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IL NEOFASCISMO

COS’È E PERCHÉ È LONTANO DAL FASCISMO

PREMESSA
Prima di analizzare il neofascismo e il rapporto che esso
ha con il fascismo deve essere chiara l’idea di fascismo.
Il fascismo fu ed è tante cose. Servirebbero pagine per
descriverne ideali, eterogeneità e la propria mutazione nel
corso dei decenni ma. sintetizzando, esso è un movimento,
precorso dal socialismo nazionale e dal futurismo del
primo Novecento, accomunato da un forte spirito
nazionalista, patriottico, corporativista, proletario,
autoritario e soprattutto rivoluzionario.

Il neofascismo come noi lo conosciamo oggi è invece una


branca di movimenti politici di estrema destra che si pone
come obbiettivo la ripresa e la continuità del fascismo.

Spesso, anzi quasi sempre, neofascismo e l’analogo


neonazismo coincidono. Ciò nonostante fascismo e
nazismo hanno origini e ideali differenti pur mantenendo
talvolta delle analogie. Di fatto il neofascismo ha diversi
aspetti controversi, contorti e distanti dal fascismo.
STORIA DEL NEOFASCISMO

Il neofascismo prende vita nei primi tempi immediati


dopo il secondo conflitto mondiale che ha visto la vittoria
degli Alleati e la caduta del nazismo e del fascismo.
Dapprima, chi nutriva ancora una simpatia e nostalgia per
il fascismo si riorganizzò in movimenti politici spesso
occulti e violenti. Con la presa di potere da parte delle
forze della vecchia Resistenza quali i socialisti e comunisti
in primis ma anche cattolici e liberali, il fascismo venne
moralmente escluso e bandito totalmente dalla politica,
dalla Costituzione e poi anche dalla legge [vedasi Legge
Scelba] divenendo, com’è tutt’oggi, un tabù.
Poi, nel tardo ‘46 nacque il celeberrimo Movimento Sociale
Italiano nato come prima forza neofascista ufficiale.
Mirato a tenere in vita l’eredità politica del Ventennio ma
ben presto dichiarò di esser contrario alla restaurazione di
un regime e prese posizioni moderate che lo
caratterizzarono per i seguenti cinque decenni di vita.
Così questo avvenimento che pare solo una moderazione
in vista dell’antifascismo sviluppatosi nei primi anni della
Repubblica, in realtà è un importante passo che vede
dividere la strada del fascismo post-bellico in due vie: il
post-fascismo ed il neofascismo.
Il MSI infatti prese via al post-fascismo ovvero una forma
politica del fascismo di moderazione ideologica e sempre
più apertura del dialogo con le forze moderate, passando
dalla terza via/estrema destra alla destra sociale.
Il neofascismo della Prima Repubblica vide invece
numerose mere formazioni politiche disorganizzate,
illecite e protagoniste, assieme alle Brigate Rosse, del
terrorismo politico dei tristemente celebri Anni di Piombo.
Parliamo di movimenti come Fasci di Azione
Rivoluzionaria, Partito Democratico Fascista, Avanguardia
Nazionale e tanti altri piccoli partiti movimenti politici e
giovanili.

Negli ultimi 30 anni il terrorismo politico e i numerosi


movimenti neofascisti sono andati via via scemando.
Infine durante gli anni Novanta abbiamo visto una breve
riconciliazione e riunificazione tra quello che rimaneva del
MSI e le forze neofasciste, confluiti per la maggior parte
nel polo Alleanza Nazionale poi ridivisosi nel 2009 tra chi
si avvicinava al centrodestra berlusconiano, vedendo di
fatto scomparire quasi totalmente ogni traccia filofascista,
e chi invece si sposto nelle nuove forze di estrema destra
che si definiscono neofasciste: CasaPound e Forza Nuova.
IL NEOFASCISMO OGGI

Da una parte abbiamo CasaPound, dal 2003 movimento e


dal 2008 al 2019 partito. Si è sviluppato a partire da centri
sociali di estrema destra e poi conformatosi partito con un
programma soprattutto economico ispirato al Ventennio.
CasaPound ha avuto anche posizioni abbastanza aperte e
progressiste. Infatti si è dichiarata come forza politica
favorevole alle unioni civili, contraria comunque a
matrimoni e adozioni gay e programmi economici in
assistenza a famiglie povere.
Notiamo comunque che alcuni militanti e simpatizzanti
del movimento hanno mostrato episodi di violenza
denunciati da esponenti di sinistra.
CasaPound nel complesso è stata una formazione vaga e
politicamente transitoria tra il neofascismo e la destra.
Infatti si è alleata politicamente con le forze di
centrodestra come ad esempio Lega. Non è chiaro però se
è stato fatto a solo scopo politico o ideologico.

Dall’altra parte Forza Nuova, partito già dal 1997, che è


considerato un partito estremista che ha mostrato
posizioni ultraconservatrici ed episodi da parte di diversi
esponenti di xenofobia e omofobia.
Con vari casi conclamati di violenze e dichiarazione
offensive. FN ha anche collaborato spesso con movimenti
e associazioni quali i Gilet Arancioni, i No Mask e
associazioni cattoliche tradizionaliste e sedevacantiste.
BREVE ANALISI DEL NEOFASCISMO
Il neofascismo si pone fine ultimo comune la
restaurazione del Fascismo. Questo volere mai è stato in
realtà tentato concretamente dalle forze neofasciste che di
fatto militavano, attentavano e aggredivano senza mai
presentare programmi politici veri, se non in casi rari (ad
esempio CasaPound).
Personalmente considero il neofascismo un
aggruppamento di estremisti con nostalgie del Ventennio
e idolatrie per la figura del Duce, che a difficoltà riesce ad
organizzarsi seriamente con veri programmi politici per
attuare politiche fasciste.
Ma, soprattutto ad oggi, il neofascismo è solo una misera
etichetta per nascondere formazioni estremiste spesso
razziste, xenofobe ed ultraconservatrici.
Il neofascismo è trasandato, violento, disorganizzato e si
propugna erroneamente quale continuatore del “fascismo”.

Fascismo e Neofascismo

Uno dei principali motivi per cui ad oggi il fascismo è


malvisto e connotato quale violento ed estremista è il fatto
che la gente riconosce nei movimenti neofascisti l’essenza
del fascismo.
Il neofascismo è un’offesa all’ideale storico nato dalle
menti di grandi uomini quale è il fascismo.
Spesso considerati sinonimi, i due sono abbastanza lontani
e opposti.
Quando il fascismo è un’ anti-ideologia eterogenea ma
comunque forte, unita, decisa, ben ispirata e coalizzata; il
neofascismo è un ammasso di estremisti, casualmente
nostalgici del Regime, senza ideali e organizzazione
compatta.
Quando nella dottrina fascista originale si mira
all’uguaglianza culturale, sociale di tutte le famiglie e
lavoratori nazionali per progredire la nazione; i militanti
neofascisti mostrano odio e disuguaglianza arretrando la
nazione.
Quando il fascismo primordiale è di forte ispirazione
futurista quindi mirata al progressismo radicale e
riformista; il neofascismo è composto da ultraconservatori
e anti-progressisti.

Quando il fascismo era dinamico, attivo, pensatore e


fautore delle opere che voleva alla nazione; il neofascismo
è inerme, futile, statico e “pigro ideologicamente”
Ad esempio basta notare che le camice nere si riunivano,
discutevano, agitavano il popolo, muovevano e agivano.
Oggi i neofascisti scendono in piazza per futili e statiche
manifestazioni che sono “antifasciste” nell’essenza.
Il fascismo venne, anche se erroneamente, connotato
all’estrema destra per il solo motivo che vedeva all’epoca
un estrema sinistra rappresentata dal comunismo ma
l’assenza di un vero contrapposto. Per ciò, dato il suo noto
anti-comunismo e lotta al bolscevismo, il fascismo è stato
considerato opposto dell’estrema sinistra quindi definita
“estrema destra”.
Ma mentre il neofascismo è veramente di estrema destra
in quanto presenta l’estremizzazione degli ideali della
destra; il fascismo ideale è composto da ideali che sono
stati i primi di “terza via” e figli di socialismo, futurismo
ma anche di nazionalismo e conservatorismo sociale.

In conclusione . . .
Il neofascismo deve essere considerato un mero fenomeno
da distanziare dalla politica e dagli ideali sani, ben basati e
coalizzati quali son invece quelli del fascismo.
Il fascismo è molto più di manganello e olio di ricino.
Questi ultimi furono i fenomeni più scuri del fascismo
storico e a cui invece il neofascismo più si ispira.
Il neofascismo è da condannare in quanto futile e dannoso
Il fascismo è da studiare e comprendere al fine di
distruggere i miti e le comparazioni dannose che
alimentano odierni luoghi comuni e tabù sul fascismo.

Saggio di
O. Lanfredi

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