Lo Stato e Le Imprese
Lo Stato e Le Imprese
Lo Stato e Le Imprese
Organizzazioni internazionali: associazioni formate da più stati per realizzare fini comuni.
Possono essere:
- Universali--> hanno scopi di interesse generale e di regola sono aperte a tutti gli Stati.
- Regionali--> hanno fini di interesse locale e sono composte soltanto gli Stati di una determinata area
geopolitica (Onu).
2. L’ONU
ONU: organizzazione internazionale che ha come scopo principale quello di mantenere la pace e la sicurezza
internazionale.
- Lo statuto dell’ONU è stato firmato il 26 giugno 1945, ma è entrata in vigore il 24 ottobre.
- Ha sede a New York nel Palazzo di vetro e i paesi membri sono quasi tutti gli Stati del mondo.
- L'Italia fa parte dell’Onu dal 1955.
- All'interno dell’Onu tutti gli stati hanno parità giuridica.
Fini:
Mantenere la pace e la sicurezza internazionale mediante la soluzione pacifica delle controversie e
l’adozione per prevenire e rimuovere le minacce alla pace.
Favorire le relazioni di amicizia tra le nazioni, basate sul rispetto reciproco e sul riconoscimento
dell'uguaglianza dei diritti e del principio di autodeterminazione dei popoli.
Realizzare la cooperazione internazionale per risolvere i problemi di ordine economico, sociale, culturale o
umanitario e promuovere il rispetto dei diritti dell’uomo e delle libertà internazionali.
Per realizzare questi scopi, l’Onu può avvalersi di misure preventive e di misure coercitive.
LO STATO E LE IMPRESE
1. IL COMMERCIO INTERNAZIONALE E LA GLOBALIZZAZIONE ECONOMICA
Commercio internazionale: ha come oggetto lo scambio di beni e servizi tra operatori economici di Stati diversi.
La politica commerciale adottata da diversi Stati ha seguito due modelli:
Liberismo: libertà degli scambi con l’estero che favorisce le importazioni mediante l’eliminazione degli
ostacoli al commercio internazionale.
Protezionismo: misure dirette a limitare la libertà degli scambi con l’estero per proteggere le imprese
nazionali dalla concorrenza delle imprese estere.
Globalizzazione: processo crescente di internazionalizzazione delle imprese, cioè la tendenza a operare in un
mercato globale, più ampio di quello nazionale.
Cause:
- Progresso tecnologico: ha diminuito la distanza in senso fisico tra i mercati e ha ridotto le barriere naturali al
commercio internazionale.
- Progresso sociale: ha consentito il superamento delle barriere culturali.
- Politiche di integrazione: hanno eliminato e ridotto le barriere politiche (dazi doganali).
- Politiche di liberalizzazione: hanno favorito la concorrenza delle imprese e hanno soppresso le barriere
economiche (monopoli) all’ingresso in alcuni mercati.
Questo processo (19° secolo) è stato favorito dall’affermazione di politiche liberiste ed è cresciuto nel tempo, tranne
il periodo tra le due grandi guerre. Tra il 1914 e il 1950 si è verificata una riduzione del commercio internazionale
dovuta alle guerre e alla crisi del ’29.
Effetti:
- Integrazione dei sistemi economici nazionali e l’interdipendenza dei mercati internazionali.
- I movimenti transazionali dei fattori produttivi da un Paese all’altro.
- I flussi di informazioni e conoscenze.
- Common law: basati sul principio giurisprudenziale del carattere vincolante del precedente giudiziario, cioè
sul fatto che di regola il giudice deve uniformarsi alle sentenze pronunciate in casi simili.