MUSICA

Mish Mash Festival, tra passato e futuro

La canicola estiva non ha fermato il festival musicale siciliano, giunto all'ottava edizione e più interessante che mai

Di Angelica Pianarosa 17 agosto 2024
Mish Mash Festival, tra passato e futuro- immagine 2

Il palco del Mish Mash Festival.

Dal 10 al 12 agosto: i giorni più caldi del mese (e dell'anno) secondo quanto sentenziato dai notiziari italiani. Figuratevi la canicola nella cittadina di Milazzo, gioiellino tra il mare e la rocca, che di giorno sembra assopirsi: strade deserte, imposte accostate, i giovani tutti in spiaggia. Per poi risvegliarsi più attiva che mai la sera, tra luci, locali e una rassegna estiva il cui evento di punta si chiama Mish Mash Festival. Che si svolge proprio tra le mura di quel Castello arabo-normanno edificato in cima alla rocca, cittadella fortificata che sovrasta il Borgo antico. Luogo intriso di storia che, per bellissimo contrasto, ospita e amplifica sonorità moderne e contaminazioni artistiche. Con lo sfondo suggestivo - e, se vi piace pensarlo, romantico - della vista sulla marina illuminata.

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Il pubblico, il Duomo Antico e, sullo sfondo, la marina illuminata.

Perché il Mish Mash Festival

Come dicevamo, Mish Mash è arrivato già all'ottava edizione, e vanta una location unica. In cui trovano stimolo ideale manifestazioni musicali e artistiche di diversa natura, accomunate dall'appartenenza alla scena indipendente italiana ed internazionale. L'evento fa parte dell'associazione Italian Music Festivals, che mette in rete, rappresenta e promuove 18 boutique festival italiani di musica contemporanea e attuale, che si inseriscono adeguatamente nell'heritage artistico e storico italiano.

Dal 2016, nel corso degli anni, Mish Mash (che letteralmente significa miscuglio) ha ospitato artisti di fama, noti per il loro eclettismo, ma anche artisti emergenti, alcuni giovanissimi, appena affacciatisi al mondo della discografia. Sempre con un criterio di scelta particolarmente raffinato, in grado di far coesistere armonicamente anche realtà eterogenee. Partecipare a questo festival, quindi, è garanzia di belle scoperte. E l'orecchio ringrazia.

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La line-up dell'edizione 2024.

Senza contare che i concerti sono affiancati o preceduti da performance e installazioni artistiche, che prendono posto all'interno del Duomo Antico, affascinante edificio sconsacrato parte del complesso. Non vi basta? Tutto il complesso della cittadella fortificata è visitabile (verificate gli orari), oltre ad ospitare al suo interno il museo MU MA (Museo del Mare), nel cui ingresso troneggia lo scheletro di dimensioni colossali di un capodoglio. Consigliatissimo, per grandi e piccini.

E poi, cosa ve lo diciamo a fare: Milazzo è un condensato di bellezza siciliana, che tra mare, sole, tradizione e gastronomia saprà come riempire le vostre giornate in maniera appagante (canicola permettendo). Piccoli suggerimenti turistici: consigliamo un giro in barca al largo dell'Area Marina Protetta di Capo Milazzo - con bagno annesso, ovviamente - possibilmente con una persona del luogo che vi sappia illustrare le bellezze della costa. Noi ci siamo rivolti a Tender Boating, e ci siamo trovati molto bene. Come poi farsi mancare il piacere di una tipica granita, magari con panna e l'immancabile brioche? Indirizzo testato: il bar Dama Francesco, piccolo ma affollatissimo.

Ovunque vi giriate poi Milazzo è una garanzia in termini di ottimo cibo, sia che scegliate un ambiente più consono alla tradizione (ad esempio l'Osteria Don Ciccio, proprio ai piedi del Castello) o vogliate una proposta che queste tradizioni le rivisita in maniera gustosa e sorprendente (come all'Osteria Adagio Adagio).

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Cosmo, headliner dell'edizione 2024. Ph. Giorgio Perottino.

Mish mash edizione 2024

Dopo avervi dipinto un quadro generale, passiamo all'edizione di quest'anno, svoltasi appunto lo scorso weekend. Un "miscuglio" la cui line-up affonda le sue radici nella cultura indie, pescando tra l’hip-hop, l’elettronica, il rock, il funk e l’underground. A guidare questo gruppo eterogeneo è stato Cosmo, cantautore e produttore discografico fresco di quinto album, intitolato Sulle ali del cavallo bianco: e fino a poco prima dell'esibizione - la sera del 12 agosto, a mezzanotte - si vociferava sulla presenza di un fantomatico cavallo bianco, il cui trasporto fino alla rocca sarebbe stato effettivamente piuttosto difficoltoso. Ma, cavallo a parte, l'esibizione non ha deluso: Cosmo, affiancato dall'immancabile Pan Dan, dal vivo sa far emozionare e ballare al tempo stesso come pochi altri.

La sera prima ha visto come protagonisti Davide Toffolo, Luca Masseroni, ed Enrico Molteni, in arte i Tre Allegri Ragazzi Morti, che celebrano quest'anno i trent'anni di attività, suggellati dalla pubblicazione del nuovo album Garage Pordenone. Per loro un pubblico di fedelissimi e nostalgici (tanti con famiglia e bambini al seguito) armati della tipica maschera bianca, prontamente in vendita nel settore Merchandising.

Ma non sono mancate le soprese, come vi accennavamo: dal canto mio ho apprezzato in modo particolare i giovanissimi ed entusiasti Il Mago Del Gelato, da Milano (anzi, da Nolo) con furore, che hanno pubblicato il loro primo EP Maledetta Quella Notte lo scorso ottobre, all'insegna di sonorità funk, afrobeat e jazz; e sempre da Milano il progetto Popa, che nasce grazie alla sinergia tra l’artista lituana Maria Popadicenko e il produttore Carlos Valderrama, il cui album di debutto, Arte e Finanza, risale allo scorso anno.

Altri nomi? I Nothing For Breakfast da Firenze, band con due dischi all'attivo che spaziano dall’alternative rock con echi grunge alla psichedelica; i progetti made in Sicily Lero Lero e Phunkadelica, e ancora i dj set di Davide Patania, Disco Amore, Manlio, 404 Sound Not Found, Christian Chiarenza. Ospiti speciali: Sambo e The Whipped Dream, i due vincitori di Figli delle Stelle, il contest promosso dall'associazione culturale Mosaico che dal 2018 contribuisce alla crescita artistica della regione mettendo in luce progetti musicali di musicisti siciliani emergenti.

Il lato performance è stato egregiamente coperto da un'installazione video interattiva e immersiva all'interno del Duomo Antico, che esplora la complessa relazione tra materia e spirito, dal nome E'.senza. La serata di sabato ha visto invece protagonista Kryos, la performance del collettivo Pixel Shapes realizzata insieme a Michele di Leonardo, un incastro di immagini astratte, fotografie ambientali e distorsioni visive, generate da un lavoro di sound design con suoni registrati dal vivo e campionati che prende ispirazione dal mondo dei ghiacci. Dedicato all'universo tipicamente siciliano di pupi e pupari è stato invece il lavoro di Andrea Sposari, con la sua installazione site specific.

Se siamo stati convincenti e state pensando di partecipare all'edizione del prossimo anno, vi rassicuriamo anche su un ultimo punto: non manca l'offerta interna di food e beverage (quest'anno coperta dal locale Piro Piro), acquistabili sia con carta che con contanti. Per tutti i gusti. E ora non resta che la cusiosità di scoprire chi farà parte del "miscuglio" nel 2025.

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