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LAVORO SPORTIVO:

COSA CAMBIA CON LA RIFORMA

Guida Pratica
Lavoro sportivo: cosa cambia con la riforma

ELENCO DEI CONTENUTI


A cura di Edotto S.r.l. a socio unico
4 Introduzione
Rubrica della testata giornalistica telematica
5 Quadro normativo www.edotto.com
6 Decreto legislativo n. 36 del 2021
Autorizzazione Tribunale di Perugia n°23/2008
8 Riforma del lavoro sportivo
Via A. Morettini 8/F
9 Definizione di lavoratore sportivo 06034 - Foligno (Pg)
10 Prestazioni sportive e Tipologie contrattuali Tel: 0742 320759

12 Lavoratori dipendenti pubblici email: [email protected]


web: www.edotto.com
14 Direttori di gara
Redazione e progettazione grafica: Edotto S.r.l.
16 Sportivi extra UE a socio unico
17 Trattamento dei dati personali
Autori: Annarita Scarcella e Alessandra Carfagno
18 Rapporto di lavoro subordinato sportivo
19 Regole generali
21 Regole specifiche per i professionisti
22 Regole specifiche per i dilettanti
24 Rapporto di lavoro con gli atleti di club paralimpici
26 Volontariato nello sport
27 Apprendistato
29 Collaborazione di carattere amministrativo-gestionale
30 Vincolo sportivo
31 Controlli sanitari e sicurezza nei luoghi di lavoro
32 Malattia, maternità e infortunio
33 Assicurazione contro gli infortuni
34 Trattamento pensionistico
37 Trattamento tributario
39 Premi Pubblicazione: settembre 2023
3
40 Tabella
41 Infografica
Lavoro sportivo: cosa cambia con la riforma

INTRODUZIONE

Dal 1° luglio 2023 è operativa l’attesa riforma del lavoro sportivo nel settore dilettantistico e nel
settore professionistico. La riforma è contenuta nel decreto legislativo 28 febbraio 2021, n. 36 e mira
ad assicurare più tutele al lavoratore sportivo nonché, in via generale, a garantire la stabilità e la
sostenibilità del "sistema sport".
Nella Guida che segue daremo conto delle novità in vigore in materia di lavoro sportivo e dei relativi
adempimenti, contenuti nel titolo V del citato D.lgs. 36/2023.
In premessa, un inquadramento normativo generale del provvedimento consentirà al lettore di
meglio comprendere il tenore e l’ampia portata della riforma.

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QUADRO NORMATIVO

La prima regolamentazione del lavoro sportivo n. 163, dal Capo III del decreto-legge 22 giugno
era contenuta nella legge 23 marzo 1981, n. 91. 2023, n. 75, convertito con modificazioni dalla L.
10 agosto 2023, n. 112, cd. decreto PA e sport e
La legge n. 91 del 1981 disciplinava
dal decreto legislativo 29 agosto 2023, n. 120.
esclusivamente i rapporti di lavoro sportivo
di tipo professionistico a cui riconosceva
specifiche tutele di natura sanitaria, assicurativa
e previdenziale, applicandosi ai dilettanti la
disciplina del diritto comune.
Nel 2019 il legislatore (articolo 5, legge delega
8 agosto 2019, n. 86) ha delegato il Governo
a dettare norme per il riordino e la riforma
delle disposizioni in materia di enti sportivi
professionistici e dilettantistici nonché del
rapporto di lavoro sportivo. La delega è stata
attuata con il decreto legislativo n. 36 del 2021.
Il decreto è stato successivamente integrato e
corretto dal decreto legislativo 5 ottobre 2022,

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Lavoro sportivo: cosa cambia con la riforma

DECRETO LEGISLATIVO N. 36 DEL 2021

Prima di addentrarci nella trattazione del lavoro • gli articoli 4 e 5 tracciano le competenze
sportivo, è utile delineare in modo schematico i legislative di Stato, regioni e province
contenuti del decreto legislativo 28 febbraio 2021, autonome.
n. 36.
Il Titolo II (artt. 6-14) consta del Capo I, dedicato
Il decreto è strutturato nel seguente modo: alle associazioni sportive dilettantistiche, e del
Capo II, dedicato a quelle professionistiche,
Il Titolo I (artt. 1-5) reca disposizioni comuni e
disciplinandone forma giuridica, costituzione,
principi generali. In particolare:
organizzazione, attività e relative disposizioni
• gli articoli 1 e 2 delimitano l’oggetto del tributarie
decreto e contengono le definizioni generali di
Il Titolo III (artt. 15-18) passa a rassegna le
base.
figure professionali del mondo dello sport. In
• l’articolo 3 definisce principi e obiettivi del particolare, l’articolo 15 disciplina il tesseramento
decreto, ravvisandoli fondamentalmente nella quale atto formale con il quale la persona fisica
promozione dell’esercizio dell’attività sportiva diviene soggetto dell'ordinamento sportivo
di qualsiasi livello e senza discriminazioni di ed è autorizzata a svolgere attività sportiva
genere, in un’ottica inclusiva e che tuteli la con una associazione o società sportiva e, nei
sicurezza e la dignità dei lavoratori del settore; casi ammessi, con una Federazione sportiva
nazionale o Disciplina sportiva associata o Ente di

6
promozione sportiva. sull’osservatorio nazionale sul lavoro sportivo e
le disposizioni finali del provvedimento. L’articolo
Il Titolo IV (artt. 19-24), articolato nel Capo I e
51, in particolare, oltre a dettare norme di
nel Capo II, riguarda le discipline sportive che
natura tributaria e a modifica del TUIR (Decreto
prevedono l’impiego di animali.
del Presidente della Repubblica 22 dicembre
Il Titolo V (artt. 25-42), suddiviso in Capo I, 1986, n. 917), disegna il calendario della riforma
Capo II e Capo III, disciplina il lavoro sportivo, ivi stabilendo che le disposizioni del decreto
compresi gli atleti di club paralimpici e ivi inclusi legislativo 28 febbraio 2021, n. 36 si applicano
gli interventi di sostegno delle donne nello sport. a decorrere dal 1° luglio 2023, ad esclusione di
Il Titolo VI (artt. 43-50) si compone del Capo I, alcune disposizioni già entrate in vigore dal 1°
Capo I II e Capo III e reca disposizioni in materia gennaio 2022 (articoli 10, 39 e 40 e Titolo VI) e
di pari opportunità per le persone con disabilità delle disposizioni di cui all'articolo 13, comma
nell’accesso ai gruppi sportivi militari e dei corpi 7 (costituzione di un organo consultivo per
civili dello Stato. tutela degli interessi specifici dei tifosi negli atti
costitutivi delle società sportive professionistiche),
Infine, il Titolo VII (artt. 50 bis-52) reca norme che si applicano a decorrere dal 1° luglio 2024.

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Lavoro sportivo: cosa cambia con la riforma

RIFORMA DEL LAVORO SPORTIVO

Veniamo ora alla disciplina del lavoro sportivo contenuta nel Titolo V, Capo I, del decreto legislativo 28
febbraio 2021, n. 36.
Gli articoli della riforma
Articolo Oggetto
Articolo 25 Definizione di lavoratore sportivo
Articolo 26 Disciplina del rapporto di lavoro subordinato sportivo
Articolo 27 Rapporto di lavoro sportivo nei settori professionistici

Articolo 28 Rapporto di lavoro sportivo nell'area del dilettantismo

Articolo 28-bis Rapporto di lavoro con gli atleti di club paralimpici

Articolo 29 Prestazioni sportive dei volontari


Articolo 30 Formazione dei giovani atleti
Articolo 31 Abolizione del vincolo sportivo e premio di formazione tecnica
Articolo 32 Controlli sanitari dei lavoratori sportivi
Articolo 33 Sicurezza dei lavoratori sportivi e dei minori
Articolo 34 Assicurazione contro gli infortuni
Articolo 35 Trattamento pensionistico
Articolo 36 Trattamento tributario
Articolo 37 Rapporti di collaborazione coordinata e continuativa di carattere amministrativo-gestionale
Articolo 38 Area del professionismo e del dilettantismo
DEFINIZIONE DI LAVORATORE SPORTIVO

È definito lavoratore l'atleta, l'allenatore, Inoltre, è lavoratore ogni altro tesserato che
l'istruttore, il direttore tecnico, il direttore svolge, verso un corrispettivo e a favore degli
sportivo, il preparatore atletico e il direttore di stessi soggetti, le mansioni rientranti, sulla base
gara che, senza alcuna distinzione di genere e dei regolamenti tecnici della singola disciplina
indipendentemente dal settore professionistico o sportiva, tra quelle necessarie per lo svolgimento
dilettantistico in cui operano, esercitano l'attività di attività sportiva, con esclusione delle mansioni
sportiva verso un corrispettivo e a favore di di carattere amministrativo-gestionale.
un soggetto dell'ordinamento sportivo iscritto
Non sono invece lavoratori sportivi coloro
nel Registro nazionale delle attività sportive
che forniscono prestazioni nell'ambito di una
dilettantistiche, nonché a favore delle Federazioni
professione la cui abilitazione professionale è
sportive nazionali, delle Discipline sportive
rilasciata al di fuori dell'ordinamento sportivo
associate, degli Enti di promozione sportiva, delle
e per il cui esercizio devono essere iscritti in
associazioni benemerite, anche paralimpici, del
appositi albi o elenchi tenuti dai rispettivi ordini
CONI, del CIP e di Sport e salute S.p.a. o di altro
professionali.
soggetto tesserato.

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Lavoro sportivo: cosa cambia con la riforma

PRESTAZIONI SPORTIVE E TIPOLOGIE CONTRATTUALI

I contratti di lavoro sportivo retribuito sono delle


seguenti tipologie:
• contratti di lavoro subordinato, anche a
termine;
• contratti di lavoro autonomo, anche nella
forma di collaborazioni coordinate e
continuative (articolo 409, comma 1, n. 3,
codice di procedura civile);
• contratti di apprendistato di 1°, 2° e 3° livello.
Le Associazioni e Società sportive
dilettantistiche, le Federazioni Sportive Nazionali,
le Discipline Sportive Associate, le associazioni
benemerite e gli Enti di Promozione Sportiva,
anche paralimpici, il CONI, il CIP e la società
Sport e salute S.p.a. possono inoltre avvalersi,

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laddove ne ricorrano i presupposti, di prestatori regolano i rapporti di lavoro nell'impresa, incluse
di lavoro occasionale, secondo la normativa quelle di carattere previdenziale e tributario.
vigente.
Gli accordi collettivi stipulati dalle Federazioni
Sono invece gratuite e incompatibili con qualsiasi Sportive Nazionali, dalle Discipline Sportive
forma di rapporto di lavoro, subordinato o Associate, anche paralimpiche, e dalle
autonomo, le prestazioni sportive di volontariato. organizzazioni comparativamente più
rappresentative possono individuare indici delle
Ai rapporti di lavoro sportivo si applicano,
fattispecie utili ai fini della certificazione dei
di regola, le norme e le deroghe del decreto
contratti di lavoro. In loro assenza, si deve fare
legislativo 28 febbraio 2021, n. 36 e, per quanto
riferimento agli indici individuati con D.P.R.
non diversamente disciplinato dallo stesso
decreto, le norme comuni (se compatibili) che

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Lavoro sportivo: cosa cambia con la riforma

LAVORATORI DIPENDENTI PUBBLICI

La riforma prevede la possibilità per i lavoratori


dipendenti delle amministrazioni pubbliche
(articolo 1, comma 2, del decreto legislativo
30 marzo 2001, n. 165) di prestare la propria
attività nell'ambito delle società e associazioni
sportive dilettantistiche, delle Federazioni
Sportive Nazionali, delle Discipline Sportive
Associate, delle associazioni benemerite e degli
Enti di Promozione Sportiva, anche paralimpici,
e direttamente dalle proprie affiliate se così
previsto dai rispettivi organismi affilianti, del
CONI, del CIP e della società Sport e salute
S.p.a., fuori dall'orario di lavoro, fatti salvi gli
obblighi di servizio e previa comunicazione
all'amministrazione di appartenenza,
applicandosi ad essi il regime previsto per le
prestazioni sportive dei volontari.

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L’attività che invece rientra nell'ambito del lavoro sportivo e prevede il versamento di un corrispettivo
può essere svolta solo previa autorizzazione dell'amministrazione di appartenenza, da rilasciare (o
rigettare) entro 30 giorni dalla ricezione della richiesta, sulla base di parametri definiti con decreto.
L'autorizzazione si intende in ogni caso accordata in caso di inerzia dell’amministrazione. In caso di
attività retribuita si applica il regime previdenziale previsto per le prestazioni sportive di cui all'articolo
35, commi 2, 8-bis e 8-ter e fiscale di cui all'articolo 36, comma 6. I dipendenti pubblici possono inoltre
ricevere, per le prestazioni sportive, premi e borse di studio dal CONI, dal CIP e da altri soggetti.

Nota bene
Le predette disposizioni non si applicano al personale in servizio presso i Gruppi sportivi militari e i Gruppi
sportivi dei Corpi civili dello Stato quando espleta la propria attività sportiva istituzionale, e a atleti, quadri
tecnici, arbitri/giudici e dirigenti sportivi, appartenenti alle Forze Armate e ai Corpi Armati e non dello Stato
che possono essere autorizzati dalle amministrazioni d'appartenenza quando richiesti dal CONI, dal CIP,
dalle Federazioni sportive nazionali e dalle Discipline sportive associate o sotto la loro egida.

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Lavoro sportivo: cosa cambia con la riforma

DIRETTORI DI GARA

Relativamente al settore dilettantistico, per i direttori


di gara e, indipendentemente dalla qualifica indicata
dai regolamenti, per i soggetti preposti a garantire
il regolare svolgimento delle competizioni sportive
con riguardo al rispetto delle regole e alla rilevazione
di tempi e distanze non è necessario stipulare un
contratto di lavoro essendo infatti sufficiente, per ogni
singola prestazione, la comunicazione o designazione
della Federazione sportiva nazionale o della Disciplina
sportiva associata o dell'Ente di promozione sportiva
competente, anche paralimpici.
A questi soggetti possono essere riconosciuti rimborsi
forfettari per le spese sostenute per attività svolte
anche nel proprio Comune di residenza, nei limiti
previsti per le prestazioni sportive dei volontari
(articolo 29, comma 2), in occasione di manifestazioni

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sportive riconosciute dalle Federazioni sportive nazionali, dalle Discipline sportive associate, dagli Enti
di promozione sportiva, anche paralimpici, dal CONI, dal CIP e dalla società Sport e salute S.p.a..
Alle prestazioni dei direttori di gara che operano nell'area del professionismo non si applica il regime
fiscale previsto per le prestazioni sportive di cui all'articolo 36, comma 6.
Si prevede infine una disciplina specifica sulle comunicazioni obbligatorie ai centri per l’impiego
(articolo 9-bis, comma 2, del decreto-legge 1° ottobre 1996, n. 510, convertito, con modificazioni, dalla
legge 28 novembre 1996, n. 608).
Tali comunicazioni sono effettuate dalla Federazione Sportiva Nazionale, dalla Disciplina Sportiva
Associata, dall'Ente di Promozione Sportiva competente, anche paralimpici, dal CONI, dal CIP o
dalla società Sport e salute S.p.A. per un ciclo integrato di prestazioni non superiori a 30, in un arco
temporale non superiore a 3 mesi, e comunicate entro il trentesimo giorno successivo alla scadenza
del trimestre solare.
L’iscrizione nel libro unico del lavoro può avvenire alla fine di ciascun anno di riferimento in un'unica
soluzione, entro i 30 giorni successivi, anche dovuta alla scadenza del rapporto di lavoro, fermo
restando che i compensi dovuti possono essere erogati anche anticipatamente.

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Lavoro sportivo: cosa cambia con la riforma

SPORTIVI EXTRA UE

Ai lavoratori sportivi, cittadini di Stati non appartenenti all’Unione europea, si applicano le disposizioni
del TUI, il Testo unico dell’Immigrazione (D.lgs. 286/1998) e dei provvedimenti attuativi.

Attenzione

La disciplina dell’ingresso degli sportivi nel territorio nazionale è contenuta nell’art. 27 del D.lgs. 286/1998,
che disciplina i casi particolari di ingresso per lavoro subordinato dei cittadini extracomunitari al di fuori
delle quote stabilite e nel r regolamento di attuazione (art. 40 del DPR 394/1999).

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TRATTAMENTO DEI DATI PERSONALI

Il trattamento dei dati personali dei


lavoratori sportivi, anche mediante
strumenti informatici e digitali, è
effettuato nel rispetto delle disposizioni
del Regolamento (UE) n. 679/2016 del
Parlamento europeo e del Consiglio del 27
aprile 2016, relativo alla protezione delle
persone fisiche con riguardo al trattamento
dei dati personali e alla libera circolazione
di tali dati (Regolamento generale sulla
protezione dei dati), nonché del decreto
legislativo 30 giugno 2003, n. 196.

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Lavoro sportivo: cosa cambia con la riforma

RAPPORTO DI LAVORO SUBORDINATO SPORTIVO

Il rapporto di lavoro subordinato sportivo soggiace alla disciplina speciale di cui all’articolo 26 D.lgs.
36/2023, applicabile sia per il settore professionistico sia per il settore dilettantistico.
Tale disciplina è integrata dall’articolo 27 dello stesso decreto per il lavoro sportivo prestato nei settori
professionistici, e dall’articolo 28 per il rapporto di lavoro sportivo nell'area del dilettantismo.

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REGOLE GENERALI

Al contratto di lavoro subordinato sportivo non si divieto di accertamenti sanitari, alla tutela delle
applicano le disposizioni dettate dalla normativa mansioni, al contratto a termine, al procedimento
ordinaria con riguardo al licenziamento disciplinare se le sanzioni sono irrogate dalle
individuale per giustificato motivo o per giusta federazioni sportive nazionali, dalle discipline
causa, alle connesse tutele reali o obbligatorie, sportive associate, dagli enti di promozione
all'autorizzazione per gli impianti audiovisivi, al sportiva, anche paralimpici.

Norme non applicabili al lavoro sportivo


Articolo

Articoli 4, 5, e 18 della legge 20 maggio 1970, n. 300


Articoli 1, 2, 3, 5, 6, 7, 8 della legge 15 luglio 1966, n. 604
Articoli 2, 4 e 5 della legge 11 maggio 1990, n. 108
Articolo 24 della legge 23 luglio 1991, n. 223
Decreto legislativo 4 marzo 2015, n. 23
Articolo 2103 del codice civile.
Articolo 7 della legge 20 maggio 1970, n. 300
Articoli da 19 a 29 del decreto legislativo 15 giugno 2015, n. 81

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Lavoro sportivo: cosa cambia con la riforma

L’eventuale termine finale apposto al contratto Sportive Associate e dagli Enti di Promozione
non può essere superiore a 5 anni dalla data di Sportiva, anche paralimpici.
inizio del rapporto.
Inoltre, il contratto non può contenere clausole
È ammessa la successione di contratti a tempo di non concorrenza o limitative della libertà
determinato fra gli stessi soggetti. professionale dello sportivo per il periodo
successivo alla cessazione del contratto stesso
È altresì ammessa la cessione del contratto, prima
o essere integrato, durante lo svolgimento del
della scadenza, da una società o associazione
rapporto, con tali pattuizioni.
sportiva ad un'altra, purché vi consenta l'altra
parte e siano osservate le modalità fissate dalle
Federazioni Sportive Nazionali, dalle Discipline

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REGOLE SPECIFICHE PER I PROFESSIONISTI

Nei settori professionistici vige la presunzione di • se la prestazione oggetto del contratto, pur
subordinazione se il lavoro sportivo è prestato avendo carattere continuativo, non superi
dagli atleti come attività principale, ovvero 8 ore settimanali oppure 5 giorni ogni mese
prevalente, e continuativa. ovvero 30 giorni ogni anno.
Si configura l’ipotesi del contratto di lavoro Il rapporto di lavoro si costituisce mediante
autonomo al ricorrere di almeno uno dei seguenti assunzione diretta e con la stipulazione di un
requisiti: contratto (secondo il modello tipo definito) in
forma scritta, a pena di nullità, tra lo sportivo e
• se l’attività è svolta nell'ambito di una
la società. Quest’ultima è obbligata a depositare,
singola manifestazione sportiva o di più
entro 7 giorni dalla stipulazione, il contratto
manifestazioni tra loro collegate in un breve
presso la Federazione Sportiva Nazionale o la
periodo di tempo;
Disciplina Sportiva Associata, anche paralimpiche,
• se lo sportivo non è contrattualmente per l'approvazione.
vincolato per ciò che riguarda la frequenza a
sedute di preparazione o allenamento;

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Lavoro sportivo: cosa cambia con la riforma

REGOLE SPECIFICHE PER I DILETTANTI

Diversamente da quanto previsto nel settore L'associazione o la società nonchè la Federazione


professionistico, nell'area del dilettantismo Sportiva Nazionale, la Disciplina Sportiva
il lavoro sportivo si presume oggetto di associata, l'Ente di Promozione Sportiva,
contratto di lavoro autonomo, nella forma della l'associazione benemerita, anche paralimpici,
collaborazione coordinata e continuativa, quando il CONI, il CIP e la società Sport e salute S.p.a.,
ricorrono congiuntamente i seguenti requisiti nei destinatarie delle prestazioni sportive, devono
confronti del medesimo committente: comunicare i dati identificativi del rapporto di
lavoro sportivo al Registro delle attività sportive
• la durata delle prestazioni, pur avendo
dilettantistiche. Tale comunicazione equivale
carattere continuativo, non supera le 24 ore
a tutti gli effetti alle ordinarie comunicazioni al
settimanali, escluso il tempo dedicato alla
centro per l'impiego e deve essere effettuata
partecipazione a manifestazioni sportive;
secondo i medesimi contenuti informativi.
• le prestazioni risultano coordinate sotto
Alla tenuta del libro unico del lavoro si può
il profilo tecnico-sportivo, in osservanza
adempiere anche, in via telematica, all'interno
dei regolamenti delle Federazioni sportive
di apposita sezione del Registro delle attività
nazionali, delle Discipline sportive associate
sportive dilettantistiche (l’iscrizione nel libro unico
e degli Enti di promozione sportiva, anche
del lavoro può avvenire nelle modalità ordinarie).
paralimpici.

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Non scatta obbligo di emissione del prospetto paga se il compenso annuale non supera l'importo di
15.000,00 euro.
Con riguardo agli adempimenti relativi ai rapporti di lavoro sportivo, le comunicazioni attraverso il
Registro nazionale delle attività sportive dilettantistiche sono effettuate, in base a quanto stabilito
dall’articolo 9-bis, commi 2 e 2-bis, dl 510/1996, entro il trentesimo giorno del mese successivo
all'inizio del rapporto di lavoro.
Per le collaborazioni coordinate e continuative, l'iscrizione del libro unico del lavoro può avvenire in
un'unica soluzione, anche dovuta alla scadenza del rapporto di lavoro, entro 30 giorni dalla fine di
ciascun anno di riferimento, fermo restando che i compensi dovuti possono essere erogati anche
anticipatamente.

Attenzione

In sede di prima applicazione, limitatamente al periodo di paga da luglio 2023 a settembre 2023, gli
adempimenti e i versamenti dei contributi previdenziali e assistenziali dovuti per le collaborazioni coordinate
e continuative possono essere effettuati entro il 31 ottobre.

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Lavoro sportivo: cosa cambia con la riforma

RAPPORTO DI LAVORO CON GLI ATLETI DI CLUB PARALIMPICI

A decorrere dal 1° gennaio 2024 agli atleti, mondiali, le paralimpiadi, i deaflympics,


lavoratori dipendenti del settore pubblico o previa convocazione ufficiale da parte della
del settore privato, rientranti nella categoria Federazione Sportiva di appartenenza, il datore
del più alto livello tecnico – agonistico per le di lavoro è tenuto a garantire il mantenimento
discipline sportive e le specialità inserite nel del posto di lavoro e il trattamento economico
programma ufficiale dei Giochi Paralimpici e e previdenziale. A tal fine il datore di lavoro,
dei Giochi olimpici silenziosi (deaflympics), che a seguito di apposita comunicazione di
svolgano attività di preparazione finalizzata alla attivazione del CIP, deve rendere l'autorizzazione
partecipazione ad eventi sportivi, nonché che relativamente al numero di giornate di cui l’atleta
partecipino a raduni della squadra nazionale e ad può fruire, nei limiti di 90 giorni l'anno e di
eventi sportivi internazionali, quali i campionati massimo 30 giorni continuativi.
europei, le gare di coppa del mondo, i campionati

Attenzione

Tale disciplina non si applica agli atleti in servizio presso i Gruppi sportivi militari e i Gruppi sportivi dei Corpi
civili dello Stato, limitatamente all'attività sportiva istituzionale.

24
Dal 2024, ai datori di lavoro è concesso,
su richiesta presentata al CIP che ha
reso la comunicazione di attivazione, il
rimborso dell'equivalente del trattamento
economico e previdenziale versato, nei
limiti delle risorse finanziarie disponibili.
Le istanze devono pervenire entro l'anno
successivo alla effettiva fruizione dei
permessi per l'attività di preparazione, o
entro l'anno successivo alla conclusione
dell'evento sportivo al quale l'atleta ha
preso parte e sono presentate mediante
esibizione dei prospetti di paga attestanti
le somme effettivamente corrisposte.

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Lavoro sportivo: cosa cambia con la riforma

VOLONTARIATO NELLO SPORT

Nel settore sportivo è definito “volontario” chi A favore del volontario è ammesso esclusivamente
mette a disposizione delle società e associazioni il rimborso a piè di lista, delle spese documentate
sportive, delle Federazioni Sportive Nazionali, relative al vitto, all'alloggio, al viaggio e al trasporto
delle Discipline Sportive Associate e degli Enti di sostenute in occasione di prestazioni effettuate
Promozione Sportiva anche paralimpici nonché fuori dal territorio comunale di residenza. Il
del CONI, del CIP e della società Sport e salute rimborso, che non concorre a formare il reddito
S.p.a., il proprio tempo e le proprie capacità del percipiente, può essere riconosciuto anche a
per promuovere lo sport, in modo personale, fronte di autocertificazione purchè le somme non
spontaneo e gratuito, senza fini di lucro, neanche superino l'importo di 150 euro mensili e l'organo
indiretti, ma esclusivamente con finalità amatoriali. sociale competente deliberi sulle tipologie di spese
I predetti enti possono avvalersi di volontari nello e le attività di volontariato per le quali è ammessa
svolgimento delle proprie attività istituzionali. questa modalità di rimborso.
Le prestazioni dei volontari, comprensive Il volontario va assicurato per la responsabilità
dello svolgimento diretto dell'attività sportiva, civile verso i terzi.
nonché della formazione, della didattica e della Gli sportivi dilettanti, tesserati come atleti,
preparazione degli atleti, sono sempre gratuite e dirigenti e tecnici, che svolgono attività sportiva
incompatibili con qualsiasi forma di rapporto di come volontari, sono soggetti inoltre alla tutela
lavoro subordinato o autonomo e con ogni altro assicurativa obbligatoria prevista dall’art. 51 della
rapporto di lavoro retribuito con l'ente di cui il legge n. 289/2002.
volontario è socio o associato o tramite il quale
svolge la propria attività sportiva.
APPRENDISTATO

L’articolo 30 è dedicato alla formazione dei giovani atleti prevedendo, in particolare, la possibilità di
stipulare contratti di apprendistato, ferma restando la possibilità di realizzazione dei percorsi per le
competenze trasversali e l’orientamento.
Le società o associazioni sportive dilettantistiche e le società professionistiche possono, in particolare,
stipulare:
• contratti di apprendistato per la qualifica e il diploma professionale, per il diploma di istruzione
secondaria superiore e per il certificato di specializzazione tecnica superiore, di (articolo 43, D.lgs.
n. 81/2015);
• contratti di apprendistato di alta formazione e di ricerca (articolo 45, D.lgs. n. 81/2015).

Nota Bene
È esclusa l’applicazione delle disposizioni generali in materia di licenziamento per giustificato motivo, di
trasformazione del contratto a tempo indeterminato e di limite complessivo del numero di apprendisti
(articolo 42, commi 3, 4 e 7, D.lgs. n. 81/2015).
Lavoro sportivo: cosa cambia con la riforma

Al termine del periodo di apprendistato il Per le società sportive professionistiche che


contratto si risolve automaticamente. assumono lavoratori sportivi con contratto di
apprendistato professionalizzante (articolo 44,
In caso di stipula di un contratto di lavoro
comma 1, primo periodo, D.lgs. n. 81/2015), il
sportivo successivamente alla scadenza del
limite minimo di età è fissato a 15 anni, fermo
contratto di apprendistato, senza soluzione di
il limite massimo dei 23 anni. Il limite minimo
continuità rispetto a quest'ultimo, la società
di età per il contratto di apprendistato per la
o associazione sportiva deve corrispondere il
qualifica e il diploma professionale, il diploma
premio di formazione tecnica (articolo 31, comma
di istruzione secondaria superiore e il certificato
2, D.lgs. n. 36/2021) in favore della diversa società
di specializzazione tecnica superiore (articoli 43,
o associazione presso la quale l'atleta abbia
comma 2, D.lgs. n. 81/2015 e 3, legge 17 ottobre
precedentemente svolto attività dilettantistica,
1967, n. 977) è pari a 14 anni.
amatoriale o giovanile.

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COLLABORAZIONE DI CARATTERE AMMINISTRATIVO-GESTIONALE

Laddove ne ricorrano tutti i presupposti, l'attività lavorativa di carattere amministrativo-gestionale


resa in favore delle società ed associazioni sportive dilettantistiche, delle Federazioni Sportive
Nazionali, delle Discipline Sportive Associate e degli Enti di Promozione Sportiva, anche paralimpici,
riconosciuti dal CONI o dal CIP può rientrare nell’ambito di applicazione delle collaborazioni di cui
all'articolo 409, comma 1, n. 3, del codice di procedura civile.

Nota Bene
Sono escluse dalla disciplina in oggetto le attività di carattere amministrativo-gestionale svolte nell'ambito di
una professione per il cui esercizio è richiesta l’iscrizione in appositi albi o elenchi tenuti dai rispettivi ordini
professionali.

Le collaborazioni sono soggette all’obbligo assicurativo di cui all'articolo 5, commi 2 e 3, del decreto
legislativo 23 febbraio 2000, n. 38.
Sotto il profilo previdenziale, i collaboratori hanno diritto all'assicurazione previdenziale e
assistenziale, con iscrizione alla Gestione Separata INPS.

29
Lavoro sportivo: cosa cambia con la riforma

VINCOLO SPORTIVO

Il “vincolo sportivo” è il legame che si crea fra lo sportivo e la società (dilettantistica o professionistica)
in conseguenza del tesseramento in forza del quale lo sportivo si obbliga a svolgere la propria attività
agonistica esclusivamente in favore della società con la quale è tesserato.
L'articolo 31, comma 1, del decreto legislativo 28 febbraio 2021, n. 36 prevede che le limitazioni alla
libertà contrattuale dell'atleta siano eliminate entro il 1° luglio 2023, ovvero entro il 1° luglio 2024 per i
tesseramenti che costituiscono rinnovi, senza soluzione di continuità, di precedenti tesseramenti.
Decorsi tali termini il vincolo sportivo si intende definitivamente abolito.

Nota Bene
Per effetto delle modifiche introdotte dal decreto PA e sport (articolo 41 del decreto-legge n. 75 del 2023,
convertito con modificazioni dalla L. 10 agosto 2023, n. 112), le predette norme non si applicano agli atleti che
non hanno rapporti di lavoro di natura professionistica. Per tali soggetti le Federazioni Sportive Nazionali e le
Discipline sportive associate possono prevedere un tesseramento soggetto a vincolo per una durata massima di
2 anni.

Premio di formazione tecnica


L’articolo 31 reca inoltre la disciplina per il riconoscimento, con regolamento delle Federazioni Sportive
Nazionali e delle Discipline sportive associate, anche paralimpiche, in occasione della sottoscrizione
del primo contratto di lavoro sportivo, di un premio di formazione tecnica a favore delle associazioni o
società sportive presso le quali l’atleta si è formato.
CONTROLLI SANITARI E SICUREZZA NEI LUOGHI DI LAVORO

Gli articoli 32 e 33 sono, rispettivamente, lavoratori sportivi si applicano le disposizioni


dedicati ai controlli sanitari e alla sicurezza generali in materia di tutela della salute e della
dei lavoratori sportivi e dei minori. I lavoratori sicurezza nei luoghi di lavoro, purché compatibili
sportivi sono sottoposti a controlli medici con con le modalità della prestazione sportiva.
modalità che saranno stabilite con decreto e che L'idoneità alla mansione non riferita all'esercizio
potrebbero prevedere anche l'istituzione di una dell'attività sportiva, è rilasciata, nell’ambito della
scheda sanitaria per chi svolge prestazioni di cd. sorveglianza sanitaria, dal medico competente
carattere non occasionale. Fatte salve specifiche che utilizza la certificazione rilasciata dal medico
disposizioni contenute nel D.lgs. n. 36/2021, ai sportivo.

Attenzione
L’idoneità psico-fisica del lavoratore sportivo è invece certificata da un medico specialista in medicina dello sport.
Fermo restando i controlli medici obbligatori che saranno definiti con decreto, i lavoratori sportivi che ricevono
compensi annualmente non superiori ai 5.000 euro, laddove la disciplina generale ne preveda l’obbligo, non sono
tenuti a sottoporsi alla visita del medico competente in materia di sicurezza sul lavoro. Ad essi si applicano infatti
le disposizioni dell'articolo 21, comma 2, del decreto legislativo 9 aprile 2008, n. 81 e pertanto la visita è svolta
solo su loro richiesta e con oneri a loro carico, potendo gli stessi partecipare, sempre a proprie spese, a corsi di
formazione specifici in materia di salute e sicurezza sul lavoro, incentrati sui rischi propri delle attività svolte.
Facendo salvo quanto previsto dalla legge 17 ottobre 1967, n. 977, saranno introdotte con decreto da emanarsi
disposizioni specifiche a tutela della salute e della sicurezza dei minori che svolgono attività sportiva e relativi
adempimenti e obblighi, anche informativi, da parte delle società e associazioni sportive.
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Lavoro sportivo: cosa cambia con la riforma

MALATTIA, MATERNITÀ E INFORTUNIO

Ai lavoratori sportivi, in mancanza di disposizioni assicurazione economica di maternità previste


speciali di legge, si applica la disciplina vigente, in favore dei lavoratori iscritti all'assicurazione
anche previdenziale, a tutela della malattia, generale obbligatoria. La contribuzione dovuta è
dell'infortunio, della gravidanza, della maternità pari a quella fissata per il settore dello spettacolo
e della genitorialità, contro la disoccupazione (tabella G, legge n. 41/1986 e articolo 79, D.lgs.
involontaria, in base alla diversa natura giuridica 151/2001).
del rapporto di lavoro.
Infine, ai lavoratori subordinati sportivi si
Ai lavoratori sportivi subordinati iscritti applicano le tutele relative agli assegni per il
al Fondo pensioni lavoratori sportivi, a nucleo familiare (e relativa contribuzione a carico
prescindere dalla qualifica professionale, si datoriale) previste per i lavoratori iscritti al fondo
applicano specificatamente le tutele in materia pensioni lavoratori dipendenti e alla NASpl.
di assicurazione economica di malattia e di

Attenzione
Ai datori di lavoro del settore sportivo non si applicano sia il contributo addizionale NASpI sia il cd. ticket
licenziamento (articolo 2, commi 28 e 31, legge 28 giugno 2012, n. 92).

32
ASSICURAZIONE CONTRO GLI INFORTUNI

Dal 1° luglio 2023 è scattato l’obbligo assicurativo Ai lavoratori sportivi titolari di contratti di
presso l’INAIL anche per i lavoratori subordinati collaborazione coordinata e continuativa si
sportivi dipendenti da datori di lavoro soggetti applica esclusivamente la tutela assicurativa
agli obblighi di cui al T.U. per l'assicurazione obbligatoria prevista dall'articolo 51 della
obbligatoria contro gli infortuni sul lavoro e le legge 27 dicembre 2002, n. 289, e nei relativi
malattie professionali. provvedimenti attuativi.
L’obbligo sussiste anche in presenza di previsioni, Per gli sportivi dilettanti che svolgono attività
contrattuali o di legge, di tutela con polizze sportiva come volontari continua ad applicarsi
privatistiche. la tutela assicurativa obbligatoria prevista
nell’articolo 51, legge 27 dicembre 2002, n. 289
Con decreto interministeriale del 21 novembre
e successivi decreti attuativi, che si aggiunge alle
2022 è stata definita la retribuzione da assumersi
altre assicurazioni obbligatorie previste (articolo
ai fini della determinazione del premio di
29, comma 4, D.lgs. n. 36/2021).
assicurazione e i relativi riferimenti tariffari.

33
Lavoro sportivo: cosa cambia con la riforma

TRATTAMENTO PENSIONISTICO

Sotto il profilo previdenziale la riforma prevede Co.co.co e lavoro autonomo del settore
seguente disciplina. dilettantistico
I lavoratori sportivi del settore dilettantistico,
Lavoratori sportivi subordinati, co.co.co e lavoro
titolari di contratti di collaborazione coordinata
autonomo
e continuativa o che svolgono prestazioni
I lavoratori sportivi subordinati del settore
autonome (si tratta di quelle di cui all'articolo
professionistico e dilettantistico sono iscritti al
53, comma 1, TUIR), sono iscritti alla Gestione
Fondo Pensione Sportivi Professionisti gestito
separata INPS (articolo 2, comma 26, della legge 8
dall'INPS, ridenominato “Fondo Pensione dei
agosto 1995, n. 335).
Lavoratori Sportivi”.
Ad essi si applica la seguente contribuzione:
Ai lavoratori iscritti si applica la disciplina del
decreto legislativo 30 aprile 1997, n. 166. • se assicurati presso altre forme obbligatorie,
l'aliquota contributiva pensionistica e la
Allo stesso Fondo, ricorrendone i presupposti,
relativa aliquota contributiva per il computo
sono iscritti inoltre i lavoratori sportivi autonomi,
delle prestazioni pensionistiche è stabilita in
anche nella forma di collaborazioni coordinate e
misura pari al 24%;
continuative ai sensi dell'articolo 409, comma 1,
n. 3 del codice di procedura civile, operanti nei • se non assicurati presso altre forme
settori professionistici. obbligatorie, l'aliquota contributiva

34
pensionistica e la relativa aliquota contributiva per il computo delle prestazioni pensionistiche è
stabilita nella misura pari al 25% con le aliquote aggiuntive previste dalla gestione separata INPS
sulla base del relativo rapporto di lavoro.
L'aliquota contributiva pensionistica e la relativa aliquota contributiva per il computo delle prestazioni
pensionistiche sono calcolate sulla parte di compenso eccedente i primi 5.000,00 euro annui.

Si veda tabella riepilogativa in calce alla Guida

Attenzione
NOTA BENE: Per Co.co.co e lavoro autonomo del settore dilettantistico è previsto l’abbattimento del 50%
dell’imponibile previdenziale fino al 31 dicembre 2027, con riduzione in misura equivalente dell’imponibile
pensionistico.

Per i lavoratori sportivi titolari di contratti di collaborazione coordinata e continuativa l'adempimento


della comunicazione mensile all'INPS dei dati retributivi e delle informazioni utili al calcolo dei
contributi può essere assolta anche mediante apposita funzione telematica istituita nel Registro delle
attività sportive dilettantistiche (modalità facoltativa rispetto alla modalità ordinaria di adempimento
dell’obbligo).
35
Lavoro sportivo: cosa cambia con la riforma

Alle associazioni e alle società sportive 1407/2013)


dilettantistiche iscritte nel Registro nazionale delle
Con decreto verranno stabiliti modalità e termini
attività sportive dilettantistiche che, nel periodo
di concessione e di revoca.
d'imposta in corso al 31 dicembre dell'anno
precedente a quello di erogazione del beneficio, Le società sportive dilettantistiche beneficiarie
hanno conseguito ricavi di qualsiasi natura, del contributo devono pubblicare nel Registro
non superiori complessivamente a 100.000 nazionale delle attività sportive dilettantistiche
euro, è riconosciuto un contributo economico l'importo del contributo ricevuto.
commisurato ai contributi previdenziali gravati Il contributo non concorre alla formazione del
da obbligo di denuncia e di versamento e pagati reddito e della base imponibile IRAP.
dagli stessi enti sui compensi dei lavoratori
sportivi titolari di contratti di collaborazione Previdenza complementare
coordinata e continuativa erogati nei mesi di Possono essere istituite, secondo la disciplina
luglio, agosto, settembre, ottobre e novembre generale, forme pensionistiche complementari
2023. con accordi collettivi stipulati dalle Federazioni
Sportive Nazionali e dalle Discipline sportive
Il contributo è iscritto nel Registro nazionale degli associate, anche paralimpiche e dai
aiuti di Stato ed è applicato nel rispetto della rappresentanti delle categorie di lavoratori
regola del «de minimis» (regolamento (UE) n. sportivi interessate.

36
TRATTAMENTO TRIBUTARIO

L’articolo 36 definisce infine il trattamento Attenzione


tributario speciale da applicare in ambito
sportivo, facendo salva l’applicazione delle Vale la pena sottolineare che l’INPS (circolare n. 77
norme del TUIR per quanto non regolato dal del 29 agosto 2023), nel fornire le prime indicazioni
sulla misura del Supporto per la formazione e il
D.lgs. n. 36/2021.
lavoro, ha chiarito che i compensi di lavoro sportivo
I compensi di lavoro sportivo nell'area del nell’area del dilettantismo che non costituiscono
dilettantismo non costituiscono base imponibile base imponibile ai fini fiscali fino all’importo
ai fini fiscali fino all'importo complessivo complessivo annuo di 15.000 euro sono inclusi nel
annuo di 15.000 euro. In ogni caso, tutti i valore del reddito familiare ai fini della valutazione
della condizione economica del nucleo familiare.
singoli compensi per i collaboratori coordinati
e continuativi nell'area del dilettantismo
inferiori all'importo annuo di 85.000 euro non
concorrono alla determinazione della base
imponibile dell’IRAP.

Si veda tabella riepilogativa in calce alla Guida

37
Lavoro sportivo: cosa cambia con la riforma

Settore professionistico
Le retribuzioni riconosciute a atleti e atlete under 23
anni nell'ambito del settore professionistico, al fine
del calcolo delle imposte dirette, non costituiscono
reddito per il percipiente fino all'importo annuo
massimo di 15.000 euro.
In caso di superamento del limite, il predetto importo
non contribuisce al calcolo della base imponibile e
delle detrazioni da lavoro dipendente.
Per gli sport di squadra, tali disposizioni si applicano,
alle società sportive professionistiche il cui fatturato
nella stagione sportiva precedente a quella di
applicazione della presente disposizione non sia stato
superiore a 5 milioni di euro.

38
PREMI

Le somme versate a tesserati, in qualità di atleti del decreto del Presidente della Repubblica 29
e tecnici che operano nell'area del dilettantismo, settembre 1973, n. 600.
a titolo di premio per i risultati ottenuti
Le somme versate a titolo di premio di
nelle competizioni sportive, anche a titolo di
addestramento e formazione tecnica sono
partecipazione a raduni, quali componenti
equiparate alle operazioni esenti dall'imposta sul
delle squadre nazionali di disciplina nelle
valore aggiunto. Inoltre il premio, se percepito
manifestazioni nazionali o internazionali, da
da società e associazioni sportive dilettantistiche
parte di CONI, CIP, Federazioni sportive nazionali,
senza fini di lucro che abbiano optato per il
Discipline sportive associate, Enti di promozione
regime di cui alla legge 16 dicembre 1991, n. 398,
sportiva, Associazioni e società sportive
non concorre alla determinazione del reddito di
dilettantistiche, sono inquadrate come premi con
tali enti.
applicazione della ritenuta del 20% in base alle
disposizioni di cui all'articolo 30, secondo comma,

39
Le collaborazioni coordinate e continuative - Settore sportivo dilettantistico

Fasce di rilevanza ai fini contributivi e fiscali Fino a € 5.000 Da 5.001 a 15.000 Oltre 15.000
Importo lordo annuo 5.000,00 € 12.500,00 € 24.000,00 €
Soglia di esenzione contributiva 5.000,00 € 5.000,00 € 5.000,00 €
Imponibile INPS - € 7.500,00 € 19.000,00 €
Riduzione art. 35 c. 8-ter su IVS - € 3.750,00 € 9.500,00 €
Contributi INPS c/collaboratore (8,33%) - € 312,50 € 791,67 €
Contributi minori c/collaboratore (0,67%) - € 50,75 € 128,57 €
Compensi ai fini fiscali 5.000,00 € 12.500,00 € 24.000,00 €
No tax area 15.000,00 € 15.000,00 € 15.000,00 €
Imponibile fiscale - € - € 8.079,77 €
IRPEF - € - € 1.711,53 €
Addizionale regionale all'IRPEF (1,73%) - € - € 128,74 €
Addizionale comunale all'IRPEF (0,80%) - € - € 59,53 €
Netto collaboratore 5.000,00 € 12.136,75 € 21.017,00 €
Oneri INPS c/committente (16,67%) - € 625,00 € 1.583,33 €
Oneri INPS minori c/committente (1,35%) - € 101,50 € 257,13 €
Costo complessivo committente 5.000,00 € 13.226,50 € 25.840,47 €
Cuneo "fiscale" 0,00% 5,49% 15,11%

N.B. Ai fini previdenziali il limite di 5.000 euro è da considerarsi una franchigia, N.B. Ai fini fiscali il limite di 15.000 euro è da considerarsi una franchigia,
pertanto, solo sulla parte dei compensi superiori saranno dovuti i contributi pertanto, solo sulla parte dei compensi superiori saranno dovute le ritenute
previdenziali ed assistenziali. fiscali secondo le ordinarie aliquote.
Ai fini INAIL dovranno essere applicate le retribuzioni convenzionali tempo per
tempo vigenti. Tabella a cura di Michele Siliato, Consulente del Lavoro in Messina
LAVORO SPORTIVO NELL'AREA DEL DILETTANTISMO
in applicazione del d. lgs. n. 36/2021

Iscritti al RAS Atleta

Federazioni sportive nazionali Allenatore

Committenti /
Discipline sportive associate Lavoratore sportivo Istruttore
Datori di lavoro
Enti di promozione sportiva Direttore tecnico
Presupposti

Associazioni benemerite Direttore sportivo

Attività svolta verso un corrispettivo


Altri tesserati Preparatore atletico

Direttore di gara

Lavoro subordinato Altri tesserati individuati dai


Eccezioni
regole generali Co.Co.Co. regolamenti tecnici

Impianti audiovisivi Limiti contrattuali Tali ulteriori "mansioni" devono essere


Il contratto ha ad approvate con decreto dell'Autorità di
Governo delegata in materia di sport,
Accertamenti sanitari Termine finale non Prestazione inferiore oggetto attività sentito il MLPS
superiore a 5 anni alle 24 ore coordinate sotto il
settimanali, escluso il profilo tecnico-
Tutele da licenziamento tempo dedicato alle sportivo, in
Non possono
essere pattuite
manifestazioni osservanza dei
Licenziamenti collettivi clausole di non sportive regolamenti delle
concorrenza federazioni

Tutele crescenti
Possibile inserire
Entro il trentesimo giorno del mese
clausole
successivo all'inizio del rapporto di lavoro Collaborazioni
Limiti rapporti a termine compromissorie
amministrativo -
gestionali
Comunicazione obbligatoria tramite RAS area dilettantismo
Ordinari adempimenti amministrativi,
contributivi, assicurativi e fiscali.
Comunicazione obbligatoria
CPI
Compenso < € 5.000 Compenso > € 5.000 Compenso > € 15.000
Termini ordinari

No - prospetto paga No prospetto paga Si - prospetto paga Obblighi assicurativi INAIL

Si - ritenute fiscali
No - ritenute fiscali No - ritenute fiscali LUL
solo eccedenza € 15.000

Si - Contributi INPS Si - Contributi INPS


No - contributi INPS
solo eccedenza € 5.000 solo eccedenza € 5.000

Iscritti altra previdenza Non iscritti altra prev.

Imponibile ridotto
25% +
24% del 50% su IVS fino
Infografica a cura di Michele Siliato, al 31/12/2027 2,03%
Consulente del Lavoro in Messina
41
Flusso Uniemens mensile
anche tramite RAS
Via A. Morettini 8/F
06034 Foligno (PG)
Tel. 0742 320759
Sito web: www.edotto.com

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