Banksy, gli ambienti vicini all’artista: �Tempi bui, vuole sollevare gli animi�

di PAOLA DE CAROLIS, da Londra

Secondo le voci che filtrano dagli ambienti vicini al writer, riferisce l’�Observer�, l’intenzione � di regalare ai passanti �un momento di inaspettato divertimento e di sottolineare la capacit� umana per il gioco creativo piuttosto che per la distruzione�

Banksy, gli ambienti vicini all’artista: «Tempi bui, vuole sollevare gli animi»

L’opera di Banksy con due elefanti apparsa a Chelsea (quello di sinistra � stato vandalizzato)

La serie non si � ancora conclusa, lasciano capire dal Pest Control Office, l’�Ufficio per la disinfestazione�, l’organizzazione che rappresenta Banksy. Che a Londra la gente tenga gli occhi ben aperti. Sei opere in sei giorni — la pi� recente, un felino nero che inarca la schiena, � comparsa lungo una strada trafficata del quartiere di Cricklewood — hanno innescato una caccia al tesoro giornaliera e sollevato mille quesiti: qual � il significato dell’ultima serie di un artista che, dall’immigrazione, al clima, alla povert�, ha mostrato grande impegno sui temi principali dei nostri tempi? Cosa vuol dire lo zoo con scimmiette, elefanti e pellicani che sta prendendo forma? Che la chiave di lettura si nasconda nelle zone scelte? Che ci sia un messaggio occulto? Stando all’�Observer�, che � riuscito a carpire dal Pest Control Office una mezza spiegazione, le teorie che si stanno ritagliando spazio �sono eccessivamente complicate�. L’obiettivo di Banksy � semplice: �Tirare su il morale della popolazione in un momento in cui le notizie sono deprimenti ed � pi� difficile vedere la luce dell’ombra�.

La speranza dell’artista, continua l’�Observer�, � di regalare ai passanti �un momento di inaspettato divertimento, e allo stesso tempo di sottolineare la capacit� umana per il gioco creativo piuttosto che per la distruzione e la negativit�. Briciole di gioia sullo sfondo delle violente manifestazioni nel Regno Unito, un fugace sorriso tra guerre e disastri. � lo spirito gi� dimostrato da Banksy in occasione della pandemia del Covid quando, di fronte a un’estate in cui era stato necessario cancellare le vacanze all’estero, l’artista aveva prodotto la serie Great British Spraycation (da staycation, vacanze a casa, e spray, come la bomboletta) in localit� marittime dell’East Anglia. Una coppia che ballava al suono di una fisarmonica a Great Yarmouth, tre bambini in una barchetta di legno (sotto la scritta �siamo tutti nella stessa barca�) a Oulton Broad, un topo su una sedia a sdraio con un cocktail nella zampa a Lowestoft.

Come spesso avviene con le opere che Banksy realizza in spazi pubblici, il dibattito si sposta ora su come proteggere e assicurare un futuro per lo zoo londinese: le gocce di felicit� che l’artista ha voluto regalare sono gi� state raggiunte da mani rapaci. Il lupo realizzato su una parabola satellitare a Pekcham � stato rubato, i due elefanti di Chelsea sono stati vandalizzati (uno � diventato a strisce, l’altro � rimasto nero), la capretta di Kew Bridge, a Richmond, � coperta dal perspex. Una dinamica tristemente familiare, se anche l’albero di Finsbury Park, una macchia di verde comparsa a marzo in una giungla urbana, era stato rovinato dopo pochi giorni.

Cosa succeder� alle tre scimmie di Brick Lane e ai pellicani di Walthamstow? Se a livello di pubblico i misteriosi animali hanno creato notevole interesse – i social sono pieni dei selfie dei passanti — i critici non sono completamente convinti. Per Paul Gogh, autore di Banksy: The Bristol Legacy, le opere sono arte all’avanguardia: �semplici, di grande impatto, accessibili, si insediano immediatamente nella mente e la memoria di chi le vede�. Per Isobel Harbinson, docente presso il Goldsmith College di Londra, sono �stranamente semplici� anche se, ha precisato, �� un bene che portino la gente a guardare in alto�. Negativo, invece, il giudizio di Jonathan Jones, il critico del �Guardian�, secondo il quale si tratta di offerte insipide. �Cosa c’� di provocatorio o incisivo? Hanno creato un tormentone sui social ma sono immagini di cui parlare, non arte su cui riflettere�. L’ultima parola spetter� forse all’artista di Bristol che non ha mai rivelato la sua identit� e che non ha mai dimostrato di nutrire particolare rispetto per gli esperti dell’arte o del suo mercato.

10 agosto 2024 (modifica il 10 agosto 2024 | 21:46)