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Diritto-Sindacale-Persiani Riassunto
Diritto-Sindacale-Persiani Riassunto
adeguati alla sua funzione, non poteva essere attribuita che unÕefÞcacia
obbligatoria. La tutela realizzata con il contratto collettivo non pu˜
essere considerata efÞcace se la disciplina del rapporto di lavoro con
esso dettata non si applica a tutti rapporti di lavoro e pu˜ essere
derogata. Tanti problemi trovarono soluzione nella giurisprudenza dei
collegi probivirali che, nellÕesercizio delle loro funzioni di equitˆ, e se
per˜ assegnare rilevanza alla contrattazione collettiva, assumendola a
punto di riferimento per la decisione dei singoli casi concreti.
LA LIBERTË SINDACALE
LÕ i n t e r e s s e c o l l e t t i v o c h e a s s u m a r i l e v a n z a n e l l Õ a z i o n e
nellÕorganizzazione sindacale • lÕinteresse riferibile a al gruppo di
lavoratori e non anche quello riferibile al gruppo dei datori di lavoro.
LÕordinamento corporativo, il sindacato dei prestatori di lavoro e quello
dei datori di lavoro erano stati collocati sullo stesso piano a perchŽ
entrambi • afÞdato il monopolio del potere contrattuale collettivo e
perchŽ i sindacati corporativi erano portatori pi• dellÕinteresse pubblico
alla produzione nazionale che di quello proprio delle rispettive categorie
rappresentate. Attualmente, lÕorganizzazione sindacale dei datori di
lavoro e quella dei lavoratori sono poste sullo stesso piano soltanto a
determinati e limitati effetti. UnÕequivalenza esiste per quanto concerne
la garanzia di libertˆ che la costituzione riconosce per tutti sindacati,
senza alcuna distinzione. Se si ha riguardo allÕinteresse del quale con
lÕorganizzazione sono portatrice dÕespressione, ma non titolari, ogni
possibilitˆ di completa equiparazione viene meno. Per i datori di lavoro
assume rilievo determinante e costante interesse pu˜ essere che
sinteticamente descritto come interesse al proÞtto e che corrisponde
allÕesercizio di quella libertˆ di sedile economica privata riconosciuta
dallÕart. 41 Cost. Questo interesse pu˜ essere qualiÞcato come
interesse di gruppo solo soltanto sul piano sociologico e in quanto
comune a tutti gli appartenenti al gruppo. Per i lavoratori, invece,
lÕinteresse che assume rilevanza sul piano giuridico e la cui tutela
afÞdata allÕorganizzazione sindacale, riguarda sia le condizioni stesse in
cui la persona umana chiamata a svolgere attivitˆ di lavoro subordinato,
sia il trattamento economico idoneo a realizzare quelle esigenze di
libertˆ di dignitˆ umana, garantite, con un signiÞcato sicuramente pi•
ampio di quello letterale, dallÕart. 36 Cost. e dallÕart. 3, 2 comma, Cost.
LÕORGANIZZAZIONE SINDACALE
Þrmatarie del protocollo del luglio 1993 o di quelle Þrmatarie del c.c.n.l.
applicato nellÕunitˆ produttiva ovvero di quelle associazioni che
raccolgono un numero di Þrme pari al 5% dei lavoratori dipendenti
dellÕunitˆ produttiva. La rappresentanza unitaria • composta, per due
terzi, da membri eletti e tutti lavoratori dellÕunitˆ produttiva e, per un
terzo, da membri designati o eletti dalle organizzazioni sindacali che
stipulano il contratto collettivo. Rappresentanze sindacali aziendali sono,
per legge, abilitate alla contrattazione collettiva aziendale a svolgere
una attivitˆ sindacale nei confronti e nellÕinteresse di tutti lavoratori
occupati nellÕunitˆ produttiva per la quale sono costituite e sono
destinatarie degli obblighi di informazione e consultazione sindacale. I
soggetti che hanno lÕiniziativa sono anche gli unici legittimati a
presentare le liste per lÕelezione dei due terzi dei componenti delle
rappresentanze sindacali unitarie. é la stessa legge ad attribuire a
questi organismi sindacali funzioni di rappresentanza dellÕintera
comunitˆ di lavoratori dellÕimpresa, ad esempio, quello di stipulare gli
accordi che autorizzano lÕistallazione di impianti audiovisivi,
allÕesecuzione delle visite personali di controllo e, oppure di convocare
lÕassemblea, o di indire il referendum. Pi• di recente la legge ha previsto
un ulteriore struttura istituzionale alla quale • afÞdato il perseguimento
degli interessi collettivi dei lavoratori: il rappresentante per la sicurezza
che • eletto o designato dei lavoratori di ciascuna azienda o unitˆ
produttiva. Le sue funzioni sono quelle di concorrere allÕattuazione di
misure di sicurezza e di prevenzione, controllandone e promuovendone
lÕapplicazione.
sul piano politico generale la prassi per cui il potere statale non
sovrappone autoritativamente lÕinteresse pubblica quelli collettivi gestiti
dai sindacati, nellÕesercizio della libertˆ di cui allÕart. 39 Cost. ma tende a
coinvolgere il pi• importanti interessi organizzativi nelle scelte di politica
economica e sociale. Lo strumento pi• importante di questo intervento •
la concentrazione. Il sindacato ha chiamato a partecipare alla gestione
di alcune attivitˆ amministrative e di quelle riguardanti la gestione degli
enti pubblici ai quali • afÞdata la realizzazione della tutela previdenziale.
Le organizzazioni sindacali sono anche chiamati a partecipare al
La concentrazione
LÕ O R G A N I Z Z A Z I O N E S I N D A C A L E D E L L E P U B B L I C H E
AMMINISTRAZIONI. LA RAPPRESENTATIVITË DEI SINDACATI DEI
PUBBLICI DIPENDENTI.
Al momento della scadenza, sia normale che una delle parti dia
disdetta, non sempre viene tempestivamente stipulato lÕaccordo di
rinnovo. Per i contratti collettivi corporativi • previsto dallÕart. 2074 cc
che essi continuavano ad essere efÞcaci Þno alla stipulazione del nuovo
contratto collettivo. Il protocollo sul costo del lavoro del luglio 1993 che,
nellÕintento di evitare i periodi di c.d. vacanza contrattuale, ha stabilito
che le ipotesi di rinnovo devono essere presentate almeno tre mesi
prima della scadenza del contratto collettivo nazionale di categoria.
NellÕipotesi in cui siano trascorsi 3 mesi da tale scadenza senza che le
parti abbiano stipulato lÕaccordo di rinnovo, ai lavoratori spetta un
CAPITOLO VI - LO SCIOPERO
titolaritˆ del diritto di sciopero deve essere negata a chi sia investito di
una funzione sovrana, come magistrati ( artt. 101 , 2 comma, e 104,1 co
Cost.), o a chi appartiene ad un corpo armato dello stato e di altro ente
pubblico. é il caso dei militari e degli appartenenti alla polizia di stato. La
titolaritˆ del diritto di sciopero deve essere anche negata ai marittimi e
tutte le volte dello sciopero possa compromettere la sicurezza della
navigazione.
Sono estranee alla nozione stessa dello sciopero cui mezzi di lotta
sindacale, ai quali a volte si fa ricorso, che non consistono in una
astensione dal lavoro. Cos“ • da dire per lÕoccupazione dei locali
dellÕimpresa, trattasi di un comportamento sanzionato penalmente e
illegittimato al quale consegue lÕapplicabilitˆ anche difensore civili. E
queste per˜ quasi mai vengono applicate dal datore di lavoro;
questÕultimo • che subisce lÕoccupazione di azienda preferisce di solito
esperire i mezzi giudiziari a tutela del possesso (artt.1168 e 1170 e c c).
Ugualmente illegittimo • il c.d. blocco delle merci e cio• il
comportamento con cui, durante una agitazione sindacale, i lavoratori
impediscono che le merci esistenti in azienda siano portate allÕesterno,
al Þne di impedire al datore di lavoro di continuare ad alimentare il
mercato. Anche in questo caso, il datore di lavoro potrˆ esperire la tutela
del possesso una tutela generale di cui allÕart. 700 cod.proc.civ., mentre
sussistono ipotesi di reato per i lavoratori che hanno realizzato il blocco.
Illegittimi sono anche lÕostruzionismo ( applicazione pedante scade
regolamenti aziendali o delle istruzioni del datore di lavoro) e la non
collaborazione ( esecuzione della prestazione lavorativa senza diligenza
e senza assumere alcuna iniziativa). In tutti e due i casi si ha un vero e
proprio inadempimento dellÕobbligazione di lavorare. Il picchettaggio • il
comportamento dei lavoratori scioperanti volto di impedire lÕaccesso al
lavoro di quanti non vogliono scioperare. A seconda delle modalitˆ di
esecuzione, comportamento pu˜ essere lecito, ma pu˜ anche a
costituire reato.
dei tempi di erogazione di servizi nel corso dello sciopero e delle misure
per lÕattivazione degli stessi. La legge impone che, in quei servizi e
anche in caso di sciopero, siano comunque garantite le prestazioni
indispensabili e cio• le prestazioni idonee a realizzare i diritti degli
utenti. A seguito delle modiÞche introdotte con la legge n. 83 del 2000, la
contrattazione collettiva deve inoltre prevedere gli intervalli minimi tra
lÕeffettuazione dello sciopero e la proclamazione del successivo, al Þne
di evitare che per effetto di scioperi proclamati in successione da
soggetti sindacali diversi e che incidono nello stesso servizio o sullo
stesso bacino di utenza sia oggettivamente compromessa la
continuitivitˆ dei servizi pubblici. Le parti sociali devono concordare
apposite procedure di raffreddamento e conciliazione da esperire
obbligatoriamente prima della proclamazione dello sciopero. Qualora le
parti non intendano adottare queste procedure, la legge riconosce loro
la possibilitˆ di richiede un tentativo preventivo e di conciliazione alla
pubblica autoritˆ. A tutela degli interessi degli utenti che non partecipano
alla individuazione delle prestazioni indispensabili • istituita la
commissione di garanzia. QuestÕultima • composta da nove membri
scelti su designazione dei presidenti della camera dei deputati e del
Senato della repubblica, autoritˆ amministrativa indipendente chi ha il
compito di valutare il contesto degli accordi e dei codici di
autoregolamentazione. In ogni caso, quando esista un fondato pericolo
di pregiudizio grave ed imminente ai diritti della persona
costituzionalmente garantiti, lÕautoritˆ governativa, su segnalazione della
commissione di garanzia, pu˜ invitare le parti a desistere da
comportamenti che determinano la situazione di pericolo, a esperire un
tentativo di conciliazione e adottare con ordinanza le misure necessarie
e a prevenire il giudizio dei diritti degli utenti. Avversa lÕordinanza •
possibile promuovere ricorso al TAR entro sette giorni dalla sua
comunicazione onde ottenere la sospensione del provvedimento
impugnato. Sono previste sanzioni civili e amministrative: a per i
lavoratori che non collaborino allÕerogazione delle prestazioni
indispensabili concordate sindacalmente o deÞnite dellÕordinanza; per le
organizzazioni sindacali dei lavoratori e per i sindacalisti che proclamino
uno sciopero senza rispettare lÕobbligo del preavviso.
LA SERRATA