Java Script

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JavaScript

linguaggio di programmazione
interpretato orientato agli oggetti

JavaScript

linguaggio di programmazione

Autore Brendan Eich


Data di origine 1995
Ultima versione 1.8.5
Paradigmi Programmazione a oggetti e a eventi, funzionale
Tipizzazione debole
Estensioni .js
comuni
Influenzato da Scheme, Self, Java, C, Python, Awk, HyperTalk
Ha influenzato ActionScript, AtScript, CoffeeScript, Dart, JScript .NET, Objective-J, QML,
TypeScript, LiveScript
Implementazione di riferimento
Implementazione KJS, Rhino, SpiderMonkey, V8, Presto, Chakra
Sito web developer.mozilla.org/it/docs/Web/JavaScript (https://developer.mozilla.org/i
t/docs/Web/JavaScript)
In informatica JavaScript è un linguaggio di programmazione orientato agli oggetti e agli
eventi, comunemente utilizzato nella programmazione Web lato client (esteso poi anche al
lato server) per la creazione, in siti web e applicazioni web, di effetti dinamici interattivi
tramite funzioni di script invocate da eventi innescati a loro volta in vari modi dall'utente sulla
pagina web in uso (mouse, tastiera, caricamento della pagina ecc...).

Originariamente sviluppato da Brendan Eich della Netscape Communications con il nome di


Mochan e successivamente di LiveScript, in seguito è stato rinominato "JavaScript" ed è
stato formalizzato con una sintassi più vicina a quella del linguaggio Java di Sun
Microsystems (che nel 2010 è stata acquistata da Oracle). Standardizzato per la prima volta
il 1997 dalla ECMA con il nome ECMAScript, l'ultimo standard, di giugno 2021, è ECMA-262
Edition 12[1] ed è anche uno standard ISO (ISO/IEC 16262).

Descrizione

Le funzioni di script, utilizzati dunque nella logica di presentazione, possono essere


opportunamente inserite in file HTML, in pagine JSP o in appositi file separati con estensione
.js poi richiamati nella logica di business. Ultimamente il suo campo di utilizzo è stato esteso
alle cosiddette Hybrid App (app ibride), con le quali è possibile creare app per più sistemi
operativi utilizzando un unico codice sorgente basato appunto su JavaScript, HTML e CSS.

Java, JavaScript e JScript

Il cambio di nome da LiveScript a JavaScript si ebbe più o meno nel periodo in cui Netscape
stava includendo il supporto per la tecnologia Java nel suo browser Netscape Navigator.[2] La
scelta del nome si rivelò fonte di grande confusione. Non c'è una vera relazione tra Java e
JavaScript; le loro somiglianze sono soprattutto nella sintassi (derivata in entrambi i casi dal
linguaggio C); le loro semantiche sono piuttosto diverse, e in particolare i loro object model
non hanno relazione e sono notevolmente incompatibili.

Dato il successo di JavaScript come linguaggio per arricchire le pagine web, Microsoft
sviluppò un linguaggio compatibile, conosciuto come JScript. La necessità di specifiche
comuni fu alla base dello standard ECMA 262 per ECMAScript, di cui sono state pubblicate
otto edizioni da quando il lavoro iniziò, nel novembre 1996[1].

Aspetti strutturali

Lo stesso argomento in dettaglio: AJAX.


Le caratteristiche principali di JavaScript sono:

essere un linguaggio interpretato: il codice non viene compilato, ma eseguito direttamente;


in JavaScript lato client, il codice viene eseguito dall'interprete contenuto nel browser
dell'utente.

la sintassi è relativamente simile a quella dei linguaggi C, C++ e Java[3].

definisce le funzionalità tipiche dei linguaggi di programmazione ad alto livello (strutture di


controllo, cicli, ecc.) e consente l'utilizzo del paradigma object oriented.

è un linguaggio debolmente tipizzato[4].

è un linguaggio debolmente orientato agli oggetti. Ad esempio, il meccanismo


dell'ereditarietà è più simile a quello del Self e del NewtonScript che a quello del linguaggio
Java, fortemente orientato agli oggetti. Gli oggetti stessi ricordano più gli array associativi
del linguaggio Perl che gli oggetti di Java o C++.[5]

Altri aspetti di interesse: in JavaScript lato client, il codice viene eseguito direttamente sul
client e non sul server. Il vantaggio di questo approccio è che, anche con la presenza di script
particolarmente complessi, il web server non rischia sovraccarichi dato che il lavoro viene
svolto dal client. Un rovescio della medaglia è che, nel caso di script particolarmente grandi, il
tempo per il trasferimento dalla rete può diventare eccessivamente lungo. Inoltre ogni
informazione che presuppone un accesso a dati memorizzati in una base di dati remota deve
essere rimandata a un linguaggio che effettui materialmente la transazione, per poi restituire
i risultati ad una o più variabili JavaScript; operazioni del genere richiedono un nuovo
caricamento della pagina stessa. Questi limiti sono però stati superati in buona parte con la
nascita di AJAX.

Alcune altre caratteristiche di JavaScript degne di nota:

Può usare caratteri Unicode

Può valutare le espressioni regolari (introdotte nella versione 1.2; supporto da parte dei
browser: a partire da Netscape Navigator 4 e Internet Explorer 4)

Le espressioni JavaScript contenute in una stringa possono essere valutate usando la


funzione eval .

Incompatibilità

Le varie implementazioni di JavaScript, come già accaduto per HTML, spesso non sono
conformi agli standard, ma piuttosto sono costruite per funzionare con uno specifico
browser web e con un insieme di versioni specifiche degli stessi. L'attuale standard
ECMAScript dovrebbe essere teoricamente la base di tutte le implementazioni JavaScript,
ma in pratica i browser Mozilla (e Netscape) usano JavaScript, Microsoft Internet Explorer
usa JScript, e altri browser come Opera e Safari usano altre implementazioni ECMAScript,
spesso con ulteriori caratteristiche non standard per permettere la compatibilità con
JavaScript e JScript.

JavaScript e JScript contengono molte caratteristiche che non sono parte dello standard
ufficiale ECMAScript, e possono anche essere privi di diverse caratteristiche. In tal modo,
sono in parte incompatibili, il che porta gli autori di script a dovere sopperire a tali problemi
durante la scrittura del software. Tra i due, JavaScript è più conforme allo standard: ciò
significa che uno script redatto secondo gli standard ECMA funzionerà con la maggior parte
dei browser, soprattutto se in versioni recenti.

Un altro effetto è che ciascun browser potrebbe trattare lo stesso script in modo diverso, e
ciò che funziona in un browser potrebbe non funzionare in un altro, o in una diversa versione
dello stesso browser. Come con l'HTML, è quindi raccomandabile scrivere codice conforme
agli standard. Naturalmente negli anni sono state realizzate varie librerie e framework che
possono essere usate per semplificare la scrittura di codice JavaScript che funzioni
correttamente indipendentemente dal browser usato. Una delle librerie più conosciute e
diffuse per semplificare la scrittura di semplici script all'interno di pagine HTML o PHP è
jQuery, mentre esistono numerosi framework per scrivere applicativi in JavaScript anche
estremamente sofisticati (lato client e/o lato server) ignorando del tutto la necessità di
dovere riconoscere quale browser utilizzerà l'utente finale.

Contromisure

Esistono due tecniche principali per gestire le incompatibilità: browser sniffing (letteralmente
"annusare il browser") e object detection ("rilevazione dell'oggetto"). Quando esistevano solo
due browser che supportavano lo scripting, ovvero Netscape e Internet Explorer, il browser
sniffing era la tecnica più diffusa. Controllando un certo numero di proprietà del client, che
restituivano informazioni su piattaforma, browser e versione, era possibile per il codice
discernere esattamente in quale browser veniva eseguito. in seguito le tecniche di sniffing
divennero più difficili da implementare, dato che Internet Explorer cominciò a dissimulare le
proprie informazioni, per esempio fornendo informazioni sul browser sempre più inaccurate
(i motivi per questo comportamento della Microsoft sono da tempo oggetto di disputa). Più
tardi ancora, il browser sniffing divenne una sorta di complicata forma d'arte, quando cioè
altri browser dotati di scripting entrarono nel mercato, ciascuno con proprie informazioni su
piattaforma, client e versione.

L'object detection si basa sul controllo dell'esistenza della proprietà di un oggetto.


function set_image_source(imageName, imageURL)

// Test per verificare se l'oggetto 'document' ha una


proprietà 'images'

if (document.images)

// eseguito solo se esiste un vettore 'images'

document.images[ imageName ].src = imageURL;


}

Un esempio più complesso si basa sull'uso di test booleani collegati:

if (document.body && document.body.style)

In questo caso, l'espressione "document.body.style" normalmente causerebbe un errore in un


browser che non ha la proprietà "document.body", ma l'uso dell'operatore "&&" assicura che
"document.body.style" non venga mai chiamato se "document.body" non esiste. Il test sfrutta
questa particolarità della valutazione di espressioni logiche, chiamata lazy evaluation (lett.
"valutazione pigra").

Oggi, una combinazione di browser sniffing, object detection, e conformità agli standard
come le specifiche ECMAScript e i CSS sono usati in varie misure per provare ad assicurare
che un utente non incontri mai un errore JavaScript.

Uso

Lo stesso argomento in dettaglio: Interprete JavaScript.

A differenza di altri linguaggi, quali il C o il C++, che permettono la scrittura di programmi


completamente stand-alone, JavaScript viene utilizzato soprattutto come linguaggio di
scripting, integrato, ovvero all'interno di altro codice.

L'idea di base è che il programma ospite (quello che ospita ed esegue lo script) fornisca allo
script un'API ben definita, che consente l'accesso ad operazioni specifiche, la cui
implementazione è a carico del programma ospite stesso. Lo script, quando eseguito, utilizza
riferimenti a questa API per richiedere (al programma ospite) l'esecuzione di operazioni
specifiche, non previste dai costrutti del linguaggio JavaScript in sé. Tale meccanismo viene
adottato anche in linguaggi quale il C o Java, nel quale il programma si affida a delle librerie,
non previste dal linguaggio in sé, che permettono di effettuare operazioni quali l'I/O o
l'esecuzione di chiamate a funzioni di sistema.

L'esempio tipico (e, forse, il più noto e comune) di programma ospite per uno script JavaScript
è quello del browser. Un browser moderno incorpora normalmente un interprete JavaScript.
Quando viene visitata una pagina web che contiene codice JavaScript, quest'ultimo viene
eseguito dall'interprete contenuto nel browser. Le interfacce che consentono a JavaScript di
rapportarsi con un browser sono chiamate DOM (Document Object Model in italiano Modello
a Oggetti del Documento). Molti siti web usano la tecnologia JavaScript lato client per creare
potenti applicazioni web dinamiche.

Un uso principale del JavaScript in ambito Web è la scrittura di piccole funzioni integrate
nelle pagine HTML che interagiscono con il DOM del browser per compiere determinate
azioni non possibili con il solo HTML statico: controllare i valori nei campi di input,
nascondere o visualizzare determinati elementi, ecc. Sfortunatamente, gli standard DOM
imposti dal W3C non sempre vengono rispettati in modo consistente ed omogeneo da tutti.
Browser diversi, a seconda del loro motore di rendering, espongono diversi oggetti o metodi
allo script, perciò spesso è necessario implementare controlli aggiuntivi ad una funzione
JavaScript, per garantirne la compatibilità con ciascun browser e persino in funzione delle
varie versioni del medesimo browser.

Al di fuori del Web, interpreti JavaScript sono integrati in diverse applicazioni. Adobe Acrobat
e Adobe Reader supportano JavaScript nei file PDF. La piattaforma Mozilla, che è alla base di
molti diffusi browser Web, usa JavaScript per implementare l'interfaccia utente e la logica di
transazione dei suoi vari prodotti. Gli interpreti JavaScript sono integrati anche nelle
applicazioni proprietarie prive di interfacce programmabili via script. Infine la tecnologia
Windows Script Host di Microsoft supporta JavaScript (via JScript), un linguaggio di scripting
per i sistemi operativi.

Ciascuna di queste applicazioni fornisce il proprio modello a oggetti che dà accesso


all'ambiente ospite, con il nucleo del linguaggio JavaScript che rimane per lo più invariato in
ciascuna applicazione. Ci sono diverse implementazioni del nucleo del linguaggio JavaScript,
tra le quali:

KJS

Rhino

SpiderMonkey

Narcissus

NJS
NGS

Resin

FESI

SEE

DMDScript

V8

JägerMonkey

Chakra
Utilizzo in HTML

Tag script (HTML)

Per inserire uno script in una pagina HTML, è necessario l'utilizzo del tag script. Questo tag
non è parte del linguaggio JavaScript in sé, serve solo come "contenitore" all'interno di una
pagina HTML.

<script type="text/javascript">

// <![CDATA[

JavaScript statements...

// ]]>

</script>

Un documento può presentare in più parti la definizione del tag script. Tramite questo tag si
può rappresentare la versione utilizzata e a seconda del browser si avrà l'interpretazione
della parte di codice appropriata. Le definizioni possono essere le seguenti:

<script type="text/javascript"> ... </script>

Esempio: Hello world!

Il seguente esempio visualizza un messaggio di avviso con all'interno scritto "Hello world".

<script type="text/javascript">

alert('Hello world');

</script>

Per "scrivere" direttamente nella pagina HTML:

<script type="text/javascript">

document.write('Hello world');

</script>

Il tipo MIME per il codice sorgente JavaScript source code è


application/javascript , ma è più usato text/javascript , anche se non
standard.

Per integrare del codice JavaScript in un documento HTML, bisogna farlo precedere da:

<script type="text/javascript">

e seguire da:

</script>

Browser più vecchi tipicamente richiedono che il codice inizi con:

<script language="JavaScript" type="text/javascript">

<!--

e finisca con:

// -->

</script>

I segnalatori di commento <!-- ... --> sono necessari per assicurare che il codice non
venga visualizzato come testo da browser molto vecchi che non riconoscono il tag
<script> nei documenti HTML, mentre LANGUAGE è un attributo HTML (il cui uso è
ormai sconsigliato) che può essere richiesto da vecchi browser. Comunque, i tag <script> nei
documenti XHTML/XML non funzionano se commentati, dato che i parser conformi agli
standard XHTML/XML ignorano i commenti e possono anche incontrare problemi con i
simboli -- , < e > negli script (per esempio, confondendoli con gli operatori di
decremento degli interi e di confronto). I documenti XHTML dovrebbero quindi includere gli
script come sezioni CDATA dell'XML, facendoli precedere da
<script type="text/javascript">

//<![CDATA[

e facendoli seguire da

//]]>

</script>

(I simboli '//' all'inizio di una linea segnalano l'inizio di un commento JavaScript, per impedire
che <![CDATA[ e ]]> vengano analizzati dallo script.)

Gli elementi HTML [1] (https://www.w3.org/TR/html4/interact/scripts.html#h-18.2.3)


possono contenere eventi intrinseci che possono essere associati a gestori specificati da
uno script. Per scrivere del codice HTML 4.01 valido, il server web dovrebbe restituire un
'Content-Script-Type' con valore 'text/JavaScript'. Se il server web non può essere configurato
a tale scopo, l'autore del sito web può inserire la seguente dichiarazione nella sezione di
intestazione del documento

<meta http-equiv="Content-Script-Type" content="text/javascript"


/>

Usi frequenti nei web browser

JavaScript può essere usato per ogni aspetto dello scripting lato client di un web browser, ma
alcuni usi si sono diffusi più di altri. Tra gli esempi ricorrenti vi sono la sostituzione di
immagini, la creazione di finestre pop-up e la convalida dei dati inseriti in form. Nella maggior
parte dei browser, il seguente frammento di codice XHTML mostra un modo con cui
un'immagine può essere sostituita con un'altra quando l'utente muove il cursore su di essa.
Tale effetto è chiamato spesso rollover o mouse over. Comunque comportamenti simili
possono essere ottenuti anche usando solo i CSS (http://www.wellstyled.com/css-nopreload
-rollovers.html) .

<img src = "normal.png"

onclick =
"window.location.href='http://en.wikipedia.org/'"

onmouseover = "this.src='rollover.png'"

onmouseout = "this.src='normal.png'" />

Filiazioni

Un nuovo esempio di uso di JavaScript sono i Bookmarklet, piccole sezioni di codice


all'interno dei segnalibri o Preferiti dei browser web. Il linguaggio di programmazione usato in
Macromedia Flash (chiamato ActionScript) ha una forte somiglianza con JavaScript, dovuta
alla loro relazione condivisa con ECMAScript. ActionScript ha quasi la stessa sintassi di
JavaScript, ma il modello a oggetti[6] è decisamente diverso.

JavaScript for OSA (JavaScript OSA, or JSOSA), è un linguaggio di scripting per Macintosh
basato sull'implementazione JavaScript 1.5 di Mozilla[7]. È un componente freeware reso
disponibile da Late Night Software (http://www.latenightsw.com/) . L'interazione con il
sistema operativo e con le applicazioni di terze parti è gestita tramite un oggetto MacOS. A
parte ciò, il linguaggio è virtualmente identico all'implementazione Mozilla. È stato proposto
come alternativa al più usato linguaggio AppleScript.

Elementi del linguaggio

Variabili

Le variabili sono in genere tipizzate dinamicamente ovvero sono definite semplicemente


assegnando loro un valore oppure usando il comando let ; quelle dichiarate fuori da
qualunque funzione sono in visibilità "globale" ovvero accessibili dall'intera pagina web;
quelle dichiarate dentro una funzione sono invece locali ovvero interne per quella funzione.
Per passare variabili da una pagina all'altra, uno sviluppatore può impostare un cookie o
usare un frame nascosto o una finestra in background per memorizzarli.

Oggetti

Ogni cosa in JavaScript è o un valore primitivo o un oggetto. Gli oggetti sono entità dotate di
unicità (sono uguali solo a sé stessi) e che associano nomi di proprietà a valori.
Ciò significa
che un oggetto è un vettore associativo simile agli hash in Perl e Ruby, o ai dizionari in
Python, PostScript e Smalltalk.

JavaScript ha diversi generi di oggetti predefiniti, in particolare Array, Boolean (booleani), Date
(oggetti contenenti una data e un'ora), Function (funzioni), Math (oggetto contenente funzioni
di uso nel calcolo matematico), Number (numeri), Object (oggetti), RegExp (espressioni
regolari) e String (stringhe). Altri oggetti sono gli "oggetti ospiti", definiti non dal linguaggio
ma dall'ambiente di esecuzione. In un browser, i tipici oggetti ospite appartengono al DOM:
window (finestra), form (maschera), link (collegamento) ecc.
Definendo un costruttore, è possibile definire oggetti. JavaScript è un linguaggio orientato a
oggetti basato su prototipi. Ciò significa che l'eredità è fra oggetti, non fra classi (JavaScript
non ha classi). Gli oggetti ereditano le proprietà dai loro prototipi.

Si possono aggiungere ulteriori proprietà o metodi ai singoli oggetti dopo che sono stati
creati. Per far questo per tutte le istanze create da un singolo costruttore, si può usare la
proprietà prototype del costruttore per accedere all'oggetto prototipo.

Esempio: Creazione di un oggetto

// costruttore

function MyObject(attributeA, attributeB)

this.attributeA = attributeA

this.attributeB = attributeB

// crea un Oggetto

obj = new MyObject('red', 1000)

// accede ad un attributo di obj


alert(obj.attributeA)

// accede ad un attributo con la notazione del vettore


associativo

alert(obj["attributeA"])

Simulare l'ereditarietà

La gerarchia degli oggetti in JavaScript può essere emulata. Per esempio:

function Base()

this.Override = _Override;

this.BaseFunction = _BaseFunction;

function _Override()

alert("Base::Override()");

function _BaseFunction()

alert("Base::BaseFunction()");

function Derive()

this.Override = _Override;

function _Override()

alert("Derive::Override()");

Derive.prototype = new Base();

d = new Derive();

d.Override();

d.BaseFunction();

risulterà nell'output:

Derive::Override()

Base::BaseFunction()

Oggetti predefiniti

Oltre a permettere la definizione di oggetti, JavaScript mette a disposizione tutta una serie di
oggetti che possono essere utilizzati per i propri script:

Anchor

Applet

Area

Array

Base

Basefont

Body

Button

Checkbox

Date

Document

Event

File

FileUpload

Form

Frame

Frameset

Function

Hidden
History

Iframe

Image

Layer

Link

Location

Math

Meta

Navigator

Number

Object

Option

Password

Radio

RegExp

Reset

Screen

Select

Style

String

Submit

Table

TableData

TableHeader

TableRow

Text

Textarea

Window
Array

Un array è un'associazione tra interi e valori di tipo arbitrario. In JavaScript, tutti gli oggetti
possono associare interi e valori, ma gli array sono un tipo speciale di oggetti che hanno dei
comportamenti specifici e metodi specializzati per l'uso degli indici interi (per es., join ,
slice , e push ).

Gli array hanno una proprietà length che è garantita essere sempre maggiore dell'indice
più grande usato nel vettore. È automaticamente aggiornata se si crea una proprietà con un
indice ancora maggiore. Scrivere un numero più piccolo nella proprietà length rimuove
gli indici più grandi. Questa proprietà è l'unica caratteristica speciale dei vettori, che li
distingue dagli altri oggetti.

Con gli elementi degli array si può utilizzare la normale notazione per accedere alle proprietà
degli oggetti:

myArray[1]

myArray["1"]

Queste due notazioni sono equivalenti. Non è possibile usare la notazione a punto o le
stringhe con una rappresentazione alternativa del numero:

myArray.1 (errore di sintassi)


myArray(1) (sintassi errata, ammessa unicamente da Internet
Explorer)

myArray["01"] (non è lo stesso di myArray[1] )

La dichiarazione di un vettore può usare o una notazione esplicita o il costruttore Array :

myArray = [0,1,,,4,5]; (vettore di lunghezza 6 con 4


elementi)

myArray = new Array(0,1,2,3,4,5); (vettore con lunghezza 6 e


6 elementi)

myArray = new Array(365); (vettore vuoto con lunghezza 365)

Gli Array sono implementati in modo che solo gli elementi definiti usino memoria; sono
"vettori sparsi". Impostare myArray[10] = 'qualcosa' e myArray[57] =
'qualcosaltro' usa solo lo spazio per questi due elementi, come per ogni altro oggetto.
La lunghezza dell'array verrà sempre riportata come 58.
Strutture di controllo e condizionali

if ... else

La struttura di controllo IF corrisponde in italiano a SE

L'istruzione contenuta all'interno delle parentesi graffe verrà eseguita solo e soltanto se la
condizione restituisce il valore true (vero),altrimenti verrà eseguita l'istruzione contenuta
nell'ELSE.

if (condizione)

istruzioni;
}

if (condizione)

istruzioni;
}

else

istruzioni;
}

Ciclo while

while (condizione)

istruzioni;
}

Ciclo do ... while

do

istruzioni;
} while (condizione);

Ciclo for
for ([espressione iniziale]; [condizione]; [espressione di
incremento])

istruzioni;
}

Ciclo for ... in

Questo ciclo percorre tutte le proprietà di un oggetto (o gli elementi di un vettore).

for (variabile in oggetto)

istruzioni;
}

Ciclo for ... of

Questo ciclo percorre tutti i valori di un oggetto (o gli elementi di un vettore).

for (variabile of oggetto)

istruzioni;
}

Istruzione switch

switch (espressione)

case valore1:

istruzioni;

break;

case valore2:

istruzioni;

break;

default :

istruzioni;

Funzioni
Una funzione è un blocco di istruzioni, dotato di una lista di argomenti (eventualmente vuota)
e che può avere un nome (anche se non è necessario). Una funzione può restituire un valore
tramite l'istruzione return.

function(può essere vuoto)

istruzioni;
return espressione;

Il numero degli argomenti passati quando si chiama una funzione non deve necessariamente
essere uguale al numero degli argomenti della definizione della funzione (in altre parole, il
numero di parametri formali non deve necessariamente essere rispettato all'atto
dell'invocazione della funzione cioè nella specifica dei parametri attuali). All'interno della
funzione ci si può riferire alla lista degli argomenti anche tramite il vettore arguments
(quest'ultimo possiede la proprietà callee rappresentante un puntatore alla funzione
stessa).

Ogni funzione è un'istanza di Function, un tipo di oggetto base. Le funzioni possono essere
create e assegnate come ogni altro oggetto:

var myFunc1 = new Function("alert('Hello')");


var myFunc2 = myFunc1;

myFunc2();

produce come output:

Hello

Interazione con l'utente

Tra le altre tecniche con le quali uno script JavaScript può interagire con l'utente all'interno di
una pagina Web, ci sono le seguenti:

elementi form HTML, modificabili accedendo al DOM HTML;

Alert dialog box (finestra di avviso)

Confirm dialog box (finestra di conferma)


Prompt dialog box (finestra di richiesta input)

Barra di stato del browser

Standard output ("console")

Nota: i dialog box non funzionano col browser Opera; non vi è nessun errore, semplicemente
non vengono eseguite.

Metodi di scrittura a video (Standard Output)

Per scrivere a video (cioè nella pagina in cui si trova lo script) è possibile utilizzare il metodo
document.write(); le stringhe da visualizzare possono essere concatenate utilizzando
l'operatore di concatenazione '+':

<html>

<head>

<script type="text/javascript">

<!-- Nasconde lo script ai browser obsoleti

// Questa funzione genera una riga orizzontale della larghezza


scelta.

function bar(widthPct)

document.write("<hr align='left' width='" + widthPct + "%'


/>");

// Questa funzione genera del testo preceduto da un titolo di


dato livello.

function output(headLevel, headText, text)

document.write("<h" + headLevel + ">" + headText + "</h" +


headLevel + "><p>" + text + "</p>");

// Fine del codice da nascondere -->

</script>

</head>

<body>

<script type="text/javascript">

<!-- Nasconde lo script ai browser obsoleti

bar(25)

output(2, "JavaScript Rules!", "Usare JavaScript è facile...")

// Fine del codice da nascondere -->

</script>

<p>Questo è normale HTML, a differenza di quello generato dal


codice sopra.</p>

</body>

</html>

Eventi

Gli elementi di testo possono essere la fonte di vari eventi che possono avviare un'azione se
è stato registrato un gestore di eventi ECMAScript. Nell'HTML, questi gestori di eventi sono
spesso funzioni definite come anonime direttamente all'interno del tag HTML. La sintassi per
richiamare un evento in uno script è la seguente:

Oggetto.evento = handler;

Esistono varie categorie di eventi:

1. Eventi attivabili dai tasti del mouse

2. Eventi attivabili dai movimenti del mouse

3. Eventi attivabili dal trascinamento del mouse (drag and drop)

4. Eventi attivabili dall'utente con la tastiera

5. Eventi attivabili dalle modifiche dell'utente

6. Eventi legati al "fuoco"

7. Eventi attivabili dal caricamento degli oggetti

8. Eventi attivabili dai movimenti delle finestre

9. Eventi legati a particolari bottoni

10. Altri e nuovi tipi di eventi


Eventi attivabili dai tasti del mouse

Lista eventi:

1. onClick: attivato quando si clicca su un oggetto;

2. onDblClick: attivato con un doppio click;

3. onMouseDown: attivato quando si schiaccia il tasto sinistro del mouse;

4. onMouseUp: attivato quando si alza il tasto sinistro del mouse precedentemente


schiacciato;

5. onContextMenu: attivato quando si clicca il tasto destro del mouse aprendo il


ContextMenu.

Il doppio click è un evento che ingloba gli altri e, per la precisione, attiva in successione
onmousedown, onmouseup, onclick.

Tag di applicazione

A, ADDRESS, APPLET, AREA, B, BDO, BIG, BLOCKQUOTE, BODY, BUTTON, CAPTION, CENTER,
CITE, CODE, DD, DFN, DIR, DIV, DL, DT, EM, EMBED, FIELDSET, FONT, FORM, HR, I, IMG, INPUT
type=button, INPUT type=checkbox, INPUT type=file, INPUT type=image, INPUT
type=password, INPUT type=radio, INPUT type=reset, INPUT type=submit, INPUT type=text,
KBD, LABEL, LEGEND, LI, LISTING, MAP, MARQUEE, MENU, NEXTID, NOBR, OBJECT, OL, P,
PLAINTEXT, PRE, RT, RUBY, S, SAMP, SELECT, SMALL, SPAN, STRIKE, STRONG, SUB, SUP,
TABLE, TBODY, TD, TEXTAREA, TFOOT, TH, THEAD, TR, TT, U, UL, VAR, XMP

Eventi attivabili dai movimenti del mouse

Lista eventi:

1. onMouseOver: attivato quando il mouse si muove su un oggetto;

2. onMouseOut: attivato quando il mouse si sposta da un oggetto;

3. onMouseMove: si muove il puntatore del mouse, ma poiché questo evento ricorre


spesso (l'utilizzo del mouse è frequente), non è disponibile per default, ma solo abbinato
con la cattura degli eventi, che si spiegherà in seguito.
Tag di applicazione

A, ADDRESS, APPLET, AREA, B, BDO, BIG, BLOCKQUOTE, BODY, BUTTON, CAPTION, CENTER,
CITE, CODE, DD, DFN, DIR, DIV, DL, DT, EM, EMBED, FIELDSET, FONT, FORM, HR, I, IMG, INPUT
type=button, INPUT type=checkbox, INPUT type=file, INPUT type=image, INPUT
type=password, INPUT type=radio, INPUT type=reset, INPUT type=submit, INPUT type=text,
KBD, LABEL, LEGEND, LI, LISTING, MAP, MARQUEE, MENU, NEXTID, NOBR, OBJECT, OL, P,
PLAINTEXT, PRE, RT, RUBY, S, SAMP, SELECT, SMALL, SPAN, STRIKE, STRONG, SUB, SUP,
TABLE, TBODY, TD, TEXTAREA, TFOOT, TH, THEAD, TR, TT, U, UL, VAR, XMP

Eventi attivabili dal trascinamento del mouse (drag and drop)

Lista eventi:

1. onDragDrop: evento attivato quando un utente trascina un oggetto sulla finestra del
browser o quando rilascia un file sulla stessa;

2. onMove: attivato quando un oggetto muove una finestra o un frame;

3. onDragStart: evento attivato appena l'utente inizia a trascinare un oggetto;

4. onDrag: attivato quando il mouse trascina un oggetto o una selezione di testo nella
finestra dello stesso browser o anche di un altro o anche sul Desktop;

5. onDragEnter: attivato appena l'utente trascina un oggetto su un obiettivo valido dello


stesso o di un altro browser;

6. onDragOver: attivato quando l'utente trascina un oggetto su un obiettivo valido ad


ospitarlo, ed è simile all'evento precedente, ma viene attivato dopo quello;

7. onDragLeave: attivato quando l'utente trascina un oggetto su un obiettivo adatto per


ospitarlo, ma non vi viene rilasciato;

8. onDragEnd: attivato quando l'utente rilascia l'oggetto al termine del trascinamento.

9. onDrop: attivato quando il mouse si alza il tasto del mouse in seguito ad un'operazione
di trascinamento;
Tag di applicazione

A, ADDRESS, APPLET, AREA, B, BDO, BIG, BLOCKQUOTE, BODY, BUTTON, CAPTION, CENTER,
CITE, CODE, DD, DFN, DIR, DIV, DL, DT, EM, EMBED, FIELDSET, FONT, FORM, HR, I, IMG, INPUT
type=button, INPUT type=checkbox, INPUT type=file, INPUT type=image, INPUT
type=password, INPUT type=radio, INPUT type=reset, INPUT type=submit, INPUT type=text,
KBD, LABEL, LEGEND, LI, LISTING, MAP, MARQUEE, MENU, NEXTID, NOBR, OBJECT, OL, P,
PLAINTEXT, PRE, RT, RUBY, S, SAMP, SELECT, SMALL, SPAN, STRIKE, STRONG, SUB, SUP,
TABLE, TBODY, TD, TEXTAREA, TFOOT, TH, THEAD, TR, TT, U, UL, VAR, XMP

Eventi attivabili dall'utente con la tastiera

Lista Eventi:
1. onKeyPress: evento attivato quando un utente preme e rilascia un tasto o anche quando
lo tiene premuto;

2. onKeyDown: attivato quando viene premuto il tasto;

3. onKeyUp: evento attivato quando un tasto, che era stato premuto, viene rilasciato;

4. onHelp: attivato quando un utente preme il tasto F1;


Eventi attivabili dalle modifiche dell'utente

onChange

Attivato quando il contenuto di un campo di un form o modulo è modificato o non è più


selezionato. Viene utilizzato anche con gli oggetti FileUpload, Select, Text, TextArea.

Esempio:

<input type="text" value="Enter email address" name="userEmail"


onChange=validateInput(this.value) />

<script type="text/javascript">

this.myForm.userEmail.focus();
this.myForm.userEmail.select();

function validateInput()

userInput = new String();

userInput = this.myForm.userEmail.value;

if (userInput.match("@"))

alert("Thanks for your interest.");

else

alert("Please check your email details are correct before


submitting");

</script>

onCellChange

Attivato quando si modifica un elemento in una base di dati, per questa sua caratteristica ha
un uso non propriamente legato a JavaScript;

onPropertyChange
Evento attivato quando cambia la proprietà di un elemento;

onReadyStateChange

Evento attivato quando lo stato del caricamento di un elemento cambia, l'evento è utile, ad
esempio, per verificare che un elemento sia stato caricato.

Tag di applicazione

A, ADDRESS, APPLET, AREA, B, BDO, BIG, BLOCKQUOTE, BODY, BUTTON, CAPTION, CENTER,
CITE, CODE, DD, DFN, DIR, DIV, DL, DT, EM, EMBED, FIELDSET, FONT, FORM, HR, I, IMG, INPUT
type=button, INPUT type=checkbox, INPUT type=file, INPUT type=image, INPUT
type=password, INPUT type=radio, INPUT type=reset, INPUT type=submit, INPUT type=text,
KBD, LABEL, LEGEND, LI, LISTING, MAP, MARQUEE, MENU, NEXTID, NOBR, OBJECT, OL, P,
PLAINTEXT, PRE, RT, RUBY, S, SAMP, SELECT, SMALL, SPAN, STRIKE, STRONG, SUB, SUP,
TABLE, TBODY, TD, TEXTAREA, TFOOT, TH, THEAD, TR, TT, U, UL, VAR, XMP

Eventi legati al "fuoco"

onFocus

Questo handler è l'opposto di onBlur per cui si attiva quando l'utente entra in un campo;

onBlur

Viene attivato quando il puntatore del mouse o il cursore esce dalla finestra corrente
utilizzando il mouse o il carattere TAB. Applicato ai moduli, invece, tale handler si avvia se si
esce dal campo il cui tag contiene il controllo;

Esempio

Enter email address <input type="text" value="" name="userEmail"


onBlur=addCheck()>

<script type="text/javascript">

function addCheck()

alert("Please check your email details are correct before


submitting")

</script>

onSelect
Attivabile quando si seleziona del testo all'interno di una casella di testo sia col mouse sia
tenendo premuto SHIFT e selezionando con i tasti Freccia;

onSelectStart

Si attiva quando si inizia a selezionare un evento;

onbeforeEditFocus

Si attiva con un doppio click o con un click su un oggetto che ha già la selezione, quando
questo è in DesignMode;

onLoseCapture

Si attiva quando un oggetto perde la cattura del mouse.

Tag di applicazione

A, ADDRESS, APPLET, AREA, B, BDO, BIG, BLOCKQUOTE, BODY, BUTTON, CAPTION, CENTER,
CITE, CODE, DD, DFN, DIR, DIV, DL, DT, EM, EMBED, FIELDSET, FONT, FORM, HR, I, IMG, INPUT
type=button, INPUT type=checkbox, INPUT type=file, INPUT type=image, INPUT
type=password, INPUT type=radio, INPUT type=reset, INPUT type=submit, INPUT type=text,
KBD, LABEL, LEGEND, LI, LISTING, MAP, MARQUEE, MENU, NEXTID, NOBR, OBJECT, OL, P,
PLAINTEXT, PRE, RT, RUBY, S, SAMP, SELECT, SMALL, SPAN, STRIKE, STRONG, SUB, SUP,
TABLE, TBODY, TD, TEXTAREA, TFOOT, TH, THEAD, TR, TT, U, UL, VAR, XMP

Eventi attivabili dal caricamento degli oggetti

onLoad

Questo handler funziona nel caricamento di oggetti, per lo più finestre e immagini;

onUnload

È l'opposto del precedente e funziona quando si lascia una finestra per caricarne un'altra o
anche per ricaricare la stessa (col tasto refresh);

onAbort

L'Handler dell'evento onAbort permette di specificare del codice nel caso in cui l'utente
blocchi il caricamento di un oggetto, o che si blocchi il caricamento di un'immagine.

Questo handler usa le seguenti proprietà dell'evento.


Esempio

<img name = "myPic" SRC = "images/myPic.gif" onAbort =


"alert('Loading of image aborted!')">

onError

Si attiva quando il caricamento di un oggetto causa un errore, ma solo se questo è dovuto ad


un errore di sintassi del codice e non del browser così funziona su un link errato di
un'immagine della pagina, ma non su un link errato di caricamento di una pagina intera.
Opera non gestisce questo evento, ormai obsoleto: per una corretta gestione degli errori si
utilizza il costrutto try ... catch;

onBeforeUnload

Questo handler funziona allo stesso modo di onUnload ma si carica in un momento prima;

onStop

Questo handler funziona quando si ferma il caricamento della pagina con il tasto stop del
browser e dovrebbe funzionare anche allo stesso modo di onUnload caricandosi prima di
questo ma dopo onBeforeUnload.

Tag di applicazione

1. onLoad Questo gestore è usato con i tag <BODY> e <FRAMESET> e da JavaScript


1.1anche con <IMG> mentre in Explorer occorre aggiungere anche i tag <SCRIPT>,
<LINK>, <EMBED>, <APPLET>. In JavaScript 1.2 in Netscape si aggiunge anche il tag
<LAYER>.

2. onUnload Questo gestore è usato con i tag <BODY> e <FRAMESET> anche in Internet
Explorer.

3. onAbort Questo gestore è usato solo con il tag<IMG> anche in Internet Explorer.

4. onError Questo gestore è usato solo con il tag<IMG> e con Window mentre in Internet
Explorer anche con <OBJECT> e <STYLE>.

5. onBeforeUnload Questo gestore è usato con i tag <BODY> anche in Internet Explorer.

6. onStop Questo gestore è usato con i tag <BODY> anche in Internet Explorer.
Eventi attivabili dai movimenti delle finestre

Lista Eventi:
1. onResize: Questo handler si attiva quando l'utente rimpicciolisce o ingrandisce una
finestra o un frame o, in caso particolare per Explorer, un oggetto a cui siano stati fissati
l'altezza e la larghezza o anche la posizione, come ad esempio un layer;

2. onScroll: attivato quando si effettua lo scrolling della pagina sia col mouse con i tasti
PGUP e PGDOWN o anche con il metodo doScroll.
Tag di applicazione

A, ADDRESS, APPLET, B, BIG, BLOCKQUOTE, BUTTON, CENTER, CITE, CODE, custom, DD, DFN,
DIR, DIV, DL, DT, EM, EMBED, FIELDSET, FORM, FRAME, Hn, HR, I, IMG, INPUT type=button,
INPUT type=file, INPUT type=image, INPUT type=password, INPUT type=reset, INPUT
type=submit, INPUT type=text, ISINDEX, KBD, LABEL, LEGEND, LI, LISTING, MARQUEE, MENU,
OBJECT, OL, P, PRE, S, SAMP, SELECT, SMALL, SPAN, STRIKE, STRONG, SUB, SUP, TABLE,
TEXTAREA, TT, U, UL, VAR, window, XMP

Eventi legati a particolari bottoni

1. onSubmit: Questo handler è attivato dal click su tasto di Invio di un form;

2. onReset: questo handler è attivato dal click su tasto di Annulla di un form.


Tag di applicazione

Handler applicabile solamente all'oggetto Form.

Gestione degli errori

Le versioni più nuove di JavaScript (a partire da quelle usate in Internet Explorer 5 e Netscape
6) incorporano la possibilità di un costrutto try... catch per la gestione degli errori.

Il costrutto try ... catch ... finally intercetta le eccezioni generate da un errore
o da un'istruzione throw . La sua sintassi è la seguente:

try {

// Istruzioni in cui possono essere lanciate delle eccezioni

} catch (error) {

// Istruzioni da eseguire in caso di eccezione

} finally {

// Istruzioni da eseguire successivamente in entrambi i casi

Inizialmente, vengono eseguite le istruzioni all'interno del blocco try . Se viene lanciata
un'eccezione, il flusso di controllo dello script viene passato immediatamente alle istruzioni
del blocco catch, con l'eccezione che viene resa disponibile come argomento error . In
caso contrario, il blocco catch viene saltato. Una volta che il blocco catch è concluso,
o il blocco try viene eseguito fino alla fine senza che sia lanciata alcuna eccezione,
vengono eseguite le istruzioni nel blocco finally .

Integrazione con HTML5

Con la nascita di HTML5 JavaScript ha acquisito diverse novità[8]:

Riconoscimento vocale

L'utente può parlare all'interno di un form anziché scrivere:

<input type="text" x-webkit-speech />

var recognition = new SpeechRecognition();

var speechRecognitionList = new SpeechGrammarList();

Notifiche

Esempio di notifica

Aggiornamenti di un sito web visibili anche con il browser chiuso:

<button onclick="notifyMe()">Notifica!</button>

function notifyMe() {

if (!("Notification" in window)) {

alert("Aggiorna il tuo browser");

else if (Notification.permission === "concesso") {

var notification = new Notification("Ciao!");

else if (Notification.permission !== "negata") {

Notification.requestPermission().then(function (permission)
{

if (permission === "ok") {


var notification = new Notification("Ciao!");

});

Contenuto editabile

Possibilità per l'utente di modificare la pagina web come se si trovasse all'interno di un editor
WYSIWYG, anche se le modifiche non saranno salvate nella reale pagina web remota ma solo
visibili nel browser dell'utente:

<div contenteditable="true">

Questo testo è editabile dall'utente.

</div>

document.execCommand("defaultParagraphSeparator", false, "p");

Drag out

Trascinamento di file da una pagina web al computer o altro dispositivo:

<a href="src/star.mp3" draggable="true" class="dragout"

data-
downloadurl="MIMETYPE:FILENAME:ABSOLUTE_URI_TO_FILE">download</a
>

var files = document.querySelectorAll('.dragout');

for (var i = 0, file; file = files[i]; ++i) {

file.addEventListener('dragstart', function(e) {

e.dataTransfer.setData('DownloadURL',
this.dataset.downloadurl);

}, false);

File System API


Scrivere in modo asincrono un file in un file system in modalità sandbox utilizzando
JavaScript:

window.requestFileSystem(window.TEMPORARY, 1024 * 1024,


function(fs) {

fs.root.getFile('log.txt', {create: true}, function(fileEntry)


{

fileEntry.createWriter(function(writer) { .

writer.onwrite = function(e) { ... };

writer.onerror = function(e) { ... };

var bb = new BlobBuilder();

bb.append('Hello World!');

writer.write(bb.getBlob('text/plain'));

}, opt_errorHandler);

}, opt_errorHandler);

Geolocalizzazione

Possibilità per l'utente di dichiarare a un'applicazione o una pagina web la propria posizione:

if (navigator.geolocation) {

navigator.geolocation.getCurrentPosition(function(position) {

var latLng = new google.maps.LatLng(

position.coords.latitude, position.coords.longitude);

var marker = new google.maps.Marker({position: latLng, map:


map});

map.setCenter(latLng);

}, errorHandler);

Device Orientation
Riportare dati che indicano cambiamenti all'orientamento del dispositivo in relazione
all'attrazione di gravità. In particolare, i dispositivi portatili come i telefoni cellulari possono
utilizzare queste informazioni per ruotare automaticamente il display in modo da rimanere in
posizione verticale, presentando una vista a tutto schermo del contenuto web quando il
dispositivo viene ruotato in modo che la sua larghezza sia maggiore della sua altezza.

window.addEventListener('deviceorientation', function(event) {

var a = event.alpha;

var b = event.beta;

var g = event.gamma;

}, false);

Local Storage, Application Cache e Quota API

Possibilità di navigare in pagine web visualizzate in precedenza anche senza connessione


internet:

saveButton.addEventListener('click', function () {

window.localStorage.setItem('value', area.value);

window.localStorage.setItem('timestamp', (new
Date()).getTime());

}, false);

textarea.value = window.localStorage.getItem('value');

<html manifest="cache.appcache">
window.applicationCache.addEventListener('updateready',
function(e) {

if (window.applicationCache.status ==
window.applicationCache.UPDATEREADY) {

window.applicationCache.swapCache();

if (confirm('A new version of this site is available. Load


it?')) {

window.location.reload();

}, false);

Web SQL Database


Nuove funzioni integrate con SQL:

var db = window.openDatabase("DBName", "1.0", "description",


5*1024*1024); //5MB

db.transaction(function(tx) {

tx.executeSql("SELECT * FROM test", [], successCallback,


errorCallback);

});

Indexed DB

Questa API utilizza gli indici per abilitare le ricerche ad alte prestazioni dei dati. Sebbene
l'archiviazione web sia utile per archiviare quantità minori di dati, è meno utile per archiviare
quantità maggiori di dati strutturati. IndexedDB fornisce una soluzione.

var idbRequest = window.indexedDB.open('Database Name');

idbRequest.onsuccess = function(event) {

var db = event.srcElement.result;

var transaction = db.transaction([],


IDBTransaction.READ_ONLY);

var curRequest = transaction.objectStore('ObjectStore


Name').openCursor();

curRequest.onsuccess = ...;

};

webkitStorageInfo.queryUsageAndQuota(webkitStorageInfo.TEMPORARY
, function(used, remaining) {

console.log("Used quota: " + used + ", remaining quota: " +


remaining);

);

webkitStorageInfo.requestQuota(webkitStorageInfo.PERSISTENT, 10
* 1024 * 1024, function(used) {

console.log("Used quota: " + used + ", remaining quota: " +


remaining);

);

Web Workers

Aumentano le prestazioni della pagina web:

var worker = new Worker('task.js');

worker.onmessage = function(event) { alert(event.data); };

worker.postMessage('data');

task.js:

self.onmessage = function(event) {

// Do some work.

self.postMessage("recv'd: " + event.data);

};

Web Socket

Comunicazione bidirezionale full-duplex sul Web: sia il server che il client possono inviare
dati in qualsiasi momento o anche contemporaneamente. Vengono inviati solo i dati stessi,
senza il sovraccarico delle intestazioni HTTP, riducendo drasticamente la larghezza di banda.

var socket = new WebSocket('www.sito.it');

socket.onopen = function(event) {

socket.send('Ciao');

};

socket.onmessage = function(event) { alert(event.data); }

socket.onclose = function(event) { alert('chiuso'); }

Pagine web a tutto schermo

if (elem.webkitRequestFullScreen) {

elem.webkitRequestFullScreen(Element.ALLOW_KEYBOARD_INPUT);

} else if (elem.mozRequestFullScreen) {

elem.mozRequestFullScreen();

} else if (elem.requestFullScreen){

elem.requestFullScreen();

:full-screen-ancestor:root {

overflow: hidden;

:full-screen-ancestor {

z-index: auto;
transform: none;

transition: none;

pre:full-screen {

background-color: white;

Nuovi selettori (API DOM)

var el = document.getElementById('section1');

el.focus();

var els = document.getElementsByTagName('div');

els[0].focus();

var els = document.getElementsByClassName('section');

els[0].focus();

var els = document.querySelectorAll("ul li:nth-child(odd)");

var tds = document.querySelectorAll("table.test > tr > td");

var el = document.querySelector("table.test > tr > td");

Attributi personalizzabili

<div id="out" data-id="good" data-name="joe" data-screen-


name="user1"></div>

var el = document.querySelector('#out');

el.setAttribute('data-foo', 'bar');

var html = [];

for (var key in el.dataset) {

html.push(key, ': ', el.dataset[key], '<br>');


}

el.innerHTML = html.join('');

Output:

id: good

name: joe

screenName: user1

foo: bar

Element.classList
L'utilizzo classList è un'alternativa all'accesso all'elenco di classi di un elemento come
stringa delimitata da spazi tramite element.className .

<div id="main" class="shadow rounded"></div>

var el = document.querySelector('#main').classList;

el.add('highlight');

el.remove('shadow');

el.toggle('highlight');

console.log(el.contains('highlight')); // false

console.log(el.contains('shadow')); // false

console.log(el.classList.toString() == el.className);

//output:

<div id="main" class="rounded"></div>

History API

Offre la possibilità di modificare l'URL di un sito Web senza un aggiornamento completo della
pagina. Ciò è utile per caricare parti di una pagina con JavaScript in modo tale che il
contenuto sia notevolmente diverso e garantisca un nuovo URL.

link.addEventListener('click', function(event) {
history.pushState('Contact Page Form', 'Contact Page',
'/contact');

});

window.addEventListener('popstate', function(event) {

document.querySelector('h1').innerHTML = event.state;

});

webkitStorageInfo.queryUsageAndQuota(webkitStorageInfo.TEMPORARY
, function(used, remaining) {

console.log("Used quota: " + used + ", remaining quota: " +


remaining);

);

webkitStorageInfo.requestQuota(webkitStorageInfo.PERSISTENT, 10
* 1024 * 1024, function(used) {

console.log("Used quota: " + used + ", remaining quota: " +


remaining);

);

JS nel web 3D

Lo stesso argomento in dettaglio: Web 3D e WebGL.

JavaScript comprende librerie e framework per creare interfacce 3D sul web[9].

Esempio di WebGL

function main() {

const canvas = document.querySelector("#glCanvas");

const gl = canvas.getContext("webgl");

if (gl === null) {

alert("Aggiorna il tuo browser");

return;

gl.clearColor(0.0, 0.0, 0.0, 1.0);

gl.clear(gl.COLOR_BUFFER_BIT);
}

window.onload = main;

Alternative

Lo stesso argomento in dettaglio: HTML5 e CSS.

Con la nascita di HTML 5 e CSS 3 alcune possibilità come la creazione di[10][11][12][13][14][15][16]:


gallerie/slide di immagini e video

tooltip

menu di navigazione a tendina, a tabulazione, accordion e toggle

effetti zoom sulle immagini

effetti al passaggio del mouse sul testo, sui link e sulle immagini

effetti di transizione e lightbox (visualizzare immagini e video riempiendo lo schermo e


oscurando il resto della pagina web, detto anche shadowbox)

Testo troncato

Bottoni di caricamento file da parte dell'utente, di call-to-action ("invia", "iscriviti",


"compra"...) e altro

Navigazione "sticky" (si può permettere ad un elemento di rimanere fisso anche se la


pagina scorre)

Scorrimento orizzontale dei contenuti senza le barre di scorrimento del browser

Ridimensionamenti di oggetti

Auto-completamento e suggeritori nei form

Barre di caricamento progressive

Widget

Selettori di date, colori e altro nei form ("Color picker" e "Color checker")

Scorrimento fluido della pagina intera dall'header al footer (o viceversa) con un solo click

Modalità scura della pagina (rende una pagina meno luminosa senza che l'utente debba
agire sulla luminosità del monitor)

drag and drop

Calcolatrici

possono essere attuate senza l'utilizzo di JavaScript, cosa che con HTML 4 e CSS 2 era
spesso impossibile fare[10].

Esempi di UI JavaScript

Lo stesso argomento in dettaglio: jQuery, jQuery UI e Tooltip.


Menu JS a tendina

Galleria di immagini JS Drag and Drop stile Polaroid

Tooltip JS
Note

1. Standard ECMA-262 (https://www.ecma-international.org/publications/standards/Ecma-2


62.htm)

2. ^ (EN) A Brief History of JavaScript (https://auth0.com/blog/a-brief-history-of-javascrip


t/) , su Auth0 - Blog. URL consultato il 28 febbraio 2020.

3. ^ David Flanagan, JavaScript - La guida, Milano, Apogeo, 2000, p.1, ISBN 88-7303-627-9.

4. ^ David Flanagan, JavaScript - La guida, Milano, Apogeo, 2000, p.53, ISBN 88-7303-627-9.

5. ^ David Flanagan, JavaScript - La guida, Milano, Apogeo, 2000, ISBN 88-7303-627-9.

6. ^ Flex Quick Start - Defining data models | Adobe Developer Connection (https://www.ado
be.com/devnet/flex/quickstarts/defining_data_models.html) , su www.adobe.com.
URL consultato il 28 febbraio 2020.

7. ^ (EN) Matt Neuburg, AppleScript: The Definitive Guide: Scripting and Automating Your Mac
(https://books.google.it/books?id=zQy4mgqIccsC&pg=PT67&lpg=PT67&dq=JavaScript
+for+OSA&source=bl&ots=sffWwSTFP0&sig=ACfU3U0Tvju43QHP8fourQ0aoslUhrKSJA
&hl=it&sa=X&ved=2ahUKEwjJpI2KiPPnAhUxuaQKHVZgDrQQ6AEwBXoECAkQAQ#v=one
page&q=JavaScript%20for%20OSA&f=false) , "O'Reilly Media, Inc.", 4 gennaio 2006,
ISBN 978-1-4493-7915-5. URL consultato il 28 febbraio 2020.

8. ^ slide (https://github.com/html5rocks/slides.html5rocks.com) , su github.com.

9. ^ (EN) 20 Interactive 3D JavaScript Libraries & Frameworks – Bashooka (https://bashooka.


com/coding/3d-javascript-libraries/) , su bashooka.com, 30 maggio 2019. URL
consultato il 18 febbraio 2021.

10. (EN) 5 things you can do with CSS instead of JavaScript (https://blog.logrocket.com/5-thi
ngs-you-can-do-with-css-instead-of-javascript/) , su LogRocket Blog, 29 ottobre 2019.
URL consultato il 9 febbraio 2021.

11. ^ (EN) 49 CSS Galleries (https://freefrontend.com/css-gallery/) , su Free Frontend. URL


consultato il 9 febbraio 2021.

12. ^ LiveCode - HTML5 - Calculator App Demo (https://livecode.com/demo/html5/calculat


or/) , su livecode.com. URL consultato il 9 febbraio 2021.

13. ^ Andrea Pacchiarotti, Menù responsivo in HTML e CSS senza JavaScript e jQuery (http
s://www.andreapacchiarotti.it/archivio/menu-responsivo.html) , su Andrea
pacchiarotti. URL consultato il 9 febbraio 2021.
14. ^ Come fare un magico, animato Tooltips con CSS (https://webdesign.tutsplus.com/it/tut
orials/css-tooltip-magic--cms-28082) , su Web Design Envato Tuts+. URL consultato il 9
febbraio 2021.

15. ^ (EN) Using the HTML5 Drag and Drop API (https://web.dev/drag-and-drop/) , su
web.dev. URL consultato il 9 febbraio 2021.

16. ^ How To Create a File Upload Button (https://www.w3schools.com/howto/howto_html_


file_upload_button.asp) , su www.w3schools.com. URL consultato il 9 febbraio 2021.

Bibliografia

Michel Dreyfus: JavaScript (Addison Wesley Longman Italia - 2002)

David Flanagan: JavaScript versione 1.5 (Apogeo - 2002)

Emily A. Vander Veer: JavaScript (con CD-ROM) (Apogeo - 2001)

Roberto Abbate: Imparare JavaScript (Edizioni Master - 2006)

Shelley Powers: Programmare in JavaScript (Tecniche Nuove - 2007)

Douglas Crockford: JavaScript - Le tecniche per scrivere il codice migliore (Tecniche Nuove -
2009)

Voci correlate

AJAX

CorbaScript

DHTML

jQuery

JSON

Linguaggio di scripting

LiveConnect

Prototype JavaScript Framework

TypeScript

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Altri progetti
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ript?uselang=it)

Collegamenti esterni

Specifiche
(EN) ECMA 262 ECMAScript Language Specification (https://www.ecma-international.or
g/publications/standards/Ecma-262.htm) , su ecma-international.org.

(EN) Proposal for JavaScript 2.0 (https://mozilla.org/js/language/js20/) , su


mozilla.org.

(EN) Reference for JavaScript 1.5 (http://research.nihonsoft.org/javascript/CoreReferen


ceJS15/) , su research.nihonsoft.org.

(EN) Reference for JavaScript 1.4 (http://research.nihonsoft.org/javascript/CoreReferen


ceJS14/) , su research.nihonsoft.org.

(EN) Reference for JavaScript 1.3 (http://research.nihonsoft.org/javascript/ClientRefere


nceJS13/) , su research.nihonsoft.org.

(EN) Reference for JavaScript 1.2 (https://web.archive.org/web/20050228141629/htt


p://research.nihonsoft.org/javascript/jsref/index.htm) , su research.nihonsoft.org.
URL consultato il 7 dicembre 2004 (archiviato dall'url originale il 28 febbraio 2005).

(EN) Guide for JavaScript 1.1 as used by Navigator 3.x (http://wp.netscape.com/eng/m


ozilla/3.0/handbook/javascript/index.html) , su wp.netscape.com.

Storia
(EN) Innovators of the Net: Brendan Eich and JavaScript (https://web.archive.org/web/
20080208124612/http://wp.netscape.com/comprod/columns/techvision/innovators_
be.html) (Marc Andreesen, Netscape TechVision, 24 Jun 1998)

(EN) Brendan Eich and JavaScript (http://inventors.about.com/library/inventors/bl_jav


ascript.htm) Archiviato (https://archive.today/20121208142259/http://inventors.abo
ut.com/od/jstartinventions/a/JavaScript.htm) l'8 dicembre 2012 in Archive.is.
(about.com)

Tutorial
(EN) JavaScript Tutorials (https://web.archive.org/web/20060715163308/http://www.t
utorials4javascript.com/) , su tutorials4javascript.com. URL consultato il 26 agosto
2006 (archiviato dall'url originale il 15 luglio 2006).

Tutorial JavaScript su w3schools.com (https://www.w3schools.com/js/default.asp)


(in italiano)

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(IT) Guida completa a JavaScript (http://www.html.it/guide/guida-javascript-di-bas


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Una dettagliata JavaScript Object Reference (https://www.w3schools.com/jsref/) , su


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Cooperazione con…
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Tool
Un tool di formattazione (scritto in Java) per il linguaggio JavaScript (http://www.skenz.i
t/traduttori/tesine/index.php?title=Formattazione_javascript) , su skenz.it.

Manuale (http://demo.opencrx.org/opencrx-core-CRX/helpJsCookie_it_IT.html) - Breve


spiegazione di come abilitare i JavaScript nei vari browser e sistemi operativi
LCCN (EN) sh96004880 (http://id.loc.gov/authorities/subjects/sh96004880)  ·
GND (DE) 4420180-1 (https://d-nb.info/gnd/4420180-1)  · BNF
(FR) cb12549978q (https://catalogue.bnf.fr/ark:/12148/cb12549978q) (data) (h
Controllo di autorità
ttps://data.bnf.fr/ark:/12148/cb12549978q)  · BNE (ES) XX542465 (http://catalo
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