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Il Regime Fascista in Italia - 3
Il Regime Fascista in Italia - 3
▪ Si accentua l’urbanizzazione
- addetti all’agricoltura dal 58 al 51%,
- occupati nell’industria dal 23 al 26.5%
- addetti al terziario dal 18 al 22%
CORPORATIVISMO
il problema italiano è la
debole produttività, il
nemico principale è il
sindacalismo
I provvedimenti
Queste scelte
▪ Sgravi fiscali alle imprese finirono per
immettere molta
moneta in
▪ Incentivi statali circolazione, ed
all’imprenditoria privata ebbero però come
conseguenza una
▪ Riduzione della spesa forte inflazione e la
perdita di valore
pubblica
della lira rispetto
alle monete straniere.
▪ Ripresa di un liberismo
doganale controllato
LA SPESA PUBBLICA (www.treccani.it)
Dal punto di vista economico, la distinzione più significativa è quella tra
spesa per beni e servizi e spesa per trasferimenti.
Nel primo caso, la spesa pubblica crea valore aggiunto, finanziando il processo
produttivo dei servizi pubblici; quindi si tratta di uscite rivolte all’acquisto di beni
intermedi correnti (consumi e attrezzature) e di servizi di lavoro (stipendi dei
pubblici dipendenti), ma anche di investimenti che vanno a incrementare lo stock
di capitale pubblico (infrastrutture, edifici pubblici). Nella sanità, per es., con la
spesa corrente si coprono gli stipendi dei medici, degli infermieri e dei dipendenti
amministrativi, si acquistano farmaci, per distribuirli agli assicurati, o attrezzature
per i laboratori di analisi; con la spesa di investimento si costruiscono ospedali.
Giuseppe Volpi
▪ A livello nazionale: lo Stato regola il mercato; gli interessi dei
lavoratori e dei datori di lavoro sono subordinati al superiore
interesse della nazione.
1. Abbassare l’inflazione;
2. difendere i risparmi dei ceti medi;
3. ridurre i costi delle importazioni di materie prime.
Conseguenze:
PERIODO INTERESSI
• Mussolini ricerca alleanze esterne, in particolare con
l’Inghilterra, e si propone di assicurare la pace e migliorare
l’immagine dell’Italia all’estero.
1922-1926
• Al contempo le mire espansionistiche lo spingono a richiedere
la revisione dei trattati di pace considerati ingiusti
(revisionismo).
• Mussolini inasprisce i rapporti internazionali soprattutto con la
1926-1932
Francia.
• La via della diplomazia viene abbandonata in favore di una
politica di espansione in Africa ai danni dell’Etiopia del negus
1935-1936
Hailé Selassié. La guerra di Etiopia si conclude vittoriosamente
nel 1936.
Guerra d’Etiopia
Gli avvenimenti
Etiopia: stato ammesso alla Società
delle Nazioni