Starting Finance

Starting Finance

Servizi informativi

Roma, Lazio 143.221 follower

La startup che sta rivoluzionando l’informazione e l’educazione finanziaria in Italia.

Chi siamo

Starting Finance is the major financial community for Millennials in Italy. Targeting young individuals, Starting Finance was created with the purpose of sharing and developing knowledge and connections. The main aim of Starting Finance is to become within the next 4 years, the major financial community in Europe, and thus the biggest educational platform for under 30.

Sito Web
https://www.startingfinance.com/
Settore
Servizi informativi
Dimensioni dell’azienda
11-50 dipendenti
Sede principale
Roma, Lazio
Tipo
Società privata non quotata
Settori di competenza
finanza, Educazione finanziaria e Informazione Finanziaria

Località

Dipendenti presso Starting Finance

Aggiornamenti

  • Visualizza la pagina dell’organizzazione di Starting Finance, immagine

    143.221 follower

    📌 Siamo un Paese di esportatori 📌 Superata la Corea del Sud, ci avviciniamo al Giappone Nel 2023, l'Italia si è classificata sesta nell'export mondiale di beni con $677 miliardi, secondo i dati della World Trade Organization (WTO). Abbiamo recentemente superato la Corea del Sud in termini di valore totale delle esportazioni e ci stiamo avvicinando al Giappone, che potremmo superare già quest’anno. Dal 2015, l'export italiano è cresciuto del 48%, il ritmo più veloce tra i Paesi del G7, battendo anche Germania e Francia. Questa crescita dimostra che quando si parla di esportazioni di beni siamo un Paese molto competitivo. Il successo dell'Italia è dovuto principalmente a un nucleo di circa 9.000 aziende di medie e grandi dimensioni che realizzano quasi tre quarti delle esportazioni totali. Si tratta di imprese altamente produttive con livelli di innovazione e robotizzazione molto elevati. Il nostro Paese è particolarmente forte in sette settori chiave del "Made in Italy": moda, alimentari, mobili, prodotti metallici, macchinari, yacht e prodotti farmaceutici. Questi settori hanno generato un export di $322,2 miliardi nel 2023, con un surplus commerciale di $203 miliardi. Inoltre, l'Italia è il primo esportatore mondiale di 201 prodotti. Partendo dalla moda, ci posizioniamo come leader europeo e siamo secondi a livello mondiale, solo dopo la Cina, per l'esportazione di prodotti appartenenti a questo segmento. Anche nel design, l'Italia occupa una posizione di rilievo, essendo al primo posto in Europa per fatturato, un settore in cui l'eleganza e la creatività nostrana sono riconosciute e apprezzate in tutto il mondo. Il nostro Paese si distingue inoltre per la cantieristica nautica, dove detiene la prima posizione mondiale per saldo commerciale. La produzione di superyacht, ad esempio, ha registrato ordini pari al 49,3% del totale globale nel 2022. Anche nel campo medico e sportivo, ci posizioniamo come leader. Siamo i principali esportatori mondiali di tecnologie mediche a raggi ultravioletti e infrarossi, nonché i primi nella produzione di calzature sportive da neve. Qual è il settore migliore? Autore: Filippo Passeri Autore: Emanuela Accetta #beni #esportazioni #soldi

  • Visualizza la pagina dell’organizzazione di Starting Finance, immagine

    143.221 follower

    📌 Nvidia batte le stime ma delude gli investitori 📌 Ricavi a $30,04 miliardi (+122%) e profitti di $16,6 miliardi (+168%) La società leader nella produzione dei chip utilizzati per lo sviluppo e la diffusione dell’Intelligenza Artificiale ha pubblicato i risultati economici dell’ultimo trimestre. Nvidia è la seconda società più grande al mondo con una capitalizzazione di oltre $3.000 miliardi. Nel precedente trimestre ha registrato ricavi pari a $30,04 miliardi (+122% rispetto allo stesso trimestre del 2023) e profitti di $16,6 miliardi (+168%), battendo le stime degli analisti ($28,86 miliardi) e annunciando anche un programma di riacquisto di azioni proprie di $50 miliardi. Lo share buyback, che riduce il numero di azioni in circolazione, è solitamente una buona notizia per gli azionisti, per due motivi principali: - Aumenta la partecipazione degli azionisti nella società senza che acquistino nuove azioni - Aumenta gli utili per azione Nonostante si tratti di risultati incredibili il prezzo delle azioni è sceso di oltre il -4% in Borsa nel pre-market. Gli investitori non hanno apprezzato i ritardi nel lancio del nuovo chip avanzato, Blackwell, il rallentamento del tasso di crescita dei ricavi rispetto ai trimestri precedenti, un outlook futuro maggiore delle stime degli analisti ma non così tanto esplosivo, e le recenti accuse di frode nei confronti di SuperMicro, il terzo cliente più importante di NVIDIA. Gli investitori hanno ormai aspettative molto alte per NVIDIA, esigono la perfezione, considerando soprattutto la sua valutazione di mercato (ha un P/E circa triplo rispetto all’S&P 500). I risultati di NVIDIA non dovrebbero comunque compromettere il mercato rialzista dell’azionario USA. Infatti, il probabile taglio dei tassi di interesse potrebbe spingere ancora il rally nei prossimi mesi. Tuttavia, gli investitori osserveranno con attenzione l’evolversi della situazione dell’economia USA, che ha segnalato un recente indebolimento del mercato del lavoro. NVIDIA continuerà a crescere? Dicci la tua nei commenti! Post realizzato in collaborazione con Nabila Finanza. #nvidia #investimenti #azioni

  • Visualizza la pagina dell’organizzazione di Starting Finance, immagine

    143.221 follower

    📌 Chi va piano va sano e va lontano 📌 Come i bias cognitivi influenzano le nostre scelte finanziarie Correre i 42,195 km della maratona è così faticoso da poter spingere qualcuno a cercare delle scorciatoie. Proprio questo sport ha visto uno dei più grandi imbrogli nella storia delle Olimpiadi. È il 30 agosto 1904 e a Saint Louis (Missouri) il giovane muratore Frederick Lorz, taglia il traguardo senza fatica, nonostante il caldo asfissiante, nello stupore della folla e degli altri concorrenti. Viene incoronato d’alloro da Alice, figlia del presidente USA Theodore Roosevelt, in un’atmosfera trionfale. Ma c’è un problema: Lorz, preso dai crampi, aveva percorso oltre 17 km comodamente seduto su un’automobile. La conferma arriva da vari testimoni oculari, che hanno visto Lorz salutare gli spettatori nel tragitto. La medaglia d’oro passa al connazionale Thomas Hicks e Lorz viene squalificato a vita. Otterrà l'amnistia spiegando che si trattava di una trovata goliardica in quanto aveva deciso di ritirarsi dalla gara. L'anno successivo vince la maratona di Boston, in questo caso senza trucchi. La sua storia ci insegna che la decisione di cercare soluzioni “furbe” ha inevitabilmente delle conseguenze, spesso disastrose. Questo vale anche quando ci si avvicina agli investimenti. Il desiderio di ottenere al più presto dei grandi risultati può infatti portarci a commettere errori di valutazione anche gravi, da cui non sempre è semplice tornare indietro. La finanza comportamentale, nata con gli studi dei premi Nobel Daniel Kahneman e Richard Thaler, analizza gli errori e le distorsioni cognitive in cui si incappa quando si prendono decisioni in condizioni di incertezza, mostrando come tendiamo a semplificare le informazioni troppo complesse e ad analizzare la realtà attraverso dei pregiudizi, i bias. Conoscere tali limiti ci permette di investire in modo consapevole, compiendo scelte più razionali e caute, senza farci ingolosire dalle promesse di facili guadagni. Quali errori di investimento avete compiuto per via delle vostre emozioni? Autori: Livio Sollo / Simone Conti Grafica: Emanuela Accetta #money #investment #finance

  • Visualizza la pagina dell’organizzazione di Starting Finance, immagine

    143.221 follower

    📌 Newton e la bolla finanziaria della South Sea Company 📌 Anche le menti più brillanti possono cadere nell’effetto gregge Anche i geni possono commettere errori, e Isaac Newton non fece eccezione. Nonostante fosse un matematico, fisico e filosofo brillante, e un investitore esperto, Newton perse una fortuna nella bolla speculativa della South Sea Company nel 1720. La South Sea Company, fondata nel 1711, era una potenza commerciale e finanziaria simbolo dell'impero britannico, ma divenne anche protagonista di una delle più grandi bolle speculative della storia. Il prezzo delle sue azioni esplose del 400% in pochi mesi nel 1720, prima di crollare. Newton, che già nel 1713 aveva investito nella compagnia, riuscì inizialmente a ottenere dei profitti comprando e vendendo azioni e ricevendo anche cospicui dividendi. Tuttavia, come molti altri, fu condizionato dall’euforia di mercato e acquistò ingenti quantità di azioni subito prima dello scoppio della bolla, per poi rivenderle dopo il crollo. Secondo le stime degli storici, perse complessivamente circa £20.000 dell’epoca, equivalenti a €20 milioni oggi. Per farsi un’idea del valore di questa somma, basta pensare che all’epoca una famiglia benestante poteva vivere con circa £200 l’anno. La vicenda di Newton è un chiaro esempio dell'effetto gregge nei mercati finanziari, in cui anche le persone più brillanti possono essere ingannate dall'euforia collettiva e perdere molti soldi. Newton rimase comunque un uomo molto ricco, con un patrimonio alla sua morte stimato in £30.000 dell'epoca, oggi equivalenti a €30 milioni. Secondo te il successo negli investimenti è proporzionale all’intelligenza? Dicci la tua nei commenti! Autore: Pierangelo Maggio Grafica: Emanuela Accetta #Newton #southseacompany #bollaspeculativa

    • Nessuna descrizione alternativa per questa immagine
  • Visualizza la pagina dell’organizzazione di Starting Finance, immagine

    143.221 follower

    📌 Gli Oasis tornano insieme dopo 15 anni 📌 Tour di 14 date nel 2025 nel Regno Unito e Irlanda: un ritorno da £400 milioni Dopo 15 lunghi anni, gli Oasis tornano insieme. La famosa band britannica, uno dei gruppi più iconici della scena Brit-pop degli anni '90, ha annunciato il ritorno sulle scene. Liam e Noel Gallagher si esibiranno in un tour di 14 date tra Regno Unito e Irlanda nel 2025, mettendo fine a una delle faide più famose della storia della musica. L'annuncio ha scatenato un'enorme ondata di entusiasmo tra i fan, tanto da far registrare un boom negli ascolti su Spotify del +160% per la band, rispetto alla settimana scorsa. Gli Oasis continuano a essere incredibilmente popolari non solo tra i fan che li hanno seguiti fin dagli anni '90, ma anche tra le nuove generazioni. Su Spotify, la band vanta più di 21 milioni di ascoltatori mensili, un numero impressionante che include molti giovani della Gen Z che non erano nemmeno nati quando il gruppo pubblicò i suoi primi due album a metà anni ‘90. Il ritorno degli Oasis è destinato a essere un successo finanziario straordinario. Si stima che il tour possa generare oltre £400 milioni dalla vendita dei biglietti, dalle sponsorizzazioni, dal merchandising e dai diritti televisivi, con guadagni di più di £50 milioni per entrambi i fratelli Gallagher. Un bel gruzzoletto, considerando il patrimonio individuale dei due: $70 milioni per Noel, che detiene i diritti d’autore e “solo” $6 milioni per Liam.  Gli Oasis rappresentano l’ultima grande band del Brit-pop a riunirsi, e il momento sembra essere particolarmente propizio, anche per via del rinnovato interesse per la moda e la cultura degli anni '90. Nonostante il loro rapporto travagliato tra i fratelli, che aveva portato alla rottura della band nel 2009, la decisione di tornare insieme è stata descritta come una presa di coscienza graduale, piuttosto che il risultato di un singolo evento. Non si conosce ancora il prezzo dei biglietti, che verranno messi in vendita sabato 31 agosto. Andrai al concerto? Dicci la tua nei commenti! Autore: Filippo Passeri Grafica: Emanuela Accetta #oasis #soldi #musica

  • Visualizza la pagina dell’organizzazione di Starting Finance, immagine

    143.221 follower

    📌 Recessione o non recessione? 📌 Vibecession: percezioni negative vs realtà economica negli USA Nel maggio 2024, un sondaggio condotto dal Pew Research Center ha rivelato un quadro interessante della percezione economica negli Stati Uniti. Secondo i dati raccolti, solo il 23% degli americani considera l'economia del Paese in condizioni eccellenti o buone. Al contrario, il 36% degli intervistati ritiene che l'economia sia in pessime condizioni, mentre il 41% la descrive come "discreta". Nonostante le percezioni negative, i dati economici americani mostrano segnali di resilienza. A giugno 2024, l'inflazione si è attestata al 3% su base annua, segnando un significativo declino rispetto ai livelli precedenti. Inoltre, il Fondo Monetario Internazionale (IMF) prevede una crescita del PIL statunitense del 2,6% nel 2024, uno dei tassi più alti tra le economie avanzate, in netto contrasto con la crescita media dello 0,9% dell'Area euro. Questo divario tra dati economici reali e percezioni pubbliche è stato definito "vibecession", un termine coniato dall'opinionista Kyla Scanlon nel 2022. La vibecession rappresenta una situazione in cui le persone basano le loro opinioni economiche su percezioni soggettive piuttosto che su dati concreti. Le percezioni negative dei consumatori possono però trasformarsi in una profezia autoavverante, portando a un effettivo rallentamento economico. Quando i consumatori percepiscono un'economia debole, tendono a ridurre le loro spese, creando un effetto domino che può effettivamente danneggiare l'economia reale. Sebbene questo non sia ancora avvenuto negli Stati Uniti, esiste la possibilità che la vibecession possa innescare un rallentamento economico futuro se il sentimento negativo persiste. Dietro alle crisi e alle recessioni ci sono milioni di persone che hanno subito sulla propria pelle le conseguenze dovute alle scelte di altri. Cosa ha significato la grande recessione del 2007 per i cittadini statunitensi? Ve lo raccontiamo nel terzo episodio di “Nel vortice: storie di grandi sfide”, il nuovo podcast realizzato da Starting Finance. “Nel vortice: storie di grandi sfide” è il podcast di Starting Finance in cui raccontiamo le storie di chi ha affrontato in prima linea gli eventi che più hanno inciso sull’economia mondiale degli ultimi decenni. Tempeste perfette dalle quali è difficile uscire indenni. Tutti uniti da un filo comune: cercare una via d’uscita dopo essere stati travolti dal vortice. Clicca qui per ascoltare la seconda puntata -> https://spoti.fi/3T5sIkB Post realizzato in collaborazione con Directa Sim. Autore: Filippo Passeri Grafica: Emanuela Accetta #adv

  • Visualizza la pagina dell’organizzazione di Starting Finance, immagine

    143.221 follower

    📌 La persona che sta inventando il futuro 📌 Jensen Huang: dal sogno americano alla guida di NVIDIA Jensen Huang è il fondatore e CEO di NVIDIA, la seconda società più grande al mondo, leader nella progettazione di semiconduttori e fulcro essenziale della diffusione su larga scala dell’Intelligenza Artificiale. Emigrato negli USA da Taiwan senza genitori a 9 anni, Huang è considerato un simbolo del sogno americano. Dopo una laurea in ingegneria elettronica e aver lavorato presso AMD, un’altra società di chip, nel 1992 fonda NVIDIA. Nel 1999, NVIDIA inventa la GPU e si quota in Borsa, iniziando un percorso di crescita impressionante. Basti pensare che negli ultimi 20 anni è stata la società quotata USA con la migliore performance: +150.000%. Ad oggi, NVIDIA vale circa $3.200 miliardi a da inizio anno le sue azioni sono su del +170%. I suoi chip vengono utilizzati non solo in ambito di AI generativa (dove ha una quota di mercato del 98-99%) ma anche per l’analisi dei big data, data center, gestione dei flussi informativi aziendali e altro. Huang è un visionario e vede in NVIDIA una moderna fabbrica digitale che sforna intelligenza artificiale e la distribuisce come se fosse una “materia prima” a tutti, proprio come chi durante la corsa all’oro vendeva le pale invece che cercare l’oro. Secondo il CEO, agirà come fornitore principale di un boom che potrebbe rivaleggiare o anche superare la portata di internet, dei PC e degli smartphone. Cosa ne pensi dell’AI? Dicci la tua nei commenti! Autore: Giuseppe Giannone Grafica: Emanuela Accetta

    • Nessuna descrizione alternativa per questa immagine
  • Visualizza la pagina dell’organizzazione di Starting Finance, immagine

    143.221 follower

    📌 Overtourism: le mete europee più affollate che non ti aspetti L'overtourism non riguarda solo le destinazioni classiche come Venezia, Barcellona o Amsterdam. Una recente graduatoria del City Dna Report ha svelato come anche città meno conosciute stiano vivendo una crescente pressione turistica, un fenomeno che rischia di compromettere l’equilibrio tra il turismo e la qualità della vita per i residenti. Santiago di Compostela, famosa per il Cammino di Santiago, ha registrato un boom nel turismo religioso. Nel 2023, oltre 446.000 pellegrini hanno percorso il cammino, posizionando la città al decimo posto tra le mete europee più affollate, con una densità di poco superiore a 16 pernottamenti per residente. Questo aumento dimostra come il turismo spirituale possa influire significativamente sulla capacità di accoglienza di una città. Bruges, con il suo fascino medievale e il ruolo di set cinematografico in film come “In Bruges”, ha attirato un numero crescente di turisti. Con una densità di 17,02 pernottamenti per residente, la città belga si è piazzata al nono posto nella classifica. Salisburgo, nota per essere la città natale di Mozart e per il suo ricco patrimonio culturale, ha visto un notevole aumento di visitatori, posizionandosi al settimo posto in Europa per densità turistica. Nel 2023, la città ha registrato oltre 20 pernottamenti per abitante, un dato che riflette l’attrattiva internazionale dei suoi festival estivi, ma che mette a dura prova le risorse locali. Un'altra città che ha sorpreso per il suo alto tasso di affollamento turistico è Opatija, in Croazia. Con una popolazione di poco più di 10.000 abitanti, Opatija ha registrato un indice di densità turistica di 126,54 pernottamenti per abitante, piazzandosi al secondo posto e superando persino Venezia ai piedi del podio. Guida invece la classifica Lloret de Mar, con 128 pernottamenti per abitante, un dato che questa volta non sorprende vista la popolarità della meta spagnola, soprattutto tra i più giovani. L’unica città italiana a figurare tra le più affollate d’Europa è Venezia, con 36 pernottamenti per residente. Alcune misure, come il ticket d’ingresso e regole specifiche per i gruppi turistici, sono tentativi di ridurre l’impatto del turismo, ma la pressione rimane alta. Secondo te cosa deve cambiare nel nostro modo di vivere il turismo? Autore: Simone Ametrano Grafica: Lorenza Presti Fonte: City Travel Report 2023-2024 #money #travels #tourism

    • Nessuna descrizione alternativa per questa immagine
  • Visualizza la pagina dell’organizzazione di Starting Finance, immagine

    143.221 follower

    📌 Il portafoglio di Kamala Harris 📌 Investimenti tra $2,6 milioni e $15,9 milioni in fondi, ETF e immobili I titolari di cariche pubbliche negli USA sono obbligati a dichiarare ogni anno i propri investimenti in un modulo federale chiamato Financial Disclosure Report, segnalando gli strumenti finanziari in cui hanno investito. Secondo il Financial Disclosure Report del 2024, Kamala Harris e suo marito, Douglas Emhoff, hanno un portafoglio di investimenti il cui valore totale ricade nella fascia tra i $2,6 milioni e i $15,9 milioni. Una buona parte dei loro asset è detenuta in fondi comuni di investimento e fondi negoziati in Borsa (ETF), ma anche immobili. Harris ha investito soprattutto in fondi convenzionali legati ad azioni USA, mentre il marito in ETF azionari (anche di Paesi emergenti) e obbligazionari. Investendo in un mix di azioni, obbligazioni e Immobili, Harris e Emhoft mirano a ridurre il rischio di portafoglio con la cosiddetta strategia di diversificazione. Sono infatti esposti all’intero mercato invece che su aziende o settori specifici. Come Vice-Presidente USA, la Harris guadagna circa $218 mila all’anno, e il suo patrimonio netto ammonta a circa $8 milioni, derivante soprattutto da una casa in California acquistata dal marito il cui valore è passato da $1 milione nel 2021 a $4,4 milioni nel 2024. Cosa dovrà fare Harris per conquistare gli elettori USA? Dicci la tua nei commenti! Autore: Giuseppe Giannone Grafica: Lorenza Presti

    • Nessuna descrizione alternativa per questa immagine
  • Visualizza la pagina dell’organizzazione di Starting Finance, immagine

    143.221 follower

    📌 Come stanno investendo gli italiani 📌 Titoli di Stato e fondi comuni al centro delle scelte di investimento Dopo anni di emergenze globali, anche molto vicine a noi come la pandemia e le guerre alle porte dell’Europa, periodi di crisi e di inflazione, gli italiani rivelano di aver mutato le proprie preferenze in campo di investimenti. Secondo il 5° Rapporto Assogestioni-Censis (aprile 2024), è calata la fiducia che gli italiani hanno storicamente attribuito alla liquidità. Ricordiamo infatti che in Italia il livello di risparmi delle famiglie detenuto sotto forma di liquidità, cioè di denaro sul conto corrente o sui conti deposito, è da sempre molto elevato (quasi €1.600 mld a settembre 2023 secondo Fabi) e aveva raggiunto i massimi storici durante la pandemia. Poi, però, l’inflazione è arrivata a toccare la doppia cifra, i prezzi di beni e servizi sono cresciuti di molto - e all’improvviso - e così le persone hanno iniziato a rendersi conto che il denaro non investito può perdere tanto, troppo valore. Nel gestire i propri risparmi, oggi, la preferenza della maggior parte degli intervistati va agli investimenti in strumenti finanziari (46%), seguiti comunque dalla liquidità (32%), e solo per ultimi i più tradizionali investimenti immobiliari (22%). In particolare, sui mercati finanziari vengono preferiti i titoli che possono generare livelli di sicurezza adeguati al contesto di alta incertezza che gli italiani continuano a percepire e temere: primi tra tutti i titoli di Stato, i quali per di più, in presenza di tassi di interesse alti, possono produrre rendimenti ritenuti soddisfacenti dagli investitori. Oltre ai vari tipi di obbligazioni e titoli pubblici, gli italiani continuano a scegliere di investire i propri soldi in fondi comuni di investimento, anche se meno rispetto al passato: tali strumenti hanno perso attrattività specialmente nel periodo 2022-2023. I fondi comuni riuniscono le somme di più risparmiatori e le investono in una combinazione di attività finanziarie (azioni, obbligazioni, titoli di stato, e altro) creando un portafoglio diversificato. Anche tu hai iniziato a investire per proteggerti dall’incertezza? Autore: Silvia Fontana Grafica: Lorenza Presti

    • Nessuna descrizione alternativa per questa immagine

Pagine affiliate

Pagine simili

Sfoglia le offerte di lavoro

Raccolta fondi

Starting Finance 1 round in totale

Ultimo round

Serie sconosciuta

2.696.377,00 USD

Investitori

Vertis
Vedi altre informazioni su Crunchbase