Orsodimondo's Reviews > Rumore bianco

Rumore bianco by Don DeLillo
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bookshelves: americana
Read 2 times. Last read March 17, 2021.

PANASONIC


Ken Botto: Fort Winnebago, 1986.

L’incipit mi ha colpito, è molto bello:
Le station wagon arrivarono a mezzogiorno, lunga fila lucente che attraversò il settore occidentale del campus.
Ho pensato subito a un funerale, per esempio come all’inizio di The Big Chill. Un attimo dopo ho invece scoperto che questa scena, anche dal vago sapore western (le carovane erano composte da wagon) raccontava l’inizio di un nuovo anno scolastico, i genitori che accompagnano i figli al college, pacchi scatole e valigie scaricate, un’umanità che si separa, si saluta, ma anche che s’incontra per la prima volta.


Ken Botto: Big Burger, 1994.

Jack o J.A.K e Babette o Baba sono sposati e vivono insieme a una nidiata di figli di varia età nati da matrimoni diversi che hanno preceduto il loro. Incluso il più piccolo, Wilder, che ha solo tre anni, e un vocabolario che non supera le venticinque parole, e al supermercato vuole sempre stare seduto nel carrello della spesa, anche se qualche volta sbaglia carrello e genitore: Wilder è figlio del precedente matrimonio di Babette, e nel finale mi ha tenuto col fiato sospeso.
Le madri e i padri da cui hanno divorziato vivono chi amministrando un ashram nel Montana, chi raccogliendo fondi per gli incidenti nucleari, chi lavorando part-time per la CIA, chi da diplomatico con la passione di nascondersi nella giungla, chi facendo ricerche o trivellazioni nell’Australia occidentale. È la globalizzazione?
Uno schemino posto all’inizio del libro con l’albero familiare e le freccette per collegare chi a chi avrebbe giovato: difficile capire chi è il secondo genitore di ciascun minorenne, o perché Jack sposa due volte la stessa donna, perché il tal figlio vive col tal genitore e non con l’altro…


Anche questa e le immagini che seguono sono opera di Ken Botto.

Jack insegna all’università, è capo del dipartimento di studi hitleriani, disciplina da lui fondata, ma non parla una parola di tedesco.
Il college mi verrebbe da collocarlo nel New England, o forse più a sud. Ma invece apprendo (non però da DeLillo che nel romanzo non specifica mai) trovarsi nel Midwest.
Jack è l’io narrante, la prima persona che chiacchiera e racconta, e ritengo possa rientrare nella categoria cosiddetta di narratori inaffidabili. D’altronde, è talmente ossessionato dalla morte – al punto da svegliarsi di notte in preda a sudori e affanno - preoccupato di allungare la vita come e comunque, che per me risulta in ogni caso inaffidabile. Inattendibile.
Anche perché la sua voce, il suo io è portato alla satira – e queste circa quattrocento pagine sono una magnifica gloriosa insuperabile satira sulla società americana, e occidentale (capitalista?) – all’humour, a suscitare il sorriso: ma è una voce che conosce l’emozione, sa regolarla evitando picchi di pathos, ma sa comunque suscitarla e stimolarla.



Mi chiedo se l’amore tra Jack e Babette - la sua quarta moglie ma quinto matrimonio – amore con buona attrazione fisica e frequente incontro sessuale – sia basato sulla reciproca paura della morte. Perché, dopo aver appreso imparato e capito, ma non giustificato, la paura della morte che accompagna lui, ci si imbatte in quella di lei, ben più dirompente irrefrenabile incontrollabile. Paura della morte “in prima istanza”.
E lei è perfino più giovane e in salute di Jack .
Il che la dice lunga su questo incubo a occhi chiusi e aperti che accompagna i giorni e gli anni di alcuni esseri umani (tutti? È parte della condizione umana? Dissento).



Jack nel campus si traveste con tonaca da preside e occhiali scuri, come se volesse nascondersi dalla morte che lo ossessiona. Ha scelto una vita tranquilla in una città di provincia col suo college locale che favorisce la routine, al riparo dagli eventi della vita, al riparo del corpo ampio e accogliente di Babette, al riparo del nucleo familiare, con la speranza forse che la vita lo ignori, non si accorga di lui. La vita che, si sa, termina con la morte: la sua scelta di vita ritirata, di, per così dire, una vita senza vita, è conseguenza della sua ossessiva paura della morte.



Satira della società americana e di quel life style, dicevo: le televisioni sembrano ovunque sempre accese, DeLillo inserisce brani di voci che escono dall’apparecchio con effetto straniante. Aggiunge anche quelle della radio. Sono parte del rumore bianco. Che diventa imperante nelle molte scene al supermercato, luogo che finisce con l’identificarsi come simbolo di quell’America. Prodotti e marche nominate, presenti, una dittatura impietosa delle merci, del consumismo.
Non mancano avvistamenti bizzarri, UFO, la gente sembra propensa al delirio: cos’altro è, in fondo, quell’andare a vedere il tramonto dal cavalcavia sull’autostrada? Luogo dove si raduna molta gente, anche in sedia a rotelle, grandi e piccini, ad ammirare i colori del sole calante, che “l’evento tossico aereo” - quello che ha riempito la cittadina di gente in tute e caschi dall’aspetto minaccioso sparsi a rilevare perdite e contaminazione, quello che ha portato all’evacuazione di massa prima di riappropriarsi della vita di prima – ha reso acuti e intensificati. Bella rilettura

Bella rilettura, a distanza di oltre vent’anni - la prima volta in originale, ora in buona traduzione -seconda lettura che mi ha restituito il sapore di un romanzo diventato ormai un ‘classico’.

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Reading Progress

Started Reading
August 30, 1998 – Finished Reading
Started Reading
March 17, 2021 – Finished Reading
March 18, 2021 – Shelved
March 18, 2021 – Shelved as: americana

Comments Showing 1-24 of 24 (24 new)

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Ubik 2.0 Il romanzo di Delillo che ho preferito. "Underworld" ha delle parti bellissime ma è ben più disomogeneo , a mio parere...


message 2: by Orsodimondo (last edited Mar 19, 2021 01:29AM) (new) - rated it 4 stars

Orsodimondo Ubik wrote: "Il romanzo di Delillo che ho preferito. "Underworld" ha delle parti bellissime ma è ben più disomogeneo , a mio parere..."

Rileggere questo mi ha messo voglia di leggere proprio "Underworld". Speriamo bene.


Vannibaldassarre Molto bello, come diversi altri di Delillo. Ma - a differenza di Ubik - io mi sono innamorato di 'Underworld'


Orsodimondo Vannibaldassarre wrote: "Molto bello, come diversi altri di Delillo. Ma - a differenza di Ubik - io mi sono innamorato di 'Underworld'"

Mi auguro d'innamorarmene anch'io.


piperitapitta L’incipit mi ha colpito, è molto bello:
Le station wagon arrivarono a mezzogiorno, lunga fila lucente che attraversò il settore occidentale del campus.
Ho pensato subito a un funerale, per esempio come all’inizio di The Big Chill.


A me, che non lo ricordavo, invece ha fatto subito pensare a Ohio.
Anche io vorrei leggere Underworld, ma ne ho un certo timore reverenziale, credo che passerò prima per Il silenzio, tanto per continuare a rompere il ghiaccio.


message 6: by Orsodimondo (last edited Mar 19, 2021 05:37AM) (new) - rated it 4 stars

Orsodimondo piperitapitta wrote: "L’incipit mi ha colpito, è molto bello:
Le station wagon arrivarono a mezzogiorno, lunga fila lucente che attraversò il settore occidentale del campus.
Ho pensato subito a un funerale, per esempio ..."


Capisco il timore reverenziale: 800 e rotte pagine! 😱


message 7: by Emilio (new)

Emilio Berra E' stato il mio primo De Lillo. Il libro mi è piaciuto molto sin quasi alla fine. Poi è iniziato un vorticoso tour finale, su cui avrei praticato belle sforbiciate. Tant'è che non ricordo più come il romanzo sia terminato.


message 8: by Orsodimondo (last edited Mar 20, 2021 07:23AM) (new) - rated it 4 stars

Orsodimondo Emilio wrote: "E' stato il mio primo De Lillo. Il libro mi è piaciuto molto sin quasi alla fine. Poi è iniziato un vorticoso tour finale, su cui avrei praticato belle sforbiciate. Tant'è che non ricordo più come ..."

Più che il finale vero e proprio, che secondo me è molto bello, anch'io ho avvertito qualche eccesso nel pre-finale, come un'accelerazione brusca, due episodi un po' sgangherati. Infatti, a pensarci bene, se non fosse per questi due momenti un po' fuori registro, avrei tributato le cinque stelle.


Valentina Eh vabbè le nostre letture procedono parallele... Anch'io l'avevo letto tanti anni fa in inglese e poi l'ho riletto anno scorso in italiano per trovarlo molto più sottile, ironico,compatto e pervaso da un sarcasmo ficcante di quanto mi ricordassi, con questi adulti che sono diventati bambini e i bambini che sono gli unici esseri saggi e razionali, e con il perenne sfondo delle cronache televisive e radiofoniche. Insieme a Underworld la vetta di delillo tra le cose che ho letto...


Gauss74 Oggi al terroredella bomba si è sostituito il terrore del virus. Ma la paura della morte è rimasta quella, così come l'incredibile talento di De Lillo nel raccontarla.


Valentina Gauss74 wrote: "Oggi al terroredella bomba si è sostituito il terrore del virus. Ma la paura della morte è rimasta quella, così come l'incredibile talento di De Lillo nel raccontarla."

Credo che l'ultimo DeLillo, Il silenzio, sia proprio sulla pandemia...


Valentina Ps. come l'incipit, anche la chiusura del libro secondo me è grandiosa, nel suo essere volutamente priva di enfasi, piatta e sentenziosa ma pop.
"Tutto ciò di cui abbiamo bisogno, che non sia cibo o amore, lo troviamo nelle rastrelliere dei tabloid. Storie di fatti soprannaturali ed extraterrestri. Vitamine miracolose, le cure per il cancro, i rimandi per l'obesità. Il culto delle star e dei morti."


Orsodimondo Gauss74 wrote: "Oggi al terroredella bomba si è sostituito il terrore del virus. Ma la paura della morte è rimasta quella, così come l'incredibile talento di De Lillo nel raccontarla."

🤝


piperitapitta Orsodimondo wrote: "piperitapitta wrote: "L’incipit mi ha colpito, è molto bello:
Le station wagon arrivarono a mezzogiorno, lunga fila lucente che attraversò il settore occidentale del campus.
Ho pensato subito a un ..."


Comunque a proposito di lunghezza, nel mio commento avevo inserito un lungo brano in cui DFW scrive di Rumore Bianco, non so se l'hai letto: il brano, non il mio commento :-)


Orsodimondo piperitapitta wrote: "Orsodimondo wrote: "piperitapitta wrote: "L’incipit mi ha colpito, è molto bello:
Le station wagon arrivarono a mezzogiorno, lunga fila lucente che attraversò il settore occidentale del campus.
Ho ..."


No.
E non vedo link.


piperitapitta L’ho copiato, non c’è link, è in corsivo!


Valentina Orsodimondo wrote: "piperitapitta wrote: "L’incipit mi ha colpito, è molto bello:
Le station wagon arrivarono a mezzogiorno, lunga fila lucente che attraversò il settore occidentale del campus.
Ho pensato subito a un ..."


Underworld si divora. e il prologo è uno dei brani più belli della letteratura americana.


piperitapitta Vale 75 wrote: "Orsodimondo wrote: "piperitapitta wrote: "L’incipit mi ha colpito, è molto bello:
Le station wagon arrivarono a mezzogiorno, lunga fila lucente che attraversò il settore occidentale del campus.
Ho ..."


In realtà mi spaventa più per l'autore che per il numero di pagine in sé: con DeLillo ho un rapporto ancora di circospezione, ho letto tre cose che mi sono piaciute, ma nessuna delle tre mi ha fatto saltare sulla poltrona e giurargli amore eterno, però ci proverò, so che devo farlo :-)


Orsodimondo piperitapitta wrote: "L’ho copiato, non c’è link, è in corsivo!"

Il link al tuo commento, dicevo. M'è toccato andare a recuperarlo. E non dirmi che non l'hai messo per pudore che non ci credo.
Comunque, trovato. E letto. Molto, molto bello. Andrò a rileggere tutto nel libro di DFW. Che, sì, ci manca.
Intanto ho chiesto Underworld in biblioteca: coi tempo covid che hanno acquisito, tra un paio di mesi me lo danno. Per fortuna dopo posso tenermelo per altri due, grazie sempre ai tempi covid.


message 20: by piperitapitta (last edited Mar 21, 2021 05:04AM) (new) - rated it 4 stars

piperitapitta Orsodimondo wrote: "piperitapitta wrote: "L’ho copiato, non c’è link, è in corsivo!"

Il link al tuo commento, dicevo. M'è toccato andare a recuperarlo. E non dirmi che non l'hai messo per pudore che non ci credo.
Com..."


Quale pudore, mi è sembrato semplice andarlo a cercare nella scheda libro: praticamente già ci stavi :-P
Sì, ci manca, anche io devo riprendere l'aragosta (mi ero arenata nel mercato del porno che aveva su di me l'effetto di una corsa ciclistica la domenica pomeriggio) e per fortuna ho ancora parecchie sue cose da leggere.

I miei sono più solerti, mi hanno pure punita per aver riportato in ritardo due libri.


Orsodimondo piperitapitta wrote: "Orsodimondo wrote: "piperitapitta wrote: "L’ho copiato, non c’è link, è in corsivo!"

Il link al tuo commento, dicevo. M'è toccato andare a recuperarlo. E non dirmi che non l'hai messo per pudore c..."


Come dicevo, come volevasi dimostrare: che non l'hai messo per pudore io non lo credo.

Strano: chez moi le mail minatorie arrivano, ma in automatico, non contano. È saltato tutto il sistema, appuntamenti ogni cinque settimane, non prima. Poi, quando vado, ci sono solo io, nessuno avanti e nessuno dietro. Mah...


piperitapitta Orsodimondo wrote: "piperitapitta wrote: "Orsodimondo wrote: "piperitapitta wrote: "L’ho copiato, non c’è link, è in corsivo!"

Il link al tuo commento, dicevo. M'è toccato andare a recuperarlo. E non dirmi che non l'..."


Anche io pensavo fossero solo automatiche, poi mi hanno sopsesa per davvero e tolti duemila punti.


Marco Simeoni Ritornare su GR e ritrovare la pienezza delle tue recensioni. Grazie


Orsodimondo Marco wrote: "Ritornare su GR e ritrovare la pienezza delle tue recensioni. Grazie"

🤗🙇‍♂️😊


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