Bitcoin è uno schema Ponzi?

Bitcoin è uno schema Ponzi?

Leggendo oggi un articolo di Marco Cavicchioli ho fatto la mia riflessione sulla cosa e, la mia risposta è che (quand'anche non sia nato e non si sia sviluppato inizialmente come tale), oggi, la risposta a questa domanda è più sì che no! :-)

Innanzitutto, quando si parla di Bitcoin come schema Ponzi, si sta chiaramente facendo una sineddoche; l'affermazione non va quindi presa in senso letterale, anche perchè neanche l'investimento in francobolli che aveva escogitato Ponzi era, all'inizio, uno schema piramidale; lo è diventato con il tempo e con la fama.

In quale accezione, OGGI può essere considerato un Ponzi?

Negli ultimi anni, la crescita di valore non è tanto legata al suo utilizzo pratico (che, sulla main net è diventato anche costoso) ma *solo ed esclusivamente* alla spinta mediatica crescente, che ha mosso sempre più gente al suo acquisto con la speranza di trovare la gallina dalle uova d'oro.

Se, da domani si smettesse di comprarlo, i minatori professionisti spegnerebbero le loro macchine e il valore crollerebbe verticalmente a quello che sarebbe poco più del costo della corrente dei fanatici che continuerebbero a minarlo con dimensioni ampiamente ridotte della rete e del "sogno" di decentralizzazione.

Ma allora anche l'oro e le quotazioni di Tesla sono un Ponzi?

La preponderanza del valore di mercato su quello intrinseco è in gran parte vera anche per altre riserve di valore quali l'oro e le aziende ad alta innovazione come Tesla.

Ma l'oro e le aziende hanno anche un valore intrinseco, il bitcoin meno (tutti potrebbero copiarne il codice e costruire decine se non centinaia di reti *tecnicamente* identiche).

La rete Bitcoin mi ricorda un castello di carte che, alla minima perturbazione, vede cadere tanti pezzi per poi ripartire dalle carte rimaste in piedi.

Per quanto sopravviverà l'interesse e, con esso la rete?

La rete Bitcoin non è indispensabile (e quindi statalizzabile, per sopravvivere anche in perdita a fronte della sua utilità sociale), ma vive sull'interesse di un gruppo di persone (i minatori) che vengono remunerati per questo.

L'interesse cambia con i tempi e l'utilità di bitcoin come riserva di valore a me sembra più una moda passeggera (ad oggi abbiamo solo 10 anni di storia contro le migliaia dell'oro, il suo concorrente diretto) che un qualcosa che possa durare nel tempo.

La rete Bitcoin è giovane e nessuno sa come reggerà a concorrenza (sempre più agguerrita) e obsolescenza (e.g. minor scalabilità e maggior staticità); fidarsi è bene, ma non fidarsi è meglio! :-)

Nessun dubbio che, alta volatilità sia sintomo di forti guadagni per gli speculatori, ma la speculazione è un gioco al massacro e non tutti sono armati al punto giusto per giocarla.

Lo schema Ponzi originario è nato come frode e la rete Bitcoin è stata creata per arricchirne il creatore?

Sia per lo schema Ponzi che per il Bitcoin esiste l'incertezza sulle intenzioni: solo Satoshi (Ponzi?) Nakamoto sa perchè lo ha creato e, solo lui potrebbe dirci se lo ha fatto per cambiare il mondo o per fare soldi; ma anche così non potremmo essere certi che, da quelle che erano le sue intenzioni iniziali, il risultato sia quello voluto.

L'idea originaria di Ponzi del fare arbitraggio sui francobolli, era sì una furbata, ma non una truffa premeditata, la truffa è nata nel momento in cui il successo dell'idea ha superato le aspettative...

Andrea Girardi

Senior Project Manager | Technology Strategy and Innovation Program

3 anni

Ottimi spunti di riflessione, grazie Danilo Galgani

Pietro Colombo

International Accounting & Administration presso EDICOM

3 anni

È un opinione interessante la tua. Secondo me però il Bitcoin ha un valore intrinseco ben più alto di oro azioni o fiat. Il valore intrinseco di Bitcoin è la decentralizzazione, la riproduzione della scarsità del mondo reale in digitale, la trasferibilità.

Enrico Guidi

Consulente tecnico/commerciale ed Export Manager nei settori industriali e IT

3 anni

Credo che chiunque abbia delle opinioni meriti rispetto. Al giorno d'oggi sono quasi tutte "posizioni" non "opinioni". Quindi rispetto il tuo tentativo di crearti un pensiero al riguardo. Tuttavia credo (anche questa ovviamente è un'opinione) che ci siano degli errori nei presupposti che assumi come postulati. Primo: assumi come valore "intrinseco" quello delle FIAT, che per definizione sono una convenzione tra stati, senza alcuna riserva. 2 La sicurezza del bitcoin è di fatto la stessa (io direi anche superiore) a quella di uno Stato e la sua banca centrale che può mandare a zero o quasi il "valore" della propria moneta. 3 Identifichi il "controvalore" del bitcoin in FIAT (altamente volatile) come fine ultimo, quando è il mantenimento di riserva di valore (in sè) non riferito ad altri asset. Anche l'oro è considerato come tale (riserva di valore), non per la sua utilità ma per la sua scarsità. Assimilare bitcoin a uno schema ponzi è "formalmente" errato.

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