 𝗹𝗶𝗯𝗲𝗿𝗮𝗹𝗶𝘇𝘇𝗮𝘁𝗲, 𝗽𝗼𝘀𝘀𝗮 𝗽𝗲𝗿𝗺𝗲𝘁𝘁𝗲𝗿𝗲 𝗱𝗶 𝗴𝘂𝗮𝗿𝗱𝗮𝗿𝗲 𝗮𝗹 𝗳𝘂𝘁𝘂𝗿𝗼 𝗮𝘁𝘁𝗿𝗮𝘃𝗲𝗿𝘀𝗼 𝗹𝗮 𝗰𝗵𝗶𝗮𝘃𝗲 𝗱𝗲𝗴𝗹𝗶 “𝗼𝗽𝗲𝗿𝗮𝘁𝗼𝗿𝗶 𝗱𝗶 𝗺𝗲𝗿𝗰𝗮𝘁𝗼”, 𝘀𝗼𝗰𝗶𝗲𝘁à 𝗰𝗵𝗲 𝘀𝗼𝗻𝗼 𝗰𝗼𝗻𝗰𝗲𝗻𝘁𝗿𝗮𝘁𝗲 𝘀𝘂𝗶 𝘀𝗲𝗿𝘃𝗶𝘇𝗶 𝗲 𝘀𝘂𝗹𝗹𝗮 𝗰𝗿𝗲𝗮𝘇𝗶𝗼𝗻𝗲 𝗱𝗶 𝘃𝗮𝗹𝗼𝗿𝗲 𝗽𝗲𝗿 𝗶 𝗰𝗹𝗶𝗲𝗻𝘁𝗶, 𝗲 𝗻𝗼𝗻 𝘀𝗼𝗹𝗼 𝗮𝗹𝗹𝗮 𝗴𝗲𝗻𝗲𝗿𝗮𝘇𝗶𝗼𝗻𝗲 𝗱𝗶 𝗼𝗹𝗶𝗴𝗼𝗽𝗼𝗹𝗶 𝗻𝗲𝗹 𝘀𝗲𝘁𝘁𝗼𝗿𝗲, 𝗽𝗲𝗿 𝗿𝗲𝗻𝗱𝗲𝗿𝗹𝗼 𝘀𝗲𝗺𝗽𝗿𝗲 𝗽𝗶ù 𝘀𝗶𝗺𝗶𝗹𝗲 𝗮𝗹 𝘀𝗲𝘁𝘁𝗼𝗿𝗲 𝗲𝗻𝗲𝗿𝗴𝗲𝘁𝗶𝗰𝗼? 𝗙𝗮𝘀𝘁𝘄𝗲𝗯 𝗵𝗮 𝗳𝗮𝘁𝘁𝗼 𝗹𝗮 𝘀𝗰𝗲𝗹𝘁𝗮 𝗱𝗶 𝗿𝗶𝗺𝗮𝗻𝗲𝗿𝗲 𝗼𝗽𝗲𝗿𝗮𝘁𝗼𝗿𝗲 𝘃𝗲𝗿𝘁𝗶𝗰𝗮𝗹𝗺𝗲𝗻𝘁𝗲 𝗶𝗻𝘁𝗲𝗴𝗿𝗮𝘁𝗼 𝗲 𝗰𝗼𝗻 𝗹𝗮 𝗽𝗼𝘀𝘀𝗶𝗯𝗶𝗹𝗶𝘁à 𝗱𝗶 𝗮𝘃𝗲𝗿𝗲 𝘂𝗻𝗮 𝗿𝗲𝘁𝗲 𝗺𝗼𝗯𝗶𝗹𝗲 𝗶𝗺𝗽𝗼𝗿𝘁𝗮𝗻𝘁𝗶𝘀𝘀𝗶𝗺𝗮 𝗰𝗼𝗻 𝗹’𝗮𝗰𝗾𝘂𝗶𝘀𝗶𝘇𝗶𝗼𝗻𝗲 𝗱𝗶 𝗩𝗼𝗱𝗮𝗳𝗼𝗻𝗲 𝗶𝗻 𝗶𝘁𝗶𝗻𝗲𝗿𝗲, 𝗺𝗮 𝗮𝗻𝗰𝗵𝗲 𝗲𝘀𝘀𝗲𝗿𝗲 𝘂𝗻𝗼 𝗱𝗲𝗴𝗹𝗶 𝗼𝗽𝗲𝗿𝗮𝘁𝗼𝗿𝗶 𝗽𝗶ù 𝗶𝗻𝗻𝗼𝘃𝗮𝘁𝗶𝘃𝗶 𝗶𝗻 𝗰𝗮𝗺𝗽𝗼 𝘄𝗵𝗼𝗹𝗲𝘀𝗮𝗹𝗲. 𝗤𝘂𝗮𝗹𝗶 𝘀𝗼𝗻𝗼 𝗹𝗲 𝘃𝗼𝘀𝘁𝗿𝗲 𝘀𝗳𝗶𝗱𝗲 𝗳𝘂𝘁𝘂𝗿𝗲? 𝗖𝗶 𝘀𝗶 𝗽𝘂ò 𝗮𝘀𝗽𝗲𝘁𝘁𝗮𝗿𝗲 𝗳𝗶𝗻𝗮𝗹𝗺𝗲𝗻𝘁𝗲 𝘂𝗻’𝗼𝗳𝗳𝗲𝗿𝘁𝗮 𝗱𝗶 𝗼𝗽𝗲𝗿𝗮𝘁𝗼𝗿𝗲 𝗺𝗼𝗯𝗶𝗹𝗲 𝘃𝗶𝗿𝘁𝘂𝗮𝗹𝗲 𝘃𝗲𝗿𝗮𝗺𝗲𝗻𝘁𝗲 𝗶𝗻𝘁𝗲𝗿𝗲𝘀𝘀𝗮𝗻𝘁𝗲 𝗱𝗮 𝗽𝗮𝗿𝘁𝗲 𝘃𝗼𝘀𝘁𝗿𝗮 𝗽𝗲𝗿 𝗴𝗹𝗶 𝗼𝗽𝗲𝗿𝗮𝘁𝗼𝗿𝗶 𝗰𝗵𝗲 𝗮𝗹 𝗺𝗼𝗺𝗲𝗻𝘁𝗼 𝘀𝗶 𝗼𝗰𝗰𝘂𝗽𝗮𝗻𝗼 𝘀𝗼𝗹𝗼 𝗱𝗶 𝗿𝗲𝘁𝗲 𝗳𝗶𝘀𝘀𝗮? “Da sempre Fastweb è un operatore infrastrutturato e continuerà in questa direzione. Continueremo in questa direzione, investendo sempre di più per raggiungere i clienti finali e rendere disponibili questi servizi al mercato wholesale. La complementarietà tra le infrastrutture di rete di Fastweb e la capacità di presenza sul territorio dell’internet provider è sicuramente un elemento importante da tenere in considerazione”. ➡ https://lnkd.in/dBggC_gZ #AIIP2024 #convegnoannuale #Cybersecurity #Telecomunicazioni #InnovazioneItaliana #ProtezioneDati #IntelligenzaArtificiale #Roma

  • Francesco Nonno, 𝗔𝗜𝗜𝗣 𝗽𝗿𝗲𝘃𝗲𝗱𝗲 𝘂𝗻 𝗳𝘂𝘁𝘂𝗿𝗼 𝗶𝗻 𝗰𝘂𝗶 𝗹’𝗲𝗺𝗮𝗻𝗰𝗶𝗽𝗮𝘇𝗶𝗼𝗻𝗲 𝗱𝗲𝗴𝗹𝗶 𝗼𝗽𝗲𝗿𝗮𝘁𝗼𝗿𝗶 𝗱𝗶 𝗼𝗴𝗻𝗶 𝗱𝗶𝗺𝗲𝗻𝘀𝗶𝗼𝗻𝗲, 𝗽𝗶𝗰𝗰𝗼𝗹𝗶 𝗲 𝗴𝗿𝗮𝗻𝗱𝗶, 𝗿𝗲𝘀𝗮 𝗽𝗼𝘀𝘀𝗶𝗯𝗶𝗹𝗲 𝗱𝗮 𝘁𝗿𝗲𝗻𝘁’𝗮𝗻𝗻𝗶 𝗱𝗶 𝘁𝗲𝗹𝗲𝗰𝗼𝗺𝘂𝗻𝗶𝗰𝗮𝘇𝗶𝗼𝗻𝗶 𝗹𝗶𝗯𝗲𝗿𝗮𝗹𝗶𝘇𝘇𝗮𝘁𝗲, 𝗽𝗲𝗿𝗺𝗲𝘁𝘁𝗮 𝗱𝗶 𝗴𝘂𝗮𝗿𝗱𝗮𝗿𝗲 𝗮𝘃𝗮𝗻𝘁𝗶 𝗮𝘁𝘁𝗿𝗮𝘃𝗲𝗿𝘀𝗼 𝗹𝗮 𝗽𝗿𝗼𝘀𝗽𝗲𝘁𝘁𝗶𝘃𝗮 𝗱𝗲𝗴𝗹𝗶 “𝗼𝗽𝗲𝗿𝗮𝘁𝗼𝗿𝗶 𝗱𝗶 𝗺𝗲𝗿𝗰𝗮𝘁𝗼”. 𝗖𝗼𝗻 𝗶𝗹 𝘃𝗼𝘀𝘁𝗿𝗼 𝗶𝗻𝗴𝗿𝗲𝘀𝘀𝗼 𝗻𝗲𝗹 𝗺𝗲𝗿𝗰𝗮𝘁𝗼 𝗮𝗻𝗻𝗶 𝗳𝗮, 𝗮𝘃𝗲𝘁𝗲 𝗰𝗼𝗻𝘁𝗿𝗶𝗯𝘂𝗶𝘁𝗼 𝗮 𝗰𝗿𝗲𝗮𝗿𝗲 𝘂𝗻𝗮 𝗴𝗿𝗮𝗻𝗱𝗲 𝗾𝘂𝗮𝗻𝘁𝗶𝘁à 𝗱𝗶 𝗼𝗽𝗲𝗿𝗮𝘁𝗼𝗿𝗶 𝗮𝗴𝗴𝗶𝘂𝗻𝘁𝗶𝘃𝗶 𝗻𝗼𝗻 𝗶𝗻𝗳𝗿𝗮𝘀𝘁𝗿𝘂𝘁𝘁𝘂𝗿𝗮𝘁𝗶, 𝗴𝗿𝗮𝘇𝗶𝗲 𝗮𝗹𝗹𝗮 𝘃𝗼𝘀𝘁𝗿𝗮 𝘃𝗮𝗹𝗼𝗿𝗶𝘇𝘇𝗮𝘇𝗶𝗼𝗻𝗲 𝗱𝗲𝗹𝗹𝗮 𝗯𝗮𝗻𝗱𝗮 𝘀𝘂𝗶 𝗰𝗶𝗿𝗰𝘂𝗶𝘁𝗶 𝗮𝘁𝘁𝗶𝘃𝗶. 𝗦𝗲𝗰𝗼𝗻𝗱𝗼 𝗟𝗲𝗶 è 𝗽𝗼𝘀𝘀𝗶𝗯𝗶𝗹𝗲 𝗰𝗵𝗲 𝗾𝘂𝗲𝘀𝘁𝗶 𝗻𝘂𝗼𝘃𝗶 𝗼𝗽𝗲𝗿𝗮𝘁𝗼𝗿𝗶 𝗲 𝗴𝗹𝗶 𝗼𝗽𝗲𝗿𝗮𝘁𝗼𝗿𝗶 𝗴𝗶à 𝗽𝗿𝗲𝘀𝗲𝗻𝘁𝗶 𝘀𝘂𝗹 𝗺𝗲𝗿𝗰𝗮𝘁𝗼, 𝗽𝗼𝘀𝘀𝗮𝗻𝗼 𝗰𝗼𝗻𝘁𝗿𝗶𝗯𝘂𝗶𝗿𝗲 𝗮𝗱𝗱𝗶𝗿𝗶𝘁𝘁𝘂𝗿𝗮 𝗮𝗱 𝘂𝗻𝗮 𝗱𝗶𝗴𝗶𝘁𝗮𝗹𝗶𝘇𝘇𝗮𝘇𝗶𝗼𝗻𝗲 𝗾𝘂𝗮𝘀𝗶 𝘁𝗼𝘁𝗮𝗹𝗲 𝗱𝗲𝗹 𝗣𝗮𝗲𝘀𝗲? 𝗦𝗲 𝘀ì, 𝗶𝗻 𝗰𝗵𝗲 𝗺𝗼𝗱𝗼? “Gli operatori presenti sul mercato da più tempo e dotati di infrastruttura propria sul territorio possono certamente contribuire ad una digitalizzazione quasi totale del Paese. Stiamo parlando di un mercato che ha avuto delle evoluzioni importantissime negli ultimi 20 anni: si è passati da una situazione sostanzialmente monopolistica, ovvero da una sola impresa che aveva realizzato infrastrutture in rame, ad un contesto in cui diversi soggetti investono e contribuiscono, ciascuno pro quota, al raggiungimento degli obiettivi industriali dell’Italia, in questo caso la copertura in fibra ottica – Certamente Open Fiber e Tim Netco hanno un ruolo fondamentale, avendo le coperture più ampia, ma a questo obiettivo contribuiscono anche gli operatori più piccoli. E’ ragionevole che ciascuno abbia dei propri i ambiti di operatività e si cerci, anziché duplicare gli sforzi, di cooperare per ottimizzare gli investimenti singoli per garantire un servizio di qualità a tutte le imprese e i cittadini. Sono convinto che attraverso una forte cooperazione tra i vari soggetti miglioreremo il livello di servizio al Paese e conseguiremo quegli obiettivi sfidanti come la copertura del territorio in fibra entro il 20230. L’importante è non disperdere le forze”. ➡ https://lnkd.in/ddwVpYru #AIIP2024 #convegnoannuale #Cybersecurity #Telecomunicazioni #InnovazioneItaliana #ProtezioneDati #IntelligenzaArtificiale #Roma

  • 𝗣𝗿𝗲𝘀𝗶𝗱𝗲𝗻𝘁𝗲 ALFREDO BECCHETTI, 𝗔𝗜𝗜𝗣 𝗵𝗮 𝘀𝗲𝗺𝗽𝗿𝗲 𝗰𝗼𝗹𝗹𝗮𝗯𝗼𝗿𝗮𝘁𝗼 𝗰𝗼𝗻 Infratel Italia 𝗶𝗻 𝗺𝗼𝗱𝗼 𝗽𝗿𝗼𝗳𝗶𝗰𝘂𝗼 𝗳𝗶𝗻 𝗱𝗮𝗹𝗹𝗲 𝗶𝗻𝗳𝗿𝗮𝘀𝘁𝗿𝘂𝘁𝘁𝘂𝗿𝗮𝘇𝗶𝗼𝗻𝗶 𝗱𝗲𝗴𝗹𝗶 𝗮𝗻𝗻𝗶 𝟮𝟬𝟭𝟬 𝗱𝗲𝗻𝗼𝗺𝗶𝗻𝗮𝘁𝗲 “𝗕𝗮𝗻𝗱𝗮 𝗟𝗮𝗿𝗴𝗮” 𝗲 𝘃𝗶 𝗵𝗮 𝘀𝗲𝗺𝗽𝗿𝗲 𝗰𝗼𝗻𝘀𝗶𝗱𝗲𝗿𝗮𝘁𝗼 𝗰𝗼𝗺𝗲 𝗹’𝘂𝗻𝗶𝗰𝗼 𝗼𝗽𝗲𝗿𝗮𝘁𝗼𝗿𝗲 𝘄𝗵𝗼𝗹𝗲𝘀𝗮𝗹𝗲 𝗼𝗻𝗹𝘆 𝗶𝗻 𝗾𝘂𝗮𝗻𝘁𝗼 𝗽𝗮𝘀𝘀𝗶𝘃𝗲 𝗼𝗻𝗹𝘆, 𝘂𝗻𝗮 𝗲𝗰𝗰𝗲𝗹𝗹𝗲𝗻𝘇𝗮 𝗶𝘁𝗮𝗹𝗶𝗮𝗻𝗮 𝗱𝗲𝗹 𝗠𝗶𝗻𝗶𝘀𝘁𝗲𝗿𝗼 𝗱𝗲𝗹 𝗺𝗮𝗱𝗲 𝗶𝗻 𝗜𝘁𝗮𝗹𝘆. 𝗥𝗶𝘁𝗶𝗲𝗻𝗲 𝗰𝗵𝗲 𝗶𝗻𝘁𝗲𝗿𝘃𝗲𝗻𝘁𝗶 𝘃𝗼𝘂𝗰𝗵𝗲𝗿 𝗽𝗲𝗿 𝘀𝗽𝗶𝗻𝗴𝗲𝗿𝗲 𝗮𝗹 𝗽𝗮𝘀𝘀𝗮𝗴𝗴𝗶𝗼 𝗱𝗲𝗹𝗹𝗮 𝗳𝗶𝗯𝗿𝗮, 𝘀𝗶𝗮 𝗽𝗲𝗿 𝗹𝗲 𝗽𝗶𝗰𝗰𝗼𝗹𝗲 𝗲 𝗺𝗲𝗱𝗶𝗲 𝗶𝗺𝗽𝗿𝗲𝘀𝗲, 𝘀𝗶𝗮 𝗽𝗲𝗿 𝗶𝗹 𝗺𝗲𝗿𝗰𝗮𝘁𝗼 𝗿𝗲𝘀𝗶𝗱𝗲𝗻𝘇𝗶𝗮𝗹𝗲 (𝗰𝗼𝗺𝗲 𝗹’𝗮𝘁𝘁𝗲𝘀𝗼 𝗩𝗼𝘂𝗰𝗵𝗲𝗿 𝗙𝗮𝗺𝗶𝗴𝗹𝗶𝗲 𝟮.𝟬), 𝘀𝗶𝗮𝗻𝗼 𝗶𝗽𝗼𝘁𝗶𝘇𝘇𝗮𝗯𝗶𝗹𝗶 𝗻𝗲𝗹 𝗽𝗿𝗼𝘀𝘀𝗶𝗺𝗼 𝗳𝘂𝘁𝘂𝗿𝗼? 𝗔 𝗽𝗿𝗲𝘀𝗰𝗶𝗻𝗱𝗲𝗿𝗲 𝗱𝗮 𝗾𝘂𝗮𝗹𝘀𝗶𝗮𝘀𝗶 𝘁𝗿𝗮𝘀𝗳𝗼𝗿𝗺𝗮𝘇𝗶𝗼𝗻𝗲 𝗳𝘂𝘁𝘂𝗿𝗮 𝗱𝗶 𝗢𝗽𝗲𝗻𝗙𝗶𝗯𝗲𝗿, 𝗽𝗼𝘀𝘀𝗶𝗮𝗺𝗼 𝗶𝗽𝗼𝘁𝗶𝘇𝘇𝗮𝗿𝗲 𝗰𝗵𝗲 𝗹𝗮 𝗽𝗿𝗼𝗽𝗿𝗶𝗲𝘁à 𝗱𝗲𝗹𝗹𝗮 𝗿𝗲𝘁𝗲 𝗕𝗨𝗟 𝗻𝗲𝗹𝗹𝗲 𝗮𝗿𝗲𝗲 𝗯𝗶𝗮𝗻𝗰𝗵𝗲 𝘀𝗶𝗮 𝘀𝗲𝗺𝗽𝗿𝗲 𝗴𝗮𝗿𝗮𝗻𝘁𝗶𝘁𝗮 𝗻𝗲𝗹𝗹𝗲 𝗺𝗮𝗻𝗶 𝗱𝗶 𝗜𝗻𝗳𝗿𝗮𝘁𝗲𝗹? “Siamo partiti da una situazione inaccettabile che vedeva l’Italia in fondo alle classifiche europee per penetrazione della fibra. Oggi siamo risaliti alla metà, ma non è ancora sufficiente per il cliente residenziale e ancora di più per l’utenza business, per l’economia italiana intera. E’ indispensabile un coordinamento tra le iniziative finanziate totalmente o parzialmente da fondi pubblici, e quelle dai tanti fondi privati, per evitare da un lato la sovrapposizione di interventi nelle stesse aree, e, dall’altro, che alcune zone non vengano minimamente coperte. Questo per incoraggiare interventi privati che non devono essere messi in competizione con investimenti pubblici”. ➡ https://lnkd.in/dBAZJUMV #AIIP2024 #convegnoannuale #Cybersecurity #Telecomunicazioni #InnovazioneItaliana #ProtezioneDati #IntelligenzaArtificiale #Roma

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