Niklaus's Reviews > Aquiliade

una piacevole scoperta. La storia è una delle molteplici varianti del tema "ucronia" innestata sulla fantascienza classica. In soldoni: cosa sarebbe avvenuto se un viaggiatore intergalattico burlone avesse edotto i Romani con chicche tecnologiche tali da renderli capaci di costruire macchine a vapore e navi capaci di solcare l'oceano (senza capirne in realtà il funzionamento ma "istruzioni plug and play)?
In breve tempo avrebbero sbaragliato i barbari presenti e futuri e avrebbero colonizzato il nord America con un migliaio di anni in anticipo portando lì la pax romana, aka assoggettando tribù indiane. Aquiliade rimanda proprio alle avventure di uno di questi capi indiani che diventa sodale di un generale romano aiutandolo in conquiste ed esplorazioni, proteggendolo così dai capricci dell'imperatore di turno.
Diciamo che il titolo è secondo me errato nel senso che il protagonista è il Romano e non il capo tribù che invece funge da spalla.
Certo ci sono miriadi di situazioni troppo forzate (al netto di tutta la parte ET) ma se si mette in pausa il cervello e ci si lascia trasportare dal viaggio dei nostri eroi (nel senso virgiliano del termine) non si rimpiangerà di aver letto il libro.