Evoluzione Del Web
Evoluzione Del Web
All'indomani del primo lancio orbitale, riuscito con successo ai sovietici nel 1957, la Difesa statunitense allestì
un'Agenzia predisposta alla Ricerca Avanzata, sigla Arpa (Advanced Research Project Agency). Nel 1967 venne
finanziato un progetto per la creazione di una Rete di computer per la comunicazione basato sulla commutazione di
pacchetti (packet switching) che vide la luce col nome di Arpanet. Il 29 ottobre del 1969 venne inviato il primo
messaggio che consisteva semplicemente in una parola: 'login'. Non tutto andò per il verso giusto e il destinatario
ricevette solo le prime due lettere.
1971: la prima email
1973: sbarco in Europa e TCP/IP
1983: non più numeri ma nomi di dominio (DNS)
30 aprile 1986 prima connessione tra l’Italia e la Rete Arpanet (progenitrice di Internet) negli Stati Uniti.
1987: HTTP e HTML
Tutto è partito nel 1989, quando Tim Berners Lee inventò il world wide web, un sistema che permetteva la
consultazione collettiva via Internet di pagine web raggiungibili con iperlink. Il WEB, è il principale servizio di recupero
delle informazioni di Internet ed era il 1991 quando Berners Lee pubblicò il primo sito web al mondo, presso il CERN,
http://info.cern.ch/hypertext/WWW/TheProject.html e da quel momento in poi il mondo non è stato più lo stesso.
Sviluppò il primo programma in grado di leggere il codice html e i protocolli (http, ftp), il primo browser al quale
seguirono Safari (Mac) e Explorer (Windows).
web 1.0
1990-2000 La prima versione della rete internet, rilasciata a disposizione del pubblico nei primi anni novanta, era
contrassegnata da siti web statici, realizzati in semplice HTML, con una frequenza di aggiornamento ridotta. Solo i
webmaster avevano le competenze tecniche necessarie e gli strumenti per poter aggiornare le pagine di un sito
internet. L’utenza poteva così solo usufruire dei contenuti senza creare interazione e le pagine offrivano la possibilità
di essere semplicemente consultate.
Il web 4.0
La realtà aumentata: dispositivi come i Google Glasses, gli occhiali di Google per la realtà aumentata in fase di sviluppo,
o gli smartwatch, interfaccia veloce di comunicazione con il proprio microcomputer portatile (lo smartphone) ci
permetteranno in futuro (e in alcuni casi già al giorno d’oggi) di interagire in tempo reale con il web sovrapponendo il
mondo che ci circonda con la rete. Un esempio? Una persona con al viso i Google Glasses potrebbe, dopo aver visionato
la cartina per andare in un bar, scegliere di cambiare meta perchè in quel momento è sovraffollato o chiuso a causa di
una emergenza.
Possedere un vero e proprio alter ego digitale. Pian piano che i nostri documenti si aggiornano e collegano fra loro,
inglobando chip, con a supporto una infrastruttura tecnica e man mano che popoliamo la rete con i nostri contenuti
personali, andremo a creare un vero e proprio alter ego virtuale, che ci permetterà, nel bene e nel male di far interagire
in real time le due identità: quella reale e quella digitale.
Le nuove interfacce: la domotica, che pian piano si diffonde nei nostri elettrodomestici e nelle nuove automobili
intelligenti ci permetterà di scambiare i dati relativi al mondo reale con il nostro alter ego digitale. Questo passaggio è
caratterizzato dagli apparecchi elettronici che ci circondano e la rete internet. Potremo così fare la spesa dal frigorifero
o scegliere i film da acquistare dal televisore e farli vedere ai nostri figli, dal monitor del sedile posteriore della nostra
auto, mentre andiamo al mare.
Più controllo dell’informazione: se il passaggio ad un web potenziato ci permette di modificare la società, intervenendo
sulle informazioni della rete potremo modificare la realtà che ci circonda.