Sign in with Facebook
Carmine's Reviews > Il buio a luci accese
Il buio a luci accese
by
by
La discontinuità del reale
“Le case sono luoghi familiari perché vi si fa ritorno di continuo. Il tempo è nella fragranza del ritorno, e non si tratta di pane appena sfornato, bucce di limone, foreste di pini innevati o il collo della madre; non è solo caffè stantio, fumo stantio, sudore stantio, odore acre di detersivi e gli intensi, indicibili effluvi che negli edifici nuovi o vecchi si ripropongono nell'aria viziata del quotidiano; è il substrato che creiamo, da soli o insieme agli altri, con le esalazioni chimiche racchiuse nella nostra pelle, con le scelte che facciamo, o che qualcun altro fa per noi, ciò che assorbiamo, ciò che appare all'esterno e tutto quello che era lì prima di noi e che ancora possiede una traccia in grado di imporsi. La fragranza del ritorno a casa è tutto ciò che abbiamo fatto ed è stato fatto e che ci viene restituito in un attimo, appena la porta si apre”.
Un esordio letterario ambizioso, indubbiamente diverso da qualunque libro abbia preceduto questa esperienza di lettura. Hayden dipinge scorci genuinamente surreali, contornati da un'anarchia che abbraccia tanto l'esposizione narrativa quanto i soggetti dei singoli racconti. Come una folgore che squarcia la volta celeste, la fiumana di racconti insegue ora ricordi affastellati da visioni, ora profluvi corporali di sudore e materia fecale, ora pulsioni sessuali represse; e violenze su innocenti, moti di redenzione mascherati da interminabili flussi di coscienza, scoiattoli che discettano di metanarrativa a capannelli di alunni, minatori che allagano le miniere con le proprie lacrime.
Apprezzo il weird - la sua innata peculiarità di gestire il contenuto attraverso un lavoro di sottrazione e discontinuità -, ma apprezzo ancora di più quando lo scrittore riesce ad aprire un ponte comunicativo con il lettore: per dare lustro alla propria esigenza di raccontare, lasciare un messaggio o tributare il proprio estro creativo con quel minimo di accessibilità che favorisca l'entrata negli altrui mondi.
La raccolta è scritta bene e non risulta scevra da momenti riusciti; cionondimeno, resta distante dal mio gusto personale per l'inaccessibilità a livello contenutistico.
-Sortita (cadere eternamente da un cornicione) 3★
-Il banditore (piazzare oggetti mentre si è perseguitati da un lutto) 2.5★
-Fieno (un'epidemia di pianti tra i minatori porta all'allagamento delle miniere) 3.5★
-La casa dei ricordi (camminare nei propri incubi, mentre un estraneo si muove in casa) 3★
-Il pane spezzato (disteso banchetto a base di carne umana) 2★
-Leckerdam Mano d'Oro (patricidio e acquisizione di un braccio divino) 3.5★
-Smembrato (impossibile partorire un commento) 1★
-Dick (uomo immerso nei ciottoli, con il mare ritratto: il senso di una vita) 3.5★
-Una mela in biblioteca (mangiare la mela o essere mangiati dalla mela) 1★
-Mareg (un ragazzo va alla scoperta dei colori: qualunque cosa significhi) 2★
-Ultima chiamata per gli antipatici (alzo bandiera bianca) 1★
-Altrove (una famiglia vive nel proprio aldilà) 3★
-I resti del mondo che fu (riflessioni sul termine del mondo con una cornacchia) 2★
-Come leggere un libro illustrato (uno scoiattolo racconta di racconti) 3★
-Il gioco (discettazioni sul concetto di gioco) 1★
-Lettura (l'ultimo libro letto sarà il proprio aldilà) 4★
-Dopo lo spettacolo (fuori da teatro, di fronte al mare) 1★
-Luci (spostare una cassa pesante: è più buio a luci accese) 3.5★
-Facendomi d'oro (discesa nei sogni di un mondo in fiamme) 2★
-Comodità (individuo naufraga nei propri sogni) 2★
“Le case sono luoghi familiari perché vi si fa ritorno di continuo. Il tempo è nella fragranza del ritorno, e non si tratta di pane appena sfornato, bucce di limone, foreste di pini innevati o il collo della madre; non è solo caffè stantio, fumo stantio, sudore stantio, odore acre di detersivi e gli intensi, indicibili effluvi che negli edifici nuovi o vecchi si ripropongono nell'aria viziata del quotidiano; è il substrato che creiamo, da soli o insieme agli altri, con le esalazioni chimiche racchiuse nella nostra pelle, con le scelte che facciamo, o che qualcun altro fa per noi, ciò che assorbiamo, ciò che appare all'esterno e tutto quello che era lì prima di noi e che ancora possiede una traccia in grado di imporsi. La fragranza del ritorno a casa è tutto ciò che abbiamo fatto ed è stato fatto e che ci viene restituito in un attimo, appena la porta si apre”.
Un esordio letterario ambizioso, indubbiamente diverso da qualunque libro abbia preceduto questa esperienza di lettura. Hayden dipinge scorci genuinamente surreali, contornati da un'anarchia che abbraccia tanto l'esposizione narrativa quanto i soggetti dei singoli racconti. Come una folgore che squarcia la volta celeste, la fiumana di racconti insegue ora ricordi affastellati da visioni, ora profluvi corporali di sudore e materia fecale, ora pulsioni sessuali represse; e violenze su innocenti, moti di redenzione mascherati da interminabili flussi di coscienza, scoiattoli che discettano di metanarrativa a capannelli di alunni, minatori che allagano le miniere con le proprie lacrime.
Apprezzo il weird - la sua innata peculiarità di gestire il contenuto attraverso un lavoro di sottrazione e discontinuità -, ma apprezzo ancora di più quando lo scrittore riesce ad aprire un ponte comunicativo con il lettore: per dare lustro alla propria esigenza di raccontare, lasciare un messaggio o tributare il proprio estro creativo con quel minimo di accessibilità che favorisca l'entrata negli altrui mondi.
La raccolta è scritta bene e non risulta scevra da momenti riusciti; cionondimeno, resta distante dal mio gusto personale per l'inaccessibilità a livello contenutistico.
-Sortita (cadere eternamente da un cornicione) 3★
-Il banditore (piazzare oggetti mentre si è perseguitati da un lutto) 2.5★
-Fieno (un'epidemia di pianti tra i minatori porta all'allagamento delle miniere) 3.5★
-La casa dei ricordi (camminare nei propri incubi, mentre un estraneo si muove in casa) 3★
-Il pane spezzato (disteso banchetto a base di carne umana) 2★
-Leckerdam Mano d'Oro (patricidio e acquisizione di un braccio divino) 3.5★
-Smembrato (impossibile partorire un commento) 1★
-Dick (uomo immerso nei ciottoli, con il mare ritratto: il senso di una vita) 3.5★
-Una mela in biblioteca (mangiare la mela o essere mangiati dalla mela) 1★
-Mareg (un ragazzo va alla scoperta dei colori: qualunque cosa significhi) 2★
-Ultima chiamata per gli antipatici (alzo bandiera bianca) 1★
-Altrove (una famiglia vive nel proprio aldilà) 3★
-I resti del mondo che fu (riflessioni sul termine del mondo con una cornacchia) 2★
-Come leggere un libro illustrato (uno scoiattolo racconta di racconti) 3★
-Il gioco (discettazioni sul concetto di gioco) 1★
-Lettura (l'ultimo libro letto sarà il proprio aldilà) 4★
-Dopo lo spettacolo (fuori da teatro, di fronte al mare) 1★
-Luci (spostare una cassa pesante: è più buio a luci accese) 3.5★
-Facendomi d'oro (discesa nei sogni di un mondo in fiamme) 2★
-Comodità (individuo naufraga nei propri sogni) 2★
Sign into Goodreads to see if any of your friends have read
Il buio a luci accese.
Sign In »
Reading Progress
January 21, 2022
– Shelved
January 21, 2022
– Shelved as:
to-read
January 21, 2022
– Shelved as:
weird
January 21, 2022
– Shelved as:
raccolte-di-racconti
November 27, 2022
–
Started Reading
December 3, 2022
–
16.41%
"Non avevo idea di quanto immobile divenga l'esperienza quando il tempo ne ha compresso i delicati granelli in blocchi duri, sepolti. Vorrei che tutti gli strati venissero esposti, che i venti oceanici tornassero e liberassero la mia scarsa sostanza, sollevandola in aria, rendendo tutto di nuovo possibile.
- Il banditore"
page
32
- Il banditore"
December 4, 2022
–
34.36%
"I miei figli sono figli miei. Li sento, qui sopra. Liotta piange perché ne è capace. Anderdam parla, la lingua gli di è sciolta ma è impastata ed esitante, e rinnova la conoscenza con il flusso peristaltico delle parole che dalla gola va alla bocca e poi all'aria. Ora che i miei figli riescono a vivere al di fuori del mio odio, so di essere morto."
page
67
December 4, 2022
–
43.08%
"E io ero lì, fuori di me, a contemplare il lasciarsi andare, a contemplare cosa succede quando si lascia andare qualcuno. Il mio cuore si svuotava, non aveva più tempo. L'abbraccio mentale e corporeo, tutto quell'attaccamento materno, un tempo costanti, sciolti così, senza volerlo. Temevo che fosse questo a renderla felice. Speravo che questo l'avesse resa felice."
page
84
December 8, 2022
–
Finished Reading
