piperitapitta's Reviews > Quaderno proibito
Quaderno proibito
by
by
piperitapitta's review
bookshelves: autori-italiani, letteratura-italiana, donne, romanzo, dal-romanzo-al-film
Jan 24, 2018
bookshelves: autori-italiani, letteratura-italiana, donne, romanzo, dal-romanzo-al-film
Implodere.
Quella di Valeria è un'implosione sconquassante; di quelle che devastano l'equilibrio di una vita, di quelle che silenziosamente, senza far il più piccolo rumore, senza che nessuno lo riesca nemmeno a percepire, urlano violentemente senza emettere alcun suono, ma solo vibrazioni.
Valeria ha quarantré anni, un marito e due figli ventenni: a quarantatré anni, negli anni cinquanta, in Italia, una donna, madre di famiglia e con un lavoro part-time, è abituata a considerarsi vecchia.
Poco importa se è sulle sue forze e sulla sua energia che si fondi l'equilibrio della sua famiglia: a quarantatré anni Valeria è, e si sente, vecchia.
Dall'abitudine, improvvisa e casuale, di cominciare ad annotare i suoi pensieri su un quaderno, che vive sin dall'inizio come un atteggiamento proibito, cominciano ad affiorare in Valeria i sintomi della sua insoddisfazione; saranno i primi germi di quella malattia dell'animo che, diffondendosi, andranno ad infettare i rapporti con i figli - soprattutto con Mirella, che con i suoi diciannove anni e il suo anticonformismo rappresenta tutto il contrario di quegli insegnamenti bigotti e di quel perbenismo che per la madre sono intoccabili e imprescindibili - e con il marito che ormai, sia pur con rimpianti e ambizioni represse, è abituato a chiamarla e a considerala solo "mammà".
Valeria è schiava e succube della sua educazione, della sua inerzia, della sua incapacità di ribellarsi e di ritagliarsi uno spazio che sia differente da quello che la società dell'epoca le ha assegnato e per cui si sente predestinata; nonostante si avveda dei cambiamenti intorno a lei, nonostante comprenda che non tutto quello che le proviene dagli insegnamenti di una famiglia borghese sia giusto e da considerarsi per "sempre", nonostante sia ancora capace di provare l'amore:
nonostante tutto Valeria, con un'implosione che scuote tutto il suo essere, con una richiesta muta di aiuto, che irrita, provoca dolore, fa venire voglia di prenderla a schiaffi per provocarne una reazione, ma che è più forte di un qualsiasi urlo a pieni polmoni, è capace di rinunciare a tutto: anche a se stessa.
[edit] Mi rendo conto, rileggendomi, di aver fatto solo un riassunto dei contenuti del romanzo; mi sento in dovere di aggiungere che tutte le sensazioni e le emozioni percepite sono merito della bravura e della capacità comunicativa di Alba De Céspedes: quanto di più lontano, come donna degli anni cinquanta, dalla Valeria di Quaderno Proibito.
Quella di Valeria è un'implosione sconquassante; di quelle che devastano l'equilibrio di una vita, di quelle che silenziosamente, senza far il più piccolo rumore, senza che nessuno lo riesca nemmeno a percepire, urlano violentemente senza emettere alcun suono, ma solo vibrazioni.
Valeria ha quarantré anni, un marito e due figli ventenni: a quarantatré anni, negli anni cinquanta, in Italia, una donna, madre di famiglia e con un lavoro part-time, è abituata a considerarsi vecchia.
Poco importa se è sulle sue forze e sulla sua energia che si fondi l'equilibrio della sua famiglia: a quarantatré anni Valeria è, e si sente, vecchia.
Dall'abitudine, improvvisa e casuale, di cominciare ad annotare i suoi pensieri su un quaderno, che vive sin dall'inizio come un atteggiamento proibito, cominciano ad affiorare in Valeria i sintomi della sua insoddisfazione; saranno i primi germi di quella malattia dell'animo che, diffondendosi, andranno ad infettare i rapporti con i figli - soprattutto con Mirella, che con i suoi diciannove anni e il suo anticonformismo rappresenta tutto il contrario di quegli insegnamenti bigotti e di quel perbenismo che per la madre sono intoccabili e imprescindibili - e con il marito che ormai, sia pur con rimpianti e ambizioni represse, è abituato a chiamarla e a considerala solo "mammà".
Valeria è schiava e succube della sua educazione, della sua inerzia, della sua incapacità di ribellarsi e di ritagliarsi uno spazio che sia differente da quello che la società dell'epoca le ha assegnato e per cui si sente predestinata; nonostante si avveda dei cambiamenti intorno a lei, nonostante comprenda che non tutto quello che le proviene dagli insegnamenti di una famiglia borghese sia giusto e da considerarsi per "sempre", nonostante sia ancora capace di provare l'amore:
nonostante tutto Valeria, con un'implosione che scuote tutto il suo essere, con una richiesta muta di aiuto, che irrita, provoca dolore, fa venire voglia di prenderla a schiaffi per provocarne una reazione, ma che è più forte di un qualsiasi urlo a pieni polmoni, è capace di rinunciare a tutto: anche a se stessa.
[edit] Mi rendo conto, rileggendomi, di aver fatto solo un riassunto dei contenuti del romanzo; mi sento in dovere di aggiungere che tutte le sensazioni e le emozioni percepite sono merito della bravura e della capacità comunicativa di Alba De Céspedes: quanto di più lontano, come donna degli anni cinquanta, dalla Valeria di Quaderno Proibito.
Sign into Goodreads to see if any of your friends have read
Quaderno proibito.
Sign In »
Reading Progress
April 4, 2010
–
Started Reading
April 13, 2010
–
Finished Reading
January 24, 2018
– Shelved
January 24, 2018
– Shelved as:
autori-italiani
January 24, 2018
– Shelved as:
letteratura-italiana
January 24, 2018
– Shelved as:
donne
January 24, 2018
– Shelved as:
romanzo
January 24, 2018
– Shelved as:
dal-romanzo-al-film
Comments Showing 1-4 of 4 (4 new)
date
newest »
message 1:
by
Grazia
(new)
-
rated it 4 stars
Jan 24, 2018 05:06AM
"La nostra vita intima è ciò che più conta per ognuno di noi eppure dobbiamo sempre fingere di viverla senza quasi avvedercene, con disumana sicurezza."
reply
|
flag
Grazia wrote: ""La nostra vita intima è ciò che più conta per ognuno di noi eppure dobbiamo sempre fingere di viverla senza quasi avvedercene, con disumana sicurezza.""
Essere imperturbabili fuori, mentre dentro tutto si consuma e si incendia: che fatica! :-D
Essere imperturbabili fuori, mentre dentro tutto si consuma e si incendia: che fatica! :-D