SOTTO IL SOLE DI RICCIONE di YouNuts! (durata 100′ guarda il trailer) con Isabella Ferrari, Luca Ward, Lorenzo Zurzolo, Andrea Roncato, Ludovica Martino, Cristiano Caccamo, Saul Nanni, Claudia Tranchese
Giudizio: ** 1/2 su 5
Su Netflix
MARILYN / su Facebook
Tag "Timothée Chalamet"
RESISTANCE – LA VOCE DEL SILENZIO di Jonathan Kakubowicz (durata 120′ guarda il trailer) con Jesse Eisenberg, Clémence Poésy, Matthias Schwighofer, Ed Harris, Bella Ramsey, Edgar Ramirez
Giudizio: *** su 5
Su Sky Primafila Premiere, Apple TV, Chili, Google Play, Infinity, TimVision, Rakuten Tv, CG Entertainment, The Film Club
UN FIGLIO DI NOME ERASMUS di Alberto Ferrari (durata 104′ guarda il trailer) con Luca Bizzarri, Paolo Kessisoglu, Daniele Liotti, Ricky Memphis, Filipa Pinto. Su Sky Primafila, TimVision, Chili, Google Play, Youtube, Rakuten Tv, Huawei Video, Infinity
LOST GIRLS di Liz Garbus (durata 95’, guarda il trailer) con Thomasin McKenzie, Dean Winters, Amy Ryan, Gabriel Byrne, Lola Kirke, Kevin Corrigan. Su Netflix
Pur rispettando in blocco codici e liturgie del thriller, Lost girls è l’esempio di un film tv che supera i confini tra fiction da sala e fiction da streaming. Realizzato da Liz Garbus, già candidata all’Oscar e ispirato al best seller di Robert Kolker, è il racconto della disperazione di una madre di fronte alla scomparsa della figlia, la giovane Shannah, piena di ferite adolescenziali, che finisce in un buco nero lasciandosi alle spalle una storia allarmante. (altro…)
FROZEN II – IL SEGRETO DI ARENDELLE di Jennifer Lee, Chris Buck (durata 103’) con le voci italiane di Serena Autieri, Serena Rossi, Enrico Brignano, Paolo De Santis
Diciamolo subito: l’esigenza di smarcarsi dal cosmico successo del Barbie cartoon Frozen – Il regno di ghiaccio (2013), un miliardo di dollari d’incasso, tradisce le buone intenzioni dei due registi, Chris Buck e Jennifer Lee (anche direttrice creativa della Walt Disney Animation), che hanno preso in mano il sequel dopo le dimissioni di John Lasseter. Il salto di qualità non c’è. Il segreto di Arendelle resta quel che sappiamo: una fiaba ghiacciata che parla di sorellanza, emancipazione, regole infrante e tabù da abbattere, solidarietà corroborata dall’emergenza e cattivi presagi. (altro…)
Dramma storico perfettamente accessoriato o polpettone manierato per chi ama le battaglie hard boiled e i sentimenti viscerali? In Il re, l’australiano David Michôd riprende l’ampia drammaturgia di Shakespeare su Enrico V, principe di Galles e poi sovrano d’Inghilterra, protagonista della guerra dei cent’anni contro la Francia, mettendo insieme il consueto campionario di tradimenti, vite che si ribaltano per la ragion di Stato, massacri ed esecuzioni, odio, vanità, intrighi e i doppi fondi della Storia. Distribuito da Netflix, coprodotto da Brad Pitt, Il re è ora visibile in streaming sulla piattaforma digitale. (altro…)
I morti non muoiono di Jim Jarmusch (durata 103’) con Bill Murray, Adam Driver, Tilda Swinton, Chloë Sevigny, Steve Buscemi
Che succede se il tempo sbiella e diventa un orologio rotto, se le lancette si fermano e perdiamo contatto con le nostre ansie perché tutte le connessioni saltano, se si fa strada un affollato isolamento e ci ritroviamo privi di smartphone, antidepressivi, adrenaline, falsi generatori di felicità? Siamo tutti zombi inconsapevoli, morti viventi senza sonno e senza pace, condannati a trascinarci dietro le nostre miserie. Lo sostiene Jim Jarmusch, 66 anni, il re delle provocazioni per immagini, il nemico pubblico numero uno di Hollywood, da tempo in cammino nel cinema di genere per recapitarci un messaggio inquietante: nessuno ci salverà da questa deriva digital-surreale, e se qualcuno lo farà sarà per amore e non per rabbia. Un’allusione all’America di Trump, alle tentazioni muscolari, alla deregulation dei mostri pubblici, alla poltiglia del web. (altro…)
Woody rialza la testa e progetta un nuovo film, di cui per ora si sa soltanto che sarà prodotto dalla spagnola Mediapro e sarà ambientato a San Sebastian, nei Paesi Baschi. Non si conosce ancora il titolo né la trama ma Mediapro, secondo fonti attendibili, è già alla ricerca delle location al confine con la Francia e si sta impegnando a creare una rete con le autorità locali. (altro…)
Oggi è un evento planetario, un convito degli dei che entrano in sala su un lungo tappeto rosso, ma nel 1929 – un anno non fortunato per l’economia americana e per il cinema – quando debuttò, l’Oscar era una piccola cerimonia, con un altro nome: Award (Academy Award of Merit). Si trattava, infatti, del premio conferito dall’Academy of Motion Picture Arts and Sciences, nata nel 1927, che si occupava della valorizzazione del mondo della celluloide. Il suo presidente, il produttore Louis B. Mayer, pensò di accrescerne il peso, creando un riconoscimento destinato ai professionisti della “Settima arte”. (altro…)