The Diplomat 2 ha una data di uscita… da paura!

Il drama a sfondo politico Netflix sta per tornare e la sua data di release è da brividi (probabilmente quanto le nuove puntate)
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Una prima immagine di Keri Russell in The Diplomat 2Alex Bailey / Netflix

Il 2024 è iniziato e si è confermato come un anno tumultuoso per la politica internazionale. Fortunatamente, Netflix ha capito in anticipo di cosa abbiamo bisogno: un diplomatico. The Diplomat 2, per essere precisi. Quindi, per nostra fortuna, Keri Russell sta tornando, con il suo tailleur pantalone e la sua competenza, dopo un finale della prima stagione con un Signor cliffhanger. Non solo, l'attrice protagonista sarà affiancata da Allison Janney, premio Oscar per I, Tonya (2018), ma soprattutto detentrice di 4 Emmy accumulati per aver interpretato un responsabile della comunicazione della Casa Bianca nella seria cult HBO West Wing - Tutti gli uomini del Presidente.

Il colosso dello streaming ha confermato l'uscita nel 2024 in una lettera agli azionisti a metà gennaio, la stessa che confermava il ritorno di Squid Game e di Bridgerton.

Ecco tutto quello che sappiamo sulla seconda stagione di The Diplomat.

Quella di The Diplomat 2 è una (data di) uscita da paura

Considerato che la prima stagione è uscita all'inizio del 2023, con una seconda stagione approvata poco dopo, era difficile che lo show potesse essere messo in linea prima dell'autunno, soprattutto considerati i potenziali ritardi causati dallo sciopero SAG - AFTRA dell'anno scorso. In media, poi, una stagione in 8 parti con episodi lunghi 45-50 minuti richiede un anno (o qualcosina di più) per essere prodotta…. Bene, la produzione ce l'ha fatta. Ha rispettato i tempi previsti e per la release degli episodi ha scelto una data “da paura”. The Diplomat 2, infatti, uscirà il 31 ottobre 2024!

Un rinnovo tempestivo come pochi

Il thriller politico si è chiuso nella prima stagione con un incredibile cliffhanger e di lì a poco è stato annunciato il rinnovo (in barba a un antipatico trend che vede Netflix investire poco sui bis e tris). Una settimana è un periodo di tempo piuttosto lungo in politica. Anche quando si parla di political drama, visto che l'ultima serie Netflix dedicata al mondo dell'amministrazione governativa e dei giochi di potere, The Diplomat, ha registrato un immediato boom di popolarità che in 7 giorni ha decretato un rinnovo ufficiale per una seconda stagione.

La storia, interpretata da Keri Russell, raccontava di un'ambasciatrice degli Stati Uniti nel Regno Unito costretta ad affrontare una minaccia potenzialmente letale per il mondo e gli equilibri internazionali. Appena è stata rilasciata sulla piattaforma,i fan ci si sono fiondati con incredibile curiosità, quasi come se fosse un documento riservato pieno di segreti di stato improvvisamente desecretato.

A che punto siamo rimasti e quali questioni restano aperte

Netflix non ha ancora dato il via libera ufficiale alla realizzazione di una seconda stagione, ma la continuazione della storia è pronta e aspetta solo il momento in cui verrà presa la decisione.

Alla fine della prima stagione, dopo 8 episodi ad alta tensione tra Kate (Keri Russell), suo marito Hal (Rufus Sewell), un collega ambasciatore che assume a malincuore il ruolo di "marito solidale" nonostante il loro matrimonio sia in crisi e il governo britannico guidato dall'astuto Nicol Trowbridge (Rory Kinnear), lo shock finale arriva dopo una sconvolgente rivelazione: l'organizzazione russa accusata di aver contribuito all'attentato a una portaerei britannica è stata assunta dallo stesso Trowbridge. Purtroppo, i pezzi del puzzle vanno al loro posto troppo lentamente per Kate e il suo vice capo, Stuart Heyford (Ato Essandoh). Negli ultimi istanti della prima stagione l'auto davanti a Stuart, Hal e Ronnie (l'assistente di Stuart, interpretata da Jess Chanliau) viene fatta saltare in aria e il trio viene travolto dall'esplosione. Alla fine dell'episodio non è chiaro se siano tutti morti o qualcuno sia riuscito a sopravvivere.

Senza dubbio, sul piatto restano ancora tante questioni in sospeso e misteri da risolvere. In particolare, la prima cosa che preme a tutti di conoscere e se i nostri personaggi preferiti siano in qualche modo scampati all'esplosione. Poi, l'interrogativo aperto è se ci sarà giustizia per Trowbridge che ha praticamente orchestrato una guerra contro la Russia per vincere la rielezione.

ALEX BAILEY/NETFLIX

I vecchi e nuovi volti che vedremo nel cast di The Diplomat 2

Prima di tutto, non sarebbe The Diplomat senza Keri Russell. Il suo partner originale, l'Hal di Rufus Sewell, però, considerato com'è finita la stagione di avvio, potrebbe non esserci. L'attore non si è mai sbilanciato su questa possibilità, ma di recente ha raccontato che, per quanto abbia sempre un po' temuto i ruoli di lungo corso, per questo farebbe un'eccezione. Il motivo? Il fatto che è un buon personaggio in una serie dal casting perfetto e scritta molto bene, una di quelle in cui ciò che ti appassiona leggendo la sceneggiatura arriva con la stessa potenza quando sei sul set, in un allineamento perfetto tra pagina scritta e interpretazione che è subito percepito anche dal pubblico.
Per Rory Kinnear, le cose sembrano più delineate e probabilmente riprenderà il ruolo del viscido Primo Ministro Nicol Trowbridge. Netflix ha poi annunciato un nuovo ingresso importante: la già citata Allison Janney, che vestirà i panni del vicepresidente Grace Penn il cui nome era stato spesso menzionato nelle prime 8 puntate.

Cosa aveva detto la creatrice dello show poco prima del rinnovo

In merito all'eventualità di un proseguimento della serie dopo la prima stagione e al fatto che un cliffhanger così forte abbia lasciato decisamente aperta la strada a una continuazione della storia, la creatrice Debora Cahn, sceneggiatrice in The West Wing - Tutti gli uomini del presidente e Homeland, ha dichiarato di avere in mente qualcosa di più nello sviluppo dei personaggi di The Diplomat. «Mi piacciono le storie di lungo respiro, amo addentrarmi nei particolari e nei piccoli momenti strani della vita delle persone e dei loro mondi», ha dichiarato la scrittrice, prima di aggiungere: «Perciò, mi piace lo storytelling long-form. Spero proprio che la serie continui. Ho numerose idee su dove potrebbe andare, ma vedremo. Vedremo cosa succederà».

L'articolo è stato originariamente pubblicato su GQ Uk

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