Elettricità Futura

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Associazioni di settore

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Chi siamo

Elettricità Futura, la principale Associazione della filiera industriale nazionale dell’energia elettrica, rappresenta oltre il 70% del mercato elettrico italiano. L’Associazione promuove lo sviluppo del settore elettrico nella direzione della transizione energetica, un percorso che crea benefici per clima, economia e occupazione aumentando la sicurezza, l’indipendenza e la competitività dell'Italia. Elettricità Futura aderisce a Confindustria, a Confindustria Energia ed è membro delle principali Associazioni europee del settore. Elettricità Futura nasce il 27 aprile 2017 dall’integrazione tra Assoelettrica e assoRinnovabili.

Sito Web
http://www.elettricitafutura.it/
Settore
Associazioni di settore
Dimensioni dell’azienda
11-50 dipendenti
Sede principale
Roma, Lazio
Tipo
Non profit
Data di fondazione
2017
Settori di competenza
Energia e Elettricità

Località

Dipendenti presso Elettricità Futura

Aggiornamenti

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    Aumentare l’indipendenza e la sicurezza energetica nazionale, ridurre i rischi geopolitici e i costi dell’energia, assicurare forniture sostenibili a beneficio della competitività industriale, della crescita economica e della stabilità finanziaria dell’Italia. Abbiamo posto al centro della nostra Assemblea Pubblica 2023 le priorità più rilevanti del nostro Paese ospitando il punto di vista del Governo, ringraziamo il Ministro Ph. D. Gennaro Sangiuliano, Ministero della Cultura, e il Ministro Gilberto Pichetto Fratin, Ministero dell'Ambiente e della Sicurezza Energetica, per i loro interventi in presenza. Disponibili il Comunicato Stampa, la Relazione illustrata da Agostino Re Rebaudengo, Presidente Elettricità Futura, la foto gallery e la registrazione video dell’evento. Un ringraziamento lo rivolgiamo a Mariangela Pira, Giornalista Sky TG 24, che ha condotto e moderato l’evento, e al numeroso pubblico in sala. “L’energia delle Regioni e dei Comuni per la sicurezza dell’Italia” è il titolo della prima Tavola rotonda, ringraziamo per i loro interventi Gaetano Armao, Presidente Commissione Tecnica Specialistica per le autorizzazioni ambientali, Regione Siciliana, Paolo Arrigoni, Presidente GSE (Gestore dei Servizi Energetici), Massimiliano Atelli, Presidente Commissione VIA-VAS e Commissione Tecnica PNRR-PNIEC, Ministero dell'Ambiente e della Sicurezza Energetica, Fabio Bulgarelli, Responsabile Affari Regolatori, Terna SpA, e Anita Pili, Coordinatrice Energia Conferenza Regioni e Province autonome, Assessore Industria, Regione Autonoma della Sardegna. La transizione energetica crea opportunità anche per il Paesaggio e i Beni Culturali, ringraziamo Stefano Ciafani, Presidente di Legambiente, Massimo Grillo, Sindaco del Comune di Marsala, e Giuseppe Stefio, Sindaco del comune di carlentini, per i loro contributi. Ringraziamo Luca Alippi, Amministratore Delegato EP Produzione, Giuseppe Argirò, Amministratore Delegato CVA SpA - Compagnia Valdostana delle Acque, Francesco Giunti, Energy Evolution Integrated Initiatives & Regulatory Activity Eni, Presidente EniPower, Nicola Lanzetta, Direttore Italia Enel, Renato Mazzoncini, Amministratore Delegato e Direttore Generale a2a, Paolo Luigi Merli, CEO ERG SpA, Nicola Monti, Amministratore Delegato Edison, e Pietro Pacchione, Head of Project Development and Asset Management di Tages Capital SGR, per aver condiviso in Assemblea la visione delle imprese leader del settore elettrico sulle azioni prioritarie per aumentare la sicurezza energetica nazionale. L’evento si è concluso con l’intervento di Stefano Besseghini, Presidente ARERA - Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambiente, che ringraziamo per il suo contributo. Last but not least, un grazie speciale al nostro Presidente e a tutto il Team #ElettricitàFutura! https://lnkd.in/dNU8qK-Q

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    #ElettricitàFutura ha presentato una denuncia all'European Commission per sollecitare l’avvio di una procedura di infrazione in merito alla Legge Regionale della Regione Autonoma della Sardegna n. 5/2024 che istituisce il divieto di realizzare nuovi impianti di produzione e accumulo di elettricità rinnovabile fino a 18 mesi. Bene che anche il Governo proceda con l’impugnazione della moratoria sulle rinnovabili approvata dalla Regione Sardegna il 2 luglio 2024, un’azione che Elettricità Futura aveva richiesto, già lo scorso 10 luglio, dati gli evidenti profili di illegittimità costituzionale e di netto contrasto con l’ordinamento nazionale ed europeo. Nella denuncia di Elettricità Futura alla Commissione europea viene illustrato come la moratoria sia in insanabile contrasto con l’intero quadro giuridico europeo in materia di produzione di energia rinnovabile. In particolare, la moratoria è in netto contrasto con il Trattato sul funzionamento dell'Unione europea (articoli 4, 49, 56 e 194), con la Carta dei diritti fondamentali dell'Unione europea (articolo 16) e con la Direttiva UE 2018/2001 (“Direttiva RED”, articoli 15, 16 ter e 16 septies) che prevede l’obbligo per gli Stati membri di attuare il principio della prevalenza dell’interesse alla realizzazione e all’esercizio di impianti rinnovabili rispetto a interessi concorrenti sino al raggiungimento della neutralità climatica. Si tratta di un principio di Diritto comunitario per il quale una norma di uno Stato membro adottata in violazione di esso – come è la moratoria della Sardegna – dovrebbe indurre le Amministrazioni, tra cui il Ministero dell'Ambiente e della Sicurezza Energetica, e i Giudici a disapplicarla. “Se già nel complesso il nostro Paese non è certo vicino alla neutralità climatica”, dichiara Agostino Re Rebaudengo, Presidente Elettricità Futura, “lo è ancora meno la Sardegna, che oggi soddisfa i suoi fabbisogni elettrici per oltre il 70% con fonti fossili, tra cui il carbone, uno dei combustibili più inquinanti e climalteranti a cui dovrà dire addio entro il 2028 proprio grazie agli impianti rinnovabili e ai sistemi di accumulo di cui oggi vieta lo sviluppo. L’impugnazione della moratoria sarda da parte del Governo è un segnale a tutte le Regioni, tenute ad emanare le leggi attuative del DM Aree Idonee. Auspico che le Regioni vi leggano una chiamata alla responsabilità e lavorino per sviluppare i nuovi impianti rinnovabili necessari a raggiungere i target regionali fissati dal DM Aree Idonee. Nel caso della Sardegna, l’obiettivo è installare oltre 6 GW aggiuntivi al 2030 (rispetto a quanto installato al 31 dicembre 2020): per raggiungerlo dovrebbe installare 1 GW all’anno, quando invece negli ultimi anni ne ha installato circa 0,2 GW all’anno. Cioè dovrebbe fare 5 volte di più all’anno, anziché bloccare tutto". Continua a leggere il #ComunicatoStampa https://lnkd.in/dANfXKaB

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    Con grande preoccupazione abbiamo appreso che la bozza del Decreto legislativo sui regimi amministrativi per la produzione di energia da fonti rinnovabili (da molti chiamato Testo Unico delle rinnovabili), in attuazione della delega prevista dall’art. 26, commi 4 e 5, lettera d, della Legge 118 del 2022 Legge sul mercato e la concorrenza, anziché semplificare e accelerare il rilascio delle autorizzazioni come imporrebbe la delega del Parlamento, introduce nuove barriere e rallentamenti allo sviluppo delle energie rinnovabili. Oltre a essere in netto contrasto con la delega del Parlamento, la bozza di Decreto è in netto contrasto con le Direttive europee RED II e RED III perché peggiora il quadro normativo vigente e blocca anche l’ammodernamento e il potenziamento degli impianti esistenti a fonti rinnovabili. Infatti, la normativa nazionale attualmente in vigore consente di ammodernare e potenziare gli impianti rinnovabili già installati senza ulteriori autorizzazioni anche in presenza di vincoli paesaggistici, proprio perché si tratta di impianti esistenti e che quindi avevano già ottenuto tutte le necessarie autorizzazioni. Mentre la bozza di Decreto prevede che anche per questi progetti si debba chiedere una nuova autorizzazione, introducendo inutili costi e lungaggini burocratiche. #ElettricitàFutura esorta il Governo a non introdurre l’obbligo del parere delle Soprintendenze per i progetti di ammodernamento e potenziamento degli impianti esistenti, in coerenza con gli obiettivi di semplificazione, accelerazione e razionalizzazione dei procedimenti amministrativi che sono stati definiti nella Legge delega. Con i numerosi vincoli presenti nel territorio italiano e l’atteggiamento noto delle Soprintendenze verso i progetti della transizione energetica, questa previsione rappresenterebbe un grave, nuovo e inutile aggravio dell’iter autorizzativo, aumentando i costi per le industrie e per il Paese. Continua a leggere il #ComunicatoStampa: https://lnkd.in/dVfQ7u8c Ministero dell'Ambiente e della Sicurezza Energetica Ministero della Cultura Dipartimento della Funzione Pubblica

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    Commissione tecnica PNRR-PNIEC e DM Aree Idonee: due esempi di azioni compiute dal Governo che avrebbero dovuto accelerare la transizione e che invece la stanno (ulteriormente) rallentando, come spiega Agostino Re Rebaudengo, Presidente #ElettricitàFutura, nell’intervista rilasciata ad Antonio Cianciullo e pubblicata sull'Huffington Post. “Con l’intento di accelerare le procedure è stata creata la Commissione tecnica PNRR-PNIEC, doveva valutare i progetti entro 160 giorni”, spiega Re Rebaudengo. “Ma in molti casi si è arrivati a un anno di attesa senza cenni di risposta e ormai le aziende fanno ricorso al Tar per denunciare i ritardi. Le imprese hanno pagato al Ministero dell'Ambiente e della Sicurezza Energetica, anticipatamente, oneri istruttori per quasi 90 milioni di euro per iter autorizzativi che non riescono per la maggior parte a concludersi”. E il DM Aree idonee? “Dopo oltre due anni di ritardo del Decreto, Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica e Regioni hanno trovato l’intesa su una versione del testo che è incompatibile con l’obiettivo di installare 80 GW aggiuntivi al 2030 indicato dallo stesso Decreto”, continua Re Rebaudengo. “I nodi che dovevano essere sciolti si sono stretti: ai regolamenti già severi delle soprintendenze si è aggiunta la facoltà delle Regioni di impedire ogni impianto fino a 7 chilometri da ogni bene tutelato, parliamo magari di un piccolo torrente o di una cappella di campagna. In pratica resta disponibile meno del 4% del territorio, a prezzi di affitto del terreno che salgono in proporzione alla scarsità del bene”. https://lnkd.in/d8AtD_gg

    Elettricità Futura: “Con le rinnovabili bloccate i costi energetici frenano l’economia” (di A. Cianciullo)

    Elettricità Futura: “Con le rinnovabili bloccate i costi energetici frenano l’economia” (di A. Cianciullo)

    huffingtonpost.it

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    #ElettricitàFutura desidera esprimere le più sincere congratulazioni a Paolo Arrigoni per la riconferma come Presidente del GSE, a Vinicio Mosè Vigilante per la riconferma ad Amministratore Delegato del GSE, e al nuovo Consiglio di Amministrazione. La transizione energetica è al centro dei valori che Elettricità Futura persegue e con il GSE (Gestore dei Servizi Energetici) condivide, siamo certi che il proficuo rapporto di collaborazione proseguirà e si rafforzerà nel corso del nuovo mandato. https://lnkd.in/dNRZAdpe

    GSE, riconfermati il Presidente Paolo Arrigoni e l’Amministratore delegato Vinicio Mosè Vigilante

    gse.it

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    Una torre di babele a 20 piani, quante sono le Regioni italiane. È questo l’effetto che il #DecretoAreeIdonee – sommato ai paletti imposti dal #DecretoAgricoltura per il #fotovoltaico a terra nei terreni agricoli – secondo gli esperti del settore e gli studi legali rischia di determinare, frenando lo sviluppo degli impianti rinnovabili. Si apre così l’articolo di Laura Serafini pubblicato su Il Sole 24 Ore e dedicato all’evento “Rinnovabili, come uscire dal labirinto” organizzato da #ElettricitàFutura, Green Horse Advisory, L&B Partners Avvocati Associati e Legance. https://lnkd.in/dQbrMrPX

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    FER X temporaneo, il commento di Agostino Re Rebaudengo, Presidente #ElettricitàFutura, nell’articolo di Laura Serafini pubblicato su Il Sole 24 Ore: “Considerando che il #FERX è in ritardo di oltre 2 anni, accogliamo con favore la possibilità di avviare quanto prima le nuove aste tramite un decreto “temporaneo”, il cui contingente non dovrebbe essere inferiore a 30 GW. Questo permetterebbe di realizzare nel minor tempo possibile sia i progetti già autorizzati, sia quelli in fase di autorizzazione ai sensi del decreto 199 del 2021. I progetti in questi anni sono stati sviluppati e localizzati per ottimizzare l’utilizzo delle risorse rinnovabili. È importante che le imprese conoscano con anni di anticipo il funzionamento di un sistema di aste zonali, che sarà introdotto dal FER X definitivo, per poter adeguare di conseguenza i progetti e i piani di sviluppo. Fino ad oggi, infatti, le aste non hanno mai previsto criteri di locazione geografica. Pur non avendo ancora avuto modo di visionare il testo, ribadiamo quanto già espresso in più occasioni: è fondamentale che il decreto “temporaneo” preveda prezzi di base d’asta che rendano sostenibile l’investimento e che siano allineati con gli LCOE degli impianti”. https://lnkd.in/d-pHi3MT

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    Più di 250 persone hanno seguito l’evento organizzato a Milano da #ElettricitàFutura, Green Horse Advisory, L&B Partners Avvocati Associati e Legance. Rivolgiamo un ringraziamento speciale alle Relatrici e ai Relatori per i loro interventi di altissima qualità, hanno consentito di fare un po’ di chiarezza sul quadro autorizzativo delle rinnovabili, ringraziamo anche il Pubblico che ci ha seguito così numeroso e con tanto interesse, come dimostrano le numerose domande rivolte agli Speaker. Il DM Aree Idonee e il DL Agricoltura hanno dato il colpo di grazia allo sviluppo degli impianti rinnovabili, già in seria difficoltà tra criticità burocratiche e organizzative, moratorie delle Regioni, provvedimenti mancanti e saturazione virtuale della rete. L’evento è stato aperto dalla relazione di Agostino Re Rebaudengo, Presidente Elettricità Futura, e si è concluso con l’intervento di Pietro Pacchione, Vice Presidente Elettricità Futura. Le possibili vie d’uscita dal labirinto della burocrazia autorizzativa sono state al centro del confronto tra gli Esperti di Diritto moderato da Tommaso Cassata, Membro del Consiglio Generale, Elettricità Futura, che ha visto la partecipazione di Pina Lombardi, Partner Responsabile Dip. Energy, Studio Legale L&B Partners Avvocati Associati, Cristina Martorana, Partner Dipartimento Energy, Legance e Carlo Montella, Co-Founder e Managing Partner, Green Horse Legal Advisory. Disponibili i materiali dell’evento: il comunicato stampa, la registrazione video e le slide presentate https://lnkd.in/d_dJ3GmD

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    Vi aspettiamo martedì 23 luglio dalle 10:30 a Milano all’#evento organizzato da #ElettricitàFutura, Green Horse Advisory, L&B Partners Avvocati Associati e Legance, iscrivetevi per partecipare. Tra le azioni che l’Italia deve compiere in coerenza con gli obiettivi sottoscritti a livello nazionale ed europeo c'è la definizione del quadro normativo per le aree idonee all’installazione degli impianti rinnovabili. Il quadro normativo è ancora in corso di definizione perché mancano le diverse leggi regionali attuative del #Decretoareeidonee pubblicato lo scorso 2 luglio 2024. Le Regioni hanno 6 mesi di tempo per farlo, ma nel frattempo non sono rimaste inerti avendo, a macchia di leopardo, adottato una serie di leggi e delibere che vanno nella direzione opposta rispetto agli obiettivi rinnovabili al 2030. A complicare ulteriormente il quadro, è intervenuto il #DLAgricoltura: l'articolo 5 ha posto il divieto di installazione di impianti fotovoltaici in area agricola, introducendo ulteriore incertezza normativa e innescando un effetto domino che porterà all'aumento dei costi di realizzazione degli impianti e, di conseguenza, del prezzo dell'energia elettrica venduta. Grazie agli interventi di esperti professionisti del settore, l'evento farà chiarezza su questo complesso ed intricato quadro normativo e darà concrete indicazioni alle imprese per uscire dal labirinto. https://lnkd.in/dTrHvEJV 

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