Ben Affleck sa come mettersi in mostra. Dopo aver sfoggiato le Ben & Jerry's x Nike SB Dunk Low alla fine del mese scorso e aver portato a spasso le Air Jordan 4 SE Black Canvas la settimana scorsa, l'attore premio Oscar ha indossato non uno ma ben due grandi paia di sneaker. E tutto nell'arco di due giorni! Non è poi così sorprendente, Affleck è diventato di fatto il re dei grail di Hollywood, con accesso a drop ed esclusive impossibili da avere per noi comuni mortali.
Venerdì scorso, Affleck è stato avvistato con la Nike SB Dunk Low What The P-Rod. Un vero e proprio evento. Realizzata in collaborazione con il leggendario skeater professionista Paul Rodriguez, questa scarpa è stata lanciata all'apice della popolarità della SB Dunk. Ciò che la rendeva davvero interessante erano i dettagli non corrispondenti sia sulla scarpa destra che su quella sinistra. Così, troverete stampa elefante e finta pelle di serpente su una, ma pelle simile a quella di uno struzzo e tessuto trapuntato sull'altra. All'inizio sembra un po' casuale, ma ognuna di queste colorazioni folli è stata presa direttamente dai precedenti progetti di Rodriguez con Nike. Quasi tutti hanno preso una sonora delusione con queste scarpe all'epoca. Beh, tutti tranne Affleck.
Il giorno dopo è stato visto indossare una t-shirt bianca e la sua camicia a quadri rossa preferita. Esistono veri e propri account Instagram e Twitter dedicati. Ma questa volta gli occhi di tutti erano puntati sulla Travis Scott x Air Jordan 1 Low OG Reverse Mocha. Lanciata nell'estate del 2022, questa colorazione è ampiamente considerata come la migliore Air Jordan del rapper texano fino ad oggi, quindi non dovrebbe essere una sorpresa che Affleck ne abbia un paio.
Anche se nessuno dei due modelli è nuovo, le What The P-Rod e le Reverse Mocha sono due delle sneaker più richieste degli ultimi anni. Entrambi i modelli sono andati esauriti in pochi secondi e si possono trovare solamente a cifre astronomiche. Il diavolo può lavorare duro, ma i contatti di Ben Affleck lavorano ancora di più.
Articolo originariamente pubblicato su GQ UK
