Post di Bergamonews.it - Quotidiano Online

🚘 Dopo il trend positivo registrato nel corso del 2023, con un aumento delle immatricolazioni del 20% rispetto all'anno precedente, il mercato delle auto si appresta, per quanto riguarda il 2024, a vivere un anno di assestamento. Secondo gli esperti, quello appena iniziato sarà un anno di stabilizzazione per il mercato delle auto in Italia. 🔝 Un trend che è destinato a continuare nel 2024 è quello della crescita delle vendite delle auto elettriche. Secondo le stime, le immatricolazioni di auto elettriche in Europa dovrebbero crescere del 43% nel 2024. Questa crescita è dovuta a una serie di fattori, tra cui la riduzione dei costi delle batterie, gli incentivi governativi e la crescente consapevolezza dei consumatori sui temi ambientali. ✔️ Le prospettive sono rosee anche per quanto riguarda il mercato dell’usato, che dovrebbe registrare, secondo le previsioni un’ulteriore crescita nel corso del nuovo anno. 👉 https://lnkd.in/dXwVjiup #gowarranty #garanziaautoemoto #gowarrantyautoemoto #mercatoauto #mercatoauto2024

🚙Dopo un periodo di crescita record, le vendite di auto elettriche in Europa hanno registrato una forte flessione negli ultimi mesi. Ma quali sono i fattori che hanno influito negativamente sulle vendite? L'analisi di Christian Tosolin su #digitalepopolare👇🏻

Crolla in Europa la penetrazione delle auto elettriche Performance negativa in Europa per le autovetture elettriche e mercato fermo negli Stati Uniti d’America, con la sola Cina che cresce, ma a un ritmo non stabile. Il tasso di penetrazione delle vetture a batteria nei paesi europei, dopo aver raggiunto quasi il più 9% ad agosto del 2023 è poi crollato fino a sfiorare il meno 6% a dicembre. È quanto emerge da un paper del Centro studi di Unimpresa - Unione Nazionale di Imprese, secondo cui da gennaio 2023 a maggio 2024, il quadro delle vendite delle auto a batteria in Europa, Stati Uniti e Cina è profondamente mutato: solo i cinesi sono rimasti in una situazione positiva con il tasso di penetrazione al 2%, mentre le immatricolazioni americane sono sostanzialmente ferme. Più nel dettaglio, nel Vecchio continente le auto elettriche hanno visto due picchi, uno positivo ad agosto 2023 (più 8,5%) e uno fortemente critico a dicembre dello stesso anno (meno 5,8%), per poi assestarsi in un territorio negativo. “Manca una strategia nazionale nell’automotive e manca una visione a lunga scadenza. Le uniche ad avere la visione sono le case produttrici che vogliono pagare poco la manodopera, pagare zero l’energia e vogliono gli incentivi di Stato”, commenta il vicepresidente di Unimpresa, Giuseppe Spadafora. “Nessuno pensa però alle realtà dell’indotto, fatto da migliaia di aziende italiane e delle loro centinaia di migliaia di dipendenti. In questo il Ministero dimostra tanta buona volontà ed è oggettivamente aperto a soluzioni, ma, se tutto dovrà essere deciso da quattro multinazionali, assisteremo all’ennesimo buco di bilancio statale, licenziamenti e depauperamento dei territori. La soluzione è incentivare la ricerca e sviluppo partendo dalle piccole aziende del settore, rimodulare i crediti di imposta e condividere una strategia nazionale verso la riconversione non solo verso l’elettrico, che non è il mantra, ma verso soluzioni che prevedano anche altre soluzioni. E nelle more di una ripresa del settore, è necessario che il ministero eserciti il proprio potere per obbligare i produttori a firmare contratti di appalto ai propri fornitori in vece degli ordini aperti, quasi impossibili da scontare in banca”. Articolo completo su Asefibrokers.com

Passata la febbre di #Borsa per le auto elettriche? Il #mercato delle auto elettriche ha vissuto un periodo di forte crescita negli ultimi anni, alimentando un entusiasmo travolgente tra gli #investitori. I #prezzi delle #azioni delle società costruttrici di auto elettriche sono schizzati alle stelle, creando un clima di euforia e aspettative elevate, troppo elevate! Tuttavia, negli ultimi mesi si è assistito a un raffreddamento del sentiment, con una correzione dei prezzi azionari e un atteggiamento più cauto da parte degli investitori. Perché? Perché come in ogni settore, poi arriva la concorrenza, che abbassa i margini e la novità, non è più tanto novità. Vediamo #Concorrenza: L'ingresso di nuovi competitor, sia tradizionali costruttori automobilistici che nuove startup, ha intensificato la concorrenza nel settore. Pressione sui margini di #profitto: L'inasprimento della concorrenza ha portato a una riduzione dei prezzi di vendita e a una maggiore pressione sui margini di profitto delle società costruttrici di auto elettriche. Preoccupazioni per la catena di approvvigionamento: Le interruzioni della catena di approvvigionamento, causate da eventi come la pandemia di COVID-19 e la guerra in Ucraina, hanno ostacolato la produzione di auto elettriche e hanno aumentato i #costi. Aumento dei tassi d'interesse: L'aumento dei tassi d'interesse da parte delle banche centrali ha reso più costoso il finanziamento per le aziende, penalizzando in particolare quelle in fase di #crescita come quelle del settore delle auto elettriche. Questo ha portato a una rivalutazione delle aspettative di crescita e a una conseguente correzione dei prezzi azionari. Come giustamente sottolinea l'autore dell'articolo, la competizione è arrivata ed il mercato non sconta più poi tanto il futuro. Adesso si inizia a valutare l'azienda sotto i fondamentali. 👉 https://lnkd.in/d-zrqurT