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2 - Capitolo-2 100mila Euro Sul Conto
2 - Capitolo-2 100mila Euro Sul Conto
È pur vero, però, che ho cominciato a 24 anni mentre tu, magari, vivi già
da solo, hai una famiglia e delle spese fisse che non puoi eludere e per
questo hai comprato questo corso.
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Se sei un lavoratore dipendente hai un
vantaggio enorme
Ora mandami pure a quel paese ma permettermi come sempre di essere
schietto: se lavori come dipendente in ufficio dalle 9 alle 18, 5 giorni a
settimana, hai un fottuto vantaggio rispetto ad un lavoratore autonomo.
Il tempo libero di cui parlo non è da intendersi come ore necessarie per
fare qualcosa (lo so, hai tante altre rogne da sbrigare, ore di traffico o
viaggi in treno, un partner con cui costruire una relazione etc.) ma ti sto
parlando del tempo per pensare.
Ti confesso che spesso di notte non ho dormito per la paura di non farcela
e che quando mi viene un’idea mi precipito a metterla in atto, fosse anche
il giorno di Natale.
Avere la mente libera dal lavoro (che molto spesso ti annoia e di cui
giustamente ti frega relativamente poco, visto che l’azienda non è tua) ti
consente di poterti concentrare per pensare ai tuoi progetti.
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Devi saper fare qualcosa
Anche qui sarò diretto: l’idea che di mettersi in proprio investendo 10 mila
euro che avevi da parte o schiantando il TFR dei tuoi genitori (questa
battuta mi piace per quanto sia dura, l’ho “rubata” a Frank Merenda)
pensando di creare, per questo solo motivo, un’attività che sostituisca il
tuo stipendio è completamente sbagliata.
No, se non sai fare un cazzo non puoi ambire a fare un cazzo, almeno
nel breve periodo.
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Posso approcciarmi al business senza
avere capitali? Ni
Puoi davvero aprire un'attività senza spendere neanche un euro?
Nì, nel senso che il capitale costituisce, da che mondo è mondo, la leva più
importante dell'economia. È difficile, e ti spiego di seguito perché.
Il web ha alimentato l’idea che molte cose si possono fare senza spendere
nemmeno un euro. La realtà è purtroppo diversa.
La risposta è NI.
Viviamo in un’epoca in cui i soldi sono agnostici: mai come oggi è facile
trovare persone disposte ad investire su di te.
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Però, c’è sempre un però. Quello che conta non è l’idea: tutti possiamo
avere delle idee più o meno belle ma non siamo ugualmente bravi
nell’attuarle.
Io credo che al momento il lavoro dipendente sia l’attività più insicura del
mondo vista la velocità con cui ogni mercato si evolve; tuttavia il grande
passo deve essere l’esito di un processo evolutivo personale e
professionale, non un’ultima spiaggia da frequentare per giocarsi l’ultima
carta, quella della disperazione.
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Se fino a prima dell'apertura dell'azienda vivevi di stipendio e non hai al
momento almeno 12 mesi di “pagamenti anticipati”, nel senso di non avere
a disposizione denaro per vivere 12 mesi senza reddito, lascia perdere.
I rischi e lo stress che comporta l'avere un'attività, infatti, non fanno per te,
soprattutto se stai attraversando un momento difficile.
Pensare, poi, di fare impresa senza avere denaro da investire e senza molte
risorse per autosostenersi può essere un boomerang capace di minare
seriamente la tua serenità.
Nelle parti successive del corso troverai tutto quello di cui hai bisogno per
cominciare a muoverti sul serio.
Web, internet, guadagnare online sono concetti molto vaghi che spesso
vogliono dire tutto e non vogliono dire niente.
La rete ormai non è più un’estensione della nostra vita, è la nostra vita, è il
mondo che ci circonda che, direttamente o indirettamente, è influenzato da
ciò che accade online.
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più evolute che ti consentono di creare business tuoi o di investire i tuoi
capitali in autonomia.
Ammesso che tu non voglia fondare Just Eat, Deliveroo o qualche altro
super progetto che richieda impegno e vagonate di soldi, su internet è
ancora possibile far valere le proprie competenze attraverso la creazione di
attività anche di modeste dimensioni che, gradualmente, crescono nei loro
volumi.
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Un settore tradizionale che mi sembra molto simile ad internet
nell’approccio analitico e graduale è il mercato immobiliare: sia
diventando investitore immobiliare che avviando un business incentrato
sui subaffitti, puoi crearti delle rendite incrementali che, nei primi tempi, si
avviano lavorando nel tempo libero.
Qui il discorso è però diverso, perché quello che ti propongo è di fare una
sorta di secondo lavoro online, senza investimenti e senza particolari
competenze.
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Di cosa hai bisogno? Di poco o niente, o meglio, di niente di più di quello
che stai usando per seguire il mio corso:
• uno smartphone o un computer;
• una connessione Internet;
• un account Facebook (anche se non sempre è necessario);
• un indirizzo e-mail.
Per cominciare a cambiare vita, però, hai bisogno di strategie di più ampio
respiro, strategie che ti permettono di cominciare a costruire qualcosa e
non di raccogliere soltanto le briciole.
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• Puoi guadagnare con un blog: certo, non è assolutamente facile, ma
una volta avviata questa attività ti permetterà di trasformare in una
professione la tua passione. Hai qualche competenza specifica? Pensi
di poter dare qualcosa al mondo in termini di informazioni? Scegli la
nicchia che più si avvicina alle tue competenze e alle tue attitudini e
comincia a fare sul serio;
• puoi aprire un negozio online, comprando all’ingrosso e
rivendendo al dettaglio. Si tratta di una attività relativamente
complessa, che puoi però far partire in piccolo, per poi allargarti se e
quando ce ne sarà il bisogno. Anche in questo caso puoi fare
affidamento sulle risorse che ti metto gratuitamente a disposizione su
Affari Miei.
Se sei impegnato però ogni giorno nello svolgimento del tuo lavoro, non
hai né il tempo né le competenze necessarie per affrontare questo tipo di
questione.
La mia idea è che se hai una piccolissima azienda o svolgi una piccola
professione, devi per forza di cose apprendere queste cose e curarle in
prima persona fino a che non sarai cresciuto al punto tale di
esternalizzarle. Affidarsi ad altri al 100% senza capire niente, sia esso
anche il più titolato al mondo, non è mai una scelta saggia.
Sei spaventato? Sto soltanto, anche grazie alla mia esperienza, cercando di
metterti in guardia. Ogni giorno partono online tantissime imprese
editoriali, e di queste forse nessuna sopravvivrà al primo trimestre, con il
grosso dei progetti che saranno destinati a rimanere su un profilo
amatoriale.
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Come si guadagna con un blog?
Rispondere a questa domanda è la base che deve determinare il tuo
percorso, perché sarà il punto d’arrivo a tracciare il “come arrivarci”.
Il blog che apri deve essere interessante, nel senso che dovrai individuare
una nicchia a livello argomentativo che possa interessare delle persone.
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Come guadagnare online da un blog
Chiariti questi aspetti, passiamo alla fase successiva strettamente tecnica:
come guadagnare online con un blog.
Pubblicità tradizionale
Esistono sistemi come il programma AdSense di Google che permettono
di inserire banner nel proprio sito.
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Il caso della pubblicità diretta
Se il tuo blog parla ad una platea molto ristretta, è probabile che possano
esserci degli investitori che, anziché acquistare la pubblicità mediante
programmi come Adsense, ti contatteranno per fare una pubblicità diretta.
Anche in questo caso non si può dire con esattezza quante visite bisogna
fare per essere appetibili: dipende dal settore e dai volumi di persone che
sono interessate all’argomento trattato.
Non devi per forza aprire l’ennesimo sito di calcio, gossip o news per
guadagnare: le strade sono infinite ed il web è ancora pieno di nicchie
scarsamente presidiate.
Le affiliazioni
Le affiliazioni Si tratta di un sistema che, mediante l’apposizione nel
vostro sito di banner o link testuali, ti permette di guadagnare una
percentuale sulla vendita di prodotti di riferimento.
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L’affiliazione, volendolo dire in maniera molto semplificata, è una via di
mezzo tra la pubblicità tradizionale e l’e-commerce: tu non vendi nulla,
nulla ma parli di un prodotto o di un servizio sul tuo progetto editoriale.
Molti che purtroppo, il più delle volte, hanno scelto il web per vendere
pensando che ci fosse molto meno impegno da mettere sul piatto della
bilancia.
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Successivamente al punto di partenza base, dovrai impegnarti perché avrai
bisogno di sforzi sicuramente cospicui sia sotto il profilo tecnico, sia sotto
il profilo amministrativo e legale.
Pagherai le tasse come ogni attività che insiste in Italia, avrai bisogno di
una Parita Iva e avrai anche bisogno di versare i contributi INPS per te e
per chi lavora con te.
Ti presenterò alcuni diversi profili tra quelli attualmente più richiesti dalle
nuove professioni, più interessanti e più remunerativi.
Una nuova opportunità, più slegata dai vecchi schemi e che premia,
almeno a mio modo di vedere, molto di più il talento vero.
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Il primo passo, la prima competenza di cui avrai bisogno è quella
dell’italiano, competenza che però non può assolutamente essere unica,
perché avrai bisogno anche di avere una buona cultura generale e anche di
conoscere argomenti che siano “appetibili per il mercato”.
In realtà scrivere per i motori di ricerca non è altro che un modo per
parlare agli utenti: se non si è visibili sui motori di ricerca o sui social
network, mettetevelo in testa perché sarà sempre più così, non si è
nessuno.
Quanto puoi guadagnare? Negli States queste figure professionali sono già
in grado di guadagnare tantissimo, in Italia ci stiamo arrivando.
Certo, non è un lavoro di quelli che puoi pensare di far andare con il pilota
automatico. Dovrai sviluppare competenze importanti.
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Il SEO altro non è che una specie di “dottore” che analizza il “paziente
malato” che ha problemi a farsi spazio sul web oppure una specie di
“personal trainer” che consiglia all’aspirante sportivo come muoversi.
Dietro all’uso per così dire “ricreativo” dei social si nasconde un vero e
proprio lavoro di aziende e professionisti che, tramite i principali spazi
messi a disposizione da Facebook, Twitter e Instagram cercano visibilità,
contatti e clienti.
Da qualche anno Facebook, tanto per citare il più famoso e il più rilevante
commercialmente, ha anche sviluppato un suo sistema pubblicitario,
Facebook ADS, che permette a chi ha bisogno di visibilità di pagare per
comparire nelle bacheche degli utenti che potrebbero interessargli.
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Puoi formarti leggendo libri, seguendo anche in questo caso corsi specifici
e facendo tanta, ma proprio tanta pratica.
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3. Fare soldi offline - Il caso del subaffitto
Certo, l’economia di internet tira parecchio e ti permette di metterti in
gioco in settori che fino a qualche anno fa semplicemente non esistevano.
Non è però che non ci siano più ottime opportunità offline, anzi: puoi
guadagnare fino al 32,96% nel settore immobiliare, anche se non hai
enormi capitali a disposizione.
Non sparo una cifra al caso, è il frutto di una serie di studi che ho
effettuato e che condividerò con te nelle prossime righe.
La Sublocazione è legale?
In sintesi, quando stipuli il contratto di locazione, puoi subaffittare
l’appartamento intero o una parte dello stesso se non viene vietato
esplicitamente.
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Affidandosi, inoltre, a te il proprietario avrà il vantaggio di non vedere la
sua proprietà perdere di valore ma, anzi, di migliorare: è nell’interesse di
entrambi, dunque, che si stipula il contratto.
Ti dico una cosa: circa l’80% degli italiani vive in una casa di proprietà e
molti ne hanno più di una. L’esempio della zia o della nonna che muore e
lascia l’appartamento al nipote che non ha tempo o voglia di gestire
l’eredità è tutt’altro che una casualità.
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Un business da organizzare a puntino
Proprio perché si tratta di un business, devi svolgerlo in modo
professionale.
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Peggio viene presentato l’appartamento e meglio è per te: significa che il
proprietario non è in grado di valorizzarlo.
Parlando con i privati, invece, è più facile trovare situazioni simili a quelle
descritte sopra.
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• ti toccherà inoltre anticipare i canoni di locazione. Nella migliore
delle ipotesi sono 2 o 3 e quindi una spesa che, al costo dell’affitto
che abbiamo preventivato, sono circa 1100-1650 euro. Potresti anche
decidere di dare più mensilità di anticipo, per trasmettere una
migliore immagine di te al proprietario dell’appartamento.
E questo per quanto riguarda i costi. Ora è arrivato però il momento di fare
sul serio, e cominciare a calcolare i ricavi.
Puoi anche ricavare qualcosina di più intestando le utenze alla tua società e
facendoti pagare da chi occuperà l’appartamento un forfait.
Qui arriva uno dei segreti che ti offro in questo corso, che è poi il motivo
per il quale ti ho consigliato, in apertura, di pensare ad una configurazione
di tipo societario per la tua attività.
Calcoliamo il ROI
Il ROI deve essere il tuo mantra, la tua guida spirituale ed economica nel
mondo degli investimenti.
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Abbiamo:
• 800 euro di agenzia in media;
• 245,60 euro di imposta di registro;
• 950 euro per la verniciatura;
• 4.000 euro di arredamento se ci rivolgiamo ad un marchio low-cost;
• 1.650 euro di anticipo al proprietario;
• Per un totale di 7645,60 euro di investimento.
Avremo
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Se hai un lavoro, per esempio, puoi iniziare nei ritagli di tempo per poi,
alla lunga, trasformare questo mestiere nella tua occupazione principale.
Ipotizziamo che nel primo anno di avviamento della tua attività riesci
a chiudere 5 operazioni: la tua rendita annua è pari a 2.500€ x 5
= 12.500€ che cominciano già ad essere una cifra più interessante.
In due anni, continuando con la stessa intensità, puoi costruirti una rendita
di 25.000€ netti che è decisamente interessante.
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Che fare se non hai i soldi per cominciare o espanderti
Anche se si tratta di somme relativamente esigue, potrebbe succedere di
non avere a disposizione i capitali necessari per partire.
Se, poi, volessi espanderti con l’esempio che ti ho mostrato, potresti non
avere tutti i soldi o non voler rischiare magari una parte troppo
significativa del tuo patrimonio.
Il capitale di un terzo
Magari dopo aver concluso 1-2 operazioni, potresti coinvolgere un
socio/investitore a cui garantire una parte della rendita: crescerai più
lentamente, anche se il rischio si ridurrebbe, in quanto il tuo capitale di
rischio sarebbe inferiore.
Il prestito
Ho simulato su un noto portale di prestiti una ricerca sulla base di questi
criteri: ho inserito la mia data di nascita (1990), la mia situazione
lavorativa (imprenditore), la cifra richiesta (30.000 euro è il massimo per il
quale mi tira fuori un preventivo) e la durata massima possibile che è pari
a 84 mesi, cioè 7 anni.
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La rata mensile si aggira tra i 480 e i 500 euro.
Il ROE (sigla che sta per Return on Equity) è il ritorno sul tuo capitale
investito, e si calcola con una formula altrettanto semplice:
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Per spiegartelo in breve, torniamo all’esempio di sopra in cui ho simulato
di prendere in prestito 30 mila euro su 38.228€ necessari per far partire
l’operazione sul subaffitto di 5 appartamenti.
Quindi:
Vale il concetto di prima: non ti lasciare impressionare dal valore alto del
ROE, stiamo parlando di un’azienda e non di un investimento finanziario,
quindi è normale che il rendimento sia alto come alto è il rischio.
Per avere un’idea della bontà di ROI e ROE in campo aziendale non li
devi guardare in termini assoluti ma devi confrontarli con i ritorni di altre
attività uguali che puoi elaborare subito, sulla base del metodo che ti sto
fornendo.
Con questo schema, considerando che con circa 8 mila euro puoi mettere a
reddito 5 appartamenti, potresti pensare l’anno successivo di impiegare la
rendita netta del precedente per creare un processo simile oppure, se vuoi
evitare di passare dalla banca che è la soluzione più costosa, puoi
coinvolgere altri investitori come ti ho spiegato prima.
Dopo averlo fatto per Torino, lo facciamo insieme anche per Maiori, uno
splendido paese della Costiera Amalfitana dove ho avuto il privilegio di
vivere fino al mio 25esimo anno di età.
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Se volessi prendere in locazione un immobile di questo tipo, in base alle
informazioni che ho raccolto, dovresti spendere circa 700€ mensili.
Anche qui ti devi dare da fare perché i proprietari con più tempo e voglia
fanno esattamente quello che vuoi fare tu.
Noi abbiamo orientato per il nostro calcolo la nostra scelta verso realtà
meno “appetibili”, nel senso di immobili non di enorme pregio, e quindi
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contiamo di affittare il tutto per un poco meno dei 6 mesi indicati sopra,
ricavando circa 15.000 euro.
La rendita lorda + dunque di 15.000 euro, ai quali vanno sottratti gli 8.400
euro per la locazione.
In questi ultimi casi, puoi avvalerti dei calcoli che ti ho mostrato sopra per
vedere quanto ti costa farti prestare il denaro dalla banca e che ROE puoi
ottenere.
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È un business profittevole?
Dopo 2 casi di studio dovresti avere le idee estremamente più chiare.
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Conclusioni
Ho cercato, con questo capitolo, di aprirti gli occhi sulle tante opportunità
che ti offre il mondo là fuori.
E’ sicuro che tantissime altre occasioni sono alla tua portata, magari
proprio nel settore in cui lavori, in uno affine o in altre realtà che conosci.
Io dico sempre che siamo noi i principali artefici del nostro destino, che
siamo noi a scegliere cosa fare e perché.
Se fai parte di quella schiera di persone che pensa che sia sempre colpa
degli altri, beh, è giunta l’ora che cominci a liberarti di queste convinzioni
per assumerti le tue responsabilità, nel bene e nel male.
Continua a leggere.
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