Guarigione Naturale Con I 4 Bio - Simona Oberhammer
Guarigione Naturale Con I 4 Bio - Simona Oberhammer
Il libro
L’autrice
Frontespizio
Guarigione naturale con i 4 biotipi Oberhammer
Vuoi guarire naturalmente ma senza fatica? Parti da qui
La mappa della guarigione naturale e facile con i biotipi Oberhammer
La guarigione naturale non basta: la voglio anche facile
Il segreto che nascondiamo tutti
Svelato il tuo biotipo
I fantastici quattro
Le 7 trappole che stanno sabotando la tua salute e le 7 tattiche per guarire
Il tempio del benessere
Disintossicati con il tuo biotipo: corpo libero dalle scorie
Mangia secondo il tuo biotipo: quello che non puoi assolutamente ignorare sull’alimentazione
I rimedi naturali per il tuo biotipo: accelera la guarigione
Stile di vita per il tuo biotipo: le scelte che ti fanno star bene
Il protocollo 21 × 3 del biotipo oberhammer
Prendi la scorciatoia dei circoli positivi
Ci siamo, ecco il tesoro
Appendice I. Le schede dei biotipi oberhammer
Appendice II. Tabella di approfondimento
Nota bibliografica
Ringraziamenti
Chi è simona oberhammer
Copyright
Il libro
Questo è un libro riservato a chi vuole guarire in modo naturale, facile e senza stress.
Sei stanco di diete drastiche, rimedi complicati e proposte che non ti piacciono? Hai
seguito tante strade ma il tuo problema sembra non voler passare? Vuoi una guarigione
naturale ma anche facile, per goderti la vita in salute?
Questo libro offre un metodo «chiavi in mano», con un percorso guidato lungo una
mappa. Grazie alla strategia del poco ma ottimo, il metodo Biotipi Oberhammer
lavorerà per te e ti farà ottenere risultati attraverso selezionatissime tecniche e rimedi
naturali per superare la malattia, eliminare i piccoli disturbi quotidiani e vivere in
salute.
L’autrice
Simona Oberhammer, la naturopata più famosa d’Italia, ha condotto i suoi studi e le sue
ricerche internazionalmente e soprattutto negli Stati Uniti, in Germania e in Inghilterra,
paesi dove la naturopatia è una scienza riconosciuta. Si è specializzata in nutrizione,
bioterapie e idrocolonterapia negli USA.
È autrice di diversi libri sul benessere diventati bestseller e tradotti in varie lingue ed
è nota sul web grazie alle migliaia di persone che la seguono nei suoi video su
YouTube, sui social network e sui suoi siti, dove le scrivono centinaia di commenti
ogni giorno. Grazie al Biotipi Club mantiene una relazione online con gli appassionati
del suo metodo.
biotipioberhammer.it
Simona Oberhammer
GUARIGIONE NATURALE CON I 4
BIOTIPI OBERHAMMER
Avvertenza
Il metodo proposto in questo libro è sicuro ed efficace. Esula tuttavia dalle possibilità di un testo una
previsione delle reazioni e delle conseguenze alla errata applicazione del metodo. Pertanto, nonostante
la massima cura posta nella redazione di questo libro, sia l’Autrice che l’Editore declinano ogni
responsabilità riguardo all’applicazione delle informazioni fornite.
L’Autrice e l’Editore non intendono formulare giudizi diagnostici o prescrivere interventi in forma
terapeutica, bensì promuovere l’informazione e la conoscenza delle tematiche sul benessere.
Le storie contenute nel libro sono di persone che mi hanno permesso di riportare i risultati che hanno
ottenuto con il metodo Biotipi Oberhammer. Per rispetto alla privacy sono stati cambiati i nomi e alcuni
piccoli particolari, senza però togliere nulla ai fatti terapeutici.
GUARIGIONE NATURALE CON I 4 BIOTIPI
OBERHAMMER
Questo libro è dedicato a tutte le persone che mi seguono come naturopata e a
quelle che già applicano il metodo Biotipi Oberhammer.
Siete migliaia e migliaia. Leggete i miei libri, siete presenti sul mio canale
YouTube, sul mio sito, sui social network. Grazie per tutti i vostri feedback,
per la condivisione dei vostri risultati, sia online sia durante i miei corsi in
aula, nei miei videocorsi e nel Biotipi Club online. Il vostro entusiasmo e la
vostra fiducia in me e nei miei metodi mi hanno spinto a scrivere questo libro
per offrire alle persone che desiderano star bene un percorso che garantisce
una guarigione naturale ma anche facile, come tutti meritano.
VUOI GUARIRE NATURALMENTE MA SENZA
FATICA? PARTI DA QUI
Con te, passo dopo passo
Comincio questo libro così: sfatando le idee errate che troppe persone
hanno nella testa. Non so se per te è così, ma io ho avuto queste convinzioni
nella mente per tanto tempo. E ho dovuto faticare per arrivare a capire che c’è
un’altra strada. E trovare le soluzioni per percorrerla.
Il percorso che ti propongo si basa sui principi che ho perfezionato in anni
di studi, ricerche e grande impegno. Sono i capisaldi di un metodo oggi
seguito da migliaia di persone:
Ricorda che meriti di star bene. Di vivere in un corpo sano, che ti faccia
sentire forte e sicuro, libero di fare programmi senza l’impedimento della
malattia, di gioire con le persone che ami senza essere accompagnato dai
dolori, sentirti a tuo agio senza l’imbarazzo che certi disturbi creano, usare
tempo e soldi per far ciò che ti piace e non per star dietro ai tuoi problemi di
salute.
Non credere a chi ti vuole convincere del contrario.
E adesso, preparati a un piccolo esercizio. Voglio essere sicura che non
sciuperai il tuo tempo. Ci vorrà un attimo!
Che tipo di guarigione vuoi?
Oggi sono sempre di più coloro che cercano la guarigione attraverso soluzioni
naturali. Le motivazioni principali sono due:
sei stanco di fare fatica per stare meglio, e vorresti qualcosa che ti dia
risultati senza troppi sforzi;
cerchi un programma naturale facilmente applicabile, in cui non devi
sottoporti a diete drastiche, utilizzare rimedi complicati o sforzarti a
mangiare cose che non ti piacciono;
pur con tutte le soluzioni che hai provato, il problema migliora per un
breve periodo ma poi si riaffaccia come prima;
il disturbo, nonostante il tuo impegno, non si è risolto definitivamente, o
addirittura è peggiorato;
hai voglia di goderti la vita;
vuoi una guarigione naturale però anche facile.
Hai letto la prima lista e cerchiato i pallini? Bene, ora passa alla prossima.
Questo libro non fa per te se:
vuoi cambiare continuamente strada nella ricerca della salute, ovvero fai
varie prove ma non sei disposto a scegliere un metodo e abbracciarlo
completamente. Ho visto molte persone arrivare da me dopo percorsi del
genere e non stavano per niente bene. Siccome so che fare le cose in
questo modo peggiora la situazione, non sono disposta a essere complice
dei tuoi fallimenti;
sei alla ricerca di programmi drastici. Nella mia esperienza ho notato che
non si ottiene nessun beneficio in più con le diete rigide, le terapie
complicate o i programmi basati su prodotti o concetti lontani dalla
nostra cultura e tradizione. Le mie soluzioni sono quindi naturali però
anche semplici e veloci. I rimedi li trovi sotto casa e sono facilmente
integrabili alla nostra frenetica vita quotidiana, ai pasti al ristorante, ai
viaggi, alle giornate piene di impegni;
vuoi dedicare molto tempo alla tua salute. Mi spiace, ma non ci credo.
Non credo che per mantenersi sani siano necessarie ore di trattamenti
ogni settimana. Credo alle piccole abitudini quotidiane. Alle soluzioni
strategiche. Se ti piace usare il tuo tempo libero per occuparti della
salute, con rimedi lunghi ed elaborati, non sono la persona giusta. Io
insegno a occuparsi della propria salute nel minor tempo possibile, per
poi divertirsi;
vuoi solo leggere senza applicare. Ti darò poche cose da fare, che
potranno entrare tranquillamente nella tua routine quotidiana, secondo la
potente tattica del poco ma ottimo: però quelle cose le dovrai fare;
godere della vita non è una tua priorità.
Guarda ora i pallini cerchiati nella prima lista e poi quelli della seconda: se
hai cerchiato anche solo un pallino nella seconda lista, il libro non fa per te.
Mi dispiace. Ti farei solo sprecare tempo. Il mio consiglio è di regalarlo a
qualcuno che pensi si ritrovi nella prima lista.
Se invece non hai cerchiato i pallini della seconda lista, sono pronta per
procedere con te. Sarò la tua naturopata personale, al tuo fianco.
Anzi, un momento, ho dimenticato di avvertirti di una cosa importante: se
prosegui con la lettura di questo libro, la tua visione della salute, della
malattia e della guarigione non sarà più la stessa.
Avverranno trasformazioni dentro di te.
Vedrai le cose in modo nuovo.
Sei ancora qui?
Bene, allora prima di tutto devo consegnarti una cosa importante, che ti
aiuterà nel percorso della guarigione. Devi averla subito.
In questo momento consegno nelle tue mani…
LA MAPPA DELLA GUARIGIONE NATURALE E
FACILE CON I BIOTIPI OBERHAMMER
Comincio facendoti una domanda: che valore dai alla tua salute? Pensaci
bene.
Alto?
Penso proprio di sì.
«Non mi godo più niente» è una frase tipica che sento dire da chi sta male.
Il piacere di essere vicino alle persone amate si riduce quando è disturbato
dalle sensazioni sgradevoli del corpo malato, un bel viaggio diventa un
tormento, è difficile fare programmi, lavorare, anche godere delle cose
semplici della vita come guardare un buon film, occuparsi della propria casa.
Ecco perché, quando ai miei corsi parlo della salute, la descrivo come un
tesoro. Quando lo possediamo tutto va meglio, ma senza di esso ogni passo
della vita è un po’ più difficile, certe volte addirittura tormentato.
Una mappa segreta per te
Queste pagine del libro sono le più importanti di tutte per farti ottenere i risultati che
desideri: ti mostrano un modo completamente nuovo di vedere le cose. Se invece
continui a rapportarti con la tua malattia e con la tua salute nel vecchio modo,
impedisci la guarigione naturale e facile e ti costringi a percorsi faticosi.
Per ciascuno di noi c’è un biotipo che può dare i migliori risultati e garantire la
guarigione naturale e facile: è il tuo biotipo, o più precisamente, come imparerai, il tuo
biotipo dominante secondo il metodo Oberhammer. Con questo libro scoprirai qual è il
tuo. I passi da seguire sono questi:
1. Fai il test.
2. Leggi il tuo biotipo (aria, acqua, terra o fuoco). Ti parlerà di te. Del tuo corpo,
della tua mente, delle tue abitudini, di cosa ti irrita e di cosa ti allieta. Dei tuoi
disturbi ricorrenti e di come reagisci.
Ci sono falsi miti sulla salute che stanno sabotando la tua guarigione. In questa fase
impari a sostituirli con tattiche innovative e semplici:
1. Poco ma ottimo.
2. Guarisci solo se ti pulisci.
3. Semplice è efficace.
4. La formula magica della sinergia.
5. Tagliato su misura.
6. Va bene solo se ti piace.
7. Naturale è sano solo se lo fai bene.
Per ottenere la guarigione naturale e facile dovrai fare poche cose ma seguendo 4
punti, senza trascurarne nessuno, secondo le indicazioni del tuo biotipo.
Attraverso questa scorciatoia guarisci facendo quello che ti piace e che si adegua
meglio alle tue abitudini. Troppo bello per essere vero? Scoprirai che con i circoli
positivi diventerà la tua realtà.
In questo momento avrai dato una lettura veloce alla mappa e di sicuro
certe frasi non avranno per te un particolare significato, proprio come quando
teniamo una mappa segreta tra le mani ed è ancora da decifrare.
Ma ti dico subito una cosa: tu non dovrai preoccuparti di niente. Ti ricordi
la promessa che ti ho appena chiesto? Di lasciarti guidare da me leggendo
pagina dopo pagina, senza saltare nulla. Ecco, in questo modo potrò essere la
tua naturopata personale, e quando arriverai alla fine saprai leggere la tua
mappa – e percorrerla – senza alcuna fatica. Del resto forse hai già capito che
io sono una fan del «fare poca fatica». E pensare che sono una persona che si
impegna molto in quello che fa! Che senso ha, però, faticare dove non serve?
Sei d’accordo con me, vero? Quindi nel percorso della guarigione naturale e
facile, fidati, ho già faticato io per te. Tu devi solo lasciarti guidare, tenendo
questa mappa tra le mani.
Questi sono i disturbi che puoi risolvere
E ora ecco un elenco dei disturbi che beneficiano del metodo Biotipi
Oberhammer. Sono tanti perché, come scoprirai più avanti, lo scopo del
metodo è rendere l’organismo forte e capace di superare la malattia: il corpo
viene depurato, la capacità immunitaria aumenta, le funzioni fisiologiche sono
riequilibrate, c’è un’influenza benefica su tutti gli organi e sulle malattie a
essi correlate.
Se il tuo biotipo è forte, tu sei forte.
Questo metodo non solo ti aiuta a guarire, ma è anche la miglior forma di
prevenzione in assoluto.
Digestione
Nutrizione
Fame eccessiva
Appetito carente
Carenze alimentari
Denutrizione, deperimento
Intolleranze alimentari
Sete scarsa o eccessiva
Intestino
Fegato e cistifellea
Piccola insufficienza epatica
Alterazioni del flusso biliare
Cistite
Uretrite
Urina scarsa o eccessiva
Urina alterata (troppo scura, schiumosa ecc.)
Disturbi renali
Edema
Cuore e circolazione
Ritenzione idrica
Gambe gonfie, pesanti
Capillari fragili
Varici
Pressione alta
Pressione bassa
Tachicardia
Palpitazioni
Aterosclerosi
Sangue, alterazioni
Anemia
Iper o ipoglicemia
Aumento degli acidi urici
Colesterolo alto
Trigliceridi elevati
Pelle ipersensibile
Pelle arrossata
Pelle impura
Eczema
Ragadi
Dermatite
Foruncoli
Geloni
Comedoni
Acne
Caduta dei capelli
Forfora
Unghie fragili, rigate, deformate, ruvide
Prurito
Macchie cutanee
Artrite
Crampi
Rigidità muscolare e articolare
Osteoporosi
Dolori articolari
Reumatismi
Sciatica
Scricchiolio articolare
Tendenza al prolasso
Apparato respiratorio
Tosse
Sinusite
Mal di gola
Raffreddore
Bronchite
Apparato ginecologico
Ciclo mestruale
Sindrome premestruale
Mestruazioni dolorose
Dismenorrea (mancanza di mestruazioni)
Disturbi della menopausa
Vampate o caldane
Occhi e bocca
Peso e cellulite
Sovrappeso
Sottopeso
Alterazioni del metabolismo (troppo lento o troppo veloce)
Cellulite dura o molle
Sistema nervoso
Irritabilità
Bruxismo
Mente iperattiva
Nervosismo
Stress
Sbalzi di umore
Insonnia
Livello energetico
Stanchezza
Risveglio difficile
Difficoltà a concentrarsi
Apatia
Altro
La signora che si siede di fronte a me dice con disappunto: «Per stare meglio
faccio davvero molta fatica. Mi devo impegnare tanto». Ha grandi occhi neri,
qualche chilo in più e lunghi capelli ramati che oscillano nervosi mentre
aggiunge: «Se mangio qualcosa di troppo, per esempio se esco a cena con gli
amici, perdo subito i risultati raggiunti. Non dovrei mai concedermi niente».
Si ferma un attimo per riprendere fiato: «E poi, nonostante gli sforzi, il mio
disturbo migliora per un po’ per poi ripresentarsi come prima. Anzi,
ultimamente è peggiorato». Adesso la sua bocca forma una piega amara
mentre i capelli sono ritornati immobili. I grandi occhi neri mi fissano:
«Perché i programmi di guarigione naturale costringono a cambiare tanto le
abitudini, a diete drastiche, o complicate, o strane, così diverse dal nostro stile
di vita?». Conclude con la voce venata di delusione: «Perché devo fare tanta
fatica?».
La donna che mi sta parlando si chiama Chiara. L’ho appena conosciuta e
quello è il suo spazio di consulenza privata, che dedico a ogni iscritto durante
i miei corsi. Ascolto le loro storie e poi insegno loro come possono stare
meglio.
Ma quel giorno c’era qualcosa di importante che dovevo imparare anch’io.
Quando guarire è difficile
Consigliai alla mia amica una serie di rimedi naturali, quelli che ritenevo
potesse tollerare nella sua situazione. Ma dentro di me sapevo che non
sarebbero stati sufficienti. Così passavo ore e ore di fronte al monitor, fino a
sentire gli occhi bruciare, alla ricerca di una nuova soluzione. Ordinavo
dall’estero scatoloni di libri, che aprivo avidamente strappando il cartone. Li
sottolineavo con righe e frecce alla ricerca della risposta giusta. Avevo spesso
la sensazione di esserci vicino, ma che contemporaneamente mi sfuggisse
qualcosa. Giorni e giorni di fatica, notti insonni, brevi fughe improvvise dal
mio studio per prendere un po’ di aria con la mia cagnolina che zampettava
vicino e la mia mente che saltellava lontano, dove sperava di trovare la
formula magica.
Intanto Elizabeth aveva fatto ulteriori accertamenti, ma non era emerso
nulla di rilevante. Con i miei rimedi era leggermente migliorata, ma solo a
fasi alterne. E io sentivo la morsa che si stringeva.
Un aiuto che arriva da lontano
«Simona, stai lavorando troppo, vieni a trovarmi a Londra.» Era una collega
che mi parlava, Helena. Avevamo studiato insieme negli Stati Uniti. Sapeva
tutto delle mie ricerche e conoscendomi era anche certa che, quando mi
impuntavo, non mollavo mai. L’invito arrivò all’improvviso e altrettanto
all’improvviso feci la valigia e salii su un aereo diretto a Londra.
Seduta vicino al bow window della sua cucina, con la rituale tazza di tè in
mano, le raccontai del mio sconforto, delle mie ricerche.
Le dissi di Elizabeth, cui ero molto legata. Volevo assolutamente aiutarla.
Le dissi anche che stavo cercando qualcosa che rendesse i miei metodi meno
impegnativi e faticosi e che la soluzione mi sembrava vicina, eppure
continuava a sfuggirmi, come quando tenti di trattenere l’acqua tra le mani.
Helena mi ascoltò con i suoi occhi quieti. Eravamo sempre state due
amiche che si bilanciavano: pacata e riflessiva lei, impetuosa e sempre alla
ricerca di qualcosa io.
La sua voce era dolce quando mi disse semplicemente: «Simona, riposa
per qualche giorno, poi ritorni sul problema». Seguii il consiglio. Continuare
con tanta testardaggine non mi faceva bene. Andai a trovare gli amici e visitai
la Tate Gallery, ci passo sempre quando capito a Londra. Arrivò il giorno del
mio volo di ritorno. Il pensiero di Elizabeth era di nuovo martellante. Salutai
Helena con un abbraccio e la lasciai ai suoi impegni in studio. Avevo qualche
ora libera prima di partire per l’aeroporto di Heathrow, quindi decisi di fare
un salto in una zona piena di librerie che si occupano di vecchie edizioni. In
passato mi è capitato di trovare testi molto interessanti. Scesi lungo la scala a
chiocciola di uno dei miei negozi preferiti, lasciando il primo piano
scintillante di luci e i volumi nuovi per inoltrarmi nella penombra
dell’interrato.
È stato un attimo: quel libro mi aspettava su una vecchia poltroncina,
probabilmente lo aveva lasciato lì qualcuno che lo aveva sfogliato poco
prima. Era di formato grande, con la copertina verde bordata di arancione e
l’immagine di un uomo in bianco e nero: si trattava di Ippocrate, il padre della
medicina. In realtà non mi aveva attirato Ippocrate in sé, ma il titolo del libro:
Aria, acqua, terra, fuoco. Autori vari. Aprendolo capii il motivo di quelle
dimensioni inusuali: si trattava di fotocopie rilegate.
Soffiai via la polvere dal dorso e mi accomodai sulla poltroncina a
sfogliarlo. Uno schema, una piccola tabella, attirò subito il mio sguardo.
Chiusi il libro e dopo pochi minuti ero alla cassa per pagarlo e portarlo a casa
con me. Sentivo che tra quelle pagine si nascondeva la risposta che cercavo.
Non aprii più il libro finché non mi trovai in aereo. Lo avevo tenuto come
un tesoro nella borsa, aveva attraversato i raggi X dei controlli aeroportuali,
era salito con me sulla stretta scaletta che mi aveva fatto approdare alla mia
poltrona. Seduta vicino al finestrino, quando l’aereo decollò, guardai il mondo
diventare piccolo sotto di me.
Amo volare perché mi sembra di osservare non solo il paesaggio, ma
anche ciò che mi riguarda con una prospettiva più ampia. Lassù tra le nuvole
ho iniziato a leggere il libro. E a consultare quella tabella.
Il libro parlava di tipologie, cioè delle costituzioni che Ippocrate già
migliaia di anni fa aveva individuato. Io in realtà avevo già indagato molto su
questo argomento. Era una strada che avevo battuto più volte nelle mie
ricerche, ma non mi aveva mai convinto completamente. Non che la ritenessi
sbagliata, ma si inseriva in contesti troppo lontani dal mio sistema di salute
naturale, comunque già testato ed efficace con tantissime persone. Dovevo
trovare qualcosa che migliorasse il mio metodo, non qualcosa che lo
stravolgesse, perché in quel caso avrei perso tutti i risultati che stavo donando
a chi lo seguiva.
Con il libro aperto sul tavolino estraibile e la matita in mano, arrivavano
come flash le tipologie che avevo già studiato ed escluso perché non mi
sembravano in linea con il mio metodo di naturopatia.
Le principali tipologie che avevo già valutato erano:
Per offrire quel risultato a Elizabeth mi ero concentrata su un aspetto alla base
del mio metodo di naturopatia: la disintossicazione. E poi l’ho focalizzato
sulla sua tipologia.
L’organismo, per essere sano, deve essere libero dalle scorie. Scoprirai più
avanti che, se vuoi avere veri risultati, un passo fondamentale è quello di
inserire la depurazione del tuo corpo in ogni programma di benessere.
L’elaborazione che avevo fatto leggendo il libro in aereo riguardava il
collegamento tra i quattro elementi e il tipo di tossine. Sono proprio queste
scorie a rallentare la guarigione e a costringere a programmi drastici e
faticosi, che spesso causano peggioramenti.
Disegnando gli schemi ecco cosa avevo scritto.
TOSSINE E 4 ELEMENTI
Causano gonfiore: sono tipiche di disturbi quali ritenzione idrica, gambe gonfie,
cistite, urina scarsa, disturbi ai reni, calcoli renali, eczema essudativo, capillari
fragili, artrite accompagnata da gonfiore, edema, articolazioni gonfie, borse sotto
agli occhi, occhiaie scure, lacrimazione eccessiva, disturbi della circolazione
venosa, cellulite, varici, linfatismo, congestione delle ghiandole linfatiche,
formazioni di cisti liquide, sovrappeso con ritenzione di liquidi, metabolismo lento,
ipotiroidismo, meteoropatia.
È proprio su questa linea che sono state condotte le mie ricerche successive.
Con poco è possibile ottenere molto
Sono passati anni dal giorno in cui, mentre volavo tra le nuvole, disegnavo
schemi sul tavolino reclinabile. Anni di assestamenti, di controlli, di
modifiche, di elaborazioni. Anni in cui raccoglievo i dati, li confrontavo, li
verificavo. Se Elizabeth è stato il mio primo successo, tanti sono stati i passi
indietro. Ma gli errori servono. Hanno contribuito alla crescita delle mie
competenze. Io non mi sono mai arresa: è tipico della mia natura andare
avanti con testardaggine finché le cose funzionano. Questa estrema dedizione,
che coincide con l’amore che provo per la mia professione e per le persone
che seguo, è stata sicuramente un elemento chiave per il successo che ho
ottenuto negli anni successivi, quello che mi ha reso la naturopata più famosa
d’Italia. Ed è stato anche un elemento chiave dello studio intrapreso sulla
guarigione naturale e facile. Sapevo che ci voleva tempo, sacrificio e un
grande impegno economico. Ho investito infatti migliaia di euro per portare
avanti i miei studi.
Man mano che la mia faticosa ricerca procedeva, i risultati sono diventati
più evidenti. Le sperimentazioni confermavano che bastava un piccolo sforzo
per ottenere miglioramenti, facendo poche cose, ma giuste per la propria
tipologia.
Ero felice perché era quello che in cuor mio desideravo ardentemente, ma
che avevo paura persino di sognare: poco sforzo e tanti risultati!
Le persone che si rivolgevano a me:
tattiche da conoscere;
trappole cui far attenzione;
soluzioni da applicare.
Era un sabato mattina di primavera. L’aria entrava tiepida nel mio studio.
Venerdì il programmatore mi aveva consegnato il software per confrontare i
dati che raccoglievo da tanto tempo. Non volevo ovviamente aspettare il
lunedì per testarlo. Seduta alla mia scrivania, il sorriso spuntava sulle labbra
man mano che facevo i controlli finali: era evidente che chi utilizzava il mio
metodo secondo la propria tipologia, come lo avevo assestato man mano,
otteneva benefici garantiti, in modo naturale, veloce e senza troppa fatica. C’è
stato un momento in cui scorrendo i tabulati la mia fronte si è accigliata: i dati
evidenziavano nitidamente che chi ignora la propria tipologia tende ad
ammalarsi di più. Bastano pochi accorgimenti per evitarlo, ma se vengono
tralasciati l’organismo è sottoposto ad affaticamento e stress, con il rischio di
compromettere la salute o di peggiorare malattie già esistenti. In quel
momento pensai a Gabriele e Isabella, una coppia che si era rivolta a me
giorni prima. Pur impegnandosi, avevano scelto direzioni sbagliate, non
adatte alla rispettiva tipologia: lui aveva la prostata sempre più infiammata e
doveva interrompere di continuo il lavoro per recarsi a urinare; lei vedeva
peggiorare di anno in anno l’acne, ed era costretta a ricorrere a stratagemmi di
ogni tipo per mascherarla.
Riportai l’attenzione ai tabulati sul computer per verificare i dati: quello
che leggevo era il riassunto di ciò che avevo elaborato in anni. Respirai
profondamente e con un’espressione di soddisfazione che si stampava sul viso
sentii che ero arrivata alla fine di un lungo e faticoso viaggio. Con un clic
deciso il mio dito spense il computer. Tutto funzionava, il lavoro era finito. Il
mio sistema di salute naturale si era arricchito di un nuovo e fondamentale
metodo, che chiamai Biotipi Oberhammer.
Uscii dallo studio. Mentre mi lasciavo avvolgere dai profumi primaverili,
mi avviai alla macchina passando dal parco. Ero soddisfatta. Le persone che
stavano usando il metodo Biotipi Oberhammer ottenevano risultati in modo
naturale ma anche facile e veloce.
Pensai a Chiara e al giorno in cui aveva posto la fatidica domanda: «Perché
per guarire devo fare tanta fatica?».
Ora avevo la risposta.
Come si è diffuso il metodo Biotipi Oberhammer
È da tanto tempo che i biotipi fanno parte dei miei programmi naturopatici.
La mia prima conferenza risale al 1997: se sei iscritto alla mia newsletter sai
che i miei eventi registrano spesso il tutto esaurito, e anche in quell’occasione
fu così. Ho proseguito poi negli anni con corsi, interviste e nuove conferenze.
Quindi nel 2012 ho pubblicato un video su YouTube, diventato molto famoso,
sulla disintossicazione intestinale, dove spiegavo il mio approccio ai disturbi
del colon attraverso la propria tipologia. A oggi è stato visualizzato da quasi
un milione di persone! In migliaia sono venute ai miei corsi, dove, attraverso
un colloquio con me, hanno ottenuto un programma basato sul loro biotipo. Si
tratta di persone che volevano una soluzione ai loro problemi e di
professionisti interessati a conoscere meglio i metodi da me ideati. Poi nel
2015, quando ho pubblicato il libro Curarsi con acqua e limone, ho scritto per
la prima volta del mio metodo Biotipi Oberhammer. E ho aperto il mio sito:
www.biotipioberhammer.it. L’interesse crescente per i miei biotipi è esploso:
essendo il libro diventato un bestseller, in migliaia mi hanno inviato messaggi
per chiedermi un testo specifico sui biotipi.
Era giunto il momento di scrivere. Mentre lavoravo al mio nuovo libro mi
è però stato fatto notare che il mio sistema veniva imitato da altri
professionisti. Ma ci sono abituata: è successo altrettanto con il rimedio della
«doccia interna» con acqua e limone. Se prima c’era pochissimo materiale,
poi l’interesse, soprattutto in internet, è esploso. In realtà mi sento solo
onorata se altri si ispirano al mio lavoro (anche se comunque preferirei essere
citata); nel caso dei biotipi però, nonostante le imitazioni, ho atteso ancora per
essere certa di poter dare il massimo ai miei lettori, in modo che il mio lavoro
degli ultimi ventitré anni potesse essere pubblicato in tutta la sua completezza
e con le tecniche efficaci che mi contraddistinguono.
Ciò che trovi in questo libro è quindi il mio programma originale dei
biotipi, secondo il metodo Oberhammer. Perciò fai bene attenzione: quando ti
parlerò dei biotipi intendo sempre i Biotipi Oberhammer.
Sono molto felice che tutti i miei lettori ora possano tenere tra le mani il
libro che con pazienza chiedono e aspettano da tanto tempo.
Cosa hai imparato in questo capitolo
Arrivando fin qui hai imparato una cosa importante: la guarigione può essere
davvero naturale e facile, applicando il metodo giusto.
Se i tuoi precedenti tentativi di ritrovare la salute in modo naturale sono
falliti, adesso sai che non è di certo colpa tua, bensì del fatto che hai utilizzato
metodi o rimedi non adatti alla tua tipologia. Forse lo erano per qualcun altro:
chiunque fosse, la tipologia era diversa dalla tua.
Hai inoltre imparato che c’è anche per te la possibilità di ottenere i risultati
che desideri, senza fare troppa fatica, senza sottoporti a rinunce eccessive. Hai
la possibilità di ottenere la guarigione naturale e facile.
E allora andiamo subito a scoprire…
IL SEGRETO CHE NASCONDIAMO TUTTI
Per guarire ci sono strade lunghe e strade brevi, questo lo hai imparato nel
capitolo precedente.
La strada che io voglio mostrarti in questo libro è quella più diretta.
Per spiegarti come puoi risolvere i tuoi disturbi senza troppa fatica e senza
delusioni, devo ora parlarti di quattro donne e quattro uomini. Seguimi, tra
loro ci sei anche tu.
È una calda giornata d’estate e il sole batte forte. Ci sono quattro donne
che camminano nelle vie assolate della città: Arianna, Angela, Tiziana e
Flavia.
Arianna vorrebbe fare una doccia perché sente la pelle inaridita dal calore
e soffre per l’aria condizionata a cui è costretta in ufficio.
Angela avverte le gambe sempre più gonfie e congestionate: le caviglie
sono più grosse del solito e vorrebbe stendersi con gli arti sollevati, per
trovare sollievo.
Tiziana si incammina con passo stanco, il caldo la affatica e le abbassa la
pressione, rallentando i suoi movimenti: vorrebbe stare al fresco e riposare.
Flavia si muove velocemente, ha il viso arrossato; si ferma spesso al bar
alla ricerca di bevande fredde per ridurre il senso di calore bruciante al corpo.
E ora un’altra scena.
È una fredda giornata invernale, ventosa e grigia. Ci sono quattro uomini
che si preparano per andare al lavoro: Attilio, Antonio, Tommaso e Franco.
Attilio ha una sciarpa che gli copre la gola e la alza fin sopra al naso
quando il vento tira forte: le raffiche di aria gli danno fastidio.
Antonio prende l’ombrello: la pioggia lo irrita, così come le giornate
umide.
Tommaso si copre bene con giubbotto, guanti e cappello: soffre di
raffreddori frequenti e il muco si accumula fastidiosamente nel suo corpo.
Franco invece è abituato a vestirsi leggero: soffre più il caldo che il freddo.
E adesso una domanda.
Perché quattro persone reagiscono in modo differente
alla stessa giornata?
mantenerci sani;
guarire più in fretta;
digerire bene;
dimagrire;
dormire meglio;
aiutare l’intestino;
eliminare la cellulite;
avere una bella pelle.
Puoi farlo mentre sei al supermercato a fare la spesa o intanto che passeggi
nelle vie della tua città. Prova a osservare il viso, il corpo, il modo di
camminare delle persone attorno a te.
Cosa c’è da notare?
Vedrai corpi esili e longilinei e corpi massicci con ossatura e muscoli ben
sviluppati, volti allungati e delicati e volti decisi con la mascella squadrata.
C’è chi cammina veloce anche se ha poca fretta e chi cammina lentamente
anche se è in ritardo. E ancora chi parla mantenendo un tono di voce sempre
concitato e chi si esprime a bassa voce anche se è arrabbiato. Vedrai donne
con i fianchi abbondanti e altre con i fianchi stretti, uomini con il torace ben
sviluppato e altri con il torace piccolo.
Tra le persone esistono molte differenze, non solo etniche ma anche per
quanto riguarda la struttura corporea, mentale, metabolica e di accumulo di
tossine e scorie. Tutti i giorni ci confrontiamo con queste differenze – al
lavoro, in palestra, al supermercato, in famiglia – però spesso non realizziamo
un concetto fondamentale: se le persone sono così diverse tra loro, anche ciò
che fa loro bene o male lo è. Così come è diverso ciò che permette loro di
ottenere risultati significativi. È vero che esistono delle regole generali di
salute e benessere, ma se vuoi ottenere una guarigione naturale e facile è
fondamentale conoscere le differenze. Un programma di salute, una dieta, un
rimedio naturale, un consiglio di stile di vita, un percorso depurativo
elaborato in base alle caratteristiche personali permette di raggiungere risultati
davvero sorprendenti.
Stai perdendo tempo e soldi
Sono dal mio amico dentista, per la periodica pulizia dei denti.
«Simona, so che stai scrivendo un nuovo libro. Qual è l’argomento?»
«Parlerà della biotipologia.»
«E cos’è?»
Il mio amico dentista non è impreparato: ha studiato per anni ed è un
chirurgo dentale. Ma non conosce la biotipologia – anche se è una branca
della medicina – semplicemente perché questa scienza è relegata in un
angolino buio. Non perché sia poco efficace, anzi. È però finita tra gli scarti, a
favore di cure generalizzate, più veloci da prescrivere.
Scopo della biotipologia è studiare le differenze tra gli esseri umani e
creare gruppi di appartenenza, con classificazioni a seconda delle
caratteristiche somatiche, fisiologiche, endocrine, metaboliche o psichiche. Si
basa sul concetto che, sebbene ciascuno di noi sia una persona unica,
originale e irripetibile, esistono delle tendenze comuni che portano ai disturbi
digestivi, alle intolleranze, al sovrappeso, a certe modalità di rapportarsi al
cibo, a uno stato emotivo simile e così via.
Una volta conosciuto il tuo gruppo, quello a cui assomigli di più, potrai
intraprendere la via della guarigione naturale e facile, soprattutto se la
abbinerai alla disintossicazione secondo il tuo biotipo. Avrai i risultati che ti
meriti perché saprai esattamente cosa fare, evitando tutto ciò che per te è
inutile o, ancora peggio, dannoso.
Quando ho creato il metodo Biotipi Oberhammer ho studiato a lungo
questa scienza in tutti i suoi aspetti e, sebbene abbia scelto di seguire la
classificazione ippocratica, come ti ho raccontato nella mia storia, la mia
maniacale attenzione a tutti i dati mi ha portato ad analizzare ogni tipo di
classificazione delle varie scuole. I miei colleghi me lo dicono spesso:
«Simona, ma quante ricerche e controlli fai, sono troppi!». Io eccedo nella
ricerca scientifica e nella verifica quando creo un metodo, lo so, ma non
riesco a fare diversamente; è il percorso che devo compiere per poter dire alle
persone: ecco, adesso so di potervi dare il meglio. Io tengo tantissimo a chi mi
segue, voglio con tutta me stessa che tornino a stare bene, ecco perché mi
comporto in questo modo. Magari potrei essere più veloce, ma questo è il mio
modo di procedere.
Quando ho abbracciato la biotipologia, quindi, con tutta la mia passione e
la mia voglia di dare veri risultati, non solo l’ho studiata a fondo, ma sono
anche voluta andare alla ricerca dell’origine di questa scienza, così efficace
ma così poco considerata. Ho scoperto che da sempre l’uomo, per cercare di
comprendere la sua natura, ha sentito l’esigenza di classificare l’essere umano
in gruppi: dei biotipi si parla fin dal principio della medicina, sia in Occidente
sia in Oriente. Se vuoi saperne di più e vuoi approfondire la provenienza del
mio metodo ho preparato per te un riquadro di approfondimento. Oppure
prosegui con me, per scoprire da subito quanto il tuo biotipo può aiutarti con
la guarigione che desideri.
In Occidente. Il termine «biotipologia», a livello medico, fu coniato per la prima volta dal
dottor Nicola Pende nel 1922. In realtà da lui venne definito qualcosa che c’era già
tanto tempo prima: le origini della biotipologia occidentale, la più vicina a noi, si
ritrovano nelle scuole medico-filosofiche nate in Magna Grecia. Fu però Ippocrate,
celebre medico greco di Coo (460-370 a.C.), il primo a stabilire, attraverso la teoria
umorale, che così come quattro erano gli elementi fondamentali della natura (aria,
acqua, terra e fuoco), altrettanti erano gli umori fondamentali che governavano
l’organismo (flemma, sangue, bile nera e bile gialla), influenzandone lo stato di salute o
di malattia. A loro volta questi elementi rappresentavano le quattro qualità della
materia: il caldo, il secco, l’umido e il freddo. Quattro erano i «temperamenti» che ne
risultavano: flemmatico (o linfatico), sanguigno, melanconico (o nervoso) e collerico (o
bilioso). Successivamente il famoso medico Galeno (129-199 d.C.) confermò questa
distinzione quaternaria e codificò con ancora più precisione i temperamenti ippocratici.
Ma facciamo un passo indietro nella storia, per vedere cosa successe dopo
Ippocrate e Galeno. Seguì un lungo periodo di silenzio che durò fino al Rinascimento,
quando, per opera della Scuola salernitana in Italia e di quella di Montpellier in Francia,
si risvegliò l’interesse per la biotipologia. Successivamente molti autori si cimentarono
in questo compito di classificazione: le proposte spesso erano basate sull’osservazione
sperimentale e la statistica, utilizzando criteri morfologici, fisiologici, psicologici,
metabolici, embriologici ed endocrinologici. Famosi furono Telesio, nel Cinquecento,
Bufalini e Beneke, nell’Ottocento, i francesi Leon Restand e Claude Sigaud e l’italiano
Nicola Pende tra la fine dell’Ottocento e l’inizio del Novecento, e poi René Allendy nel
Novecento. Anche Carl Gustav Jung, a livello psicologico, utilizzò quattro tipologie
nella sua pratica terapeutica.
In realtà, oltre agli specialisti più famosi che ho citato, ce ne furono tanti altri che si
occuparono di biotipologia. Tutti furono animati dallo stesso intento: individuare i gruppi
di appartenenza, definire le varie predisposizioni patologiche e poi elaborare un
sistema personalizzato per aumentare l’efficacia dei trattamenti terapeutici.
Poi, ancora una volta, i riflettori puntati sulla biotipologia si spensero. Nella medicina
accademica lo studio delle tipologie è stato seguito, con interesse altalenante, fino agli
anni Sessanta del secolo scorso, quando è stato abbandonato definitivamente per
porre l’attenzione sul processo patologico in sé e sulle cure farmacologiche.
Da sempre definito come il padre della medicina, in realtà Ippocrate può essere
descritto ancora meglio come il padre della naturopatia, per la sua fede nella capacità
della natura di sanare la malattia e la sua visione olistica della guarigione.
Costituzioni Sheldon:
Endomorfo
Mesomorfo
Ectomorfo
Longilineo tonico-stenico
Longilineo atonico-astenico
Brevilineo tonico-stenico
Brevilineo atonico-astenico
Costituzioni Viola:
Normotipo (megalosplancnico)
Longitipo (normosplancnico)
Brachitipo (microsplancnico)
Costituzioni omeopatiche:
Carbonica
Sulfurica
Fosforica
Fluorica
Carbonitrogeno
Ossigenoide
Idrogenoide
Costituzioni cinesi:
Costituzione legno
Costituzione fuoco
Costituzione metallo
Costituzione terra
Costituzione acqua
Costituzioni ayurvediche:
Costituzioni tibetane
Vento (rLung)
Bile (mKhrispa)
Flemma (Bad-kan)
Costituzioni Sigaud
Digestivo (gastrointestinale)
Respiratorio (broncopolmonare)
Muscolare (osteomuscolare)
Cerebrale (cerebrospinale)
Cerebrale
Respiratorio
Digestivo
Genitale
Muscolare
Costituzioni Allendy:
Atonico aplastico
Atonico plastico
Tonico plastico
Tonico aplastico
Costituzioni Kretschmer:
Picnico
Atletico
Astenico
Displasico
Androide
Ginoide
In linea di massima le tipologie che sono state elaborate nel corso della storia sono
raggruppate in gruppi di tre, quattro o cinque classi:
Durante gli studi mi sono inoltre accorta che le persone fanno fatica a trovare il loro
biotipo nelle tre categorie, perché sono poche. Le cinque categorie, invece, a mio
avviso rendono l’identificazione del proprio biotipo difficile: sono troppe.
René Allendy Atonico aplastico Atonico plastico Tonico plastico Tonico aplastico
Elizabeth, quando guarì e ritornò al suo amato orto botanico, mi disse con gli
occhi di nuovo vivaci: «Tutti dovrebbero sapere bene cos’è il biotipo!». In
realtà la maggior parte di noi ha in mente un’idea, magari vaga, ma essendo
questo concetto il grande escluso della professione terapeutica, ecco per te
una definizione più precisa.
Il biotipo è la natura individuale, l’impronta con la quale nasciamo, e
delinea le tendenze innate che caratterizzano il nostro organismo. Non
riguarda solo l’aspetto fisico (magro, grasso, alto, basso eccetera), ma è anche
alla base, per esempio, del comportamento alimentare, del rapporto con il
cibo, della capacità di digestione e assimilazione, del tipo di reazione allo
stress, del modo che ciascuno ha di rispondere a trattamenti di guarigione o a
programmi dimagranti. E soprattutto anche della diversa produzione di
tossine e di scorie che intasano il corpo e rallentano la guarigione.
Ogni biotipo quindi è soggetto a determinati disturbi e predisposto ad
alcuni cibi o accorgimenti alimentari, a programmi di disintossicazione
definiti, a precisi rimedi naturali, a specifiche terapie. Se non segui le
esigenze del tuo biotipo guarisci con più fatica e difficoltà, o peggio non
guarisci affatto.
Individuare il tuo biotipo è quindi un passo fondamentale per ottenere
risultati veloci e una guarigione naturale e facile. Se per esempio cerchi da
tanto tempo di sbarazzarti di quegli antiestetici rotolini sulla pancia, o di
migliorare la digestione, o di dormire meglio, o di eliminare le imperfezioni
dalla pelle, sbagli a cercare una soluzione generica. Quello di cui hai bisogno
è ricevere la formula adatta al tuo biotipo, per le tue personali esigenze.
Come un vestito su misura per te
Immagina di voler cercare il tuo vestito ideale, quello che non solo ti piace ma
che ti fa anche stare comodo, a tuo agio. Un abito che accompagna
perfettamente i tuoi movimenti, si adatta con precisione alla forma delle tue
spalle, alla lunghezza delle tue gambe, alla circonferenza della tua vita.
Adesso figurati due scene diverse.
Nella prima scena entri in un grande magazzino, cerchi un abito che ti
piace e poi vai in camerino a provarlo. Se non è quello giusto esci e ne cerchi
un altro, quindi provi anche questo. Se dovessi andare alla ricerca dell’abito
davvero adatto al tuo corpo probabilmente dovresti entrare e uscire dal
camerino più e più volte, e con molta probabilità alla fine non troveresti
l’abito perfetto per te, nel senso che magari dovresti riprendere l’orlo dei
pantaloni o modificare il girovita.
E ora la seconda scena. Vai da un sarto che prende le misure del tuo corpo,
osserva i pregi e le imperfezioni, ti chiede con quali stoffe ti senti a tuo agio,
valuta quali colori ti valorizzano e poi confeziona un abito su misura per te.
Cucito secondo le tue esigenze. Quando lo indossi ti calza a pennello, fa
emergere il tuo fisico, si adatta bene alle tue forme e quando ti muovi ti senti
a tuo agio. Non ti stringe da una parte, non è troppo largo dall’altra. La stoffa
non è rigida ma morbida come piace a te, del colore che ti illumina. Con
questo vestito stai davvero bene.
Ecco, il metodo Biotipi è così. Come un vestito su misura. Si adatta
perfettamente alle esigenze del tuo corpo, ai disturbi che tendi a sviluppare
più di frequente, al tuo tipo di digestione e al modo specifico che ha il tuo
organismo di accumulare le tossine o di liberarsene.
Quando si fa molta fatica
In genere soffriamo più spesso delle malattie tipiche della nostra tipologia.
Ma non è sempre detto. In ogni caso, con il biotipo vicino a te puoi affrontare
qualsiasi malattia: quelle specifiche del tuo biotipo ma anche quelle
appartenenti ad altri biotipi.
«Perché?» ti domanderai.
Per spiegartelo ti chiedo di pensare a un albero: immaginalo elevarsi dal
terreno, con le radici che sprofondano nella terra. Per crescere sano, ha
bisogno che siano forti e ricevano tutto il nutrimento necessario: acqua e
preziosi sali minerali, per nutrire il suo tronco, le sue foglie, i suoi frutti.
Ora ti faccio una domanda. Se l’albero ha foglie secche, o fa nascere frutti
scarsi, o cresce male, applicheresti un rimedio sui suoi rami o rafforzeresti le
sue radici? Penso che la tua riposta sia la seconda.
Ecco, quando segui un programma secondo il tuo biotipo smetti di
occuparti dell’albero con delle soluzioni momentanee, per esempio spruzzare
qualcosa sulle foglie, ma vai alla causa: rendi sane le radici. Le nutri nel
modo appropriato. Quando queste guariscono, anche il resto dell’albero
diventa sano. Qualsiasi sia il problema, c’è un miglioramento: le foglie
diventano più belle, i frutti più abbondanti, il tronco più robusto.
Rendere forte il tuo biotipo significa rendere forte te stesso: il tuo corpo è
allora in grado di superare sia le malattie tipiche del tuo biotipo sia eventuali
malattie tipiche di altri biotipi. Non è necessario che tu segua il programma di
un biotipo diverso. Continuerai a seguire il tuo, che ti rafforzerà e ti
permetterà di guarire dai vari disturbi. Soprattutto se il programma che segui è
basato sulla disintossicazione secondo il tuo biotipo, come nel mio metodo.
«È più importante sapere che tipo di persona ha una malattia, anziché sapere che tipo
di malattia ha una persona.»
IPPOCRATE DI COO
Michele fin da piccolo era un ragazzo magro, con il petto incavato, pochi
muscoli e il cervello sempre a mille. Con tutti quei pensieri che gli
turbinavano dentro e intorno, spesso veniva sopraffatto dall’ansia e dal
nervosismo. Soffriva anche di una cattiva digestione e, nonostante fosse
magro, aveva la «pancetta». Poi, a trentacinque anni, ha deciso di cambiare la
sua situazione, e dopo aver individuato la sua tipologia con il test ha scelto di
entrare nel Biotipi Club, un’area riservata del mio sito. Le cose in breve sono
cambiate: la digestione è migliorata e il suo corpo ha iniziato a beneficiarne.
Prima, con un’alimentazione non adeguata per le sue necessità, accumulava
più massa grassa che magra: nonostante la palestra, infatti, i muscoli non
aumentavano. Facendo movimento adatto alle sue esigenze e seguendo i
consigli di stile di vita per il suo biotipo, i suoi amici cominciarono a
chiedergli cosa stesse facendo: il suo corpo era diventato più muscoloso, il
suo sguardo più tranquillo e rilassato, perché l’ansia si era ridotta e affiorava
solo nei momenti di forte tensione. Nel quotidiano Michele si sentiva molto
meglio: buona digestione, corpo più tonico con muscoli che finalmente si
sviluppavano, mente attiva ma non cervellotica. In realtà Michele non ha
cambiato il suo biotipo, che è rimasto sempre quello iniziale, ma avendolo
riequilibrato «è come se fosse diventato un altro», come gli dicevano i suoi
amici.
In pratica, così facendo Michele ha potenziato i punti di forza ed eliminato
quelli deboli.
Grazie ai biotipi possiamo diventare migliori, sia fisicamente sia
psichicamente. Se il tuo biotipo sta bene ed è forte, anche tu stai bene e sei
forte.
Fare poca o molta fatica
In questo capitolo hai appreso che ci sono delle diversità che la biotipologia,
una scienza quasi sconosciuta ma fondamentale, classifica in categorie che si
chiamano «biotipi».
Hai poi imparato che queste tipologie sono state da me elaborate
attraverso il metodo Biotipi Oberhammer ispirandomi a quelle ippocratiche.
Ho incluso disintossicazione, alimentazione, rimedi naturali e stile di vita
adatti a ogni biotipo per guarire in modo rapido e senza sforzo.
Il benessere sarà molto più facile da raggiungere. Conservarlo non
richiederà sforzi e tempi lunghi una volta che avrai scoperto qual è il tuo
biotipo e avrai imparato cosa fare per mantenerlo sano.
Lo so che fremi per conoscere il tuo biotipo.
Ti do una bella notizia. È proprio adesso che verrà…
SVELATO IL TUO BIOTIPO
Adesso lo scenario si affolla: non siamo più solo noi due sulla mappa. È
giunto il momento di fare nuovi incontri, di presentarti tutti e quattro i biotipi.
Vi saluterete, vi stringerete la mano, e sai cosa ti succederà? Come primo
passo ti farò fare la conoscenza del tuo biotipo dominante.
Parlerò di te. Del tuo corpo, della tua mente, delle tue abitudini, di ciò che
ti irrita e di ciò che ti allieta. Parlerò dei tuoi disturbi ricorrenti e di come
reagisci. Come ho scritto prima, però, non sono una veggente: sono i biotipi
che mi permettono di conoscere tutte queste cose. Attraverso di loro non solo
potrò parlare di te, ma anche suggerirti le soluzioni ideali che ti faranno
ottenere la guarigione naturale e facile affinché tu possa gestire la tua salute in
modo autonomo, efficace e senza sforzo.
Come secondo passo, facoltativo, potrai fare la conoscenza dei biotipi
diversi dal tuo.
Ti premetto fin da subito che non è indispensabile, ai fini della guarigione
naturale e facile. Puoi scegliere di leggere il tuo biotipo e saltare tutti gli altri,
proseguendo nella lettura del libro, oppure, se vuoi capire meglio le persone a
te vicine, potrebbe interessarti. Allora ti ritroverai a dire: ecco perché mio
marito preferisce proprio quell’alimento, ecco perché mia figlia quando è
stanca ha bisogno di dormire molto, ecco perché il mio collega è così
permaloso, ecco perché mia sorella tende ad avere la digestione difficile.
Conoscendo i biotipi diversi dal tuo si amplia la visuale sulle persone care,
sugli amici, sui colleghi.
Bene, andiamo ora a conoscere i fantastici quattro, e cioè:
il biotipo aria;
il biotipo acqua;
il biotipo terra;
il biotipo fuoco.
Nati dopo anni e anni di studio, pur discendendo dalla tradizione ippocratica, i
miei biotipi hanno assunto durante le mie ricerche caratteristiche proprie: non
sono quindi contraddistinti solo dai quattro elementi ma anche da quattro
ormoni dominanti e da quattro tipologie di tossine dominanti.
BIOTIPI OBERHAMMER
Aria
Acqua
Terra
Fuoco
Cortisolo
Vasopressina
Somatotropina
Adrenalina
Tossine gassose
Tossine acquose
Tossine solide
Tossine infiammanti
Aria per ossigenare, acqua per idratare e purificare, terra per nutrire, fuoco per
riscaldare e cuocere: diamo per scontati i quattro elementi della natura, eppure
senza di essi non ci sarebbe vita. La naturopatia, una disciplina che cura
esclusivamente con metodi naturali, li utilizza per mantenere l’organismo
forte e sano e per aiutarlo a superare la malattia.
Come quattro attori
Mi piace l’idea di presentarti i quattro elementi come attori che recitano nel
palcoscenico del nostro corpo. Ma non solo: aria, acqua, terra e fuoco sono
elementi naturali da cui trae origine ogni sostanza di cui è formata la materia.
Noi stessi, così come il mondo e l’universo, siamo formati dai quattro
elementi; oltre al nostro corpo costituiscono infatti il cibo che mangiamo, gli
alberi, il mare, le stelle che luccicano nella notte, gli animali, lo stelo d’erba
che oscilla al vento. Ciascuno degli elementi è presente, in maggiore o minore
misura, in tutto ciò che ci circonda: dalle cellule del nostro organismo alle
pietre, alle particelle subatomiche.
In cielo come in terra, nella natura come nelle piccole abitudini di ogni
giorno, i quattro elementi sono gli attori della nostra vita.
Eucrasia e discrasia: quando la salute c’è e quando
manca
Secondo la visione ippocratica i quattro elementi possono essere in equilibrio
o in squilibrio.
E adesso siamo arrivati alla descrizione vera e propria dei biotipi. Quando mi
sono trovata a descriverli ho pensato che non ti sarebbe piaciuta una
conoscenza fredda, del tipo: «Il biotipo Aria femminile si comporta così, il
biotipo Terra maschile ama mangiare questo» e così via. Ho preferito
scegliere una presentazione amichevole, e allora ho creato per te otto
protagonisti a cui ho voluto dare dei nomi molto semplici, ma immediati,
affinché tu potessi individuarli subito.
Si chiamano rispettivamente:
Date queste premesse, quando leggerai il tuo biotipo non aspettarti di coincidere al
cento per cento con la descrizione. Sarebbe assurdo poterci catalogare tutti in solo
quattro categorie. Aspettati invece di trovare diversi punti di similitudine con il tuo
biotipo, e altri no. Inoltre considera che alcuni aspetti descritti si manifestano soltanto
quando il biotipo è in squilibrio, ma per fortuna spesso non si è in tale condizione.
Allo stesso modo, se leggerai anche le descrizioni degli altri biotipi, preparati a
rintracciare dei pezzetti di te. In ogni caso nell’applicazione del metodo dovrai attenerti
al tuo biotipo dominante, quello che il test ha individuato esserti più utile. In questo
modo otterrai tutti i risultati che desideri.
Le malattie descritte indicano solo una probabilità
La descrizione di ogni biotipo riporta le malattie di cui potrebbe soffrire
maggiormente. Però fai bene attenzione: questo non significa che ne soffrirai,
ma che seguire le indicazioni per il tuo biotipo ti può aiutare nella
prevenzione di disturbi a cui potresti essere più soggetto, o nel rafforzare certi
organi. Inoltre, ed è un aspetto molto interessante, più si mantiene il biotipo in
equilibrio e maggiore è la possibilità di attuare una vera prevenzione nei
confronti dei disturbi caratteristici della propria tipologia.
Se soffri di disturbi tipici di altri biotipi, è sempre il tuo
ad aiutarti
Potresti notare che certi disturbi di cui soffri non sono caratteristici del tuo
biotipo, ma non fare mai l’errore di cambiare il tuo biotipo scegliendone uno
diverso da quello indicato dal test.
Nelle pagine precedenti ti ho spiegato che seguire un programma in base al
tuo biotipo è come curare le radici di un albero: quando diventano forti e sane,
anche il resto dell’albero è forte e sano. Qualsiasi sia il problema, c’è un
miglioramento.
Ricorda quindi che se il tuo biotipo è forte, anche tu sei forte
nell’affrontare i disturbi, persino quelli caratteristici delle tipologie diverse
dalla tua. La naturopatia è una disciplina che ha prima di tutto lo scopo di
rafforzare l’organismo, in modo che, una volta irrobustito, possa combattere
le varie problematiche. Il modo migliore per raggiungere questo risultato è
occuparti del tuo biotipo dominante e seguire un programma che lo faccia
stare bene.
Come leggere le caratteristiche del tuo biotipo
Nel caso tu non avessi ancora eseguito il test del biotipo, torna subito al capitolo
Svelato il tuo biotipo o vai direttamente su www.biotipioberhammertest.it prima di
iniziare a leggere la descrizione dei biotipi. In questo modo non avrai nessuna
incertezza riguardo alla tipologia a cui appartieni e potrai gustarti la lettura con la
serenità di un risultato sicuro.
Il biotipo aria (o biotipo cortisolico)
Elemento: Aria
Ormone dominante: Cortisolo
FONTI BIOTIPOLOGICHE
L’ELEMENTO ARIA
Più che sulla perdita di peso, il biotipo aria deve concentrarsi sulle tecniche giuste per
aumentare la massa muscolare (massa magra), perché tende a svilupparla con
difficoltà. Infatti il cortisolo è catabolico, cioè riduce la massa magra, e quindi
soprattutto i muscoli (una condizione definita «catabolismo della massa magra»).
Infine, nel biotipo aria la pancia che sporge va combattuta principalmente con
l’eliminazione delle tossine gassose: solo in questo modo si potrà avere un addome
piatto.
Elemento: Acqua
Ormone dominante: Vasopressina
FONTI BIOTIPOLOGICHE
Ippocrate: Linfatico
Marcel Martiny (criterio embriologico): Endoblasta
Nicola Pende (criterio endocrinologico): Brevilineo-astenico
René Allendy: Atonico plastico
Claude Sigaud: Digestivo (gastrointestinale)
L’ELEMENTO ACQUA
Se il biotipo acqua vuole dimagrire, come prima cosa deve concentrarsi su un aspetto:
drenare i liquidi in eccesso, e di conseguenza le tossine che vengono immagazzinate
nei liquidi trattenuti. Il motivo è semplice: quando l’acqua nel corpo non scorre, si
infiltra e ristagna nei tessuti, rendendoli gonfi e pesanti. L’organismo diventa come una
zona paludosa in cui le cellule adipose non sono più in grado di respirare né di bruciare
i grassi. Immagina di gettare dell’acqua sul fuoco: smette di bruciare. È quello che
succede nel corpo del biotipo acqua, dove i liquidi trattenuti favoriscono l’aumento di
peso non solo perché rendono difficile bruciare il grasso ma anche perché rallentano il
metabolismo. Accumulare acqua significa quindi anche accumulare peso, sotto forma
sia di liquidi sia di grasso.
Nella signora Acqua il ristagno dei liquidi è una causa importante della pelle a
buccia d’arancia, cioè della cellulite. Questo inestetismo inizia con la ritenzione di
liquidi e poi altera il tessuto sottocutaneo, trasformandosi in vero e proprio disturbo, in
cui gli adipociti (il tessuto grasso), ormai diventati voluminosi, si legano insieme,
creando noduli difficili da eliminare. Quando la signora Acqua si pizzica la coscia con la
classica pressione che evidenzia la cellulite, la vede molle e nodulosa.
Ma c’è un’altra cosa a cui il biotipo acqua deve dare importanza, più di altri biotipi:
tonificare il corpo. «Mi sento gonfio e molle» è una sua frase tipica, dato che ha una
struttura fisica poco muscolosa. Diversamente dal biotipo terra, che quando è in
sovrappeso ha un tessuto duro e compatto, i tessuti del biotipo acqua tendono a
essere teneri; e se il biotipo fuoco è muscoloso di natura, quello acqua quando non si
esercita perde tonicità. Inoltre il signor e la signora Acqua di solito non amano troppo lo
sport e questo peggiora il problema del peso; in realtà non avrebbero bisogno di
un’attività fisica estenuante, semplicemente di quella giusta, come imparerai in questo
libro. In caso contrario il loro corpo può diventare «paffuto»: il viso si arrotonda troppo,
il collo accumula grasso, le braccia e le gambe si ingrossano, l’addome diventa
prominente e molle, i piedi e le mani si gonfiano.
Elemento: Terra
Ormone dominante: Somatotropina
FONTI BIOTIPOLOGICHE
Ippocrate: Sanguigno
Marcel Martiny (criterio embriologico): Mesoblasta
Nicola Pende (criterio endocrinologico): Brevilineo-stenico
René Allendy: Tonico plastico
Claude Sigaud: Respiratorio (broncopolmonare)
L’ELEMENTO TERRA
La terra è il più concreto tra gli elementi: ti sostiene, la puoi toccare, la sua forma è ben
definita. La sua forza è solida, stabilizzatrice: noi tutti dobbiamo sottostare al suo
potere di attrazione. Simbolo di nutrimento, fertilità, accoglienza, crescita, rappresenta
la forza del corpo e la concretezza delle azioni, la sicurezza materiale e la prosperità.
Se il biotipo terra vuole calare di peso, prima di tutto deve utilizzare una grande risorsa
che possiede: la capacità di sviluppare muscoli facilmente grazie alla somatotropina.
Se fa sport ottiene subito delle soddisfazioni, ma spesso per pigrizia lo evita perché è
tendenzialmente sedentario. Così facendo però perde il beneficio di aumentare la
massa magra, quella costituita da muscoli e che garantisce il miglior controllo del peso:
più muscoli ci sono nel corpo, più si brucia. È il metabolismo a beneficiarne; se
funziona bene evita l’accumulo dei chili in più senza costringere a mettersi a dieta
rigida.
Elemento: Fuoco
Ormone dominante: Adrenalina
FONTI BIOTIPOLOGICHE
Ippocrate: Bilioso
Marcel Martiny (criterio embriologico): Cordoblasta
Nicola Pende (criterio endocrinologico): Longilineo-stenico
René Allendy: Tonico aplastico
Claude Sigaud: Muscolare (osteomuscolare)
L’ELEMENTO FUOCO
Per il biotipo fuoco non è difficile dimagrire, tuttavia deve farlo in modo sano, per
ottenere un risultato duraturo. Prima di tutto deve consumare alimenti adatti a lui, che
lo ripuliscano dalle scorie, liberandolo dal grasso in eccesso attraverso la depurazione.
Inoltre deve equilibrare il suo sistema nervoso, per evitare di cadere nella fame vorace,
in cui è portato a ingurgitare senza freno.
Per gli amanti degli schemi e delle classificazioni, ho compilato la seguente tabella che
riporta alcune caratteristiche rilevanti dei biotipi in un sistema più tecnico.
Corporatura Longilinea, esile, asciutta, Curvilinea, morbida, Robusta, solida, Atletica, tonica
poco muscolosa rotondeggiante muscolosa
Tronco e torace Piatto, stretto ed esile Corto, largo Largo, lungo, Triangolare,
bombato allungato
Angolo braccio e Maggiore di 180° Minore di 180° Minore di 180° Uguale a 180°
avambraccio
Mano Lunga, poco muscolosa Larga, poco Ampia e muscolosa Lunga e muscolosa
muscolosa
Collo Sottile, magro Ampio e non troppo Ampio e robusto Lungo e muscoloso
lungo
Volta palatale Ovalare Larga, con buon Arrotondata con Ben conformata, con
equilibrio prevalenza del equilibrio dei
anteroposteriore e diametro diametri
trasverso anteroposteriore su
quello trasverso
Cute: temperatura Fredda e secca Fredda e umida Calda e umida Calda e secca
Cute: Sottile, secca e disidratata Spessa, pastosa, Consistente, spessa, Irrorata fino a
conformazione pallida turgida rossore evidente,
consistente
Tipo di energia Energia vitale ma di breve Energia tranquilla Energia resistente Energia costante a
durata con necessità di alla fatica fisica livello fisico e
riposo alternata a livello
psichico
I 4 biotipi normopeso
I 4 biotipi sovrappeso
Tutti i biotipi sono fantastici! Non ti fidare se ti
presentano un biotipo come peggiore di un altro
1. fatto il test;
2. fatto conoscenza con il tuo biotipo dominante.
Ora sai già molte più cose rispetto a quando hai iniziato a leggere e le
informazioni stanno prendendo forma nella tua mente, con una nuova visione
della guarigione e la conoscenza dei biotipi, di cui sei diventato quasi esperto.
Adesso sei pronto per passare alla terza fase, per addentrarti insieme a me
più in là nella mappa.
Aspetta, però: devo prima porti una domanda.
Ti è per caso guizzato nella mente, come un pesciolino, il pensiero di
passare subito alla quarta fase, dedicata alle soluzioni? Se così fosse, sappi
che è normalissimo. Anche a me, che sono piuttosto impetuosa quando cerco
qualcosa, succede di correre verso quella che mi sembra la soluzione. Eppure,
poi tante volte succede che devo tornare indietro, e perdo tempo. Quindi ti
ricordo di nuovo la promessa che mi hai fatto all’inizio: di seguirmi passo
dopo passo, affinché io sia la naturopata personale al tuo fianco e possa
aiutarti nella guarigione naturale e facile.
Non saltare perciò alla quarta fase, se vuoi evitare di sprecare tempo
prezioso, sbattendo contro gli ostacoli e rendendo la guarigione più difficile e
faticosa.
Adesso infatti devi assolutamente conoscere…
LE 7 TRAPPOLE CHE STANNO SABOTANDO LA
TUA SALUTE E LE 7 TATTICHE PER GUARIRE
Stavo navigando sul mio sito, e tra le centinaia di commenti che vengono
scritti ogni giorno uno mi ha colpito particolarmente. Ecco cosa diceva.
«Non sto bene e sono sempre alla ricerca della soluzione. Navigo in
internet, leggo libri, articoli sulle riviste. Sono pieni di consigli. Io cerco di
applicarli, ma ormai sono talmente tante le cose che mi sembra di dover fare
per stare bene che mi sono demoralizzata. Se non le faccio mi sento in colpa,
se le faccio mi sembra di dover lavorare a tempo pieno per guarire. Sono
confusa più che mai. Ho la sensazione di non avere alcuna chiarezza su quello
che devo fare. E intanto niente migliora. Michela.»
Informazioni come formiche
Hai presente un formicaio? Ecco, le informazioni sul benessere oggi sono
così: come un ammasso di formiche che si muovono in tante direzioni. Se
appoggi la mano lì vicino, ne vieni subito invaso.
Le informazioni non arrivano ordinate, integrate l’una con l’altra, in un
programma schematico che ti aiuta e che si affianca a te come un amico
fedele. Arrivano invece sparpagliate, e come le formiche vanno di qua e di là.
Si diffondono sulla tua mano, sul tuo braccio e anche sul tuo corpo se non sei
veloce a ritrarti. Succede, per esempio, quando guardi sul tuo smartphone un
video che ti elenca una serie di consigli. Li annoti e pensi che siano
importanti; poi, qualche giorno dopo, mentre stai applicando quello che hai
ascoltato nel video, leggi un articolo e trovi altri suggerimenti utili. Applichi
anche quelli, magari tralasciando qualcuno dei precedenti. E ancora, leggi
l’ultimo libro-novità sul benessere e non capisci più se quello che avevi fatto
prima era utile o dannoso, perché questo volume sostiene esattamente il
contrario. Le informazioni, come formiche, arrivano e invadono le tue
certezze.
Sono sempre di più le persone che si siedono di fronte a me durante i
colloqui dei miei corsi in aula, invase dal formicaio delle informazioni.
Paradossalmente, anni fa, quando non era così facile accedere a tante
informazioni come accade oggi con internet, le persone avevano più chiarezza
in testa e ottenevano più risultati. Con questa affermazione non voglio
assolutamente andare contro il mondo del web, che mette tanta conoscenza a
disposizione di tutti – anche io del resto svolgo una parte del mio lavoro
proprio in internet –, ma ti voglio spiegare come non cadere in questa
trappola.
Quante cose devo fare!
Chi cade nella trappola del formicaio di informazioni, oltre a entrare in
confusione – e la confusione è nemica della guarigione –, diventa vittima
delle infinite liste di «cose da fare assolutamente» per stare bene. Come
quando le formiche entrano in casa, in fila l’una dopo l’altra, e poi appena
cerchi di cacciarle si sparpagliano dappertutto. Guardi un video che ti offre
tante informazioni, pensi: «Sì, devo metterle in pratica» e sei grato a chi te le
ha fornite, persino gratuitamente. Ma le informazioni, proprio come le
formiche, non si fermano, giorno dopo giorno le cose che devi fare
aumentano – una vera e propria invasione – e tu inizi a pensare che per stare
bene bisogna impegnarsi davvero tanto e che ci si può concedere proprio poco
riposo.
Anche io, sai, all’inizio snocciolavo in internet informazioni di ogni tipo.
Pensavo di aiutare, informando. Poi ho smesso e ho addirittura cancellato da
YouTube video con centinaia di migliaia di visualizzazioni, perché mi sono
accorta che quelle informazioni erano trappole: sommergevano le persone con
liste e liste di cose da fare, così come i video o gli articoli che ti illudono con I
10 consigli per la pancia piatta, I 10 consigli per mangiare sano, I 10 consigli
per dimagrire. Io oggi offro solo suggerimenti molto mirati, perché quelli
generalizzati sono trappole velenose travestite da regali. Danno piccoli
risultati contro una grande certezza: che la guarigione dovrebbe essere una
lista piena di cose da fare, lunga, faticosa e complessa. Tanto complicata che
l’esito è spesso quello di non fare nulla, oppure di cominciare e poi smettere
subito, lasciando che il disturbo si propaghi a macchia d’olio, fino a diventare
una vera e propria malattia, peggiorando ulteriormente le condizioni di salute.
No, quello che ti meriti è molto più semplice e veloce. Non sei tu a dover
faticare per cercare la formula giusta, devi trovare qualcosa di pronto, adatto a
te. Se vuoi scoprire come, leggi la prima tattica della guarigione naturale e
facile.
TATTICA 1
Poco ma ottimo
In una casa sporca non stiamo bene. Tantomeno in un corpo sporco. C’è un
problema, però: la depurazione praticata senza criterio può causare danni, o
essere inefficace. Hai bisogno di conoscere un programma depurativo studiato
per il tuo biotipo, per ottenere i risultati che desideri.
Non aggiungo altro perché quando arriverai alle soluzioni sentirai parlare
molto di disintossicazione e di come praticarla al meglio. Alt, aspetta! Sai già
cosa ti sto per dire, vero? Ti ricordo la promessa che mi hai fatto: di leggere il
libro tutto di seguito. Non smetterò mai di ripetertelo, perché sai, ti ho
davvero a cuore. Quindi rimani qui con me. Ora devi conoscere le altre
trappole, altrimenti rischi di caderci dentro.
TRAPPOLA 3
Programmi drastici, complicati o strani
Quando ero disperata e volevo aiutare la mia cara amica Elizabeth, i miei
rimedi, sebbene efficaci, erano troppo elaborati e complicati, quindi ho fatto a
me stessa una promessa solenne: avrei cercato solo soluzioni semplici,
facilmente applicabili e comprensibili. Soluzioni basate su rimedi che si
potevano inserire con agilità nella vita quotidiana, che si trovavano in
qualsiasi negozio vicino a casa e che si potevano adattare al ristorante e in
viaggio. È stata una promessa faticosa, perché mi sono dovuta impegnare
molto per mantenerla. Ma ora ne vado fiera, perché le tecniche che propongo
oggi, dopo averle a lungo testate, hanno queste caratteristiche:
niente di drastico;
niente di elaborato;
niente di complicato;
niente di strano;
niente di costoso;
niente di difficile da reperire.
Fidati, non sarà difficile applicare la formula magica. Potrai farlo entrando
in un posto speciale che si chiama tempio del benessere. Lo visiterai tra poco,
prima però devo farti conoscere le ultime trappole, altrimenti la formula
magica non funziona.
TRAPPOLA 5
Programmi generici
Dal momento che hai letto il libro fino a qui (se ci sei arrivato saltando le
pagine precedenti ritorna subito all’inizio e leggi tutto di seguito, altrimenti
non saprai mai usare davvero la mappa della guarigione naturale e facile), la
trappola numero cinque la conosci bene. È il tema principale di questo libro: i
rimedi generalizzati, uguali per tutti, non funzionano bene. Soprattutto se, in
caso di malattia, non vengono considerati i diversi tipi di tossine che ogni
biotipo accumula. Non solo non aiutano la guarigione, ma in molti casi
aggravano un sintomo lieve che può diventare una malattia molto più seria.
TATTICA 5
Tagliato su misura
La medicina più è amara più fa bene: sussiste la convinzione che per guarire
bisogna soffrire. Diete drastiche, rinunce, addio ai condimenti, piaceri da
mettere nel cassetto, abitudini da modificare completamente. Costringersi a
fare quello che non piace per guarire è una trappola in cui cade la maggior
parte delle persone. Ma non è assolutamente necessario, anzi, è
controproducente: la mente rifiuta i sacrifici e abbandona qualsiasi metodo
che avrebbe potuto offrirti benefici. E intanto la tua salute peggiora.
TATTICA 6
Va bene solo se ti piace
Scoprirai una scorciatoia che passa proprio attraverso il fare quello che ti
piace.
Sì, proprio così! Non dallo sforzo, ma dal piacere.
I risultati arriveranno e la guarigione sarà sia naturale sia facile. Ti
serviranno i circoli positivi, un concetto cardine del mio metodo. A suo tempo
te lo spiegherò, per adesso ricorda solo che non ti meriti di soffrire per
guarire. Ci sono altre possibilità per te, altre strade. E passano dal piacere.
TRAPPOLA 7
Il pericoloso fai da te
Se sei iscritto al mio canale YouTube, o leggi le mie email, sai che dico
sempre: «Naturale è sano solo se lo fai bene». Proteggere le persone dalla
trappola del fai da te è diventata un po’ una mia missione, da quando leggo di
continuo commenti sui danni subiti da chi pratica soluzioni pericolose.
Tutti i rimedi e le tecniche del mio metodo, ovviamente, sono stati
rigorosamente controllati da questo punto di vista, per garantirti la massima
sicurezza e tranquillità.
Concludo avvisandoti che se vuoi proseguire nello sperimentare rimedi
senza sicurezza, magari mescolandoli a quelli che ti propongo io, preferisco
che tu vada da un’altra parte: non voglio diventare complice dei rischi che
scegli di correre.
Cosa hai imparato in questo capitolo
Hai imparato che le trappole sono 7 e che basta cadere anche solo in una di
queste per rendere la guarigione difficile, se non impossibile.
E adesso una domanda: sei dentro una di queste trappole, o ci sei caduto in
passato? Se la risposta è sì, innanzitutto ti ripeto che non è colpa tua. Stai
cercando di fare del tuo meglio.
La buona notizia è che, d’ora in poi, sulla tua mappa hai tutte le trappole
segnate! Di certo non vuoi più caderci dentro, visto che hai imparato le 7
tattiche per starne alla larga.
Mi complimento di nuovo con te!
Hai appena terminato la terza fase della mappa, cioè quella dedicata alle
trappole e alle tattiche della guarigione. Facciamo di nuovo un riassunto.
Nella terza fase della mappa hai:
IPPOCRATE DI COO
Le fondamenta: scoprire il biotipo
Senza saperlo, in realtà sei già entrato nel tempio del benessere quando hai
scoperto il tuo biotipo dominante. Non potevo ancora dirtelo perché dovevo
spiegarti i concetti un po’ per volta. Avere a fianco il proprio biotipo è la
condizione sine qua non, cioè indispensabile, affinché un sistema di
guarigione appoggi su fondamenta solide. In questo modo il tempio del
benessere ti garantisce una base sicura, che ti sorregge bene.
I 3 pilastri
Sono le strutture portanti del mio metodo e devono essere tutti presenti,
affinché l’intervento sia completo. Questo non significa che dovrai impegnarti
di più, basterà inserire nel tuo quotidiano piccoli accorgimenti, appartenenti
però a ogni pilastro. Sarà la magica formula della sinergia (la quarta tattica) a
potenziare il risultato. Ecco quali sono i pilastri.
Primo pilastro: alimentazione
«Siamo quello che mangiamo»: è una frase che avrai sentito mille volte, ed è
profondamente vera. Però un buon risultato lo puoi ottenere solo con i
consigli alimentari elaborati per il tuo biotipo dominante.
Secondo pilastro: rimedi naturali
Costituiscono un ottimo compendio in un programma di guarigione, se
abbinati alle altre parti del tempio del benessere e soprattutto se indicati per il
proprio biotipo dominante.
Terzo pilastro: stile di vita
Il programma non può definirsi completo se non comprende il tuo stile di vita:
le abitudini quali la capacità di gestire lo stress e il movimento possono
influenzare profondamente il tuo benessere; in accordo con il tuo biotipo sono
particolarmente efficaci.
Il tetto: la disintossicazione
E poi, sopra, c’è il tetto: si tratta della disintossicazione. Sovrasta tutto perché
è sempre indispensabile quando si vuole guarire il corpo con la naturopatia.
Combattere le tossine è un’azione importantissima.
Hai già imparato che ogni biotipo è caratterizzato da tipi di tossine
differenti, che hanno bisogno di trattamenti differenti. È un aspetto
fondamentale del mio metodo Biotipi Oberhammer.
Poco ma ottimo: portalo con te nella lettura
Sei entrato nel tempio del benessere e ti ho mostrato la sua struttura. Arrivato
fin qui hai finalmente compreso aspetti della guarigione completamente
inediti, e sei solo a metà del libro! Stanno per arrivare i grandi benefici. Per te
che hai avuto l’intelligenza di proseguire nella lettura ecco le soluzioni: ti sto
per svelare come utilizzare al meglio il metodo Biotipi Oberhammer, per
vivere finalmente la vita serena che sogni da tempo. Sono basate sulla tattica
del poco ma ottimo e ti ho appena spiegato come trovarle ed evidenziarle,
attraverso l’icona e le tue sottolineature.
Adesso ritorna all’immagine del tempio del benessere; nelle fondamenta
trovi Scoprire il biotipo, e questo è un passo che hai già fatto: conosci ormai
bene le basi del tempio. Ora sposta lo sguardo in alto, al tetto. È da qui che
partiremo nella conoscenza del tempio del benessere, dal suo tetto che ti offre
una protezione sicura dalla malattia.
Preparati a fare il tuo ingresso nel tempio del benessere in grande stile.
Sì, è arrivato il momento, ora…
DISINTOSSICATI CON IL TUO BIOTIPO: CORPO
LIBERO DALLE SCORIE
Gli eccessi di tossine nel corpo, quando non eliminati, causano non solo
malessere, perdita di vitalità e cattivi odori, ma anche malattie vere e proprie.
Questa affermazione la puoi verificare facilmente, non devi credermi sulla
parola. Come? Iniziando a disintossicare il tuo corpo molti sintomi
scompaiono: se in casa non hai più sacchetti dell’immondizia accumulati
l’ambiente torna pulito, l’aria è di nuovo fresca, senza malsani odori
sgradevoli.
Quando invece i sacchetti continuano ad accumularsi, dal malessere si
passa alla patologia vera e propria. Possono manifestarsi i problemi
dermatologici (come la pelle che si infiamma, che prude, che imbarazza con
l’acne), la ritenzione idrica (che gonfia le gambe o le segna con varici), le
infiammazioni ginecologiche (che costringono ai salvaslip, tormentano con i
bruciori, limitano i rapporti sessuali), il mal di testa (che rende pesanti anche
le giornate più belle), i disturbi digestivi (che fanno bruciare lo stomaco, o
arrivare a sera con il cibo ancora non digerito), i problemi intestinali (con il
peso della stitichezza, la pressione della pancia gonfia, le fitte della colite), i
dolori articolari (che limitano nei movimenti e fanno sentire anziani), la
debolezza del sistema immunitario (che fa passare da un raffreddore all’altro)
e tante altre patologie ancora. Anche i problemi estetici, come la pelle spenta
o che si segna prematuramente con le rughe oppure la cellulite, hanno un
diretto collegamento con l’eccesso di tossine.
La tossiemia, dunque, causa notevoli problemi, purtroppo spesso in modo
silenzioso e invisibile. Se smetti di portare via i sacchetti dell’immondizia
dalla cucina, infatti, te ne accorgi subito; ma se i processi di depurazione non
avvengono come dovrebbero ci vogliono mesi, o addirittura anni, prima che i
segnali risultino evidenti. I danni provocati dalle scorie tossiche vengono a
galla lentamente, e minano la salute a tua insaputa.
In conclusione, prima inizi a disintossicare il tuo organismo meglio è. Non
buttare via tempo prezioso, comincia adesso! I benefici li avvertirai da subito.
Però, se vuoi ottenere veri risultati, devi seguire la disintossicazione in modo
corretto, in base al tuo biotipo.
IL TERMINE «TOSSINE»
In naturopatia il termine «tossine» è usato in modo diverso rispetto alla medicina,
specialmente quella farmacologica. In medicina questo termine indica sostanze
organiche di varia natura, velenose, in naturopatia invece sostanze di vario genere,
non per forza velenose, che si accumulano nel corpo e lo affaticano con scorie che
peggiorano la sua salute. L’eliminazione di queste scorie crea i presupposti per una
guarigione naturale, facile e duratura.
Sebbene siamo tutti soggetti a tossine di ogni sorta, ciascun biotipo è più sensibile a
determinate tossine: si tratta delle tossine dominanti.
Causate soprattutto da un eccesso di gas nel corpo, le tossine del biotipo aria sono
irritanti. Costituiti per il 99% da azoto, ossigeno, anidride carbonica, idrogeno e
metano, i gas presenti a livello intestinale hanno spesso anche un cattivo odore. In
generale, se nei gas addominali la componente principale è l’azoto si tratta di
aerofagia, con espulsione per via orale. Se invece la componente principale è
l’idrogeno o l’anidride carbonica si tratta presumibilmente di malassorbimento di
carboidrati, con conseguente iperfermentazione batterica.
Uno dei processi che libera maggiormente gas avviene nel colon, dove i batteri
fermentano gli ultimi residui di cibo non digerito dallo stomaco o non assorbito
dall’intestino tenue: maggiore è il quantitativo di cibo mal digerito o mal assorbito e
maggiore è la produzione di gas. Se mangiamo alimenti non adatti al nostro biotipo, la
produzione di queste tossine aumenta notevolmente. Certe tipologie, per esempio,
tollerano molto male i legumi, più precisamente gli oligosaccaridi in essi contenuti, cioè
quei carboidrati resistenti alla digestione: essi passano attraverso l’intestino superiore
quasi inalterati e, quando raggiungono l’intestino inferiore, vengono assaliti dai batteri,
che se ne cibano e sviluppano fermentazione creando così scorie inquinanti.
Le tossine del biotipo aria si evidenziano con disturbi quali gonfiori addominali, ma
anche secchezza della pelle e delle mucose, digestione irregolare, sindrome del colon
irritabile, eczema secco, ragadi cutanee, capelli troppo secchi e sfibrati, unghie
rovinate, raucedine, tosse secca, artrite accompagnata da rigidità e freddezza, muscoli
rigidi, reumatismi, palpitazioni, dolori quali quelli mestruali, occhi secchi, bocca
asciutta, stanchezza, immunodepressione, rughe e problematiche nervose quali ansia,
insonnia, nervosismo, stress, difficoltà a concentrarsi. Ma non finisce qui. L’eccesso di
tossine gassose nel corpo provoca anche tachicardia, batticuore, dolore al petto,
respiro difficile, sudorazioni improvvise, fino ad arrivare a senso di soffocamento. Ti
sembra strano? Dipende dalla sindrome di Roemheld, o sindrome gastrocardiaca, una
patologia causata da un cospicuo accumulo di gas addominali: la distensione dello
stomaco, oltre a creare gonfiore, provoca disturbi funzionali proprio a livello del cuore,
con sintomatologie di tipo cardiologico. In realtà si tratta di gas addominali, spesso
derivati dal cibo in fermentazione nell’organismo.
Le tossine del biotipo acqua, che sono idrosolubili (si diluiscono nei liquidi) e causano
gonfiore, si manifestano spesso con la ritenzione idrica: il volume del liquido
interstiziale, cioè quello contenuto negli spazi tra le cellule, aumenta. Il trattenimento di
liquidi, o edema, può interessare una zona circoscritta, per esempio la zona
perioculare con la comparsa delle borse sotto agli occhi, oppure più spesso le gambe,
ma può essere anche una sensazione di gonfiore generalizzato in tutto il corpo.
Spesso è un meccanismo di difesa, cioè un tentativo di diluire sostanze irritanti, come i
corpi chetonici, l’acido urico e l’urea, tossine tipiche del biotipo acqua.
Altri disturbi frequenti causati dalle tossine acquose, oltre alla ritenzione idrica, sono
la difficoltà a urinare e l’urina scarsa, l’eczema essudativo, i capillari fragili, l’artrite
accompagnata da gonfiore, l’edema, le articolazioni gonfie, la zona perioculare gonfia, i
disturbi della circolazione venosa, la cellulite, le varici, la formazione di cisti liquide (per
esempio alle ovaie).
La ritenzione idrica fa ingrassare perché ha effetti negativi sul tessuto adiposo, cioè
sulle cellule di grasso; queste, in condizioni normali, hanno la capacità di eliminare le
sostanze di scarto, ricevere ossigeno e cedere i grassi per bruciarli e trasformarli in
energia. Ma se sono presenti tossine liquide il processo viene ostacolato: acqua e
scorie si accumulano, le cellule adipose si gonfiano, si ingrossano e tendono a
trattenere il grasso, che diventa difficile da smaltire. Per il biotipo acqua, quindi,
pensare di dimagrire senza depurarsi dalle tossine liquide è davvero uno sforzo inutile.
Se vuole ottenere risultati in modo facile deve prima disintossicarsi dalle sue tossine
dominanti.
Quest’ultimo tipo di tossine sono molto frequenti: fuoriescono dal naso, con il
raffreddore, o dai bronchi. Il muco patologico però si trova anche nelle feci, e le tossine
sotto forma di mucine acide possono fuoriuscire dalla vagina come perdite biancastre.
Il muco spesso protegge le delicate mucose interne dagli agenti irritanti e ha purtroppo
una caratteristica: è un ottimo terreno per i batteri, consente loro di vivere e
moltiplicarsi. Inoltre può essere presente a livello intestinale, e anzi un certo
quantitativo di muco nel colon è normale, perché funge da barriera protettiva.
Generalmente è trasparente, ma diventa patologico quando è in eccesso, oppure è
troppo vischioso, biancastro o peggio giallastro, ben visibile certe volte nelle
evacuazioni con filamenti. Questo muco tende a solidificarsi, ricopre le delicate
mucose interne dell’intestino tenue e peggiora l’assimilazione degli alimenti. Nel colon
invece si trasforma in un terreno adatto alla proliferazione di batteri patogeni, che
ostacolano la flora batterica positiva. Se mancano i cosiddetti batteri simbionti, amici
dell’intestino, aumentano non solo le malattie intestinali, ma anche le patologie causate
da funghi (come la candidosi).
Una manifestazione caratteristica delle tossine del biotipo terra è la placca tipica
dell’aterosclerosi: formata da un insieme di grassi, colesterolo, calcio, tessuto fibroso e
altre sostanze, nel tempo solidifica e si indurisce, incrostando le arterie e
restringendole; a causa di questi detriti si riduce il flusso di sangue ossigenato e
nutritivo che arriva agli organi. Se un frammento di questi depositi di scorie si stacca
dalle arterie diventa una mina vagante, con il pericolo di embolie.
Disturbi tipici causati dalle tossine del biotipo terra sono: senso di compressione al
corpo, pesantezza allo stomaco, formazioni di cisti solide, fibromi, lipomi, catarro
bronchiale e delle vie respiratorie in generale, sinusite, tosse con molto muco, perdite
vaginali dense e biancastre, ipercolesterolemia, ipertrigliceridemia, muco intestinale,
ipertrofia prostatica, occhi con muco, sonnolenza, risveglio difficile, apatia.
Una reazione infiammatoria, insomma, è come una battaglia che produce numerosi
rifiuti che devono essere tassativamente eliminati. Si tratta principalmente di cadaveri
dei microbi uccisi, di cellule distrutte dall’aggressore e di globuli bianchi (fra cui linfociti
T e B e granulociti acidofili, basofili e neutrofili) morti in combattimento. Ci sono poi i
veleni emessi dai globuli bianchi impegnati nella difesa immunitaria, o quelli prodotti
dai microbi durante la battaglia; un esempio di questi rifiuti è il pus, che fuoriesce da un
foruncolo, un ascesso o una piaga.
Le tossine del biotipo fuoco sono tipiche di disturbi quali gastrite, acidità gastrica,
reflusso gastroesofageo, dermatiti, couperose, eritema, eruzioni cutanee, orticaria,
pelle ipersensibile, tosse stizzosa con muco giallo, attacco di artrite infiammatoria,
occhi infiammati, afte, alitosi, gengivite, disturbi alla cistifellea e al fegato. Anche le
vampate della menopausa peggiorano con la presenza di queste tossine. Un tipico
segno è la sensazione di calore e l’arrossamento, caratteristici del biotipo fuoco.
1) Alito cattivo. Se non è causato dai denti, il problema dell’alito pesante deriva di
frequente dalle tossine che provengono dall’apparato gastrointestinale. Spruzzare
spray per rinfrescare l’alito serve a poco, la disintossicazione è la soluzione migliore.
Stitichezza, meteorismo, colite, diarrea, sindrome del colon irritabile: tutti disturbi
fastidiosi e spesso imbarazzanti. Oltre a causare problemi al colon invadono il corpo di
tossine, dato che il colon è il principale organo emuntorio (cioè preposto
all’eliminazione delle scorie che si accumulano nell’organismo). Se è colpito da disturbi
quali stipsi, colite, meteorismo o infiammazione, smette di funzionare come dovrebbe,
portando di conseguenza a un ristagno di scorie al suo interno. Se questa situazione
perdura, le sue pareti diventano porose e non riescono più a fungere da barriera
intelligente, che trattiene le scorie e lascia passare solo i nutrienti.
Ti suggerisco quindi di tenere sempre sotto controllo lo stato di salute del tuo
intestino. Per sapere come fare vai su www.disintossicazioneintestinale.it: troverai dei
video gratuiti in cui te lo spiego.
La disintossicazione è efficace se mirata per il tuo
biotipo
Come hai potuto leggere nel riquadro, ogni biotipo è soggetto a scorie
diverse: solo conoscendo la tipologia delle tue tossine dominanti puoi ottenere
un processo di depurazione davvero efficace e veloce. E, soprattutto, senza
controindicazioni.
Hai presente quando vuoi lavare via una macchia da un capo delicato?
Magari da uno di quei vestiti a cui tieni particolarmente, perché ti sta molto
bene? Prima di tutto valuti cosa ha macchiato il tessuto (per esempio sugo di
pomodoro, frutta, olio, terra o altro), poi scegli i prodotti più adatti, o gli
accorgimenti migliori, per eliminare la macchia. Lo stesso accade con le
tossine. Parlare di depurazione in modo generico è un grande sbaglio; sebbene
sia proposta con queste modalità dalla maggior parte degli articoli, dei video
sul web, dei libri, quando ti depuri in modo generico è come se lavassi il tuo
capo prezioso buttandolo semplicemente in acqua calda, senza considerare di
quale accorgimento ha bisogno. Con il rischio di rovinarlo.
Quindi, se ogni biotipo ha le sue tossine, dovrà ricevere anche il suo
personale programma depurativo. Sono stata chiara? Non un programma
qualunque, ma il suo programma personale.
Se il biotipo aria è caratterizzato da tossine irritanti e dalla disidratazione
non potrà certo ricevere lo stesso programma del biotipo acqua, che al
contrario ha come elemento principale le tossine acquose, che trattiene come
una spugna.
Il biotipo fuoco, invece, produce poche tossine perché ha un metabolismo
veloce e le brucia (è come se corresse di continuo a portare fuori i suoi
sacchetti dell’immondizia, quindi non ne accumula), però con questo
movimento senza sosta si infiamma e brucia anche se stesso. Il suo
programma dunque dovrà essere mirato e non potrà certo assomigliare a
quello del biotipo terra, che accumula tutto e se potesse non porterebbe fuori
nemmeno un sacchetto della spazzatura. Trattiene, solidifica e si congestiona.
La formula della disintossicazione secondo il tuo
biotipo
Ecco la mia formula per disintossicarti secondo il tuo biotipo. Si basa sulla
prima tattica, quella del poco ma ottimo, ed è composta da rimedi
selezionatissimi e a lungo sperimentati, da me e dalle migliaia di persone che
mi seguono. Aiuteranno il tuo organismo a mantenersi libero dai sacchetti
dell’immondizia, cioè a portarli fuori regolarmente. In modo facile ma molto
efficace. Ovviamente ti propongo questa formula in maniera personalizzata
per ogni biotipo.
Sai perché questi rimedi depurano così in fretta? Perché si basano su un
espediente. Procedi nella lettura per conoscerlo.
La scorciatoia per disintossicarti
Certe volte, quando stiamo male, pensiamo che il corpo sia stupido. O
antipatico. «Proprio adesso hai deciso di ammalarti?» Come se ci volesse fare
un dispetto, come se non si impegnasse abbastanza per farci stare bene.
Ma il corpo non è né stupido né antipatico; al contrario, è sempre all’opera
per garantirci benessere, e vuole il meglio per noi. Il problema è che
dobbiamo dargli il nostro aiuto. C’è però un modo per farlo velocemente e
con poca fatica. Di notte.
Adesso forse starai pensando: come, devo star sveglio di notte per aiutare
il mio corpo?
No di certo! Anzi, l’aiuto glielo fornirai proprio dormendo. Meglio di così!
La scorciatoia che ti svelo si basa su un processo corporeo intelligente.
Sono sicura che faresti anche tu la stessa scelta, quindi lascia che te la spieghi.
Pensa in cosa è impegnato il tuo corpo durante il giorno. A sostenerti! Ti
sostiene mentre lavori, mangi, digerisci, vai in palestra, corri a prendere i tuoi
figli a scuola, guidi, sei a una riunione di lavoro. Come puoi immaginare, con
tutto quello che ha da fare durante la giornata non ha molto tempo da dedicare
alle pulizie. Capita anche a te? Se torni a casa di corsa nella pausa pranzo,
devi mangiare e poi uscire subito, non pulisci certo con attenzione la tua
cucina; metti i piatti nel lavello e scappi via guardando l’orologio, perché sei
in ritardo. Quando invece sei a casa con più tempo e calma, per esempio di
sera o nel fine settimana, puoi pulire meglio. Ecco, il tuo corpo si comporta
nella stessa maniera: se di giorno è impegnato a sostenerti nelle mille attività,
il momento in cui ha più tempo e calma è la notte, quando stai dormendo.
Non ha un intero fine settimana a disposizione, può sfruttare solo quel lasso di
tempo in cui è più libero. Ed ecco che entra in azione la sua estrema saggezza.
Oltre a proseguire con i normali processi fisiologici, inizia le pulizie a fondo
di casa. Si guarda intorno, vede sacchetti dell’immondizia da eliminare, li
raccoglie meticolosamente e li mette fuori dalla porta. Più tardi, al mattino, li
porterà fino al cassonetto della spazzatura. Prima vuole occuparsi di un altro
aspetto importante: della riparazione cellulare, quella che avviene soprattutto
di notte, per contrastare i radicali liberi e mantenere l’organismo giovane. È
un’altra attività in cui, mentre tu tranquillamente dormi, lui è impegnatissimo.
Non sempre però gli è possibile seguire la sua programmazione
intelligente. Capita quando di notte deve fare altro, per esempio digerire un
pasto pesante; o quando di mattina, momento in cui va aiutato a trasportare
nel cassonetto dell’immondizia i sacchetti che sono fuori dalla porta, viene
trangugiato subito un caffè, o un cibo solido, che blocca il processo finale di
pulizia.
Allora svegliarsi diventa particolarmente faticoso.
«Mi devo subito lavare i denti, perché sento un sapore strano in bocca.»
«Ho la lingua impastata.»
«Mi guardo allo specchio e noto i miei occhi gonfi.»
«Sono più stanco di quando sono andato a letto.»
«Ho la testa pesante.»
Se prendi la scorciatoia che ti ho insegnato, questo non succede. Ti
serviranno tre rimedi:
Adesso ti spiego passo per passo il procedimento che fa parte del mio
metodo, per disintossicarti in base al tuo biotipo dominante.
1° RIMEDIO
La zuppa detergente secondo il tuo biotipo
GLI INGREDIENTI
PREPARAZIONE
Poni i semi di lino dorati (importante: non utilizzare quelli scuri) in una
pentola con l’acqua necessaria e porta a bollore a fiamma bassa, con
coperchio. Fai bollire a fiamma bassissima per 4 minuti. Filtra subito
(altrimenti si riaddensa) e aggiungi il decotto alla zuppa.
Pulisci subito tegame e colino dopo la preparazione perché se fai passare
del tempo i residui saranno difficili da eliminare.
Biotipo aria:
Dosi di zuppa detergente: 350 ml circa
Composizione del pasto: cibo proteico e cereali
Biotipo acqua:
Dosi di zuppa detergente: 350 ml circa
Composizione del pasto: cibo proteico ed eventualmente pochissimi
cereali
Biotipo terra:
Dosi di zuppa detergente: 400 ml circa
Composizione del pasto: cibo proteico ed eventualmente pochissimi
cereali
Biotipo fuoco:
Dosi di zuppa detergente: 400 ml circa
Composizione del pasto: cibo proteico e cereali
Informazioni sul pasto. Oltre alla zuppa, il pasto sarà molto leggero. Come
avrai notato, per alcuni biotipi è indicato consumare sia cibo proteico sia
cereali, per altri invece quasi solo cibo proteico. Gli alimenti a base di
proteine e i cereali andranno scelti secondo le indicazioni della tua tipologia, e
nel prossimo capitolo, Mangia secondo il tuo biotipo, troverai tutte le
informazioni.
No alle verdure crude con la zuppa. Avrai visto che nel pasto non viene
suggerito il consumo di verdure crude, che infatti non rientrano nella tecnica
della pulizia notturna. L’abbinamento crudo-cotto, specialmente nel caso della
zuppa, causa gonfiori e fermentazioni. Le verdure crude, in ogni caso, se
mangiate la sera sono più difficili da tollerare; la sera è il momento ideale per
un cibo caldo (o tiepido in estate), cremoso ed emolliente come la zuppa
depurativa.
Domande e risposte
Se voglio preparare la zuppa per tutta la famiglia come faccio? Prima di tutto
premetto che sebbene la zuppa sia studiata come depurativo per i diversi
biotipi, essendo un alimento, può essere consumata tranquillamente da tutta la
famiglia come cibo salutare. Va solo fatta attenzione allo zenzero, che il
biotipo fuoco deve evitare. Se più di un famigliare è in fase di depurazione, è
possibile utilizzare le monoporzioni surgelate, da scaldare separatamente.
E se mangiassi solo la zuppa e nient’altro? Spesso mi trovo davanti a
persone convinte di fare un’ottima cosa limitandosi a mangiare per cena solo
una minestrina in brodo, o un po’ di passato di verdura, o verdure crude.
Questa idea è sbagliata: mangiare solo carboidrati, come quelli delle verdure
o della minestrina, anche se sembrano leggeri, conduce a un aumento
dell’insulina rapido e massivo che produce ingrassamento e ostacola i
processi depurativi (nel capitolo sull’alimentazione ti spiegherò meglio questo
meccanismo).
È sempre bene che la cena contenga una parte di cibo proteico.
E se facessi il digiuno serale? È sempre meglio non saltare la cena,
altrimenti ci si espone al rischio di doversi svegliare durante la notte per
mangiare qualcosa, in preda ad attacchi di fame, o di dormire male, con i
conseguenti effetti negativi sul processo di depurazione.
Posso fare uno spuntino dopo cena? Se vuoi effettuare bene la pulizia
notturna non dovrai mangiare altro. Tutto quello che assumi di sera, come ti
ho spiegato, riduce la forza di depurazione del tuo corpo. Spuntini e alimenti
sfiziosi non devi abolirli, ma semplicemente consumarli entro le 17.
Posso salare? Non ho indicato il sale tra gli ingredienti perché la ricetta è
studiata per mantenere intatti i principi nutritivi e il sapore naturale del cibo,
riducendo così la necessità di insaporire. Sala in base alle tue esigenze. Ti
renderai conto che, man mano che proseguirai con le mie tecniche di
disintossicazione, sentirai sempre meno l’esigenza dei cibi salati, perché
anche le papille gustative si «puliscono» e i cibi semplici diventano più
gustosi.
Non mi piacciono i passati di verdura, come faccio? In questo caso taglia
le verdure a pezzettini e prosegui secondo ricetta, evitando di frullare il tutto
alla fine. Sarà un po’ meno efficace, ma comunque molto utile.
Non mi piace il sapore della zuppa, come faccio? Se non è di tuo
gradimento la ricetta terapeutica per il tuo biotipo aggiungi o togli ingredienti
fino a trovare il sapore ideale. Certo, perderà parte della sua efficacia, però, se
segui l’intero schema da me elaborato, ti aiuterà comunque a depurarti.
E se sono intollerante a qualche ingrediente? Eliminalo dalla ricetta.
Nota importante. Lo zenzero non va utilizzato in caso di gastrite o di
reflusso gastroesofageo.
2° RIMEDIO
La doccia interna mattutina secondo il tuo biotipo
La doccia interna mattutina aumenta il livello energetico. Molte persone, dopo aver
preso l’abitudine di bere acqua e limone al mattino, mi scrivono che non hanno avuto
più bisogno del caffè. Altre, però, desiderano continuare a berlo, per puro piacere.
Siccome sai bene che io credo nella salute con gusto, ecco cosa devi fare.
Non bere il caffè appena ti alzi: fai la doccia interna con acqua e limone, mangia il
frutto e, durante la colazione, goditi il caffè.
C’è una bella differenza. Nel primo caso mandi giù un caffè quando il corpo ha
bisogno di essere depurato dalle scorie della notte, e inoltre fai arrivare alle delicate
mucose gastriche una bevanda tendenzialmente aggressiva proprio quando sei a
digiuno.
Nel secondo caso, prima lavi via le scorie della notte, poi mangi un frutto idratante e,
mentre stai riempiendo lo stomaco con del cibo, bevi il caffè, riducendo così il contatto
tra la caffeina e le sensibili mucose gastriche.
Come vedi, cambiando le modalità, si può continuare con una piacevole abitudine
limitando gli effetti negativi.
Per quanto riguarda i diversi biotipi, quello che tollera peggio il caffè è il biotipo aria,
specialmente se è sotto stress; a seguire il biotipo fuoco, in particolare in caso di
infiammazione.
Domande e risposte
Devo usare sempre la ricetta del biotipo per la doccia interna? No, solo
quando la fai seguire alla pulizia notturna. Diversamente puoi utilizzare anche
la ricetta semplice, che trovi nel libro Curarsi con acqua e limone, valida per
tutti, e utile anche se intendi semplificare ulteriormente.
Se non faccio la pulizia notturna devo comunque fare la doccia interna?
Assolutamente sì! Come ogni giorno ti lavi, così ogni giorno al mattino fai la
doccia interna, per lavare il tuo corpo dentro. Deve diventare parte del tuo
stile di vita, come spazzolarti i denti. Richiede poco tempo e ti dà risultati
eccellenti.
E se faccio colazione al bar? Qui ti offro la mia personalissima risposta: a
me piace fare colazione al bar, anche se non è proprio sano. Tanto per
cominciare, vado al bar solo ogni tanto, di solito un giorno a settimana. Prima
di uscire di casa, però, metto in atto le mie strategie: al risveglio faccio la
doccia interna e poi, dopo essermi preparata, mangio un frutto per ottenere
l’azione idratante. Se ti capita di incontrarmi al bar, quindi, sai quale è stata la
mia routine di benessere a casa. E mi raccomando, vieni a salutarmi!
3° RIMEDIO
La tisana del biotipo
Il terzo rimedio è una tisana, studiata specificatamente per le tossine del tuo
biotipo.
Come prima cosa ti presento le ricette per ciascun biotipo. Poi ti spiego
come assumere questo rimedio.
La ricetta della tisana del biotipo
Le piante sono state miscelate in modo da ottenere un effetto depurativo ma
anche riequilibrante per ciascun biotipo, quindi per favorire l’eliminazione
delle tossine dominanti e nel frattempo regalare una sensazione di benessere.
Inoltre le ricette sono state studiate in modo da risultare gradevoli al gusto.
Fai confezionare la miscela dal tuo erborista di fiducia. Prepara la tisana
secondo le indicazioni e, se necessario, dolcificala con del miele o un altro
dolcificante naturale (non usare lo zucchero o i dolcificanti sintetici); se
gradisci la tisana senza dolcificanti, ancora meglio.
Per ogni biotipo è riportata anche la temperatura più indicata per
l’assunzione della tisana. Con la ricetta otterrai una dose di circa 250 ml.
Ha collaborato alla stesura di queste formule la bravissima erborista
Sandra Garzanti.
Trovi tutte le indicazioni nel capitolo Il protocollo 21 × 3 del biotipo Oberhammer dove
ricevi il programma del metodo Biotipi Oberhammer.
Esempi facili per una tecnica molto seria
Bene, abbiamo completato il percorso della depurazione secondo il tuo
biotipo, e adesso sai come portare fuori i sacchetti della spazzatura che si
accumulano. Ho voluto trattare l’argomento con esempi semplici, fuori dal
campo professionale, affinché rimanessero facilmente impressi, sebbene i
rimedi che ti ho spiegato siano stati studiati a lungo e in maniera scientifica. È
stata una scelta ben precisa: voglio che tu ottenga prima possibile i benefici
della depurazione, senza dover affrontare spiegazioni troppo tecniche. Voglio
che tu senta quanto…
Si vive bene con il corpo pulito
Immagina ora di svegliarti al mattino, dopo un sonno tranquillo, sentendoti
riposato e pieno di vitalità. Ti guardi allo specchio, il viso è luminoso, la pelle
fresca, gli occhi sgonfi, la lingua pulita. Il tuo alito è buono. Affronti gli
impegni della giornata con energia e sai che non sarai stanco man mano che le
ore passano, perché hai delle riserve. Il tuo corpo ti affianca con forza fisica e
lucidità mentale. Anche le tue funzioni fisiologiche sono buone: digerisci
senza problemi, l’intestino e la vescica funzionano regolarmente. Le
articolazioni e i muscoli danno armonia ai movimenti, la respirazione è libera
e senza impedimenti. Il senso della fame è equilibrato: non sei sopraffatto
dalla voglia di mangiare a ogni costo qualcosa. Anche se affronti una giornata
faticosa, arrivi a sera senza doverti preoccupare di odori corporei sgradevoli:
quando sei a contatto con gli altri ti senti a tuo agio.
È solo un sogno? No, può essere realtà. La tua, quando il corpo è
disintossicato.
Cosa hai imparato in questo capitolo
Hai conosciuto il tetto del tempio del benessere, quello che ti garantisce una
vera guarigione e un senso di benessere profondo: la disintossicazione.
Questo tetto ti proteggerà sempre. Ora ti prepari a conoscere il primo pilastro.
Sì, adesso…
MANGIA SECONDO IL TUO BIOTIPO: QUELLO
CHE NON PUOI ASSOLUTAMENTE IGNORARE
SULL’ALIMENTAZIONE
«Fa’ che il cibo sia la tua medicina e la medicina sia il tuo cibo.»
IPPOCRATE DI COO
«Scrivo perché non so più dove sbattere la testa: sto male. Alla ricerca della
soluzione leggo e leggo, libri, articoli sulle riviste o in internet. Vedo su
YouTube dei video in cui parlano anche medici molto famosi. Uno sostiene
che la carne fa male, l’altro che fa bene. Uno dice di mangiare tante proteine e
pochi carboidrati, un altro che la dieta mediterranea è la migliore. Uno
consiglia molta frutta e verdura cruda, un altro di limitarla. Poi c’è chi parla
bene della soia e chi è convinto che mangiarne troppa sia pericoloso. Chi dice
che l’alimento più rischioso sono gli zuccheri, chi le proteine animali, chi
sostiene che i centrifugati di frutta fresca siano fonte di salute, chi suggerisce
di evitarli. Io sono confuso. Provo un po’ questo e un po’ quello, ma ormai
non so più da che parte sbattere la testa. Chi ha ragione? Chi ha torto? Ma
perché è così difficile stare bene? I miei problemi comunque non passano,
anzi, ultimamente sono peggiorati. Alberto.»
Le parole di Alberto non mi sono nuove. Nel mio Biotipi Club online,
dove le persone possono sottopormi i loro dubbi e ottenere le mie risposte, i
quesiti sull’alimentazione riguardano molto spesso proprio le informazioni
contrastanti.
Scoprirai che l’alimentazione secondo il tuo biotipo ha tante risposte per
te, per salvarti dalla confusione.
Secondo problema: con me non funziona niente
Ricordi che all’inizio di questo libro ti ho spiegato che per ottenere i risultati
che desideri l’aspetto più importante è cambiare il punto di vista, la visione
della guarigione? Sono fermamente convinta che abbandonare il vecchio
modo di concepire la guarigione è fondamentale per lasciarti alle spalle tutti i
percorsi faticosi.
Affinché io possa darti questi risultati, quindi, prima di dirti come
mangiare devo spiegarti tre errori che devi evitare, altrimenti farai fatica a
ottenere risultati con l’alimentazione.
Errore numero 1: i benefici di un cibo non sono
automaticamente anche i tuoi benefici
Andiamo a scoprirlo, perché quando hai letto che quel cibo fa bene eri
appena al «C’era una volta…».
La storia continua con un secondo capitolo: la digestione. Ti faccio un
esempio con una mela: se mangi questo frutto, ricco di vitamine e minerali,
ma non lo digerisci bene, al tuo organismo cosa arriverà? Il buon senso ci fa
pensare che un cibo mal digerito non apporterà al corpo i suoi preziosi
elementi, se la digestione non avviene correttamente; anche se la tabella
riportata sull’ultimo libro-novità dice che un certo cibo è ricco di sostanze
preziose, senza un sano processo digestivo rimane solo una bella realtà
impressa sulle pagine. Quando questo primo processo non avviene
correttamente, la verità è che nell’organismo vengono prodotte scorie, per
esempio sotto forma di fermentazione, che causano indigestione, alito pesante
e pancia gonfia. È quello che succede, per esempio, al biotipo aria quando
mangia troppo cibo crudo. La nostra preziosa mela, quindi, così preziosa non
lo è più, se non passa la fase di una corretta digestione. Anzi, ha un’azione
infiammatoria sulle delicate mucose intestinali.
Passiamo al secondo capitolo della storia. Se il primo era quello della
digestione, il secondo è quello dell’assimilazione. Immaginiamo che il cibo
mangiato abbia passato con buoni voti la prima fase, quella digestiva. Ora
dovrà affrontare quella successiva, ma nemmeno questa è garantita con
certezza. Di sicuro qualcosa verrà assimilato, ma quanto? E in che modo?
Ecco un esempio che riguarda le proteine vegetali: spesso si sostiene che se
mangiamo proteine vegetali correttamente combinate (per esempio
associando i cereali ai legumi) otteniamo un apporto proteico completo,
perché vengono integrati gli amminoacidi mancanti. Eppure questa
affermazione non considera la biodisponibilità dell’alimento, ovvero come
esso viene assorbito dal nostro organismo; non tutti i cibi infatti hanno la
stessa biodisponibilità proteica, lo scoprirai più avanti. Una struttura fisica
robusta come quella del biotipo terra, o con forti capacità digestive come
quella del biotipo fuoco, non ha problemi con un apporto proteico senza
elevata biodisponibilità. Invece una struttura fisica gracile, che tende alle
carenze alimentari come quella del biotipo aria, con un tale apporto proteico
potrebbe incorrere in problemi. Consigliare quindi il vegetarianesimo o il
veganesimo in maniera indistinta non è sempre sicuro, dato che
l’informazione può essere corretta sulla carta ma non nella realtà: per alcuni
biotipi quell’apporto proteico è valido, per altri no.
E ora arriviamo al terzo capitolo della nostra storia: il processo nutritivo
dell’eliminazione. Immaginiamo perciò che la digestione sia stata buona,
l’assimilazione anche. Cosa succede però se le scorie residue non vengono
eliminate bene? Anche in questo caso il processo alimentare non può definirsi
ottimale. Un esempio? Quando le evacuazioni sono maleodoranti. Ti ho già
accennato a questo problema nel capitolo sulla disintossicazione e ti ho
spiegato quanto le scorie possono sovraffaticare il tuo organismo; se tutto il
processo alimentare è avvenuto correttamente, invece, le evacuazioni saranno
praticamente inodori e il nostro corpo avrà beneficiato del cibo che abbiamo
introdotto al suo interno.
Ti fa bene se tutto finisce bene
Ecco, siamo arrivati alla conclusione della storia. Adesso che la conosci
interamente – non solo una parte – non sarai più tra quelle persone che
leggono: «C’era una volta un cibo che fa tanto bene…» e corrono a comprarlo
e consumarlo. Ti chiederai prima se quel cibo – o quella dieta – fa tanto bene
a te, cioè se tutta la storia finirà bene, con una corretta digestione,
assimilazione ed eliminazione.
Seguire il metodo Biotipi Oberhammer ti aiuterà proprio in questo: ad
arrivare al lieto fine.
Dire solo: «Siamo quello che mangiamo» è un’informazione parziale che può
portare fuori strada.
Errore numero 2: ne faccio solo un pezzetto
Ora ti pongo una domanda: sai cosa ti porta a fare più fatica in assoluto
nell’ottenere risultati con l’alimentazione?
Pensaci un po’ prima di leggere qui sotto la mia risposta.
Ciò che ti porta a fare più fatica è pretendere di voler risolvere un
problema solo con l’alimentazione.
Negli anni di esperienza ho constatato che i migliori risultati emergono
abbinando l’alimentazione:
Sai cosa si ricava in questo modo? Una formula magica. Più precisamente,
la formula magica della sinergia, che è potentissima e si basa sul fatto che un
risultato si raggiunge meglio attraverso la cooperazione di più elementi
anziché l’utilizzo di uno solo. Quindi, se vuoi ottenere un risultato soltanto
con il primo pilastro, quello dell’alimentazione, sarai costretto a sottoporti a
diete più drastiche, piene di rinunce, divieti, regole rigide talmente complicate
da renderti difficile la vita e farti apparire subito antipatico agli amici quando
esci a cena con loro.
Con la formula magica della sinergia, invece, segui alcune semplici regole
alimentari, le abbini alla disintossicazione, ai rimedi naturali e allo stile di vita
(assestando meglio alcune tue abitudini), e avrai la guarigione naturale e
facile al tuo servizio.
Curiosità
«Devo mettermi a dieta.» Se dici questa frase senti che farai qualcosa di piacevole o di
faticoso? Che potrai mangiare quello che ti piace o che dovrai sforzarti? Penso che
sarai d’accordo con me (a meno che tu non sia masochista): il termine «dieta» non
evoca situazioni piacevoli, in cui siamo liberi di mangiare ciò che preferiamo e gustarci
il cibo.
Forse adesso potresti obiettare: «Ma Simona, il termine “dieta” non ha questo
significato sul dizionario». È vero, hai ragione, tuttavia la verità è che le parole ci
influenzano in base alle sensazioni che evocano nella nostra testa: «dieta» non è
collegata al mangiar bene, ma al fare sacrifici.
E sai cosa succede dentro di noi ogni volta che sappiamo di dover compiere dei
sacrifici? Sottoscriviamo il nostro fallimento. Io non credo nella fatica perché non porta
da nessuna parte: il mondo è pieno di persone che fanno fatica ma non è altrettanto
pieno di persone felici dei risultati raggiunti, soprattutto capaci di mantenerli nel tempo.
Anni fa, quando mi sono dedicata ai biotipi e alla guarigione naturale e facile, ho
sottoscritto una promessa: cancellare il pericoloso termine «dieta» dal vocabolario dei
miei metodi; non volevo instillare nelle persone un cattivo seme, che le avrebbe
condizionate in negativo fin da subito.
Poi, proseguendo nell’ideazione del mio metodo, mi sono anche accorta che il
temine «dieta» accostato al concetto della guarigione naturale e facile con i biotipi
Oberhammer è davvero un controsenso. Persino se il tuo obiettivo è quello di
dimagrire. Ti spiego perché: da una parte seguiamo un metodo per il nostro biotipo, per
ottenere un programma su misura, che ci faccia ottenere risultati in modo facile;
dall’altra dobbiamo metterci a dieta. È come dire: fai questa cosa semplice e piacevole,
però in maniera difficile e poco gradevole.
La parola «dieta», quindi, nei miei programmi non la troverai mai. Perché ci tengo
davvero tanto a darti veri risultati, a farti fare poca fatica, a farti gustare la vita nei
momenti migliori e con i tuoi cari.
Errore numero 3: basta che sia «sano», allora va bene
Sono davvero tante le persone che cercano di seguire queste regole, o che
si sentono in colpa se non lo fanno. Ma definire «sana» un’abitudine è
relativo, perché dipende molto dal tuo biotipo. Con questa affermazione non
intendo certo che per un biotipo sia sano mangiare hamburger e bere bibite
gassate e per un altro siano da preferire frutta e verdura; piuttosto, ti
suggerisco di scegliere nell’ampio ventaglio delle buone abitudini quelle
adatte a te.
Io ascolto ogni giorno decine di storie di persone che si fanno del male con
le «abitudini sane» e mi dispiaccio per loro, perché non ne hanno nessuna
colpa. Semplicemente non c’è nessuno che spieghi loro certi particolari che
magari sembrano irrilevanti, ma che sono fondamentali per ottenere i risultati
sperati. E smettere così di fare tanta fatica, inutilmente.
Schiacciati dai buoni propositi
I buoni propositi, quindi, non sempre fanno bene. È una realtà che brucia
quando la scopri, e appena me ne sono resa conto io ho reagito con rabbia.
«Come, con tutta la fatica che sto facendo, adesso viene fuori che nemmeno
serve?».
Penso che sia capitato anche a te nella vita, per esempio sul lavoro. Magari
ti sei impegnato molto, per portare a termine un progetto; hai finito tardi ogni
sera, hai creduto in quello che stavi facendo. Poi, dopo un certo tempo, ti sei
accorto che in realtà non era così importante, che avresti potuto anche non
farlo e non si sarebbe sentita la differenza. Tempo sprecato, ti sei detto,
pensando che avresti potuto passare quelle ore a divertirti anziché a fare tardi
per qualcosa che non lo necessitava.
Ecco, io agli inizi mi sono sentita nello stesso modo, quando ho scoperto
che certe scelte di benessere erano solo fatiche inutili per alcuni biotipi. E mi
sono arrabbiata. Io sono così, all’inizio scoppio. Poi mi sono fermata e ho
pensato che non avrei mai voluto che le persone che si fidavano di me
dovessero faticare ancora per scelte inutili, oltre a privarsi dei piaceri per
qualcosa che a loro non serviva. Oppure che seguissero programmi faticosi,
quando invece bastava solo qualche accorgimento meno impegnativo per dare
gli stessi risultati. E quindi eccomi qui, con la guarigione naturale e facile.
Non voglio che il mangiar sano sia un macigno che ti schiaccia. Vorrei che
fosse una scelta che ti porti a stare meglio, ti aiuti a eliminare i problemi di
salute, ti faccia sentir bene. E soprattutto che non ti costringa a sacrifici
inutili.
Come è strutturato questo capitolo?
Bene, ora sai quali sono i tre errori che possono condurti a fare molta fatica
nel raggiungere i risultati che desideri con l’alimentazione.
Adesso sei pronto per ricevere le indicazioni pratiche su come mangiare i
vari alimenti secondo il tuo biotipo. In questo capitolo ho inoltre preparato per
te dei riquadri di approfondimento e curiosità: informazioni aggiuntive utili
per fornirti una nuova visione della salute e ottenere la guarigione naturale e
facile.
Ricorda che, per individuare il poco ma ottimo, dovrai soffermarti
sull’icona che vedi alla pagina seguente e che segnala ciò che devi fare per il
tuo biotipo. Siccome verranno fornite indicazioni per i quattro biotipi,
evidenzia il tuo come ho indicato dettagliatamente nel capitolo Il tempio del
benessere.
Partiamo da uno degli alimenti simbolo di salute: la verdura.
Quello che non ti viene detto sulla verdura
Chi non ha letto almeno una volta che per stare bene è importantissimo
consumare verdura a sufficienza? Si parla di assumere un numero di porzioni
adeguato, e a fine giornata magari ci si chiede se il «compito» è stato portato
a termine in maniera corretta. È un’abitudine sana, perché la verdura contiene
vitamine, sali minerali, enzimi e tanti altri nutrienti indispensabili alla salute.
Chiariamo però subito un concetto chiave, che riguarda il primo errore di
cui ti ho parlato: questi preziosi nutrienti devono arrivare al tuo sangue e
quindi alle tue cellule, non rimanere proprietà dei cibi che hai mangiato,
soltanto scritti sulle tabelle nutrizionali. Se la verdura che mangi non è
tollerata bene dal tuo organismo, per esempio ti gonfia la pancia e causa
fermentazione con produzione di gas addominali, al tuo corpo arrivano
nutrienti sovraccarichi di scorie. Inoltre l’apparato digerente si infiamma e
l’assorbimento è inferiore. Quindi tu mangi grandi quantità di verdura, magari
pensando alle tabelle che indicano i preziosi nutrienti, ma la realtà non è
questa.
Ora io ti spiegherò come mangiare la verdura per ottenere davvero
benefici, senza creare danni, per ciascun biotipo.
Come consumare la verdura secondo il tuo biotipo
Biotipo aria
Marica, mentre si tocca la pancia, mi dice: «A pranzo ho fatto un pasto
leggero, solo un’insalata mista, e la mia pancia si è gonfiata come se fossi
incinta». È una frase che si sente spesso, e che sottintende: «Ho mangiato cibo
sano, eppure sto male». Per il biotipo aria, però, in questa abitudine c’è ben
poco di sano; soggetto alle irritazioni, ha un apparato digerente sensibile e
sviluppa facilmente gas addominali. Un pasto di questo tipo è quindi tutt’altro
che adatto a lui perché aumenta la produzione di tossine di tipo gassoso, per
esempio di acido butirrico, alcoli, composti di zolfo, ammoniaca.
Ecco le regole fondamentali che il biotipo aria deve seguire.
Non mangiare quantità eccessive di verdura. Per questo biotipo è
importante mangiare giornalmente un’insalata mista, ma non come piatto
abbondante. Ne basta una quantità ridotta, poiché l’eccesso infiamma
l’apparato gastrointestinale peggiorando anche l’assimilazione: con lo scopo
di ottenere troppo, non si ottiene niente.
Condire bene. Un certo quantitativo di grassi (uno o meglio due cucchiai di
olio) rende le fibre della verdura meno aggressive sulle delicate mucose
intestinali. È un po’ come oliare gli ingranaggi. Inoltre favorisce
l’assimilazione delle vitamine liposolubili, per esempio la provitamina A delle
carote. L’attenzione ai processi assimilativi è di particolare importanza per il
biotipo aria, che tende alle carenze alimentari e il cui organismo spesso manca
di nutrienti. In pratica il suo apparato digerente è più delicato degli altri
biotipi; se viene sovraccaricato va in tilt e assorbe male le sostanze che riceve
dal cibo, con il pericolo di carenze alimentari, evidenti per esempio nei capelli
e nelle unghie fragili, nella secchezza della pelle o delle mucose,
nell’osteoporosi, nella facilità a stancarsi, nell’anemia e nella difficoltà a
prendere peso.
Mangiare sempre altro cibo insieme alle verdure. Il pasto di Marica,
composto solo da un’insalata mista, è deleterio per il biotipo aria. Allo stesso
modo è deleterio il consiglio, che spesso si legge, di sgranocchiare una carota
o un finocchio come spuntino. Il biotipo aria tollera meglio le verdure se
assunte nel corso di un pasto completo, dove gli altri cibi fanno da «tampone»
all’effetto irritante che le fibre delle verdure hanno su questo biotipo.
Evita il crudo per un giorno intero. Se i gas intestinali sono forti, una volta
a settimana fai passare una giornata in cui non consumi verdure crude.
Il freddo dice alt. In caso di basse temperature, il biotipo aria deve ridurre
il cibo crudo perché in queste condizioni la sua tollerabilità si riduce
ulteriormente.
Verdure cotte in aiuto. Può essere utile cuocere (o anche solo scottare) le
verdure, in modo tale che le fibre in esse contenute subiscano una parziale
digestione, che alleggerisce il lavoro dei batteri intestinali.
Mai verdure da frigo. Non consumare verdure crude fredde, appena
estratte dal frigorifero.
Più mangi crudo meglio è: certe volte questo consiglio arriva deciso, senza mezzi
termini. Ovunque si legge che il cibo crudo è più ricco di vitamine, enzimi e principi
nutritivi. Ed è vero, ma adesso ti spiego che lo è solo in parte.
Quando cuciniamo, diverse sostanze vengono disperse dal calore; chi vuol mangiar
sano, quindi, pensa che il piattone di verdure crude sia un bel regalo alla propria
salute. Ciò che non viene considerato, però, è la tollerabilità di ogni individuo al cibo
crudo: per il biotipo aria, o per chi soffre di meteorismo, è molto scarsa.
Ti spiego con un esempio cosa accade. Prova a pensare a una carota: se la mangi
cruda la senti dura, la devi spezzettare tra i denti e la sua fibra, per quanto ben
masticata, è più aggressiva di quella di una carota cotta, che in bocca risulta tenera.
Ecco, il cibo crudo agisce in questo modo nell’appartato digerente: se da un lato è un
buon spazzino, perché con la sua fibra più aggressiva elimina meglio le scorie,
dall’altro, come una spazzola ruvida, irrita la mucosa intestinale riducendo
l’assorbimento. Non si tratta solo di avere o meno la pancia gonfia, ma di una
produzione nell’apparato gastrointestinale di tossine gassose e irritanti, che spesso si
evidenziano con odori sgradevoli nel momento dell’evacuazione.
La moda crudista è nata negli Stati Uniti, dove ci sono istituti specializzati in cui ho
studiato e che basano le loro ricerche sul cibo crudo per curare le malattie. E in effetti
funziona, ma soprattutto con i biotipi che tollerano bene il crudo: fuoco e terra.
Non dimentichiamo poi che le scuole crudiste sono nate tutte in luoghi caldi, in
Florida e in California. Purtroppo sono in molti a seguire questa linea alimentare senza
considerare due fattori importanti, il proprio biotipo e il clima; quando fa freddo, infatti,
la tollerabilità al crudo si riduce ulteriormente.
In conclusione, mangiare molto cibo crudo non è per definizione una scelta sana.
Non va certo eliminato, tuttavia per alcuni biotipi è necessario trovare il giusto
equilibrio. Diversamente, pensi di seguire un’abitudine sana e invece danneggi la tua
salute.
Curiosità
la cottura delle carote aumenta la disponibilità dei carotenoidi (che nel corpo si
trasformano in vitamina A). In generale la cottura rende più accessibili tutti i
carotenoidi: betacarotene, alfacarotene, licopene, luteina;
la cottura dei cavoli o dei cavolfiori elimina sostanze che inibiscono la funzione
tiroidea (i glucosidi);
la cottura dell’albume d’uovo elimina l’avidina, che, legandosi alla biotina
(vitamina B8 o vitamina H), ne impedisce la biodisponibilità;
la cottura dei cereali integrali e dei legumi elimina l’acido fitico che si oppone
all’assorbimento di diversi minerali;
la cottura delle patate, dei pomodori e delle melanzane riduce drasticamente la
presenza di residui di solanina, un glicoalcaloide tossico presente nelle
solanacee;
la cottura del pomodoro migliora la biodisponibilità del licopene, un principio
nutritivo utile come antiossidante e come protettivo della prostata.
Biotipo acqua
Questo biotipo beneficia particolarmente delle verdure, sia crude sia cotte,
perché contrastano la sua tendenza a trattenere liquidi e combattono le tossine
acquose, caratteristiche di questa tipologia. I cibi con elevata capacità
diuretica e drenante aiutano il suo organismo a sgonfiarsi, a ridurre la
cellulite, a drenare all’esterno le tossine acquose (per esempio le scorie
azotate, i corpi chetonici, l’urea, l’acido urico), nonché a dissolvere i cristalli
acidi che possono aggredire i reni, causare la sabbiolina negli occhi o far
sviluppare i calcoli. Le verdure possono venire consumate in insalate miste
ma anche come minestre, perché hanno ottime proprietà diuretiche; ricordati
però che un alimento crudo è sempre più diuretico dell’equivalente cotto.
Basta un filo d’olio. Il biotipo acqua non deve condire le verdure con
troppo olio, ne basta un piccolo quantitativo, perché così facendo si riduce il
tempo di digestione, che per questa tipologia può essere lungo, e si enfatizza
l’azione diuretica.
Aceto di mele o succo di limone sono alleati. Per questo biotipo è indicata,
solo se gradito, l’aggiunta di qualche goccia di aceto di mele (non di vino) per
le sue proprietà diuretiche e drenanti. Lo stesso vale per il succo di limone.
Occhio al sale. Il biotipo acqua deve evitare di condire le verdure con il
sale, perché contrasta il processo diuretico delle verdure stesse.
Attenzione al clima freddo. Siccome questo biotipo tende a raffreddarsi, le
verdure crude vanno limitate quando il clima è rigido, per evitare
fermentazioni intestinali e peggiorare il gonfiore. Si possono invece
consumare a piacere in estate.
Se compare il meteorismo. In caso di gonfiori addominali andranno seguite
le indicazioni per il biotipo aria, fino al normalizzarsi della situazione. Poi il
biotipo acqua passerà alle indicazioni per la sua tipologia.
Nel mio metodo la regola è: verdure crude a pranzo e verdure cotte a cena. Migliaia
di persone la applicano con successo.
Adesso sai come mangiare le verdure
Queste erano le informazioni più importanti sull’uso corretto della verdura
secondo il proprio biotipo. Prima di passare alla frutta ti voglio far notare una
cosa: se oltre ai consigli sul consumo di verdura per il tuo biotipo hai letto
quelli validi per gli altri biotipi, avrai certamente notato che c’erano delle
notevoli differenze. È proprio qui che si evidenzia l’effetto biotipi: non ci
sono regole che valgono in generale, ogni biotipo tollera bene alcuni alimenti
e altri meno.
Ora andiamo a scoprire come consumare la frutta. Anche qui ti aspetta una
sorpresa.
Al giorno d’oggi è necessaria più attenzione con la
frutta
Sebbene la frutta sia un cibo sano e ricco di benefici (grazie a vitamine, sali
minerali, fibra solubile, polifenoli, antiossidanti), rispetto alla verdura ha un
livello di zuccheri molto più elevato. Ti sorprenderà quindi sapere che è
necessaria un’attenzione maggiore nel consumo, specialmente oggi che si
evidenzia una ipersensibilità agli zuccheri, anche a quelli di tipo naturale, a
causa di un superlavoro a cui è sottoposto il pancreas rispetto al passato,
quando il consumo di alimenti dolci era di gran lunga inferiore.
Uno degli zuccheri più importanti della frutta è il fruttosio; se in eccesso, si
converte velocemente in grasso e può far aumentare di peso, soprattutto il
biotipo acqua e terra o chi è sedentario. Non succede lo stesso agli sportivi:
l’attività muscolare brucia zuccheri semplici in grande quantità, impedendo
agli effetti dannosi di manifestarsi.
Se non pratichi sport regolarmente, quindi, è sbagliato mangiare frutta a
volontà. Una limitata quantità di fruttosio, come quella che puoi assumere in
maniera naturale con il consumo di due o tre frutti al giorno, è benefica per
l’organismo e mantiene un buon livello energetico. Ecco i consigli riguardo al
consumo di frutta per ogni biotipo.
Come consumare la frutta secondo il tuo biotipo
Biotipo aria
Tollera bene gli zuccheri della frutta, però deve consumarla con le dovute
accortezze altrimenti «si gonfia».
Mai a fine pasto. È una regola generale, utile per ogni biotipo, ma per
quello aria deve diventare un imperativo.
Con una bevanda calda. Spesso il biotipo aria si gonfia poco dopo aver
mangiato un frutto perché è un cibo che raffredda. A questa tipologia può
capitare, mangiando la frutta, di aver bisogno di coprirsi o di sentire il naso
gocciolare, specialmente nella stagione fredda. È una reazione termica tipica
di questo biotipo tendenzialmente freddoloso e con una struttura corporea
esile. Il consiglio migliore è di abbinare il frutto a una tazza di tisana calda,
soprattutto in inverno.
Molto spesso si pensa che mangiare la frutta intera, senza sbucciarla, sia più
«naturale» e sano. Ma è un’idea sbagliata, confutata oggi dalla scienza, quella di
pensare che nella buccia ci siano più vitamine e sostanze: la funzione della buccia, in
natura, è quella di proteggere il frutto dai microrganismi e dai parassiti. Proprio per
questo motivo, se la mastichiamo la sentiamo ruvida in bocca, perché è fatta di una
fibra cellulosica dura. È vero che contiene alcuni antiossidanti, ma essendo abbinati a
tanta fibra sono difficilmente assorbibili.
In realtà gli antiossidanti, le vitamine e i minerali si trovano quasi tutti nella polpa: la
frutta contiene soprattutto sali minerali e vitamine come la C e il gruppo B, che sono
solubili in acqua e sono contenuti proprio nella polpa, non nella buccia.
Mangiare la buccia della frutta è quindi poco utile al fine nutritivo. Espone invece a
due rischi: il primo è quello di ingerire pesticidi, contaminanti atmosferici e sostanze
tossiche naturali che il frutto produce spontaneamente per difendersi e mantenersi
integro; il secondo è di infiammare l’intestino. Molti mangiano la frutta con la buccia per
ottenere un apporto maggiore di fibra, eppure non è una buona idea, perché è troppo
aggressiva; se la senti ruvida in bocca, lo è altrettanto nel tuo apparato digerente. È
molto meglio assumere fibra dalla polpa della frutta, dalla verdura e dai cereali integrali
mangiati con gli accorgimenti che ti insegno per il tuo biotipo. Fornire all’organismo
fibra aggressiva è sempre uno sbaglio, specialmente oggi, perché il colon della
maggior parte delle persone tende a essere irritato e sensibile. E questo vale ancora di
più nel caso del biotipo aria.
Biotipo acqua
La frutta aiuta questo biotipo a ridurre la ritenzione di liquidi, però va
consumata con attenzione perché il biotipo acqua tende a prendere peso.
Inoltre un consumo eccessivo di frutta peggiora il suo delicato equilibrio degli
zuccheri, innalzando la glicemia, fattore che porta a ingrassare anche se il
cibo non contiene troppe calorie.
Meglio a colazione, mai a cena. Per il biotipo acqua, il momento migliore
per consumare la frutta è a colazione, in modo da drenare le scorie della notte,
in particolare se si sveglia con le borse sotto agli occhi. È meglio invece che
non la consumi mai di sera, perché il fruttosio viene convertito facilmente in
adipe da questo biotipo durante la notte. Può essere consumata come spuntino
del mattino o del pomeriggio, ma al massimo entro le 17, per ridurre il carico
di zuccheri man mano che ci si avvicina alla sera.
Il sapore dolce della frutta matura può far credere che contenga più calorie. In effetti,
con la maturazione, aumentano gli zuccheri semplici e diminuiscono gli acidi organici,
come l’acido malico, citrico e tartarico, i quali fanno sentire un sapore acidulo in bocca.
C’è però un aspetto che spesso non viene considerato: gli zuccheri del frutto maturo
non nascono dal nulla ma dall’amido presente nel frutto acerbo, che, con la
maturazione, si trasforma appunto in zuccheri semplici (glucosio e fruttosio).
Il biotipo fuoco, il cui organismo tende facilmente all’acidosi e quindi alla gastrite o al
reflusso gastroesofageo, beneficia in modo particolare della frutta ben matura. Anche
agli altri biotipi suggerisco di consumare frutta non acerba; il biotipo aria, però, deve
evitare che sia troppo matura, perché l’eccesso di zuccheri semplici causa
fermentazione. Chi soffre di meteorismo deve consumare frutta matura, ma al punto
giusto.
Sana abitudine che consiglio
Il frutto può essere mangiato anche durante la colazione, per esempio unito al
müesli o allo yogurt.
Non consumare però frutta acida come le arance, i pompelmi, i kiwi: meglio
mangiarli da soli come spuntino.
Centrifugati: tanta fatica per farli, ma potrebbero non
essere adatti a te
Se hai l’abitudine di bere succhi industriali – o di farli bere ai tuoi figli – i centrifugati
sono sicuramente un’alternativa molto più sana. I succhi che si trovano in commercio,
anche quelli che riportano la dicitura «senza zuccheri aggiunti», sono ottenuti da
concentrati di frutta: un bicchiere da 200 ml contiene dai 4 agli 8 cucchiaini di
zucchero.
Come consumare i centrifugati di verdura e frutta
Biotipo aria
Il biotipo aria deve consumare i centrifugati con attenzione. È vero che,
essendo privi di fibra, possono essere tollerati meglio della frutta e verdura
intere; ma al contempo, essendo ricchi di zuccheri concentrati, causano gas
intestinali. Sono inoltre alimenti freddi, che riducono la temperatura interna:
come ti ho già spiegato, questo biotipo è freddoloso, dunque se li beve in
estate non c’è problema; se invece li consuma in inverno scatta con facilità il
meteorismo e il processo di fermentazione a livello intestinale, con
produzione di tossine gassose e irritanti, e di conseguenza tante scorie.
Consumo. Un bicchiere al giorno (sia di frutta sia di verdura) in estate, non
di più, bevuto lentamente. Da evitare in inverno. Se i centrifugati causano
gonfiori o fermentazioni vanno sospesi: sono maggiori i danni dei benefici,
perché aumentano vertiginosamente le tossine gassose e irritanti e quindi tutti
i disturbi del biotipo aria e l’accumulo di scorie nell’organismo.
Biotipo acqua
I centrifugati aiutano il biotipo acqua a contrastare la ritenzione idrica, se
utilizzati secondo i seguenti accorgimenti.
Consumo. Un bicchiere al giorno, soprattutto di verdure, o con pochissima
frutta perché troppi zuccheri peggiorano la tendenza a trattenere liquidi e a
ingrassare. L’ananas si può consumare anche in dosi maggiori. Se danno
sensazione di freddo o congestione vanno evitati in inverno.
Biotipo terra
I centrifugati sono di aiuto per il biotipo terra che accumula tossine difficili da
dissolvere e ha quindi bisogno di interventi depurativi più profondi rispetto
agli altri biotipi. In genere li tollera bene.
Consumo. 1-2 bicchieri al giorno, se lo gradisce, con poca frutta,
soprattutto se tende al sovrappeso.
Biotipo fuoco
Il biotipo fuoco è quello che beneficia maggiormente dei centrifugati, che
sono rinfrescanti e riducono l’infiammazione. Del resto la moda dei
centrifugati proviene da Paesi quali la California o la Florida, dove, essendo
caldo, ogni biotipo beneficia di qualcosa di rinfrescante che, in climi di quel
genere, tollera bene.
Consumo. 1-2 bicchieri al giorno, se lo gradisce, con frutta e verdura a
piacere.
Regola d’oro
Più che una bevanda, i centrifugati sono un vero e proprio cibo: per questo motivo
non li devi bere velocemente. Se li mandi giù come fossero acqua causano crampi allo
stomaco, formazione di gas addominali e sbalzi glicemici.
L’ideale è consumarli a piccoli sorsi, tenendoli qualche istante in bocca, in modo che
si mescolino alla saliva. È quindi preferibile prendersi un momento per sé e consumare
il centrifugato senza parlare (per evitare di ingerirlo in fretta), assumendolo come se
fosse un piccolo rito di benessere.
Il biotipo aria, sempre in movimento, deve fare attenzione più di chiunque altro a
questa regola, specialmente quando è nervoso.
Bene, ora che hai letto come consumare i centrifugati secondo il tuo
biotipo, vorrei farti notare quanto è importante la settima tattica, cioè naturale
è sano solo se lo fai bene. Troppe persone sono invece vittime della settima
trappola, cioè il pericoloso fai da te. Nella convinzione di aver scelto
un’abitudine sana, dedicano molto tempo alla preparazione dei centrifugati,
rischiando magari di peggiorare i loro disturbi. Come vedi, sono tante le
insidie che trovi nelle informazioni riguardo a questi argomenti. Sostenere che
un certo stile di vita sia ideale e benefico per tutti è davvero fuorviante, e
porta a fare tanta fatica, spesso inutilmente.
A proposito di informazioni insidiose, una ricorrente e dannosa riguarda i
cereali integrali. Ecco quello che difficilmente ti dicono.
I tranelli dei cereali integrali
frutta e verdura: hai appena imparato a consumarle nel modo corretto per
il tuo biotipo;
legumi: riceverai più avanti indicazioni su come consumarli;
cereali: impari ora a consumarli affinché apportino benefici al tuo
biotipo.
«Vuole la pizza con farina classica o senza glutine?» Il cameriere pone questa
domanda come se fosse la più normale del mondo.
Mangiare cereali senza glutine è un obbligo per chi soffre di celiachia,
eppure oggi è diventata una specie di moda che in molti seguono. «Mi sento
meglio» dicono. E probabilmente è vero. Però è un’arma a doppio taglio: da
una parte aiuta e dall’altra crea problemi.
In genere una persona su cento è celiaca, cioè soffre di un’infiammazione
cronica dell’intestino tenue causata dal glutine. In questo caso l’unica terapia
possibile è un’alimentazione del tutto priva di glutine, una sostanza proteica
presente non solo in diversi tipi di cereali ma anche impiegata dalle industrie
alimentari per legare gli ingredienti: la si trova in prodotti insospettabili quali
sughi, zuppe pronte e cioccolato.
Essendo il glutine una proteina non fondamentale per l’organismo, in
realtà la sua eliminazione non comporta particolari squilibri dal punto di vista
nutrizionale. Quasi nessuno, però, riflette sul grande disagio a cui sarà
costretto chi si disabitua al glutine (senza essere affetti da una patologia),
anche se in realtà sono numerose le ricerche e gli studi scientifici che
evidenziano i rischi e le controindicazioni di una dieta senza glutine per chi
non è celiaco. Vediamone i motivi.
Diventi dipendente a vita. Nelle persone sane, una completa eliminazione
del glutine porta nel tempo l’organismo a non «riconoscere» più questa
proteina e a considerarla un nemico, scatenando reazioni avverse – anche
gravi – quando si riprova a mangiarla: costringe quindi a un’alimentazione
molto limitante, obbligatoria per un celiaco ma che si trasforma in obbligo
anche per chi aveva la fortuna di non esserlo. Considerando che il glutine si
trova non solo nei cereali ma in tantissimi prodotti industriali, si diventa
«intolleranti» a numerosi alimenti, e anche solo fare un viaggio o mangiare al
ristorante diventa un vero problema.
Carenze nutrizionali in agguato. Diversi studi hanno dimostrato che i
celiaci che seguono una dieta senza glutine da molto tempo possono andare
incontro a carenze di micronutrienti, come le vitamine del gruppo B, il ferro,
il magnesio, l’acido folico e anche la fibra, in quanto presenti soprattutto negli
alimenti che vanno esclusi. A lungo andare queste abitudini alimentari
possono far aumentare il rischio di patologie cardiovascolari, sindrome
metabolica e osteoporosi.
I pericoli della dicitura «gluten free». Sono tante le persone non celiache
che acquistano i prodotti confezionati che riportano la dicitura «gluten free»
perché pensano siano più salutari di altri. Ma non è assolutamente detto che
sia così. Sono quattro gli elementi che rendono appetibile il cibo industriale:
zucchero;
sale;
grassi;
glutine.
È un’obiezione che arriva spesso quando parlo alle mie conferenze. C’è una mano
che si alza sopra la testa e poi sento dire: «Ma io, dopo aver fatto il test delle
intolleranze alimentari, ho eliminato certi cibi e sono stato meglio!».
Sì, certo, chi sta parlando ha perfettamente ragione. Ed è in buona fede mentre lo
afferma, spesso convinto che la soluzione stia lì, nell’individuare il cibo nemico. Dare la
caccia a quell’avversario, però, conduce a una battaglia insidiosa, quella rivolta contro
se stessi.
Per fartelo capire ti spiego cosa accade quando si eliminano i cibi in seguito ai test
delle intolleranze alimentari. Non sto parlando dei test ospedalieri, riguardanti più
precisamente le allergie alimentari, ma della miriade di test proposti nell’ambito dei
trattamenti naturali. Utilizzo un esempio che faccio spesso durante i miei corsi in aula.
Immagina di avere un grande zaino, pieno di pesi, che porti sulle spalle. Devi
camminare a lungo e ovviamente arranchi con fatica; i passi sono pesanti, le gambe si
muovono lente, la schiena è curva per lo sforzo. Poi succede qualcosa:
improvvisamente una parte del peso viene tolta. Anche se lo zaino è ancora lì sulle tue
spalle, sei più leggero e ti senti subito meglio. Sollevi la testa, respiri a fondo, il passo è
più spedito, la schiena più diritta. Questo è ciò che accade quando togliamo dalle
nostre abitudini alimentari un gruppo di cibi a cui è emersa intolleranza: l’organismo
avverte subito un senso di liberazione se non deve sopportare più quel peso.
Aspetta però a trarre conclusioni, continua a leggere. Dopo un certo tempo, il corpo
si abitua al nuovo peso e sente l’esigenza di essere di nuovo alleggerito. È tipico delle
persone che hanno escluso alcuni cibi per via delle intolleranze alimentari: cercano altri
colpevoli. Spesso si sottopongono a nuovi test, perché il beneficio derivato dalla prima
eliminazione di alimenti si affievolisce (poi ti spiegherò come mai) e trovano altri cibi da
incriminare. Quando li tolgono, esclamano soddisfatti: «Ho fatto bene!», perché si
sentono di nuovo meglio. Il peso dello zaino che portano sulle spalle si è ridotto e il
passo è di nuovo spedito. C’è un senso di leggerezza: si avverte con una digestione
migliore, con la pancia meno gonfia, con una riduzione del reflusso gastroesofageo e
minore stanchezza dopo i pasti.
Ancora una volta, però, dopo un certo tempo il beneficio scompare. Ci sono persone
che con l’intento di alleggerire sempre più lo zaino arrivano a svuotarlo, mangiando
solo pochissimi cibi, sempre gli stessi, in una dieta monotona. Nel tentativo di eliminare
il disturbo e individuare il colpevole, finiscono con il colpire l’alleato che potrebbe
aiutarli; lo zaino che tentano di alleggerire, infatti, contiene il cibo per mantenere
l’organismo sano. È vero che eliminando un gruppo di alimenti spesso all’inizio ci si
sente meglio (il lavoro digestivo è più facile se gli alimenti sono di meno), ma questo è
un beneficio nel breve termine. Nel lungo termine, invece, il corpo si impoverisce di sali
minerali, vitamine, antiossidanti, enzimi e tutti quei principi nutritivi che lo mantengono
sano e forte. Per un organismo indebolito, il peso dello zaino sulle spalle risulta via via
sempre troppo, e la soluzione sembra quella di alleggerirlo ancora. Riducendo di
nuovo gli alimenti, però, il livello nutrizionale si impoverisce ulteriormente e scatta un
circolo vizioso, che inizia a stringere come una morsa. E tu peggiori. Ma non solo. Ne
consegue anche una situazione subdola: la capacità digestiva, non più stimolata, si
assopisce.
«Non digerisco più niente», «Qualsiasi cosa mangio mi dà fastidio» sono le frasi
tipiche di chi cerca di alleggerire lo zaino, passo dopo passo, giorno dopo giorno, anno
dopo anno. Nel tentativo di ricercare la situazione alimentare perfetta si arriva a una
imperfetta salute, a un corpo debole, denutrito, con una ridotta capacità digestiva.
Ripeto però ancora una volta che, se si tratta invece di allergie verificate dai test
ospedalieri, allora segui quello che dice il tuo medico, l’unico che conosce bene la tua
situazione personale.
Biotipo aria
Il biotipo aria è quello che, insieme al biotipo fuoco, può consumare i cereali
con meno restrizioni, perché ha un metabolismo veloce e necessita di alimenti
sostanziosi.
Il pane va consumato ben cotto, senza mollica o leggermente tostato; in
questo modo risulta più digeribile a questo biotipo che tende alle tossine
gassose e irritanti. Va bene anche il pane non lievitato, ed è ottimo quello
contenente lievito madre.
I cracker o le gallette possono venire consumati, ma non in dose eccessiva
perché tendono a disidratare questo biotipo che di solito ha difficoltà nel
trattenere i liquidi e soffre di secchezza della pelle e delle mucose.
L’integrale può rientrare nell’alimentazione del biotipo aria, ma senza
esagerare, facendo attenzione che sia «vero» integrale, come ti ho spiegato.
La pasta è un alimento che questo biotipo tollera bene; è importante però
variare e sceglierla non solo di grano ma anche di altri cereali, per esempio di
farro. Inoltre va mangiata ben calda; il piatto tipicamente estivo di pasta
fredda non è molto indicato per questo biotipo. In genere, i cibi caldi vengono
digeriti meglio.
Questo biotipo beneficia particolarmente del cereale in chicco perché è
ricco di vitamine del gruppo B, utili al suo sistema nervoso che ha bisogno di
essere calmato a causa del cortisolo, il suo ormone dominante.
Bene, anche i cereali per te non hanno più segreti: adesso sai ricavare il
massimo beneficio secondo il tuo biotipo Oberhammer e conosci le insidie
che si nascondono dietro alcuni alimenti.
Ora è il momento di scoprire come mangiare le proteine. Resta con me:
dopo questo capitolo avrai in mano nuove verità.
Approfondimento
si evita la fame poco dopo aver mangiato. Se si mangiano solo carboidrati, per
esempio un bel piatto di pasta, la fame si fa sentire entro breve. Se invece si
mangia un quantitativo inferiore di pasta insieme a una quota proteica, come
delle uova, la sensazione di fame farà ritorno dopo un tempo più lungo;
si innalza il metabolismo. Si evita di ingrassare e si percepisce un miglior livello
energetico portando il corpo in modalità «perdi peso»: il grasso brucerà
naturalmente.
Particolarmente utile per il biotipo aria, che tende ad avere problemi di assimilazione,
questa combinazione nutrizionale è efficace per mantenere adeguati livelli di ferro
nell’organismo. Minerale fondamentale che garantisce il trasporto dell’ossigeno nel
sangue, il ferro ha una biodisponibilità molto diversa se è contenuto nei cibi animali
(15- 25%) o in quelli vegetali (3-5%). Negli alimenti di origine animale si trova
prevalentemente sotto forma di ferro eme, contenuto all’interno di una sorta di guscio
(l’eme) che lo protegge e migliora la sua assimilazione; il ferro vegetale, invece, è detto
ferro non eme e viene assorbito in quantità inferiore. Un modo intelligente per
migliorare l’assorbimento di questo minerale è usarlo in combinazione con la vitamina
C: per esempio consumare insalata verde (ricca di ferro) condita con succo di limone
(ricco di vitamina C). Un tipico piatto della tradizione che rappresenta adeguatamente
questo abbinamento sono gli straccetti (ricchi di ferro) alla rucola (ricco di vitamina C).
Riducono invece l’assorbimento del ferro la fibra alimentare (ma hai già imparato a
consumarla correttamente!), l’acido fitico contenuto in alimenti vegetali quali i legumi,
cereali integrali e semi, e le catechine contenute nel tè e nel caffè. Se hai carenza di
ferro non bere il caffè o il tè dopo pranzo o dopo cena, soprattutto se in precedenza hai
consumato alimenti ricchi di ferro.
Bene, hai imparato due combinazioni nutrizionali importanti. Ti ho spiegato che sono
utili per certi biotipi, ma in generale sono benefiche per chiunque. Facili da praticare, ti
permettono di ottenere risultati con semplici accorgimenti.
Se mangi proteine nel modo sbagliato puoi peggiorare
la situazione
Le fonti di proteine
Proteine animali
pesce
uova
Proteine vegetali
legumi
sostituti proteici (tofu, seitan, bistecche di soia ecc.). In piccole dosi sono
contenute anche nei semi oleosi, nei germogli, nei cereali, nella verdura e nella
frutta.
Proteine della carne, del pesce, dei legumi, delle uova, del latte: sono molto
diverse tra di loro per un fattore che si chiama valore biologico. Se il valore
proteico ideale è 100 punti, rispettivamente i cibi proteici hanno:
Nella scelta delle proteine c’è un concetto che spesso non viene considerato
abbastanza: la biodisponibilità, ovvero il quantitativo di un nutriente che
l’organismo è in grado di assorbire e di utilizzare. Dipende da due fattori
importanti:
il tipo di alimento;
il tipo di organismo che lo assume.
Regola 1: assumi proteine possibilmente a ogni pasto; sia a pranzo sia a cena
mangia un cibo proteico, da abbinare agli altri nutrienti (vedi riquadro sulle
combinazioni nutrizionali).
È una disputa che c’è da sempre e che oggi è ancora più accesa, perché vede
teorie contrastanti l’una contro l’altra. La verità è che hanno tutti ragione e
tutti torto.
Perché?
La risposta è nel biotipo.
Biotipo aria
Questo biotipo ha più difficoltà degli altri nell’estrarre la quota proteica
necessaria dal cibo vegetale. Predisposto alle carenze nutrizionali, con un
apparato gastrointestinale meno robusto di altre tipologie (anche a causa delle
tossine gassose che lo irritano), il biotipo aria tende ad avere una massa
muscolare scarsa e uno scheletro sottile, diversamente dal biotipo terra o
fuoco, che sono più tonici e sviluppati. Specialmente dopo una certa età è
portato a perdere massa muscolare, ossea e forza; ha quindi bisogno di una
quota proteica maggiore, che suggerisco di ricavare anche dal cibo animale o
di derivazione animale in quanto contiene proteine con biodisponibilità più
elevata. Se il biotipo aria sceglie di raggiungere la quota proteica di cui ha
bisogno attraverso le proteine vegetali ne deve mangiare molte (perché sono
contenute nei cibi in dosi molto diluite), e questo aumenta le tossine gassose a
cui è soggetto e irrita l’intestino. Ne conseguono danni e scorie di gran lunga
superiori rispetto al consumo moderato di proteine animali.
Il problema principale del biotipo aria riguardo alle proteine vegetali,
tuttavia, risiede nei legumi, la fonte proteica vegetale per eccellenza. I legumi
sono flatogeni, cioè gonfiano e producono tossine gassose. Certo, è possibile
ridurre questa problematica con piccoli trucchi (metterli in ammollo, passarli
eliminando la buccia), eppure il risultato sarà quello di un cibo un po’ più
tollerabile ma comunque fonte di gas, con peggioramento delle
sintomatologie del biotipo aria. Ecco perché per questo biotipo la scelta
vegetariana, o peggio vegana, è la più difficile: ha molte conseguenze
negative sul suo benessere e i suoi disturbi tipici.
Biotipo acqua
Questo biotipo tollera bene sia le proteine animali sia le vegetali. Per ridurre
le tossine che causano ritenzione di liquidi e gonfiano il suo corpo, in
particolare le gambe, è per lui fondamentale un apporto proteico costante,
senza eccessi né carenze; l’ideale, come spiegato a proposito delle
combinazioni nutrizionali, sarebbe consumare una quota proteica a ogni
pasto. Una dose corretta di proteine lo aiuta anche per quanto riguarda il
metabolismo – che in questo biotipo tende a essere lento –, poiché rende più
facile tenere il peso sotto controllo.
Nel caso della scelta vegetariana deve fare attenzione a non cadere nella
«voglia di dolci».
Curiosità
Se la dieta vegetariana non viene portata avanti con attenzione, spesso porta
all’aumento della voglia di mangiare dolci a causa del continuo consumo di carboidrati;
infatti cereali, verdura e frutta sono tutti carboidrati! E lo sono per almeno un terzo
anche i legumi, il latte e lo yogurt. Se si consumano dosi massicce di carboidrati la
glicemia tende a salire e il livello dell’ormone insulina a crescere; il problema è che il
glucagone, l’ormone antagonista che potrebbe mantenere l’insulina in equilibrio, si
attiva solo con un corretto apporto di cibi proteici (vedi riquadro sulle combinazioni
nutrizionali).
Una risalita veloce della glicemia è spesso seguita da una veloce discesa: come
compensazione a queste oscillazioni scatta la voglia di dolci. E in questo caso bisogna
prestare attenzione: mangiare dolci, anche se del tipo naturale, per l’organismo è più
dannoso che assumere proteine animali in modo corretto, come indicato nelle quattro
regole d’oro e nelle indicazioni per il biotipo.
Biotipo terra
Non ha bisogno di troppe proteine: soffre in caso di eccesso, anche se spesso
ne mangia tante. Per il biotipo terra un surplus di proteine contribuisce alla
crescita delle tossine solide, che portano per esempio ai fibromi o
all’ingrossamento della prostata. Inoltre, se provenienti da carne grassa,
causano depositi di colesterolo e trigliceridi che questo biotipo tende ad
accumulare più degli altri.
Il biotipo terra tra tutti tollera meglio la scelta vegetariana o vegana.
Quando ai miei corsi arrivano persone che dicono di sentirsi molto bene con
un’alimentazione a base di proteine vegetali, spesso appartengono proprio al
biotipo terra. E così, in buona fede, consigliano con entusiasmo questo regime
alle persone che incontrano; ma se chi li ascolta e viene colto dal loro fervore
è un biotipo aria non avrà assolutamente gli stessi benefici, anzi, potrà farsi
pure del male.
Biotipo fuoco
Trae beneficio dalle proteine vegetali, perché questo tipo di cibo rinfresca la
sua costituzione calorosa. Inoltre, quando emerge uno stato infiammatorio, le
proteine animali – specialmente quelle della carne – peggiorano la situazione;
i principali alimenti proinfiammatori, infatti, sono i cibi di origine animale
(eccetto il pesce, ricco di omega-3), in particolare carni, insaccati e formaggi
grassi, in quanto ricchi di una sostanza, l’acido arachidonico, da cui
l’organismo sintetizza le prostaglandine, che causano infiammazione (così
come i nitriti presenti nelle carni conservate). Dal momento che questo
biotipo tende all’acidosi, troppe proteine animali sono comunque
controindicate.
Il biotipo fuoco, quindi, se lo desidera può scegliere il regime vegetariano
senza incontrare difficoltà, anche grazie alla sua costituzione tonica e alla sua
calorosità; oppure può essere onnivoro, ma seguendo bene le indicazioni per
il suo biotipo, come leggerai più avanti.
Vero-falso
Si trovano nei banchi del freddo dei supermercati, sono le proteine vegetali
confezionate e spesso identificate con termini presi in prestito dal mondo «carnivoro»:
le bistecche di soia, il filetto di seitan, l’arrosto di muscolo di grano, le polpettine di
legumi, il formaggio vegetale, il tofu alla piastra.
Ogni volta che faccio la spesa vedo comparire nuove proposte. Che bella diffusione
del cibo naturale, si potrebbe pensare! In realtà però questo cibo di naturale ha ben
poco: è un cibo confezionato a tutti gli effetti, addizionato di svariati ingredienti, spesso
nemmeno troppo sani. Il sale è il primo della lista, e viene aggiunto in abbondanza, poi
seguono gli aromi, grassi di vario tipo e tanto altro. Basta leggere l’etichetta per notare
quanto sia lunga e complessa.
Se acquisti questi prodotti per motivi di salute, e non etici, non fai una buona scelta.
Di sicuro è preferibile mangiare un po’ di carne magra o del pesce acquistati freschi e
cotti semplicemente. Se vuoi ottenere un beneficio devi consumare le proteine vegetali
«al naturale»: per esempio puoi acquistare il tofu bianco, saltarlo in padella
aggiungendo spezie a piacere e poi condirlo con olio a crudo.
Naturale è sano solo se lo fai bene dice la settima tattica del mio metodo. Ecco, se
mangi questo tipo di alimenti confezionati di naturale fai ben poco, anche se potrebbe
all’apparenza sembrarti una scelta sana.
Vegetariani e vegani: con attenzione
I miei corsi in aula sono frequentati da persone che hanno compiuto scelte
alimentari di ogni tipo riguardo all’assunzione di proteine: ci sono onnivori,
vegetariani e vegani. Nel test che i partecipanti compilano prima di fare il
colloquio con me compare sempre la domanda che approfondisce il loro tipo
di regime alimentare; chiedo anche se è una scelta derivata da motivi di salute
o da motivi etici. Il mio obiettivo è di rispettare le loro decisioni, ancora di più
se sono dettate da ragioni etiche.
Il mio suggerimento è sempre quello di prestare attenzione, in modo da
non farsi del male. La scelta di evitare proteine animali non porta benefici se:
«Mi sento benissimo dopo aver eliminato quei cibi!» Lo sento dire con
fierezza da chi ha escluso intere categorie di alimenti – magari con scelte
nutrizionali piuttosto estreme – e afferma di aver dato una svolta alla propria
salute.
Nei miei corsi e nei miei video, però, ci tengo a far notare sempre un
aspetto che raramente le persone considerano, specialmente se sono vittime
della settima trappola, il pericoloso fai da te. Le avverto che il sentirsi bene
non è garanzia di salute e di una scelta alimentare sana: nei primi mesi si
tendono a percepire solo i vantaggi di un sistema alimentare perché
l’eliminazione di alcuni cibi alleggerisce un organismo affaticato, ma non è
detto che il beneficio avvertito nel breve termine coincida con quello a lungo
termine.
Ti faccio un esempio che riguarda la vitamina B12. Questo prezioso
nutriente – che si trova in alimenti quali carne, pesce, uova, latte e latticini –
diminuisce gradualmente nell’organismo non nell’arco di una settimana, e
nemmeno di un mese o di un anno. Ci vogliono almeno due anni per ritrovarsi
con una carenza di B12, che può portare a gravi danni al sistema nervoso e a
una forma di anemia detta «perniciosa», considerata molto pericolosa. Ti ho
spiegato anche i danni di un consumo di fibre errato e di un eccesso o di una
carenza proteica; anche questi, come tanti altri, non li avverti nel breve
termine: deve passare del tempo affinché l’organismo sviluppi seri disturbi. E
quando il danno viene a galla, raramente le persone collegano il loro disturbo
a una scelta fatta mesi o addirittura anni prima.
Il primo aspetto che sottolineo è quindi sempre questo: un regime
alimentare è sano solo se porta benefici nel lungo termine, e definirlo tale nel
breve termine è pura follia. È il triste risultato del pericoloso fai da te che
porta le persone ad ammalarsi senza accorgersene, per esempio con diete
improvvisate o con programmi alimentari che non prendono in considerazione
il proprio biotipo.
Ironia della sorte, tutto questo accade spesso a causa di scelte alimentari
che dovrebbero essere «salutiste».
Mangia le proteine secondo il tuo biotipo
E ora ecco per te altri consigli riguardo al consumo di proteine più adatto per
ogni biotipo.
Biotipo aria
Carne e pesce. Può consumare carne di tutti i tipi, sia rossa sia bianca, sempre
in quantità limitata, proveniente da tagli magri e privata del grasso visibile.
Libertà di consumo anche per il pesce. Le fonti proteiche altamente
biodisponibili lo aiutano a supportare la sua scarsa massa corporea, ma
attenzione a non appesantire l’organismo con un eccesso proteico. Da evitare,
invece, gli insaccati e la carne di maiale.
Uova. Possono essere consumate liberamente, anche il tuorlo, a meno che
non sussista ipercolesterolemia.
Latte e formaggi. Se non è intollerante, il biotipo aria può consumare i
latticini senza problemi: aiutano a nutrire la sua tendenza alla secchezza e
offrono una fonte proteica digeribile e altamente biodisponibile. Il latte va
consumato caldo, perché quando è freddo peggiora la produzione di gas; in
particolar modo meglio evitare di berlo insieme alla frutta.
I formaggi, sia freschi sia stagionati, sono ben tollerati, meglio ancora se
sono di capra. Attenzione invece alla panna montata, al latte in polvere e al
latte a lunga conservazione: vanno evitati.
Legumi. Da consumare con grande attenzione. Come ti ho spiegato prima,
per il biotipo aria possono essere più dannosi della carne. In caso di gas
intestinali è meglio evitarli, perché causano più problemi che benefici. I
legumi più tollerati sono le lenticchie, i meno tollerati sono i fagioli e la soia
verde.
Altre proteine vegetali. Il biotipo aria può consumare proteine quali tofu,
seitan e così via, ma al naturale.
Biotipo acqua
Carne e pesce. Per questo biotipo è consigliato il pesce, perché stimola la
tiroide e riduce la ritenzione di liquidi in eccesso. Un pasto a base di pesce,
associato a verdure crude, è ottimo per eliminare le tossine liquide ed è utile
anche in caso di cellulite e di gambe gonfie, disturbi di cui questa tipologia
soffre particolarmente. Anche la carne magra va bene: stimola la produzione
di glucagone, l’antagonista dell’insulina, evitando così un accumulo di peso.
In particolare il tacchino è ricco di potassio e povero di sodio.
Del tutto controindicati sono gli insaccati e la carne o il pesce conservati,
per esempio il salmone affumicato, a causa dell’elevato contenuto di sodio.
Uova. È meglio che questo biotipo non ecceda con i tuorli; gli albumi,
invece, può consumarli a piacere: sono un’ottima fonte proteica da abbinare ai
carboidrati.
Latte e formaggi. A meno che non sussista una intolleranza al lattosio o
alla caseina, il biotipo acqua può consumare i latticini, facendo attenzione a
non eccedere. Deve scegliere quelli magri, come yogurt, kefir, formaggi in
fiocchi o freschi tipo ricotta, mentre i formaggi stagionati non sono indicati
perché contengono troppo sodio e aumentano le tossine liquide di questo
biotipo portandolo a sentirsi gonfio.
Legumi. Può consumare i legumi, in dosi medie. In caso di meteorismo
deve invece attenersi alle indicazioni del biotipo aria, finché non migliora.
Consigliati i fagioli bianchi e i piselli perché poveri di sodio e ricchi di
potassio, indicati quindi per la ritenzione dei liquidi.
Altre proteine vegetali. La soia e i suoi derivati non sono consigliati per
questo biotipo perché tendono a ridurre la funzionalità tiroidea, peggiorando i
disturbi di sovrappeso e scarsa energia.
Biotipo terra
Carne e pesce. In linea di massima vanno consumati in quantità limitata:
questo biotipo può anche rinunciare senza problemi a tali proteine se si
orienta verso la scelta vegetariana. Se invece consuma prodotti animali non
dovrà eccedere con la carne, per evitare i grassi saturi che possono causare
ipercolesterolemia o disturbi alle arterie, a cui il biotipo terra è predisposto. Il
grasso visibile va sempre eliminato, e la scelta della carne bianca e magra è
preferibile.
Vanno bene i pesci grassi per via del loro contenuto di omega-3, indicati
per fluidificare le tossine di questa tipologia.
Assolutamente sconsigliati i salumi.
Uova. Una quantità limitata di uova può essere consumata, a patto che
l’uovo sia sodo oppure cotto alla coque, senza condimenti eccessivi. L’albume
è una buona fonte proteica per questo biotipo perché magro e privo di
colesterolo. Da evitare il più possibile invece le uova fritte e le salse a base di
uova, come la maionese.
Latte e formaggi. Meno latticini questo biotipo mangia meglio è, perché
aumentano la produzione di muco e di tossine solide e congestionanti. Con
moderazione, cioè in porzioni piccole e non troppo spesso, può consumare
latte e yogurt a bassa percentuale di grassi (scremati o parzialmente scremati)
oppure formaggi freschi quali ricotta e fiocchi di latte. Tutti gli altri, per
esempio i formaggi stagionati, sono controindicati.
Legumi. Sono un cibo adatto a questo biotipo, che consumandoli può
ridurre il quantitativo di proteine animali, per lui poco adatte.
Altre proteine vegetali. Meglio evitare la soia, soprattutto il latte vegetale
da essa derivato, perché oltre a ridurre la funzionalità tiroidea aumenta la
produzione di muco nel corpo (con un raffreddore in atto, o in caso di
bronchite o sinusite, non andrebbe mai assunto). Il tofu, in dosi limitate, è più
tollerato, ma non va consumato freddo perché risulta difficile da digerire per
questo biotipo.
Biotipo fuoco
Carne e pesce. È consigliato soprattutto il consumo di pesce di tipo grasso,
per esempio salmone selvaggio dell’Alaska oppure sardine. La carne va bene
in piccole quantità, senza eccedere con quella troppo grassa, ma si può anche
eliminare tranquillamente perché questo biotipo tollera bene la scelta
vegetariana.
Uova. Il biotipo fuoco può consumare le uova senza alcun problema.
Meglio se privilegia gli albumi rispetto ai tuorli.
Latte e formaggi. I latticini sono adatti a questo biotipo, sempre che non
sussista intolleranza al lattosio o alla caseina. In caso di infiammazione in atto
deve evitare i formaggi grassi, come quelli stagionati. Se freschi e magri,
invece, sono una fonte proteica che può consumare. Non è consigliato lo
yogurt, che tende ad acidificare il suo organismo.
Legumi. Questo biotipo tollera bene i legumi e può alternarli, o sostituirli,
alle proteine animali, che sono fonte di acidificazione per il suo organismo.
Altre proteine vegetali. Può consumarli, evitando però quelli molto
elaborati. Da preferire le preparazioni semplici, come indicato in precedenza
nel riquadro sulle imitazioni della carne.
Ora ti voglio svelare il volto di un «falso nemico»: i grassi. Continua la
lettura per imparare a mangiarli nel modo corretto, secondo il tuo biotipo.
Tranello: consumare pochi grassi è meglio
Biotipo aria
I grassi riducono la secchezza caratteristica del biotipo aria, nutrendo i tessuti
irritati e l’organismo intero. Hanno anche una benefica funzione emolliente e
lenitiva quando soffre di stitichezza. Come ti ho già spiegato, questo biotipo
non deve mai consumare le verdure senza olio (vanno bene tutti gli oli
vegetali eccetto quello di palma). Particolarmente indicato è il consumo di
avocado: sebbene sia un frutto, è poverissimo di zuccheri e ha una grande
concentrazione di oli e grassi monoinsaturi, utilissimi per il biotipo aria.
Anche i semi oleosi sono una fonte sana di grassi, meglio però ammollati e
senza buccia, per esempio nel caso delle mandorle.
Ottimi anche i semi di zucca, particolarmente utili agli uomini per
prevenire i disturbi della prostata. Mangiati come spuntino o a colazione, i
semi oleosi sono un modo sano per il biotipo aria per ottenere un surplus di
grassi molto utili alla sua condizione.
Sono invece da consumare con moderazione i grassi animali e i fritti.
Biotipo acqua
Deve consumare i grassi senza eccedere, preferendo quelli di tipo vegetale.
Suggerisco a questo biotipo di abbinare sempre un certo quantitativo di
grassi agli alimenti, non solo per rendere più tollerabili le verdure ma anche
per evitare i picchi glicemici causati dai carboidrati: insieme alla fibra, i lipidi
modulano la glicemia.
Può aggiungere alle insalate piccole quantità di semi oleosi, nella dose di
un cucchiaino, ma mai salati. In particolare sono utili per il biotipo acqua le
mandorle e i semi di girasole, ricchissimi di potassio e poverissimi di sodio.
Biotipo terra
Deve limitare il consumo dei lipidi, usando i condimenti ma con molta
parsimonia. È particolarmente indicato l’olio extravergine di oliva, che
esercita una benefica azione coleretica e colagoga, cioè stimola il flusso
biliare.
Indicati i semi oleosi, ma in quantità limitate e non tostati, in modo da
ottenere grassi sani nella forma naturale.
Del tutto sconsigliati: olio di palma, olio di cocco, lardo, strutto, burro,
margarina animale, perché ricchi di grassi saturi e trans.
Biotipo fuoco
Beneficia soprattutto dei grassi omega-3 ottenuti mangiando pesce, perché
inibiscono l’infiammazione. Come per il biotipo terra, è consigliato l’olio
extravergine di oliva per la sua benefica stimolazione della bile epatica.
Causano invece infiammazione i grassi idrogenati e i grassi trans che
possono essere presenti nella margarina, nello strutto, nei grassi utilizzati in
pasticceria e negli alimenti realizzati impiegando tali ingredienti, per esempio
i prodotti da forno, sia dolci sia salati, soprattutto se lavorati industrialmente.
È necessario dunque prestare attenzione agli ingredienti degli alimenti che si
acquistano.
Indicati anche i semi oleosi perché ricchi di omega-3, ma senza esagerare.
Vanno evitati le arachidi e il burro di arachidi perché possono causare
infiammazione.
I gruppi alimentari essenziali
Hai presente il percorso che il sole segue ogni giorno? Di primo mattino è visibile, a
mezzogiorno è al massimo della sua forza, verso sera si riduce e con il tramonto cala
definitivamente. Ecco, i pasti dovrebbero essere proporzionati all’intensità del sole nel
momento in cui li consumiamo. Vediamo insieme il percorso da seguire:
Nel capitolo Prendi la scorciatoia dei circoli positivi trovi i segreti su come modificare
la tua alimentazione senza nemmeno accorgertene, facendo solo ciò che ti piace!
La tua sicurezza è importantissima
Se hai avuto l’intelligenza di arrivare a leggere fin qui, di certo hai a cuore la
sicurezza delle tue scelte. Forse hai anche avuto modo di notare un aspetto a
cui do molta importanza: la tutela delle persone che seguono i miei metodi.
Per me, come credo per te, la sicurezza è un valore inestimabile.
I consigli che hai letto in questo capitolo sono basati su 5 importanti valori
di sicurezza.
Sei arrivato alla fine di questo capitolo. Ecco i punti fermi più importanti di
cui sei venuto a conoscenza.
Se non fa bene al tuo biotipo non è sano. Il concetto di cibo sano è
relativo, perché le scelte alimentari devono prima di tutto offrire benefici al
tuo biotipo Oberhammer. Si basano su un concetto chiave: non devi fare
troppo, ma devi fare quello che serve alla tua tipologia. Allora ottieni risultati
in modo naturale e facile.
I supercibi non esistono. Un alimento può essere ottimo per un certo
biotipo e poco indicato per un altro.
Devi conoscere l’intero ciclo, non soltanto un pezzo. Non si può affermare
che un cibo è sano solo perché riporta valori positivi nella tabella nutrizionale,
che è un aspetto marginale. È di altrettanta importanza come lo digerisci,
come lo assimili e come elimini le sue scorie. Solo se l’intero ciclo
nutrizionale funziona bene si può affermare che un cibo ti fa bene.
Il programma alimentare per il tuo biotipo non è assolutamente una dieta.
È meglio stare lontano da questa parola: è sufficiente sentirla per trasmettere
alla tua mente un messaggio negativo. Introduci invece delle piccole
variazioni alle tue abitudini quotidiane: non dovrai compiere sacrifici e potrai
solo gustarti i risultati. Anche il tuo peso ne beneficerà. Questo è ciò che fa il
programma alimentare per il tuo biotipo Oberhammer.
Gli errori nutrizionali che fai oggi ti presentano il conto più avanti. Non
devi giudicare un regime alimentare in base alle sensazioni del momento,
perché i danni che puoi causare alla tua salute, anche gravi, li avvertirai anni
dopo. La scelta giusta deve garantirti benessere nel tempo.
I programmi alimentari miracolosi non lo sono per tutti. La vera salute
non la ottieni sperimentando i programmi alimentari all’ultima moda, ma
mangiando nella maniera più indicata per il tuo biotipo Oberhammer.
Senza la disintossicazione fatichi molto per ottenere poco. Chi è costretto a
rivolgersi a diete estreme e drastiche non conosce i segreti della
disintossicazione. Senza questo passo, tutto diventa molto più difficile e
complicato. Se la conosci, invece, il percorso sarà più facile e otterrai i
risultati che ti meriti.
La tua sicurezza è importantissima. Non è proprio il caso di giocare con la
salute, scegliendo le diete che vanno di moda o adottando regimi estremi. Hai
imparato che nel metodo Biotipi Oberhammer la sicurezza viene al primo
posto, per tutelare la tua salute.
Devo farti i miei complimenti: il tempio del benessere sta diventando un
luogo che conosci sempre meglio!
Riassumiamo il tuo percorso. Adesso sai che:
E ora?
So che lo immagini già. È il momento del secondo pilastro del tempio del
benessere. Adesso scoprirai…
I RIMEDI NATURALI PER IL TUO BIOTIPO:
ACCELERA LA GUARIGIONE
Ecco cosa mi scrive Lara come commento a un video su YouTube, dopo aver
acquistato un integratore per dimagrire.
«Ciao, seguo sempre i tuoi video con piacere e vorrei un parere su un
integratore che sto assumendo. L’ho comprato qualche settimana fa per
depurare l’organismo e dimagrire. Contiene pilosella, chitosano, caffè
verde…» e poi elenca altre sostanze.
Leggo questa domanda e non posso offrire una risposta perché non
conosco Lara. Ma qualche giorno dopo una ragazza viene a una mia
conferenza e mi mostra attraverso il telefono il suo commento sul mio canale
YouTube: è Lara. La osservo e le dico subito: «Questo integratore a te fa più
male che bene. Hai bisogno di un altro tipo di prodotto». Sono così sicura di
quello che affermo perché Lara è un biotipo aria puro, esile, senza ritenzione
di liquidi. Ha la pancia e vorrebbe eliminarla, ma deve assolutamente farlo in
un altro modo se non vuole peggiorare l’irritabilità tipica del biotipo aria, e se
vuole evitare di dormire male e di rovinare la pelle, sulla quale di punto in
bianco possono comparire più rughe a causa della disidratazione provocata da
certe piante diuretiche.
Dopo aver ascoltato la mia risposta e le motivazioni, Lara risponde: «È
incredibile, è proprio vero. Ultimamente dormo peggio e devo stendere spesso
la crema idratante perché avverto la pelle più secca del solito». Poi aggiunge:
«Non avevo proprio collegato questi problemi all’integratore che stavo
assumendo.… Oltretutto è pubblicizzato come naturale, e quindi mi sentivo
sicura».
Il grande inganno: «Tanto non fa male perché è
naturale»
È una frase che sento pronunciare spesso da chi utilizza rimedi naturali,
convinto del fatto che assumere queste sostanze possa solo fare bene – o al
massimo non fare niente –, ovvero che non si rischia di incorrere nelle
controindicazioni tipiche dei farmaci.
Niente di più sbagliato!
Il motto del mio canale YouTube Naturalmente Sani News, seguito da
migliaia di persone, è: Naturale è sano solo se lo fai bene! È una verità
importante, che cerco di comunicare regolarmente. Si tratta della settima
tattica in risposta alla settima trappola: il pericoloso fai da te. Per quanto
riguarda i rimedi naturali, assumere integratori che non sono adatti alle
proprie esigenze può causare peggioramenti, come nel caso di Lara.
La prima regola per ottenere una guarigione naturale e facile è dunque
quella di personalizzare i prodotti in base alla propria tipologia. Nelle riviste,
nei siti internet o nei libri che lanciano «novità naturali» si parla di integratori
decantandone i benefici per qualsiasi persona o situazione, ma è un pericoloso
errore. Proprio per questo, nelle prossime pagine troverai:
Ho voluto elencare anche le sostanze che sono dannose per il tuo biotipo
per due motivi ben precisi: primo, per salvaguardarti dall’assunzione di
prodotti non solo inutili, ma addirittura per te nocivi; secondo, per avvisarti
che purtroppo si ricevono molte informazioni false e sbagliate, a cui è
importante fare attenzione.
Quindi leggi con cura sia gli integratori adatti a te sia quelli da evitare
assolutamente per il tuo biotipo.
Nota. Per semplicità, con il termine «integratore naturale» intendo un
rimedio a base di piante, estratti alimentari e principi nutritivi quali vitamine,
minerali e così via.
Integratori naturali per il biotipo aria
Oggi vengono pubblicizzati di continuo nuovi integratori, ma non è detto che siano più
efficaci di quelli classici. Semplicemente il mercato ha bisogno di prodotti nuovi da
proporre, per creare interesse all’acquisto. Come naturopata non consiglio di utilizzare
questi integratori, per due motivi. Primo, perché devono ancora essere sperimentati e
verificati: spesso gli effetti collaterali emergono dopo un certo tempo. Secondo, perché
sono spesso prodotti importati da lontano, a cui il nostro organismo deve abituarsi: se
sono efficaci per gli indiani o i peruviani (che vivono in un clima e con abitudini
alimentari diversissimi) non è detto che siano altrettanto efficaci da noi, in Occidente.
Integratori naturali per il biotipo terra
Questo biotipo beneficia dei rimedi che stimolano la depurazione del corpo
perché è la tipologia che tende a trattenere maggiormente le scorie.
Non ha particolari problemi nell’assunzione degli integratori, li tollera
bene quasi tutti; deve però assumerli solo quando ne ha effettivamente
bisogno, specie se si tratta di multivitaminici o di multiminerali, perché
contribuiscono alla crescita delle masse, sia in positivo sia in negativo. Molto
benefici sono invece gli integratori detossinanti, da utilizzare periodicamente,
in particolare quelli che eliminano anche le tossine causate da inquinamento:
il biotipo terra tende infatti ad accumulare queste scorie più di altri biotipi.
Accelera il metabolismo con la clorella
Caratterizzata da un elevato contenuto di clorofilla, essenza vitale delle
piante, la clorella possiede eccellenti proprietà disintossicanti e purificanti.
Grazie all’abbondante presenza di carotenoidi e di altri antiossidanti
rapidamente assorbiti dall’organismo, questa microalga unicellulare riduce il
livello dei radicali liberi, aiutando il corpo a depurarsi e a mantenersi giovane:
è infatti anche benefica per i processi fisiologici di riparazione dei tessuti. Le
sue spesse pareti cellulari si legano con le scorie di metalli pesanti, pesticidi e
agenti cancerogeni che ogni giorno ingeriamo a causa dell’inquinamento e ne
facilitano l’eliminazione; diversi studi hanno dimostrato la capacità
depurativa della clorella da sostanze tossiche quali uranio, mercurio, rame,
cadmio e idrocarburi clorinati.
Dal punto di vista nutrizionale la clorella è ricchissima di antiossidanti,
amminoacidi, proteine, acidi grassi essenziali, vitamine, sali minerali e acidi
nucleici. Inoltre, rispetto a qualsiasi altra pianta, ha la più alta concentrazione
in assoluto di clorofilla (3%): pensa che 3 g di clorella hanno la stessa
quantità di clorofilla di 100 g di spinaci crudi!
Questa alga è anche un saziante naturale utile nei programmi dimagranti,
in particolare per il contenuto di fenilalanina e tirosina che possono
contribuire a controllare in modo naturale l’appetito. Favorisce una riduzione
fisiologica del sovrappeso, accompagnata però da una sensazione di benessere
psicofisico data la sua ricchezza in nutrienti quali amminoacidi essenziali,
proteine, vitamine del gruppo B e minerali.
Questo integratore alcalinizza l’organismo senza l’uso dei bicarbonati di
sodio, pieni di controindicazioni, e rafforza il sistema immunitario; infine, la
sua ricchezza in clorofilla agisce come deodorante naturale in grado di
rinfrescare l’alito.
Controindicazioni: l’assunzione della clorella è sconsigliata in caso di
immunodeficienza e di malattie autoimmuni. Può contenere iodio, dunque
presti attenzione chi soffre di ipersensibilità a questa sostanza e chi ha
problemi alla tiroide. Inoltre dovrebbero evitare tale integratore le persone
affette da allergia ai crostacei o ai frutti di mare e coloro che soffrono di
fenilchetonuria, una malattia molto rara che indica la presenza di alti tassi di
fenilpiruvato nelle urine e di fenilalanina nel sangue. In questo caso la clorella
è controindicata poiché, contenendo fenilalanina, farebbe aumentare il tasso
di concentrazione di questo amminoacido nell’organismo.
Pulisci il sangue con gli omega-3
Sono acidi grassi particolarmente benefici per il biotipo terra, perché hanno
proprietà ipolipemizzanti, cioè riducono l’accumulo dei grassi nel sangue,
condizione a cui tende questa tipologia. Proteggono il sistema
cardiovascolare, contrastano i processi che portano alla degenerazione delle
arterie, combattono l’ipertensione e la formazione dei pericolosissimi trombi;
sono molto indicati per le patologie metaboliche (diabete e
ipercolesterolemia), cardiovascolari e neurologiche come l’Alzheimer. Utili
anche per le patologie autoimmuni e infiammatorie.
Gli omega-3, per essere efficaci, devono venire assunti insieme a un
apporto equilibrato di omega-6, per impedire che la forte prevalenza di un
gruppo ostacoli la metabolizzazione e l’utilizzo dell’altro. L’ideale è assumere
formulazioni che contengono insieme omega-3, omega-6 e omega-9.
Integratori che hanno controindicazioni per il biotipo
terra
Questo biotipo peggiora se assume integratori:
Questo biotipo beneficia degli integratori che aiutano a ridurre i suoi processi
infiammatori e influiscono sul calore che spontaneamente produce, con
l’intento di ridurre le tossine di tipo infiammatorio cui è soggetto.
Spegni il fuoco con la bromelina
Rimedio elettivo nella cura di tutti i processi infiammatori localizzati, la
bromelina viene estratta dal gambo dell’ananas e agisce beneficamente grazie
alla sintesi di prostaglandine, molecole che fungono da mediatori in caso di
infiammazione.
La sua caratteristica principale è l’assenza assoluta di tossicità, quindi
esercita un’azione decongestionante sul sistema circolatorio e linfatico
stimolando il drenaggio del focolaio infiammatorio: ogni volta che c’è
infiammazione, di qualsiasi tipo, la bromelina corre in aiuto. In caso di
sinusite, per esempio, svolge un’azione antinfiammatoria e antiedemigena e
riduce l’ipertrofia delle mucose paranasali. È molto utile anche nel
trattamento della cellulite: le proprietà drenanti e antinfiammatorie del gambo
di ananas combattono efficacemente la pelle a buccia d’arancia. Contribuisce
inoltre ad accelerare la guarigione in caso di contratture e stiramenti
muscolari e a curare piccole ferite e piaghe, favorendone la cicatrizzazione;
infine, migliora i sintomi dell’artrite reumatoide.
La bromelina facilita la digestione delle proteine, in particolare quelle di
origine animale. Dopo un pasto ricco di carne o pesce si può trarre
giovamento dall’assunzione di questo rimedio per alleviare i sintomi dovuti a
indigestione, per esempio dolore addominale o pesantezza.
Controindicazioni: non assumere la bromelina in caso di ipersensibilità al
principio attivo, ulcera gastrica o terapia antibiotica, anticoagulante e
antitrombotica.
Calma le irritazioni con l’olio di ribes nero
L’olio di ribes nero, meno conosciuto del macerato glicerico (che ha una
componente alcolica), è particolarmente utile per il biotipo fuoco. Può venire
utilizzato per via interna (in capsule) o per via esterna (spalmato sulla cute) in
modo da aiutare la pelle di questo biotipo, che tende ad arrossarsi e irritarsi.
Utile negli stati in cui è presente un’infiammazione, l’olio di ribes nero è
ottenuto dai semi della pianta ed è uno dei pochi vegetali che possiede buone
quantità di acidi grassi polinsaturi omega-3 correttamente bilanciati agli
omega-6. Apporta anche la vitamina E, ricca di proprietà antiossidanti.
La sua benefica azione antinfiammatoria e antiallergica è indicata per
allergie cutanee, dermatiti, desquamazioni, arrossamenti, punture di insetti,
orticaria. Ottimo per l’eritema solare, tipico disturbo del biotipo fuoco, nel
trattamento dell’artrite e in tutti gli stati infiammatori dell’apparato
respiratorio (rinofaringiti recidivanti, rinite vasomotoria e allergica, tonsilliti,
sinusiti, asma bronchiale, sindrome influenzale).
Un uso costante per via esterna porta invece alla diminuzione di fastidi
quali prurito, eritema, escoriazioni, perdita di lucentezza, lichenificazione.
Adatto anche per la pelle delicata dei bambini, se usato direttamente sulla
cute.
Integratori che hanno controindicazioni per il biotipo
fuoco
Questo biotipo peggiora se assume integratori:
Meglio se tratto dal cibo. Nella scelta di un integratore è fondamentale verificare che
sia estratto dalla pianta o dal cibo, e non composto di vitamine, sali minerali o altre
sostanze ottenute in laboratorio, poiché agisce più in profondità. Inoltre il corpo lo
assimila meglio, senza che gli organi vengano appesantiti.
Le marche migliori per gli integratori del biotipo. Mi viene chiesto molto spesso quali
siano, ma la risposta posso darla solo sul mio sito, che viene aggiornato con costanza,
perché la situazione varia di continuo.
Preciso inoltre che i prodotti da me suggeriti sono selezionati tra centinaia di tipo
diverso, che analizzo regolarmente. Inizio verificando le ditte più valide e serie, poi di
ogni ditta seleziono soltanto i prodotti che reputo migliori.
E ora ecco i rimedi omeopatici di fondo per il tuo biotipo. Se abbinati agli
altri rimedi, li potenziano.
Secondo le scuole dell’omeopatia tradizionale la corrispondenza fra gli
elementi e i rimedi di terreno è la seguente.
E ora siamo arrivati al momento in cui imparerai qual è lo stile di vita per
prenderti cura del tuo biotipo, per volergli bene e coccolarlo. Si tratta del
terzo pilastro del tempio.
Prima di descrivertelo voglio ricordarti che, per sorreggersi, il tempio ha
bisogno di tutti i suoi elementi: forti fondamenta, un tetto che ripara e dei
pilastri solidi e ben equilibrati. Se togliamo anche uno solo dei pilastri,
l’intera struttura diventa fragile e cedevole. Ecco perché non puoi trascurare
nessun pezzo: metteresti a repentaglio la struttura, e quindi il tuo corpo ma
anche la tua mente. Ti ricordo infatti che anche la psiche è collegata al
biotipo.
Il pilastro che ti sto per illustrare è basato sulla formula magica della
sinergia, cioè la tattica numero quattro, che diventa particolarmente efficace
attraverso lo stile di vita. Sai, spesso sono le piccole scelte che compiamo
quotidianamente a fare la differenza. Stare bene infatti non è solo una
questione di cibo e rimedi naturali, ma anche di piccole abitudini che possono
condizionare in maniera incisiva la guarigione e il benessere.
Quelle che influiscono di più sono la gestione dello stress, il modo in cui
vivi le tensioni della vita quotidiana, e lo sport, il tipo di movimento che fai.
Ecco le tecniche e i consigli utili per ciascun biotipo. Partiamo dalla
gestione dello stress.
La gestione dello stress secondo il tuo biotipo
Sai perché le persone, pur impegnandosi, certe volte non ottengono risultati?
Perché sono sopraffatte dallo stress.
Stanchezza, tensione e nervosismo aggrediscono il corpo e la mente;
tolgono il respiro, stritolano i buoni propositi, rendono la vita più grigia. Ci
sono giorni in cui si vede tutto nero: colpa della spossatezza che ci si sente
addosso appena alzati, dell’irritazione che si prova a ogni minimo intoppo,
dell’ansia che prende il sopravvento anche nelle decisioni di routine. Il guaio
non sta tanto nelle cose da fare, quanto nello stesso sistema nervoso, che ha le
«batterie scariche».
Adesso ti faccio una domanda. Rispondimi sinceramente: hai forse pensato
che tanto c’è poco da fare, perché non hai tempo per rilassarti? Che la vita è
così, quando gli impegni sono molti bisogna stringere i denti e andare avanti,
aspettando il fine settimana o la tanto agognata vacanza? Magari hai anche
avuto la tentazione di passare al capitolo successivo.
Aspetta a farlo! Perderesti una grande occasione.
Tra poco, infatti, imparerai una tecnica molto efficace, che non ti
richiederà alcun investimento di tempo. Sì, hai letto bene! Proprio nessun
tempo aggiuntivo. Si tratta del rilassamento personalizzato per il tuo biotipo
Oberhammer. Dura 9 minuti, che non dovrai ritagliare tra le mille cose da fare
ma prelevare dal sonno. Lo sento già il tuo disappunto: «Ma come, Simona,
già dormo poco, e tu adesso vuoi farmi dormire ancora meno?». Esatto! E lo
faccio perché ci tengo al tuo benessere: se tu punterai la sveglia ogni giorno 9
minuti prima e farai il rilassamento del biotipo per questo lasso di tempo (ma
andrà bene anche in qualsiasi momento della giornata), otterrai il beneficio di
una rigenerazione come accade dopo un sonno profondo. In soli 9 minuti
potrai raggiungere risultati strepitosi, scrollandoti di dosso lo stress che ha
aggredito il tuo corpo e la tua mente e rigenerando il tuo organismo come
raramente ti succede.
Come se questo non bastasse, intanto depurerai il tuo corpo, come ti
spiegherò meglio più avanti. Ti sembra impossibile? Continua a leggere e
capirai che non lo è.
Le tattiche strategiche del rilassamento del biotipo
Oberhammer
Il rilassamento che imparerai tra poco è basato su due tattiche importanti. Più
precisamente si tratta della tattica numero uno e della tattica numero cinque.
IPPOCRATE DI COO
Le soluzioni che peggiorano il problema
La soluzione del sonno in caso di stress non è l’unica, ce ne sono altre. Te le
racconto con le parole di Margherita: «Esco con gli amici, ma non sempre
riesco a “staccare” veramente, e così finisco col parlare anche con loro dei
miei problemi. Oppure, a volte, guardo la televisione e poi mi addormento sul
divano. Per questi motivi penso di aver bisogno di vacanze, ma quando le
faccio non ottengo tutti i benefici che mi aspetto. Al rientro sto meglio,
eppure in pochi giorni tutto torna come prima».
Le persone che adottano queste soluzioni ottengono un sollievo
momentaneo, senza risolvere il problema, che continua a ingigantirsi. Allora
si cerca una valvola di sfogo con il cibo: si apre il frigorifero per divorare
qualsiasi cosa, si cerca energia mangiando cioccolato, si sgranocchia di tutto
per calmare la tensione; oppure si bevono più alcolici o si aumentano le
sigarette. No, queste non sono vere soluzioni allo stress, quelle che vanno alla
causa, che estirpano il problema alla radice.
Che fare quindi?
Credi che ti stia dicendo di vivere in modo rallentato?
Ora forse in te si è scatenato un dubbio, di quelli che ti fanno voltare pagina
con impazienza. Potresti pensare che ti stia per chiedere di vivere una vita al
rallentatore, in cui lo stress è lontano semplicemente perché hai eliminato
tutte le sfide e gli stimoli.
Assolutamente no! Non ti sto dicendo di vivere con meno impegno ed
entusiasmo per contrastare lo stress. E sai perché non lo farei mai? Perché io
stessa sono impegnatissima: viaggio molto, tengo corsi, scrivo certe volte fino
a notte, passo da un Paese all’altro, ho tanti interessi, mi piace trascorrere del
tempo con la mia famiglia e con gli amici, quindi non riesco a consigliare agli
altri di ridurre gli impegni.
Però utilizzo – e consiglio di utilizzare – la portentosa tecnica del
rilassamento del biotipo in soli 9 minuti.
Mentre scrivo, però, sento già cosa stai per ribattere: «Ma Simona, fare un
rilassamento richiede impegno!».
Non devi fare niente
Be’, di solito leggi il contrario, giusto? Ovunque è scritto che devi faticare
parecchio per ottenere risultati, altrimenti non ne avrai. Quindi forse stai
pensando che fare un rilassamento è faticoso: devi impegnarti a decontrarre le
varie parti del corpo, concentrarti nell’applicare la tecnica in modo corretto,
memorizzare i passaggi.
Niente di tutto questo!
Ti avviso da subito che invece la tecnica sarà estremamente piacevole e tu
non dovrai fare nulla se non gustarti un momento che ringiovanisce il tuo
corpo e rigenera la tua mente.
Tra poco troverai le indicazioni dei passaggi per fare il rilassamento in
modo autonomo; ma io sono andata oltre, e ti guiderò con la mia voce e con
una musica particolare, gratuitamente. Non si tratta di un rilassamento
standard, di solito un po’ blando, ma di quattro rilassamenti diversi, uno per
biotipo, molto efficaci perché su misura per le tue personali esigenze.
E adesso c’è di sicuro un’altra domanda all’orizzonte: «Ma Simona, questo
è un libro, come faccio a sentire la tua voce?».
Ho pensato anche a questo, perché ci tengo davvero tanto che tu possa
utilizzare una tecnica strepitosa che ti rigenera in poco tempo.
Prima di passare alla pratica e spiegarti come puoi fare il rilassamento
senza impegnarti, voglio però che tu faccia un test, e voglio spiegarti quali
sono i segnali dello stress che devi assolutamente conoscere se vuoi una
guarigione naturale e facile.
Tieni d’occhio questi segnali
Sei alla scrivania, ma cominci ad avvertire qualche difficoltà di
concentrazione. Di sera, quando rientri a casa, ti senti più stanco del solito,
ceni ma non riesci a digerire. Di notte sei disturbato da incubi e risvegli
precoci. L’idea che durante questo weekend tu debba invitare dei cari amici a
cena ti mette in crisi: aggiungere ancora un impegno, anche se gradevole, ti
rende ansioso. Spesso, nel corso della giornata, sei irritabile e irrequieto: per
cancellare queste sensazioni negative aumenti il numero delle sigarette, o
mangi più cioccolato, o ti abbuffi, o bevi più alcol, o ti annienti di fronte alla
televisione.
Attenzione: tutti questi sono campanelli d’allarme che ti dovrebbero
mettere in guardia. Sei nella fase borderline: il tuo non è ancora un livello di
stress forte, ma cominci a patire i primi colpi.
Facciamo ora un test per verificare come stai. Lo potrai ripetere ogni volta
che ne sentirai il bisogno.
Prendi una matita o usa la funzione evidenziatore se leggi il libro in e-book. Tra le
situazioni elencate qui sotto, evidenzia quelle che si verificano con frequenza, almeno
tre volte a settimana.
Bene, ora che hai terminato il test verifica le frasi evidenziate. Spesso ci si abitua a
convivere con queste situazioni, ma sono segnali da tenere d’occhio: se solo due o tre
di questi sono presenti più volte a settimana, significa che lo stress ha già iniziato a
fare danni.
L’intossicazione in testa
In questo libro ti ho parlato molto di tossine, perché come naturopata sono
specializzata nella depurazione. Ti ho spiegato anche come contrastare le
scorie che intasano l’organismo attraverso le tecniche di disintossicazione,
l’alimentazione e i rimedi naturali. Un’altra via estremamente efficace è
quella del rilassamento. Sì, proprio così! Lo stress è fonte di scorie, che si
possono accumulare nel tuo organismo e causare disturbi di ogni tipo: se lasci
alla tensione tutto il suo potere, senza contrastarlo, diventa un nemico che
colpisce forte. Ecco i principali danni che può provocare:
Ma non è solo la pancia a essere colpita. Anche le cosce devono fare i conti con lo
stress, che peggiora la cellulite: la buccia d’arancia può essere causata da uno
squilibrio ormonale, tipico di chi vive costantemente sotto tensione. Attraverso le
tecniche di gestione dello stress, quindi, si può migliorare l’equilibrio ormonale e
ottenere benefici che aiutino a contrastare questo inestetismo.
Se ti rilassi con il tuo biotipo i risultati si moltiplicano
la respirazione;
la visualizzazione;
la floriterapia per il biotipo Oberhammer.
La respirazione che rilassa e purifica il tuo biotipo
Il rilassamento del biotipo utilizza il respiro lungo e profondo che ti permette
di ottenere gratuitamente tre preziosi regali.
Regalo 1: la mente si calma. Il nostro stato di salute psicofisica dipende in
maniera notevole dal nostro ritmo respiratorio: se facciamo molti respiri
veloci avremo poca salute, se facciamo meno respiri ma più lunghi e profondi
attiviamo i processi di guarigione. Il genere di respiro che farai nel
rilassamento del biotipo ha lo scopo di rilassare e calmare la mente,
riequilibrare lo stato emotivo, eliminare le tensioni e lo stress accumulato.
Regalo 2: il tuo corpo viene purificato. Fai questo piccolo esperimento:
accendi due candele e copri parzialmente una di esse con un bicchiere.
Noterai che la fiamma si indebolisce e viene prodotto più fumo. È ciò che
succede quando facciamo respiri brevi e incompleti: la respirazione dovrebbe
bruciare le scorie ma, se è insufficiente, è come un camino che funziona male;
ci priva del prezioso ossigeno di cui il nostro corpo necessita, favorendo
l’accumulo di tossine e annebbiando la mente. Il respiro lungo e profondo che
farai nel rilassamento del biotipo purifica e ossigena il sangue, quindi
disintossica l’organismo.
Regalo 3: aumenta l’energia. La respirazione lunga e profonda infonde più
energia di un caffè e rilassa più di una sigaretta.
Ti è venuta già voglia di fare un bel respiro lungo e profondo, non è vero?
Se così fosse, ecco le istruzioni.
Come fare il respiro lungo e profondo. Durante il rilassamento del biotipo
Oberhammer dovrai respirare con queste modalità: inspira in modo ampio ma
spontaneo, cioè senza forzarti; espira in maniera completa e lunga. È proprio
la fase espiratoria che stimola il sistema parasimpatico e, con esso, uno stato
di rilassamento profondo. Quando invece siamo tesi prevale la fase di
inspirazione e con essa l’attivazione del sistema simpatico e dello stress. In
ogni caso non preoccuparti, perché sarà la mia voce a guidarti.
La visualizzazione che equilibra il tuo biotipo
Per ogni biotipo c’è un diverso luogo della natura da visualizzare, che ha un
effetto riequilibrante. Preciso che visualizzare non significa vedere quel luogo
come un’immagine, ma semplicemente immaginarlo, pensarlo. È quello che ti
succede già normalmente quando sogni a occhi aperti e dici: «Mi vedo già…»
figurandoti una situazione.
Se vuoi rendere più efficace la tua visualizzazione cerca in internet
un’immagine con quelle caratteristiche, anche semplicemente digitando la
descrizione nella sezione «Immagini» di Google. Stampala e tienila con te.
Quindi osservala per qualche secondo prima di cominciare il rilassamento:
renderà tutto più vivido.
La floriterapia per il tuo biotipo Oberhammer
La floriterapia è una forma di rimedio naturale che utilizza gli estratti dei fiori
per agire sulla sfera psichica ed emotiva della persona.
Come utilizzare la floriterapia. Fai preparare dal tuo farmacista o erborista
la miscela indicata per il biotipo, mostrando la formula qui sotto indicata.
BIOTIPO ARIA
Hornbeam (Carpino)
White Chestnut (Ippocastano bianco)
Beech (Faggio)
BIOTIPO ACQUA
Clematis (Clematide)
Chicory (Cicoria selvatica)
Red Chestnut (Ippocastano rosso)
BIOTIPO TERRA
BIOTIPO FUOCO
Vervain (Verbena)
Holly (Agrifoglio)
Cherry Plum (Mirabolano)
Tra poco troverai le schede dei quattro rilassamenti completi, illustrati nei dettagli.
Come ti ho già anticipato, però, potrai scaricare la traccia audio e non dovrai fare
nient’altro che stenderti, o sederti, e lasciarti andare alla rigenerazione del
rilassamento del biotipo.
La traccia audio per ogni tipologia la puoi scaricare gratuitamente facendo il test dei
biotipi su www.biotipioberhammertest.it. In ognuna ci sarà:
Fai tre respiri profondi, lenti e completi: primo respiro, secondo respiro, terzo
respiro.
Ora immagina di trovarti su un prato, con gli alberi intorno a te, l’aria piacevolmente
calda che accarezza la tua pelle.
Ora senti tutto il tuo corpo profondamente rilassato e pesante. Senti la tua mente
tranquilla e calma.
Adesso immagina nuovamente il prato, gli alberi, senti l’aria piacevolmente calda e
lascia che la tua mente sia avvolta dalle sensazioni di questo luogo della natura.
Inspira ed espira profondamente ancora una volta. Quindi inspira nuovamente e apri
gli occhi. Poi allunga il tuo corpo, avvertendo una piacevole sensazione di
rigenerazione e di nuova vitalità.
Ora immagina di trovarti su una bella spiaggia, con un caldo sole estivo che
accarezza piacevolmente la tua pelle.
Ora senti tutto il tuo corpo profondamente rilassato e caldo. Senti la tua mente
tranquilla e calma.
Adesso immagina nuovamente la spiaggia, senti il piacevole calore del sole che
accarezza la tua pelle e lascia che la tua mente sia avvolta dalle sensazioni di questo
luogo della natura.
Inspira ed espira profondamente ancora una volta. Quindi inspira nuovamente e apri
gli occhi. Poi allunga il tuo corpo, avvertendo una piacevole sensazione di
rigenerazione e di nuova vitalità.
Fai tre respiri profondi, lenti e completi: primo respiro, secondo respiro, terzo
respiro.
Ora immagina di trovarti sulla vetta di una montagna da cui godi di uno stupendo
paesaggio. La temperatura è gradevole.
Ora senti tutto il tuo corpo profondamente rilassato e leggero. Senti la tua mente
tranquilla e calma.
Adesso immagina nuovamente di trovarti sulla vetta della montagna mentre il tuo
sguardo si perde nel meraviglioso paesaggio. Lascia che la tua mente sia avvolta dalle
sensazioni di questo luogo della natura.
Inspira ed espira profondamente ancora una volta. Quindi inspira nuovamente e apri
gli occhi. Poi allunga il tuo corpo, avvertendo una piacevole sensazione di
rigenerazione e di nuova vitalità.
Fai tre respiri profondi, lenti e completi: primo respiro, secondo respiro, terzo
respiro.
Ora immagina di trovarti vicino a un lago con le sue acque calme, in una giornata
primaverile con l’aria fresca che accarezza la tua pelle.
Il tuo corpo è sempre più rilassato, piacevolmente rilassato.
Ora senti tutto il tuo corpo profondamente rilassato e leggero. Senti la tua mente
tranquilla e calma.
Adesso immagina nuovamente di trovarti vicino al lago con le sue acque calme e
l’aria fresca che accarezza la tua pelle. Lascia che la tua mente sia avvolta dalle
sensazioni di questo luogo della natura.
Inspira ed espira profondamente ancora una volta. Quindi inspira nuovamente e apri
gli occhi. Poi allunga il tuo corpo, avvertendo una piacevole sensazione di
rigenerazione e di nuova vitalità.
Hai imparato una tecnica di giovinezza
Leggendo fin qui hai imparato come rilassarti senza portare via tempo ai tuoi
mille impegni e ottenendo risultati sorprendenti.
Ricorda quello che ci siamo detti all’inizio: lo stress è un acceleratore di
vecchiaia. Trascurare questo aspetto, oggi sempre più diffuso, significa
aumentare in modo irreversibile la propria età biologica, che è la vera età del
corpo, spesso diversa da quella che compare sul documento d’identità.
Oltre al rilassamento, c’è un’altra attività importante se si vuole migliorare
il proprio stile di vita; anche questa può segnare il corpo in modo positivo o
negativo, a seconda se viene praticata correttamente in base al proprio biotipo
o meno. Si tratta del movimento.
Lo sport che fa bene al tuo biotipo
C’è chi parla benissimo della corsa, chi del nuoto, chi del pilates, chi della
pesistica. In realtà ogni sport è buono, perché muoversi fa bene; ma lo sport
migliore è quello giusto per il tuo biotipo. Anche se nelle palestre o negli
studi dei professionisti se ne sente parlare raramente, la realtà è che ogni
biotipo ottiene i migliori benefici con l’attività fisica più adatta alle sue
esigenze; e ancor di più se viene praticata con gli accorgimenti adatti alla sua
tipologia.
Inoltre, non solo l’esercizio fisico cambia a seconda del biotipo, ma anche i
disturbi migliorano più facilmente se l’attività fisica viene praticata in base
alla propria tipologia. Lo sport fatto male invece può causare danni notevoli,
per esempio aumentare le infiammazioni o peggiorare l’insonnia.
Ecco tutte le indicazioni per ottenere i migliori risultati dall’attività fisica,
con il minimo sforzo, secondo il percorso della guarigione naturale e facile.
Lo sport per il biotipo aria
Il biotipo aria è mobile di natura. Non ama stare fermo, a riposo, e quindi fa
sport volentieri: è una valvola di sfogo dalle tensioni e dallo stress che
accumula per via del suo carattere. Però deve allenarsi nel modo corretto
perché gli esercizi inadeguati disturbano questo biotipo a livello sia fisico sia
mentale.
I benefici dello sport per il biotipo aria
Più muscoli, più benessere. La muscolatura del biotipo aria è tonica ma tende
a essere ipoplastica, cioè poco sviluppata; questo biotipo mantiene la massa
muscolare con difficoltà poiché è portato a distruggere quella che già
possiede, a causa del cortisolo tendenzialmente alto. Nello sport il suo
obiettivo deve quindi essere l’aumento della massa muscolare. I benefici sono
numerosi: innanzitutto tonifica il corpo e migliora le sue forme; a livello di
peso, aumentare la massa muscolare aiuta il biotipo aria a dimagrire nei punti
giusti, specie sulla pancia dove può accumulare peso, nonostante sia magro.
Al contrario, se cerca di dimagrire con una dieta ipocalorica si scava in viso e
assume un aspetto «sciupato», mentre i chili in più rimangono al loro posto.
Nel caso sia sottopeso, situazione frequente per il biotipo aria, aumentare la
massa muscolare lo aiuta ad acquisire forme toniche e lo rende più forte.
Più endorfine, meno dolore. Lo sport aumenta le endorfine, ormoni che
impediscono al segnale del dolore di raggiungere il cervello e che quindi
agiscono come degli analgesici naturali. In questo modo viene alzata la soglia
del dolore, normalmente bassa nel sensibile biotipo aria: si riducono i mal di
testa, i dolori mestruali e quelli articolari. Per liberare le endorfine
nell’organismo è sufficiente fare moderato esercizio aerobico per mezz’ora tre
volte a settimana.
Più movimento, meno tensione e nervosismo. Il biotipo aria tende a essere
contratto, con tensioni che si irradiano alla zona del trapezio, delle spalle e
della cervicale. Il movimento lo aiuta a sciogliere le rigidità muscolari e
articolari, come un salutare massaggio che decontrae le parti tese del corpo.
Ne beneficia anche il sistema nervoso, la parte più fragile di questo biotipo,
che può soffrire di agitazione, ansia, nervosismo e ipersensibilità allo stress.
Lo sport migliora anche il senso di benessere psichico: le endorfine liberate,
conosciute come «ormoni della felicità», agiscono positivamente sull’umore.
E poi lo sport aiuta a… Il biotipo aria beneficia di una regolare attività
sportiva anche per rafforzare il sistema immunitario e migliorare la secchezza
di cui soffre, perché lo stimolo circolatorio dell’attività fisica favorisce
l’irrorazione e il turgore, sia della cute sia delle mucose. Anche la digestione
ne risente in positivo.
Le regole d’oro dello sport per il biotipo aria
Fino al punto giusto. Per il biotipo aria fare sport è molto importante, ma
deve stare attento a non eccedere: «Di più è meglio» è il suo motto, quindi
tende a ignorare i confini. Ama il vigore e lo stimolo dell’esercizio intenso e
può diventare dipendente da questi stati di eccitazione, specialmente se hanno
l’effetto di placare temporaneamente la sua costante attività mentale.
Purtroppo però, se l’esercizio fisico è troppo vigoroso, queste sensazioni
hanno breve durata: il corpo diventa sempre più stanco, la mente si eccita
ancor più e aumenta la produzione di cortisolo, che invece andrebbe tenuto
sotto controllo (vedi anche il riquadro successivo Quando troppo allenamento
fa male).
Se il movimento moderato lo fa sentire più energico, attento, lucido e forte
fisicamente, con un eccesso di attività fisica questo biotipo perde i benefici e
peggiora il suo stato nervoso: lo sport, da valvola di sfogo, diventa fonte di
stress. Rientra a casa affaticato, irrequieto e irritabile, e di notte dorme peggio.
Se soffre di tachicardia il disturbo si acuisce.
In generale, quando le attività sportive sono esagerate, cioè sfiniscono,
aumentano i radicali liberi e i processi ossidativi e di invecchiamento: per il
biotipo aria questa condizione è ancora più marcata.
Ecco i segnali del giusto limite: non deve sentirsi esausto, tremante, con le
vertigini, sul punto di avere i crampi, e nemmeno dolorante il giorno
successivo allo sforzo a causa dell’acido lattico accumulato nei muscoli. Per
sviluppare vera forza e capacità di resistenza, il biotipo aria deve quindi
frenare il suo entusiasmo e allenarsi con equilibrio.
Aumentare la massa muscolare. Dal momento che il biotipo aria acquista
muscoli con più difficoltà degli altri biotipi, deve rafforzarli con regolarità,
specialmente con il passare degli anni perché questa situazione si acuisce. Per
esempio accade di frequente alla donna in menopausa di ingrassare, perché,
con la riduzione della massa magra tipica di questa età, il metabolismo si
riduce e si acquista peso più facilmente. Se il biotipo aria va in palestra, deve
chiedere gli esercizi che lo aiutino nel potenziamento. Ha infatti necessità di
allenarsi con più attenzione del biotipo fuoco o del biotipo terra, che
sviluppano la muscolatura molto più facilmente. La forza del suo biotipo è
soprattutto nella mente: ha solo bisogno di avere un po’ di pazienza con il suo
corpo, che, se gestito nel modo migliore, darà risultati più che soddisfacenti.
Mai a stomaco completamente vuoto. L’ideale è uno spuntino circa un’ora
prima dell’allenamento, costituito anche da proteine, per favorire l’aumento
della massa muscolare. Anche dopo l’attività fisica andrebbe ripetuto questo
spuntino, o in alternativa consumato un pasto completo contenente una quota
proteica.
Fare attenzione alle articolazioni. Tendenzialmente sporgenti, nodose,
magre e facili alla lassità, le sue articolazioni si irrigidiscono con facilità.
Durante l’esercizio il biotipo aria deve quindi stare attento a non affaticarle,
così come deve fare attenzione ai suoi tendini, spesso sporgenti. È buona
norma indossare fasce elastiche protettive e scarpe da ginnastica ben
ammortizzate. Se le articolazioni sono doloranti è consigliabile assumere
integratori per proteggerle e prestare molta cura all’alimentazione,
consumando i grassi come indicato per il biotipo aria. Va posta attenzione
anche alla rigidità dei muscoli, che portano questo biotipo ad assumere cattive
posture e obbligano il suo corpo a compiere sforzi che sovraccaricano sia le
articolazioni sia i muscoli stessi.
Come idratare correttamente l’organismo. Durante l’allenamento il biotipo
aria deve bere a sufficienza, specie se suda molto, perché tende, più di altri
biotipi, alla disidratazione. Il modo migliore per idratare il suo organismo è
quello di bere spesso piccoli sorsi a più riprese, anziché grandi quantitativi
tutti in una volta.
Defaticamento finale. Elemento fondamentale per rendere il movimento
davvero utile per il biotipo aria è il defaticamento al termine dell’esercizio.
Consigliata una doccia calda, per mantenere i muscoli ben irrorati, e poi un
rilassamento per eliminare la stanchezza, ricaricare e riequilibrare il corpo; in
alternativa un bagno di vapore, spesso a disposizione nelle palestre. In questo
modo le tipiche tensioni del biotipo aria vengono rilasciate e lo sport stimola
in modo positivo il corpo senza eccitare troppo la mente.
Attenzione al clima. Tutti gli sport che si fanno al freddo, o in luoghi con
molto vento, per il biotipo aria non sono benefici. Al termine della
prestazione sportiva non avvertirà una piacevole sensazione di rigenerazione,
ma sarà irritato e ancora più stanco.
Natura equilibrante. In caso di stress, il biotipo aria può trovare un
grandissimo beneficio in una lunga e tranquilla passeggiata, meglio se nella
natura. È uno dei modi ideali per muovere il corpo e contemporaneamente
rilassare la mente e scaricare le tensioni accumulate. Per il biotipo aria è una
delle tecniche tranquillizzanti più efficaci.
«Camminare è la migliore medicina dell’uomo.»
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Attività fisiche particolarmente indicate per il biotipo
aria
Le attività motorie più indicate per il biotipo aria sono quelle che non
affaticano troppo e non sono eccessivamente vigorose: il sollevamento pesi
(solo leggeri), camminare, nuoto, yoga, pilates, danza, equitazione, golf.
Il biotipo aria si muove in modo agile. Caratterizzato dalla velocità, se fa
una passeggiata, il passo sarà sempre piuttosto rapido. Nonostante la tensione,
gode generalmente di buona flessibilità tendineo-muscolare: in palestra
eseguirà con facilità esercizi di stretching o yoga. Nello sport certe volte
manca di coordinazione, quindi per non farsi male deve prestare attenzione: i
gesti veloci possono diventare irregolari o bruschi.
Attività fisiche che il biotipo aria deve praticare con
attenzione
Per il biotipo aria non sono molto indicate attività quali la ginnastica aerobica,
soprattutto se fatta sporadicamente, con intensità e senza un buon
rilassamento a seguire; la corsa, che affatica le articolazioni, il suo punto
debole; il salto e gli sport in ambienti rumorosi, perché aumentano lo stress.
In realtà il biotipo aria è spesso attratto da queste attività fisiche. Se le
pratica non deve certo abbandonarle, ma utilizzare i giusti accorgimenti
affinché non creino problemi: è sufficiente fare attenzione ai consigli indicati
per il biotipo e svolgere un buon detensionamento a seguito dell’attività.
Se il biotipo aria ama la corsa e la pratica di frequente, è bene che ricorra
periodicamente a dei ricostituenti.
Approfondimento
Se fai sport con costanza ma ti senti stanco, dormi male, sei nervoso, più ti alleni e
meno rendi, molto probabilmente sei in sovrallenamento. Una sindrome che non
riguarda, come invece si potrebbe supporre, solo chi pratica sport ad alto livello e si
sottopone a grandi carichi: tutti possono incorrere nel sovrallenamento se il carico è
eccessivo in relazione al livello di preparazione e alla personale capacità di resistenza
dell’organismo. Succede a chi va in palestra solo una volta a settimana e si allena fino
a sfinirsi, a chi non fa movimento per mesi e poi, in vista della prova costume, aumenta
bruscamente l’attività fisica. Oppure a chi vede sulla sua bilancia qualche chilo in più e
inizia a correre per un’ora di seguito senza fare un’adeguata preparazione.
I principali campanelli d’allarme sono un aumento del cortisolo nel sangue e una
riduzione delle innumerevoli funzioni dell’ipotalamo, quella struttura del sistema
nervoso centrale responsabile, per esempio, del ritmo sonno-veglia, dell’appetito, del
mantenimento entro valori adeguati della temperatura corporea, della pressione
arteriosa e della frequenza cardiaca. Chi è sovrallenato spesso nota che la propria
massa grassa prende il sopravvento su quella muscolare, riscontra un aumento dei
battiti cardiaci anche a riposo, fa fatica a addormentarsi, è nervoso, può andare
incontro più facilmente a infezioni a causa del sistema immunitario meno efficiente.
Ci sono sport che non vanno d’accordo con la cellulite e la ritenzione idrica. Un
esempio? Se ti sei iscritto a un corso di spinning e due volte a settimana pedali per
un’ora come un forsennato, oppure se hai scelto altri sport da cuore in gola, nei tessuti
si possono accumulare troppi prodotti di scarto, soprattutto acido lattico, che un
sistema circolatorio già difettoso (come quello di chi soffre di ritenzione idrica e
cellulite) non è in grado di riassorbire bene. L’acido lattico è un metabolita che
favorisce sia la cellulite sia la ritenzione idrica: la formazione di tossine muscolari
agisce infatti negativamente sulla circolazione e sull’ossigenazione dei tessuti. È bene
quindi prestare attenzione agli sport che prevedono sforzi molto intensi, brevi e rapidi,
con contrazioni prolungate della muscolatura. Sono controindicati lo spinning, il
sollevamento pesi con un’intensità elevata e la corsa veloce: gli impatti con il terreno
provocano microlacerazioni alle membrane delle cellule adipose, che, a lungo andare,
possono peggiorare la situazione.
Per chi soffre di cellulite e ritenzione idrica lo sport va perciò graduato, affinché
risulti benefico. Dato che la cellulite è un ristagno di liquidi che porta via ossigeno ai
tessuti, la soluzione è riossigenare attraverso attività costante e a bassa intensità.
Camminare rappresenta un modo efficace di contrastare la cellulite; viene aiutata la
circolazione delle gambe e mantenuto il battito cardiaco a un ritmo ideale per
ottimizzare la vascolarizzazione: il passo deve essere svelto ma permettere di parlare
senza affanno con un ipotetico accompagnatore. Al termine ci si dovrebbe sentire
rigenerati e avvertire una piacevole sensazione di calore alle gambe.
Riassumendo, l’attività fisica più indicata nei casi di ritenzione idrica e cellulite è
quindi quella aerobica di bassa intensità e di lunga durata, come camminare, andare in
bicicletta pedalando moderatamente o nuotare per 30-40 minuti almeno 3-4 volte alla
settimana. Nuotare o praticare acquagym riserva in più due vantaggi: migliora la
circolazione ed esercita un benefico massaggio.
Il consiglio in più
Il biotipo terra, come il biotipo acqua, ha bisogno di tanto esercizio fisico per
stimolare il metabolismo ed eliminare le tossine solide e congestionanti a cui
è soggetto. A tutte le età ne trae quindi un beneficio significativo.
Particolarmente portato per lo sport di resistenza, ha uno scheletro robusto,
l’ossatura grande e spessa e una muscolatura forte. Grazie alla sua struttura
solida, sostiene quindi molto bene lo sforzo fisico e sviluppa senza fatica i
muscoli perché produce in genere più ormoni anabolici rispetto agli altri
biotipi. Il suo ormone dominante, la somatotropina, di sicuro lo aiuta:
aumenta con grande facilità la massa muscolare, suscitando l’invidia degli
altri biotipi, soprattutto aria (che sviluppa la muscolatura con difficoltà) e
fuoco (che sviluppa muscoli, ma non altrettanto velocemente). In palestra,
quindi, se cerca un potenziamento muscolare nota subito dei miglioramenti,
anche senza l’uso di integratori.
Le articolazioni del biotipo terra sono grosse, robuste e corte, e può perciò
sostenere anche un movimento piuttosto faticoso. Diversamente dal biotipo
aria, però, ha poca flessibilità tendineo-muscolare.
Nonostante la predisposizione allo sforzo fisico, il biotipo terra è tuttavia
tendenzialmente sedentario: questo è uno dei motivi che lo porta ad
accumulare peso.
I benefici dello sport per il biotipo terra
La voglia di fare migliora. Se il biotipo terra non pratica sport si impigrisce:
meno ne fa e meno ne vorrebbe fare, perché vengono rallentati sia il
metabolismo sia la digestione. Invece, quando si allena regolarmente,
riprende energia e vigore, e il suo organismo funziona meglio.
Si riducono le tossine. Se questo biotipo non fa sport, nel suo corpo
aumentano le tossine; quando invece si allena regolarmente, i processi di
depurazione sono stimolati e i disturbi di cui soffre migliorano. La pratica
regolare di esercizio moderato aumenta i livelli di colesterolo buono (HDL) e
riduce quello cattivo (LDL), normalizza il glucosio, regolarizza la pressione
arteriosa e favorisce l’elasticità delle arterie.
Se invece non fa movimento i suoi disturbi peggiorano, per esempio
aumenta la congestione di muco nell’organismo, o i livelli di colesterolo nel
sangue. L’esercizio fisico giornaliero, anche solo con una passeggiata di
mezz’ora a passo intenso, è il modo migliore per evitare la stagnazione e
l’accumulo delle tossine solide tipiche di questa tipologia.
Fa dimagrire. Se il biotipo terra desidera perdere peso, fare più esercizio
fisico è un passo che deve assolutamente compiere. Non basterà mangiare di
meno o utilizzare gli integratori per dimagrire: lo sport è una base
fondamentale per raggiungere un risultato soddisfacente.
E poi lo sport aiuta a… Il biotipo terra beneficia di una regolare attività
sportiva anche per migliorare i disturbi alle vie respiratorie, specie se si
concentra su una corretta respirazione durante lo sforzo.
Le regole d’oro dello sport per il biotipo terra
Attività fisica energica. Al contrario del biotipo aria, il biotipo terra beneficia
di un’attività fisica energica, in cui spinge il corpo oltre i suoi limiti,
ovviamente sempre nei livelli di sicurezza; per lui sono adatti gli esercizi che
lo fanno arrivare ad avere il fiatone. Un consiglio del genere porterebbe il
biotipo aria a strafare, invece il biotipo terra non è portato a esagerare: va
spronato nell’attività fisica perché la sua natura è quella di non eccedere.
Quindi, rispetto agli altri biotipi, trae maggiori benefici da un’attività intensa,
che richiede sforzo. Il consiglio ovviamente andrà seguito dopo una regolare
visita che abilita all’attività sportiva.
Cominciare con quello che piace. Siccome il biotipo terra tende a non
amare lo sport, all’inizio deve trovare qualcosa che fa volentieri, anche se non
richiede sforzo eccessivo. Spesso ama attività fisiche ripetitive e moderate
come, per esempio, le passeggiate o la bicicletta. Col tempo poi, godendo dei
benefici, comincerà spontaneamente a sperimentare anche uno sport più
intenso, perché il suo metabolismo sarà diventato più attivo e avvertirà
maggiore stimolo a muoversi.
Sudare. Se l’esercizio fisico è accompagnato a una bella sudata offrirà
risultati migliori al biotipo terra (a meno che non sia molto sovrappeso, nel
qual caso bisogna essere cauti).
Muoversi dopo i pasti. Per il biotipo terra è molto utile camminare, in
particolare dopo i pasti, per stimolare un sistema digerente tendenzialmente
lento, migliorare la circolazione linfatica e combattere la cellulite. La scelta
peggiore, invece, è il pisolino dopo mangiato, perché favorisce l’accumulo
delle tossine a cui è soggetto.
Attenzione al respiro. La respirazione migliora notevolmente i benefici
dell’attività motoria del biotipo terra, aiutandolo a ridurre le congestioni a
livello dei polmoni e delle vie respiratorie alte e stimolando l’eliminazione di
vecchi accumuli di muco. È ottimale una respirazione intensa e ampia, spesso
anche accelerata, come avviene quando aumentano le pulsazioni cardiache.
Controlli preliminari. Poiché il biotipo terra è soggetto a malattie
cardiache e ad alti livelli di colesterolo, quando adotta un programma intenso
di esercizi fisici deve controllare bene la sua situazione di salute. Se è
particolarmente in sovrappeso deve incrementare l’attività in modo lento e
graduale.
Il clima adatto. Quando è freddo, il biotipo terra trae maggiori benefici dal
praticare attività fisica al chiuso, con una temperatura più gradevole, perché il
suo movimento è frenato dalle basse temperature.
Attività fisiche particolarmente indicate per il biotipo
terra
Tutti gli esercizi che richiedono sforzo sono benefici e raccomandati per il
biotipo terra. Grazie alla sua forza, eccelle per esempio negli sport di
resistenza: ha la naturale struttura fisica per correre o vogare su lunghe
distanze. Con i suoi muscoli forti e tonici può affrontare attività dure,
vigorose ed eccessive. È proprio questo biotipo che può praticare attività che
spingono il corpo al limite, come lo spinning; indicate per lui anche
l’aerobica, il sollevamento pesi intenso, la corsa veloce, il ciclismo, il lancio
del peso.
Attività fisiche che il biotipo terra deve praticare con
attenzione
Il biotipo terra non ha molta flessibilità; se pratica yoga o pilates, dunque, non
deve sforzarsi nell’assumere posizioni troppo avanzate, che non sono adatte
alle sue articolazioni e potrebbero arrecargli un danno.
Deve prestare attenzione anche agli esercizi che richiedono stabilità e
agilità, perché non sempre li sa eseguire bene; attraverso la pratica, però,
migliora le sue prestazioni.
Lo sport per il biotipo fuoco
C’è un muscolo che molti non conoscono: il suo nome è pavimento pelvico. Quasi
nessuno lo sa allenare in modo corretto, anche se bastano esercizi mirati che si
possono abbinare a qualsiasi sport, o addirittura praticare nella vita quotidiana mentre
si fa altro: questo muscolo è invisibile, nascosto all’interno del bacino.
Nella maggior parte delle persone il muscolo pelvico è purtroppo in cattivo stato.
Quando è così, i primi disturbi che si sviluppano riguardano la sfera sessuale, sia
femminile sia maschile. La donna, se il suo muscolo pelvico è debole, vive il rapporto
sessuale in modo poco appagante, con piacere scarso o con difficoltà a raggiungere
l’orgasmo. Oppure, ancora peggio, ha rapporti sessuali difficili e prova dolore durante
la penetrazione. L’uomo, invece, può soffrire di problemi erettivi o di eiaculazione
precoce.
E infine i problemi della gravidanza e del parto, un momento che per la donna
dovrebbe essere soltanto di felicità e invece è spesso accompagnato dal dolore delle
lacerazioni durante la nascita, o dalle difficoltà post partum, per esempio i problemi a
livello vaginale o le difficoltà a riprendere i rapporti sessuali. Le donne che durante il
parto hanno subito l’episiotomia – il «taglietto» – hanno il pavimento pelvico indebolito
proprio nel suo fulcro (il centro tendineo del perineo): se non praticano la ginnastica
pelvica, la probabilità di soffrire negli anni a venire dei disturbi di cui ti ho parlato
aumenta in maniera significativa.
La ginnastica pelvica – io la chiamo «ginnastica intima» – deve quindi far parte dei
programmi di allenamento e della nostra quotidianità. L’impegno è davvero minimo,
dato che diversi esercizi possono essere fatti mentre ci si occupa di altro: sono detti
«invisibili» perché lavorano proprio su un muscolo nascosto, non visibile. Diventa
imperativo eseguirli se ci si sottopone a sedute intensive di esercizi per gli addominali,
se si pratica sollevamento pesi o se si corre, perché questo tipo di allenamento
determina una pressione addominale che grava proprio sul pavimento pelvico,
indebolendolo e creando i presupposti di disturbi che riguardano la sfera sessuale,
ginecologica e urologica.
Hai terminato il tuo percorso nel tempio del benessere del metodo Biotipi
Oberhammer. Adesso per te non ha più segreti: complimenti!
Hai imparato quindi che nelle sue fondamenta c’è la scoperta del tuo
biotipo, la base indispensabile di qualsiasi intervento. Hai compreso che se sei
riparato dal tetto della disintossicazione tutto è molto più facile: puoi
individuare la causa di molti disturbi ed estirparli eliminando le scorie che
affaticano il tuo organismo. Inoltre ora hai tra le tue mani gli strumenti
preziosi del primo pilastro (sai come mangiare secondo il tuo biotipo), del
secondo pilastro (sai quali rimedi naturali usare e quali evitare in base al tuo
biotipo) e del terzo pilastro (hai imparato come gestire lo stress e fare sport in
maniera corretta, in sintonia con il tuo biotipo).
Arrivare fino a questo punto non significa soltanto aver imparato le
tecniche più importanti per una guarigione naturale e facile, ma soprattutto
avere accesso a un luogo dove puoi sempre trovare la soluzione più adatta ai
tuoi problemi di salute, in base al tuo biotipo e non in modo generico. Adesso
sai che in qualsiasi momento puoi accedere al tempio del benessere e ottenere
il massimo del beneficio. E non sei nemmeno solo in questo luogo! Perché, se
lo vorrai, io continuerò a essere al tuo fianco, attraverso il mio sito e il club
online dei biotipi Oberhammer. Sono molto contenta di averti qui con me e di
sapere che ora hai gli strumenti necessari per occuparti del tuo benessere
attraverso il tuo biotipo.
Adesso è arrivato il momento in cui sei pronto per il passo che ti
permetterà di rendere operativo da subito il metodo Biotipi Oberhammer. Tra
poco riceverai in mano quelle che io definisco le chiavi del tempio. Le
riceverai tramite…
IL PROTOCOLLO 21 × 3 DEL BIOTIPO
OBERHAMMER
Senza il percorso che hai fatto con me nelle pagine precedenti, sarebbe
impossibile apprezzare e utilizzare con il massimo dei benefici il protocollo
che stai per ricevere. Si tratta di un vero e proprio «chiavi in mano» della
guarigione naturale e facile secondo il metodo Biotipi Oberhammer: un
programma che puoi applicare con facilità fin da subito!
I capitoli che hai già letto ti hanno via via preparato per ricevere questo
protocollo, e adesso sei pronto per utilizzare le informazioni che troverai qui
come una vera e propria chiave che apre lo scrigno del tesoro.
Quindi, ecco a te le chiavi. Prendile: sei pronto per usarle!
E adesso una precisazione: non dovrai attenerti forzatamente a questo
protocollo. Mi spiego meglio. Il metodo Biotipi Oberhammer lo porti nel tuo
quotidiano inserendo i vari consigli che ti ho dato nei capitoli precedenti per
farlo diventare parte del tuo stile di vita. Non è una dieta (sai ormai benissimo
che il solo termine «dieta» influisce negativamente sulla tua psiche), non è un
programma rigido, non è una sequenza di azioni da compiere forzatamente.
Dovrà essere invece un tuo piacevole modo di essere.
Questo protocollo, però, può aiutarti a:
portare i biotipi nella tua vita, se vuoi farlo in modo più sistematico;
attivare un reset del tuo organismo, da utilizzare due volte all’anno.
Essendo molto semplice, potrai inserirlo nella tua vita quotidiana senza
accorgertene.
Questo primo step dura 21 giorni. Nel capitolo Disintossicati con il tuo
biotipo hai imparato il metodo della depurazione secondo il tuo biotipo
Oberhammer; qui di seguito trovi lo schema su come modulare la
disintossicazione secondo il mio metodo.
Prima di iniziare questo protocollo è importante che tu abbia letto bene il
capitolo relativo.
Anche questo secondo step dura 21 giorni. Nel capitolo I rimedi naturali per
il tuo biotipo hai imparato quali sono i prodotti che aiutano particolarmente la
tua tipologia; qui di seguito trovi uno schema sull’uso dei prodotti per i 21
giorni.
Prima di iniziare questo protocollo è importante che tu abbia letto bene il
capitolo relativo, specialmente la descrizione dei prodotti che userai, con le
eventuali controindicazioni.
Biotipo aria
I prodotti del protocollo indicati per il biotipo aria sono:
Eleuterococco
Magnesio (nella composizione indicata)
Calcarea phosphorica 200 CH (dose unica)
Posologia:
Linfa di betulla
Spirulina
Calcarea carbonica 200 CH (dose unica)
Posologia:
assumi all’inizio dei 21 giorni una dose unica di Calcarea carbonica 200
CH;
assumi nei 21 giorni la linfa di betulla e la spirulina, seguendo le
indicazioni riportate sulla confezione del prodotto che hai acquistato.
Oppure, iscrivendoti al club sul sito www.biotipioberhammer.it, puoi
trovare indicazioni sulle marche che consiglio (in modo del tutto
indipendente);
assumi al termine dei 21 giorni una dose unica di Calcarea carbonica 200
CH.
Biotipo terra
I prodotti del protocollo indicati per il biotipo terra sono:
Clorella
Omega-3
Sulphur 200 CH (dose unica)
Posologia:
assumi all’inizio dei 21 giorni una dose unica di Sulphur 200 CH;
assumi nei 21 giorni la clorella e gli omega-3, seguendo le indicazioni
riportate sulla confezione del prodotto che hai acquistato. Oppure,
iscrivendoti al club sul sito www.biotipioberhammer.it, puoi trovare
indicazioni sulle marche che consiglio (in modo del tutto indipendente);
assumi al termine dei 21 giorni una dose unica di Sulphur 200 CH.
Biotipo fuoco
I prodotti del protocollo indicati per il biotipo fuoco sono:
Bromelina
Olio di ribes nero
Sulphur iodatum 200 CH (dose unica)
Posologia:
assumi all’inizio dei 21 giorni una dose unica di Sulphur iodatum 200
CH;
assumi nei 21 giorni la bromelina e l’olio di ribes nero, seguendo le
indicazioni riportate sulla confezione del prodotto che hai acquistato.
Oppure, iscrivendoti al club sul sito www.biotipioberhammer.it, puoi
trovare indicazioni sulle marche che consiglio (in modo del tutto
indipendente);
assumi al termine dei 21 giorni una dose unica di Sulphur iodatum 200
CH.
Fuori dai 21 giorni: il mantenimento
I rimedi naturali per il biotipo possono essere assunti fino a 4 volte all’anno,
se lo desideri, sempre per un ciclo di 21 giorni, sia abbinati all’intero
protocollo sia separatamente.
Terzo step: equilibra con il rilassamento per il tuo
biotipo
Anche il terzo e ultimo step dura 21 giorni. Nel capitolo Stile di vita per il tuo
biotipo hai imparato la tecnica di rilassamento specifica per il tuo biotipo
Oberhammer, con l’utilizzo delle gocce floriterapiche; qui di seguito trovi lo
schema per modulare al meglio il terzo step.
Prima di iniziare questo protocollo è importante che tu abbia letto bene il
capitolo relativo, soprattutto il paragrafo La gestione dello stress secondo il
tuo biotipo.
Il protocollo nei tre step si basa sulla presenza costante dell’alimentazione e del
movimento secondo il tuo biotipo, che devono entrare a far parte della tua vita, come
imparerai tra poco nel capitolo Prendi la scorciatoia dei circoli positivi. Integrerai le
nuove abitudini senza nemmeno accorgertene e senza fatica.
Nota importante
Per dubbi sul protocollo, per esempio sui rimedi, è possibile esporre le tue
domande nel Biotipi Club del sito www.biotipioberhammer.it.
Ti preciso anche che, per quanto riguarda la tua situazione personale di
salute, il tuo medico di fiducia sarà sempre il punto di riferimento di ogni
scelta, perché è l’unico che conosce bene la tua storia clinica.
Ogni tanto azzera tutto, fai reset e riparti
Le domande che ricevo più di frequente durante i miei corsi o nel club online
dei biotipi riguardano la paura dell’inquinamento: se mangio pesce incorro
nei metalli pesanti? Se mangio carne rischio di assumere troppi ormoni? Se
mangio tanta frutta e verdura quanti pesticidi ingerisco? E se bevo l’acqua
quali rischi corro con i nitrati? Sono solo alcuni esempi di una lunga lista. E
sono domande ragionevoli, perché la realtà è che viviamo in un mondo
inquinato. Anche se siamo attenti all’alimentazione, anche se conduciamo uno
stile di vita sano, la lista delle sostanze con cui il nostro corpo deve
confrontarsi ogni giorno è davvero lunga: conservanti, additivi, tracce di
pesticidi, fosfati, fumo, smog atmosferico. Basta pensare alla quantità di
prodotti chimici che vengono utilizzati per coltivare frutta, verdura e cereali,
oppure ai mangimi con cui si allevano gli animali. Consumare cibo biologico
non ci permette di evitare gli inquinanti presenti nell’aria, nella pioggia che fa
crescere i vegetali: gli esperti di ecologia clinica sostengono infatti che ogni
anno ciascuno di noi ingerisce dai due ai tre chili di sostanze tossiche. E il
quantitativo è in continuo aumento.
Allora, che fare?
Nonostante la cura che mettiamo nell’alimentazione e nello stile di vita,
l’ancora di salvataggio è proprio il protocollo 21 × 3 del biotipo Oberhammer:
una potente salvaguardia che aiuta a contrastare le tossine con cui
quotidianamente, nostro malgrado, siamo costretti a venire a contatto. Una
sorta di scudo protettivo, insomma!
Il protocollo ci tutela dagli inquinanti e ci aiuta a vivere sereni e sani,
senza doverci forzare nel seguire regimi estremi e snervanti, o nell’acquisto di
prodotti costosi con soldi che potremmo dedicare al divertimento e al piacere
(anch’esso fondamentale per stare bene, come scoprirai tra poco).
Il protocollo del biotipo è un vero e proprio reset. Quando un computer ha
un problema che non si riesce a risolvere, il tecnico dice: «Va fatto un reset»,
intendendo che va riportato allo stato iniziale. Riavviato, azzerato.
È quello che succede con il protocollo del biotipo. Nella prima fase depuri
il tuo organismo e lo ripulisci dalle scorie che rendono qualsiasi intervento
difficile, nella seconda fase rigeneri il tuo organismo con i rimedi naturali,
nella terza fase equilibri il tuo organismo con il rilassamento del biotipo.
La cosa interessante è che questo reset lo puoi fare quando vuoi, tutte le
volte che ne avverti il bisogno: ti senti appesantito, gonfio o congestionato?
Prima fai il reset per il tuo biotipo, meglio è. Hai l’alito pesante, le
evacuazioni maleodoranti o il sudore con un cattivo odore? La digestione
lenta? Il corpo che tende a infiammarsi? Oppure fai fatica a dormire, sei
particolarmente stressato? Il reset ti viene in aiuto subito: dopo pochi giorni
inizierai già a notarne i benefici.
Il reset per il tuo biotipo è il tuo magico clic. Prima premi quel tasto, prima
vedrai i risultati. Non aspettare, non perdere tempo prezioso.
Cosa hai imparato in questo capitolo
Hai ricevuto in mano la chiave dello scrigno del tesoro, con il protocollo che
potrà fare la differenza per il tuo benessere. Conservalo con cura, perché è
molto potente e soprattutto, com’è tipico del mio stile, ti permette di ottenere
grandi risultati in cambio di un piccolo impegno.
Ora è arrivato il momento di svelarti il segreto che più ha aiutato me, e
tutte le persone che seguono i miei metodi, a mantenere uno stile di vita sano
e naturale senza fatica, rigidità e drasticità. Stai per conoscere la tecnica più
facile e piacevole per portare il metodo biotipi Oberhammer nella tua vita.
Con questa tecnica, senza accorgertene, il tuo modo di mangiare,
disintossicarti, curarti, rilassarti e allenarti cambierà inesorabilmente in
meglio.
Se pensi che questo libro stia già modificando la tua vita in positivo, ciò
che stai per leggere sarà la formula perfetta per attuare questa svolta.
Seguimi nel prossimo capitolo. Adesso…
PRENDI LA SCORCIATOIA DEI CIRCOLI
POSITIVI
Ora che hai le chiavi per accedere al protocollo, è arrivato l’ultimo passo da
compiere sulla mappa, il sesto: imparare la scorciatoia.
Penso che anche a te sia capitato di percorrere una strada che ti costringeva
a guidare nel traffico intenso, sprecando energie e sciupando il tuo tempo
prezioso, per poi scoprire che esisteva una scorciatoia più veloce e con meno
traffico, che ti avrebbe portato a destinazione senza fatica.
Ecco, è ciò che imparerai ora: una strategia davvero innovativa che forse
non conosci ma di cui sentirai certamente riparlare dopo questo libro. L’ho
definita la scorciatoia dei circoli positivi.
Quando aumenti lo sforzo i risultati si riducono, invece
di crescere
Posso già immaginare i pensieri che si stanno affastellando nella tua testa:
«Ma come, Simona, per tutto il libro mi hai parlato di guarigione naturale e
adesso in conclusione mi consigli di mangiare cibo nocivo?».
No, non è questo che voglio dirti, e proseguendo nella lettura scoprirai
cosa ho in serbo per te. Adesso tuttavia questa frase mi serve per spiegarti dei
concetti che devi conoscere per poter percorrere la scorciatoia ogni volta che
vuoi, e fare in modo che sia il metodo biotipi Oberhammer a fare il lavoro per
te.
Prima di tutto ho bisogno che tu faccia un piccolo esercizio di
immaginazione: pensa a quando hai mangiato un cibo sano ma che non
gradivi. Torna a quel momento. Cosa ti è successo? Lo masticavi lentamente
oppure velocemente, per non sentire troppo a lungo il sapore? Terminavi il
pasto con un senso di appagamento oppure con la voglia di mangiare altro per
cancellare il gusto precedente? Eri soddisfatto o scontento?
Sono convinta che un alimento poco piacevole lo hai mandato giù di fretta,
al termine del pasto non eri soddisfatto e magari avevi voglia di qualcosa di
sfizioso per cancellare la sensazione spiacevole dell’aver mangiato ciò che
non gradivi.
Adesso ti spiego cosa succede in questo caso: un cibo consumato senza
piacere e masticato poco, anche se sano, è indigesto e produce scorie tanto
quanto un cibo un po’ meno sano masticato con cura e mangiato con gusto.
Ecco un esempio di cosa succede: nell’intestino permangono residui non
digeriti che vengono attaccati dai batteri della fermentazione con conseguente
produzione di gas, gonfiore della pancia ed evacuazioni maleodoranti; oppure
si allungano i tempi della digestione e aumenta la produzione di tossine.
Inoltre un pasto che non asseconda il tuo piacere ti lascia insoddisfatto e ti
porta a cercare qualcosa di sfizioso anche se la fame in realtà è stata placata.
Un regime alimentare seguito con sforzo fa cadere nella sindrome del
«ricomincerò a partire da lunedì prossimo». Quando il corpo riceve cibo che
non gradisce è come se si indispettisse: innesca tutti i meccanismi negativi per
farti abbandonare il regime a cui ti sei costretto.
La fatica della dieta
Mangiare senza piacere non offre i risultati sperati nemmeno a chi vuole
dimagrire. Una delle esperienze più inutili e deludenti a cui un essere umano
può sottoporsi è proprio la dieta. In quale altra occasione siamo disposti a
sottostare a privazioni e ad autodisciplinarci per giorni, settimane e persino
mesi per raggiungere un determinato scopo, solo per poi veder sfumare nel
nulla questo obiettivo poco dopo averlo raggiunto? Purtroppo accade di
frequente: trascorso un breve periodo, i chili persi attraverso la dieta si
riprendono. Chi si costringe a regimi rigidi o che non soddisfano si sottopone
a un notevole stress mentale, emotivo e fisico alla ricerca di un risultato,
senza mai raggiungerlo in pieno. Gli schemi dietetici rappresentano un modo
frustrante, triste e faticoso per dimagrire, che porta a desiderare il cibo con
sempre più accanimento. A che cosa pensi mentre sei a dieta? Molto
probabilmente a ciò che di buono mangerai quando sarà finita la «tortura».
Anche le persone non particolarmente ghiotte mi raccontano che durante la
dieta non fanno altro che pensare al cibo, e al termine le voglie alimentari
sono aumentate.
Il fatto è che le diete e i regimi rigidi, quelli che escludono il lato gradevole
del cibo, non funzionano, non hanno mai funzionato e non funzioneranno
mai. I dati statistici lo provano: il tasso di abbandono delle diete è enorme.
Ecco perché sostengo che la parola «dieta» già di per sé procura sensazioni
negative e deprimenti.
Imporsi delle privazioni, fare quello che non piace non è il modo giusto per
ottenere la salute o una perdita di peso definitiva. Un tale comportamento ti
spingerà invece verso gli stravizi, complicando così il problema. Si instaura
un circolo vizioso che alterna privazioni a stravizi. Hai presente quando si
entra in una spirale negativa? Mangi un cioccolatino e poi, pensando che tanto
ormai hai sgarrato, ti abbuffi di pasta, poi ti lasci andare con i salumi, e infine
ti concedi anche un gelato. Dopo il primo cedimento, come in un vortice, ne
seguono altri, in un circolo negativo che si autoalimenta. E in seguito, con
forte senso di colpa, ti rimetti a dieta. Per cadere di nuovo nel circolo negativo
quando ti senti stritolato dalle privazioni.
Allora qual è la soluzione?
Ascoltami bene e non pensare che ti stia prendendo in giro: passa dal
piacere.
Il piacere guarisce più dello sforzo: i circoli positivi
I circoli positivi riguardano ogni cambiamento verso il benessere: sono una strategia
intelligente per fare poca fatica e ottenere ottimi risultati. Nel metodo Biotipi
Oberhammer riguardano in particolare i cambiamenti dell’alimentazione e del
movimento. Per tutti gli altri cambiamenti attieniti al protocollo 21 × 3 del tuo biotipo
Oberhammer: ti aiuterà a inserire correttamente la disintossicazione, i rimedi naturali e
il rilassamento.
Comincia con quello che ti piace
Il miglioramento, per offrire risultati veloci e duraturi, deve avvenire con piacere.
Cambiare non significa soffrire e «tenere duro», perché un miglioramento in queste
condizioni non potrà essere efficace a lungo termine.
Scegli ciò che è facile
Se è troppo facile non funziona: è una regola non scritta molto più forte di
quanto si possa immaginare. Spesso, quando si affronta un problema, si cerca
di partire dalla strada più difficile. Ma non è la più breve! Le soluzioni
complesse, oltre a renderci nervosi e tesi, diventano difficilmente parte del
nostro stile di vita, perché costringono a combattere forti opposizioni interiori.
Invece, partendo dalla soluzione più semplice si acquisisce poi nel tempo
forza e fiducia per affrontare anche ciò che prima era ritenuto difficile.
Anche se può sembrare un controsenso, per andare forte bisogna andare piano.
Un aiutante a tua disposizione: l’organismo
disintossicato
Lorena scrive sul mio sito un commento che dice: «Prima di iniziare il
programma biotipi dovevo sforzarmi di non mangiare cibo nocivo. Dopo la
disintossicazione del biotipo è il mio corpo a suggerirmi il giusto limite».
Sorrido compiaciuta. La stessa cosa succede a me: quando mi trovo in
viaggio per lavoro – davvero spesso – mi capita ovviamente di consumare
cibo di ogni tipo. All’inizio può piacermi l’idea di mangiare qualcosa di non
propriamente sano, ma dura poco. Perché il mio corpo, a un certo punto, mi fa
avvertire la voglia di cibi salutari: per esempio ho bisogno della mia insalata
fresca prima del pasto, di cibo meno salato o unto, ho il desiderio di frutta
anziché di alimenti troppo dolci. Maggiore è la disintossicazione del corpo,
maggiore è il desiderio di cibo salutare: anche le papille gustative, se
depurate, chiedono sapori più naturali per soddisfarsi.
È la forza dei circoli positivi.
Diventa flessibile: la regola dell’80-20
Sai come mai sono sicura che questa regola funzioni molto bene? Me lo
raccontano le persone. Ogni anno nei miei corsi in aula faccio colloqui con
centinaia di partecipanti che poi incontro nuovamente nel mio club online dei
biotipi Oberhammer, dove possono pormi domande. Nella maggior parte dei
casi riscontro sempre due fenomeni tra loro connessi.
Nota. Ovviamente nel 20% non devono essere compresi i cibi a cui sei
allergico, per esempio il glutine se ti è stata diagnosticata dal tuo medico la
celiachia (altre informazioni riguardo alle intolleranze le trovi nel capitolo
Mangia secondo il tuo biotipo).
Solo reazioni positive, perché quelle avverse sono un
allarme
Ecco il racconto di Carlo. Leggilo attentamente: non voglio che quello che è
successo a lui succeda anche a te.
«Ho cambiato regime alimentare dopo aver letto un libro che mi era stato
suggerito da un amico. Dopo una settimana ho avvertito delle reazioni
sgradevoli come mal di testa, eruzioni cutanee e alito pesante. Mi è stato detto
che era dovuto a una crisi di disintossicazione, ovvero stavo eliminando
scorie. Ma io mi sentivo male e queste sensazioni mi davano fastidio.» Forse
è accaduto anche a te passando a un nuovo regime alimentare, oppure durante
una cura omeopatica: hai avvertito dei peggioramenti iniziali e poi magari la
situazione è migliorata.
Ascolta ora bene quello che ti dico: io credo che tutto questo non debba
succedere. Le persone che si affidano ai miei metodi, se li seguono secondo le
mie indicazioni, non sperimentano mai peggioramenti iniziali. E dico mai. Per
due semplici motivi: il primo è la disintossicazione secondo il proprio biotipo,
il secondo i circoli positivi.
Le reazioni avverse emergono quando l’organismo non viene depurato
correttamente, oppure quando si passa al nuovo regime in maniera troppo
drastica, senza utilizzare i circoli positivi che inseriscono con dolcezza e
gradualità le nuove abitudini.
Ecco perché sono certa che se segui il metodo Biotipi Oberhammer
secondo le mie indicazioni sei completamente al sicuro e non avverti reazioni
sgradevoli di nessun tipo. Di sorprese piacevoli invece ne avrai tantissime!
Cosa hai imparato in questo capitolo
Hai scoperto che esiste una strategia innovativa, che lavora al posto tuo per la
guarigione naturale e va in contrasto con il mito del dover fare molta fatica
per ottenere risultati. Si tratta di una vera e propria scorciatoia.
Affinché funzioni bene servono due elementi fondamentali:
Dedica un po’ di tempo alla tua salute, altrimenti sarai costretto a dedicarne molto di
più alla tua malattia.
Prova a pensare a cosa succede quando stai male. Devi dedicare tempo a
curarti, modificare i tuoi programmi, affrontare le sfide quotidiane con le
batterie scariche, perché la malattia ti toglie energia e crea impedimento. In
breve, ruba il tuo tempo. Il dono che ho voluto farti con il metodo Biotipi
Oberhammer è un programma che con tecniche semplici ma efficaci secondo
la tattica del poco ma ottimo ti permette di recuperare il tempo, anche con gli
interessi, perché eviti di dedicarlo alla malattia, in condizioni a volte
disastrose.
I risultati, quindi, li hai a portata di mano. Basta solo un primo passo:
comincia oggi con una piccola abitudine, secondo la strategia dei circoli
positivi.
Se il tuo biotipo è felice tu sei felice
Quando il tuo biotipo sta bene tu stai bene. Ti svegli riposato, con la voglia di
affrontare le sfide quotidiane, e durante il giorno hai tutta l’energia per fare
ciò che desideri. Il ricordo degli appuntamenti rimandati a causa della
malattia è lontano. Non c’è più la sensazione di non sapere cosa è giusto fare
per la tua salute, perché ora hai accanto il tuo biotipo Oberhammer: ti aiuta a
guarire ed è anche la migliore forma di prevenzione per mantenerti forte e
sano. Persino la tua mente è capace di affrontare meglio lo stress e di
rigenerarsi in poco tempo, hai un maggior controllo delle situazioni e una
rinnovata fiducia in te stesso e nelle tue capacità. La tua autostima aumenta,
sei a tuo agio con gli altri perché non convivi più con l’imbarazzo che creano
certi disturbi, stai con piacere con chi ami senza essere intralciato dai dolori.
La tua vita è molto più serena e piacevole senza l’impedimento della malattia.
E poi hai imparato a conoscere meglio le persone. Sai cosa mi ha scritto
proprio ieri Stella, una partecipante del Biotipi Club online?
«Da quando ho scoperto i biotipi Oberhammer i miei rapporti con le
persone sono migliorati. Prima mi relazionavo con gli altri solo dal mio punto
di vista, adesso li comprendo molto meglio e le mie relazioni sono più serene:
mi scontro meno con mio figlio, dialogo più serenamente con mio marito e
capisco di più certi comportamenti dei miei colleghi. E poi mi piace scoprire i
biotipi anche solo guardandoli: incrocio uno sconosciuto per strada e mi dico:
“Lui è sicuramente un signor Terra!”, oppure: “Guarda, seduta a quel tavolo
c’è una signora Aria”. E mi sento bene, Simona. Perché vivere in accordo con
il mio biotipo e con il biotipo degli altri rende la mia vita più felice».
Stella ha ragione: vivere in sintonia con noi stessi e con gli altri è un
presupposto fondamentale per la felicità.
Ti ho avuto nel cuore
E adesso è arrivato il momento di farti una piccola confessione: ogni volta che
scrivo un libro nasce una storia d’affetto. Una storia che mi lega a te che mi
leggi e che spero porterai il mio metodo nella tua vita. Sei stato a lungo nella
mia mente e nel mio cuore man mano che le pagine prendevano forma perché
volevo darti il meglio, con tutta me stessa.
Sei forse un biotipo aria, o acqua, o terra, o fuoco?
Qualunque tu sia, io ho voluto bene a tutti i biotipi perché sono tutti
fantastici, tutti speciali, tutti interessanti. Ognuno ha sfumature affascinanti e
anche i suoi difetti sono parte della sua personalità, del suo modo di essere.
Ognuno è custodito nel mio cuore. E a ciascuno ho fatto dei regali!
Quando hai acquistato questo libro non hai ottenuto solo un volume, ma molto di più.
Ho preparato per te dei regali e li ho presentati nelle pagine del libro. Nel caso tu non
ne avessi ancora usufruito, te li riassumo qui.
Pensavi di acquistare solo il libro che hai tra le mani? Invece hai Simona
Oberhammer con te, a casa tua.
Continuiamo insieme
Sai cosa pensavo mentre scrivevo la conclusione di questo libro? Che avrei
tanto voluto conoscerti, per poterti essere ancora vicino nell’entusiasmante
viaggio insieme al tuo biotipo. Per te quindi questo nostro saluto può essere
un addio o un inizio di un percorso da fare insieme.
Nelle prime parole di questo libro ti ho promesso che non sarei stata
un’autrice fantasma, che sparisce appena chiudi il volume. Sono «vera» per
migliaia di persone che mi incontrano ogni giorno sul mio sito
www.biotipioberhammer.it, e ho creato questo spazio proprio perché tu non
debba vivere il senso di solitudine che accompagna chi ha fatto un percorso
che all’improvviso termina. Continuare la strada insieme ti permette di non
sentirti solo e di seguire tutto con piacere e passione.
Da casa tua puoi ricevere comodamente i miei aggiornamenti gratuiti e, se
vuoi, puoi avermi ancora più vicina con il Biotipi Club, dove rispondo alle
migliori domande sull’applicazione del metodo e preparo dimostrazioni video
per imparare tanti particolari utili; anche se ho cercato di porre la massima
cura e attenzione nello scrivere questo libro, certi aspetti pratici possono
essere spiegati solo con dimostrazioni visive.
Sai, la parte più bella del mio lavoro è quando arriva il ringraziamento di
chi, applicando i miei metodi, ottiene risultati meravigliosi. Sono proprio
questi risultati che mantengono viva in me la passione che mi spinge a fare
questo lavoro.
Un grazie di cuore per il tempo che mi hai dedicato e che hai dedicato a te.
Il mio più sincero augurio di una vita piena di salute, benessere e piacere.
Chiudi il libro e vieni subito a prendere i regali!
Ti abbraccio e ti aspetto.
SIMONA OBERHAMMER
Appendice I
LE SCHEDE DEI BIOTIPI OBERHAMMER
BIOTIPO ARIA NELLE FASI DELLA VITA (biotipo
cortisolico)
BIOTIPO ARIA
Ammoniaca (ammoniemia) Gassoso idrosolubile. Deriva dalla deaminazione Danni al cervello, irritante,
degli amminoacidi derivati ulcerante.
da proteine
Innalza il pH ematico se
(iperammoniemia in caso di
disciolta nel sangue.
diete iperproteiche,
esercizio intenso, alcuni tipi In caso di iperammoniemia
di farmaci, fumo di la tossicità dà atassia e
sigaretta). letargia, fino a
encefalopatia epatica.
Anidride solforosa Gassoso idrosolubile. Ingerita con alcuni cibi e Estremamente irritante.
bevande in quanto è usata Irrita la pelle, gli occhi, le
come conservante e mucose. Digestione lenta,
antiossidante (per es. irrita lo stomaco, mal di
baccalà, gamberi, testa, broncospasmo,
conserve, crostacei, frutta reazioni allergiche varie,
secca, sottaceti, sottoli, reazioni anafilattiche,
marmellate, confetture, dermatiti, vampate,
bevande di frutta e vini, sia ipotensione, fino a lesioni
fermi sia frizzanti). cerebrali.
Azoto (azotemia = quota di Gassoso idrosolubile. Deriva dal catabolismo di Puro non è tossico, ma
azoto non proteico) prodotti di scarto possono esserlo i suoi
dell’organismo. composti.
Si trova in acidi nucleici,
aminozuccheri, creatina,
creatinina, ammoniaca.
Idrogeno solforato Gassoso idrosolubile. Deriva da proteine in Può portare alla paralisi del
decomposizione. nervo olfattivo, irrita la
pelle, la gola e gli occhi e
dà altri sintomi fino alla
confusione mentale. Indica
una condizione
infiammatoria (dovuta alla
putrefazione).
Neurina Gassoso idrosolubile. Fanno parte delle ammine Altamente tossica, acidifica
biogene fetide. Derivano notevolmente il sangue e
dall’azione di batteri porta quindi a
putrefattivi sulle proteine in demineralizzazione e
degradazione. disidratazione.
Solfuro di carbonile Gassoso idrosolubile. Deriva dalla degradazione Altamente irritante per le
di materia organica. vie respiratorie e per gli
occhi. Interagisce anche
con il sistema nervoso.
Acido ippurico Solido idrosolubile. Catabolita della glicina e Irritante per gli occhi, la
composti aromatici prodotto cute, le mucose, il sistema
dal fegato. nervoso e le vie
respiratorie.
Acido solforico Solido idrosolubile. Fa parte degli additivi Ulcerante, irritante per la
alimentari: E513. pelle e per gli occhi.
Acido urico (uricemia) Solido idrosolubile. Catabolita di acidi nucleici Danni alle articolazioni, tipo
del corpo e del cibo (carne). gotta, danni endoteliali,
danni ossidativi.
Aumenta il rischio
cardiorenale.
Creatinina Idrosolubile.
Urea /scorie azotate Solido idrosolubile. Catabolita finale delle Irritante per gli occhi e per
(azotemia) proteine ingerite. la pelle, uremia.
Acidi biliari disidrogenati Solido liposolubile. PH intestinale aumentato Cancerogeni per l’intestino.
Acidi biliari disidrogenati Solido liposolubile. PH intestinale aumentato Cancerogeni per l’intestino.
con attivazione di
clostridium paraputrificum.
Deriva da sali biliari
modificati per eccesso di
grassi alimentari.
Mucine acide Solido liposolubile. Glicoproteine nel secreto Rendono più o meno
delle ghiandole mucipare. viscoso il muco che ricopre
le mucose dei vari organi.
Questo libro è stato scritto dopo anni e anni di lavoro approfondito. In tutto
questo tempo ho consultato migliaia di volumi in più lingue e di articoli
scientifici, ho effettuato ricerche di ogni tipo presso le università o gli istituti
del naturale dove ho studiato, sia in Italia sia all’estero. Tuttavia i miei libri
provengono solo parzialmente dalle letture: si ispirano infatti anche
all’esperienza «sul campo», con l’osservazione tipica della ricerca scientifica
che contribuisce a raccogliere i risultati delle tante persone che hanno
sperimentato i miei metodi. Quindi ogni aspetto dell’esperienza, oltre ai testi
stessi, è stata una fonte importante per lo sviluppo del mio metodo.
Per quanto riguarda la citazione dei testi mi sono trovata di fronte a due
possibilità: includere una bibliografia dettagliata di tutte le fonti oppure
includere una bibliografia parziale.
Sono stata costretta a scartare la prima opzione perché era impossibile da
realizzare a causa della mole di volumi e di articoli che ho consultato. La
seconda opzione risultava invece riduttiva rispetto alla vastità del lavoro
effettuato: gli studi scientifici e di ricerca sono stati tanti e ognuno ha
apportato un contributo interessante, quindi non sarebbe stato logico
includerne alcuni ed escluderne altri.
Ho deciso perciò di non pubblicare la bibliografia, per non appesantire il
libro o per evitare di renderla parziale. Se sei interessato, però, sul mio sito
può trovare informazioni a riguardo.
RINGRAZIAMENTI
Ringrazio prima di tutto il mio editor, Igor Pagani, che ha avuto la pazienza di
attendere questo libro e mi ha concesso la libertà creativa nell’esprimermi
come autrice, sostenendo il metodo Biotipi Oberhammer. Ringrazio
altrettanto Maria Cristina Guerra, la mia agente di Grandi & Associati, che è
stata sempre al mio fianco. I miei ringraziamenti vanno anche a Francesco
Anzelmo, direttore della saggistica in Mondadori, perché ha compreso da
subito i miei biotipi.
Un grazie speciale a Laura Gadducci per le sue attente riletture e le
revisioni dei capitoli; a Rachele Moscatelli per il suo prezioso editing, la cura
e l’intelligenza con cui ha revisionato e migliorato i miei testi pur lasciando
intatto il mio stile; a Gianluca Bavagnoli e a tutto lo studio pym per
l’incredibile supporto e la massima professionalità e attenzione
nell’elaborazione del testo; a Sara Pedroni per aver dato forma ai miei biotipi
attraverso le sue illustrazioni bellissime e veritiere.
Un ringraziamento particolare alla dottoressa Francesca Giunchi, medico
chirurgo, per il supporto nelle ricerche scientifiche sulle diverse tossine dei
biotipi, per la compilazione delle prescrizioni omeopatiche dei biotipi, per la
revisione scientifica di questo libro. Grazie anche a Sandra Garzanti,
erborista, per aver collaborato nella formulazione delle tisane del biotipo.
Sono state davvero tante, però, le persone che hanno partecipato alla
nascita di questo libro, con riletture, consigli, pareri sui contenuti,
sull’impostazione e sulla copertina. E anche con la loro presenza amichevole
mentre scrivevo, un sostegno per me importante. Ringrazio Michela De Luigi,
Helena Howe, Cristina Poli, Daniela Bonanzinga, Roberta Parente, Marina
Sarni, Michael Rindal, Marco Lutzu, Karina e Kurt Moser, Federica Neri,
Christine Uckermann, Mattia Rivetti, Moreno Bonechi, Rosa Tumulo, Luca
Gori, Ulrike e Cristel Fischer, Monica Sirani, Sabine Schmid.
Ringrazio tutti coloro che seguono i miei metodi e in particolare coloro che
mi hanno permesso di raccontare la loro storia in questo libro.
Ringrazio HNS Web, la struttura che porta avanti il mio lavoro in internet e
organizza i miei eventi: per la comunicazione, la logistica e la realizzazione
delle mie idee.
Un grazie speciale a Emiliano Zanetti, di HNS Web, per i suoi
suggerimenti durante l’elaborazione di questo libro: mi hanno aiutato a dar
vita al progetto in cui credo da anni e a trasformare il metodo Biotipi
Oberhammer in una vera e propria comunità di appassionati della salute
naturale e facile.
Ringrazio tutta la mia grande famiglia che mi è stata vicina nella fatica di
questo libro: siete tutti nel mio cuore. Un grazie speciale a mia madre Gunde.
Ringrazio Giuseppe Succi perché, anche se non percorriamo più la stessa
strada, siamo sempre vicini e la sua presenza mi è di aiuto nel proseguire
verso ciò in cui credo.
Ringrazio Elizabeth, per avermi mostrato la strada verso la naturopatia e
per aver avuto fiducia in me in un momento difficile come quello della sua
malattia.
E in ultimo un ringraziamento speciale a Mila Raisse, la donna che mi ha
guidato nella Via Femminile. Se oggi sono la naturopata più famosa d’Italia lo
devo prima di tutto a lei: mi ha insegnato a far emergere il meglio di me e a
esprimere le mie capacità di donna.
CHI È SIMONA OBERHAMMER
Ginnastica Intima
È un libro dedicato alle donne che illustra l’importanza di allenare il
pavimento pelvico per il benessere femminile. Presenta alcuni esercizi, detti
«invisibili», che possono essere eseguiti mentre si sta facendo altro e ovunque
ci si trovi. Da questo libro è nato un vero e proprio metodo terapeutico, sia per
uomini sia per donne, con sequenze di esercizi per i diversi disturbi sessuali,
ginecologici e urologici, consultabile su www.ginnasticaintima.it.
La Forza delle Donne
Frasi e aforismi al femminile: per vivere con la forza che c’è dentro il proprio
essere donna, per esprimere appieno la propria personalità, per risvegliare la
creatività, per amare intensamente, per aprire le ali e volare, per ascoltare le
parole dell’anima… percorrendo la Via Femminile.
Codice donna e uomo
Due mondi a confronto. Questo libro aiuta a conoscere i codici del femminile
e del maschile, spesso sconosciuti. Strumento fondamentale per relazionarsi
bene con il sesso opposto e interagire nel modo migliore con partner, figli,
amici, colleghi. Metodo nuovo e subito efficace grazie anche all’utilizzo di
schemi e tabelle che permettono di applicare da subito i codici nella vita
quotidiana.
Questo ebook contiene materiale protetto da copyright e non può essere copiato, riprodotto,
trasferito, distribuito, noleggiato, licenziato o trasmesso in pubblico, o utilizzato in alcun altro
modo ad eccezione di quanto è stato specificamente autorizzato dall’editore, ai termini e alle
condizioni alle quali è stato acquistato o da quanto esplicitamente previsto dalla legge
applicabile. Qualsiasi distribuzione o fruizione non autorizzata di questo testo così come
l’alterazione delle informazioni elettroniche sul regime dei diritti costituisce una violazione dei
diritti dell’editore e dell’autore e sarà sanzionata civilmente e penalmente secondo quanto
previsto dalla Legge 633/1941 e successive modifiche.
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In caso di consenso, tale ebook non potrà avere alcuna forma diversa da quella in cui l’opera è
stata pubblicata e le condizioni incluse alla presente dovranno essere imposte anche al fruitore
successivo.
www.librimondadori.it
Guarigione naturale con i 4 biotipi Oberhammer
di Simona Oberhammer
© 2017 Mondadori Libri S.p.A., Milano
Pubblicato in accordo con Grandi & Associati, Milano
Illustrazioni di Sara Pedroni
Icona mano © Bom Symbol / Noun Project
Disegno tempio © Ryan Choi / Noun Project
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Ebook ISBN 9788852081583