TIM riuscirà a ripartire in Borsa?

Il titolo è in territorio negativo da inizio anno, nonostante il rally di Piazza Affari.

Fabrizio Guidoni 17/07/2024 | 11:13
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infografica telecom

Metriche chiave di Morningstar per TIM - Telecom Italia

 

Telecom Italia TIT

Analista: Javier Correonero

• Morningstar Rating: ★★★ 

• Fair Value Estimate: €0.25

• Morningstar Uncertainty Rating: Very High

• Economic Moat: None

 

Arriva la promozione estiva per TIM - Telecom Italia (TIT). No, non stiamo parlando di una nuova tariffa agevolata per i clienti della società italiana delle tlc in vista del periodo centrale dell'estate, quello di luglio e agosto. Piuttosto, di una promozione incassata dall'azienda TIM per quanto riguarda il suo rating, ovvero il livello di qualità del credito emesso, da parte dell'agenzia S&P. Rappresenta una notizia importante perché è una prova concreta e oggettiva del miglioramento del profilo creditizio della società quotata a Piazza Affari con una capitalizzazione che ad oggi supera i 5 miliardi di euro. Basterà questa promozione a risvegliare il titolo da un lungo periodo di incertezza, con i prezzi che negli ultimi 12 mesi mostrano ancora un rendimento negativo a fronte del rialzo intorno al 20% messo a segno dal mercato azionario di Borsa Italiana?

Il titolo prova a ripartire dopo la promozione di S&P

La notizia della promozione del rating di TIM da parte di S&P ha dato un momentaneo impulso rialzista a un trend ascendente che partito dopo il crollo avvenuto nella seduta del 7 marzo in occasione del Capital Market Day fino al minimo a 0,20 euro, aveva nelle ultime settimane già perso consistenza. E così, l’annuncio che S&P ha rivisto al rialzo di due gradini da B+ a BB, con outlook stabile, il merito di credito di TIM per effetto del completamento della cessione della rete, ha riportato l’attenzione del mercato sul titolo.

Per gli esperti dell'agenzia di rating, TIM dopo la cessione di NetCo a Kkr conserverà il suo forte posizionamento sul mercato domestico e in Brasile. Non solo. Punterà a non stressare di nuovo il livello di indebitamento, mantenendo, dunque, una leva finanziaria moderata. Il fatto di aver fissato l'outlook a stabile trova spiegazione nelle attese degli esperti a proposito di un turnaround del business domestico, come dimostrano la stabilizzazione della base clienti e dei ricavi medi per cliente, mantenendo al tempo stesso un andamento robusto in Brasile, tali da "migliorare ulteriormente", sempre secondo gli esperti, le metriche creditizie nel 2025 e nel 2026. E non è tutto. S&P ha inoltre ricordato che nel suo miglioramento del rating di Tim non sta incorporando al momento le possibili cessioni di Sparkle e Inwit e il rimborso del canone di concessione.

Migliora il rating sul credito, ma i target price rimangono invariati

La notizia del miglioramento del giudizio al merito di credito di TIM è stata accolta con parole favorevoli da diversi uffici studi. Tuttavia, non ha portato a innalzamenti di target price e giudizi sul titolo.

Morningstar ha sul titolo un giudizio di tre stelle, che indicano un prezzo sostanzialmente in linea con la stima del fair value pari a 0,25 euro. Ma gli analisti assegnano anche un livello di incertezza elevato a questa stima e un economic moat “assente” (al 24 giugno 2024).

Websim, che sul titolo ha confermato il giudizio "molto interessante" con target price a 0,38 euro, ha innanzitutto evidenziato che la promozione di S&P segue quella di Moody's, che aveva già portato il rating da “B1” a “Ba3” e potrebbe precedere quella di Fitch, attualmente a BB-. "Per quest'anno - hanno scritto gli esperti - le nostre stime di assorbimento di cassa sono coerenti con quelle di Moody's e di S&P". In particolare, le attese per fine 2024 sono per un debito netto di 7,53 miliardi di euro e una leva finanziaria pari a 2. Per il 2025 le stime di Websim sono per un debito netto stabile anno su anno e una leva in leggero miglioramento a 1,9. Sul 2026, invece, è previsto un calo del debito a 7,16 miliardi di euro e un miglioramento della leva a 1,7.

Gli analisti hanno però anche ricordato che potrebbero concretizzarsi degli ulteriori fattori positivi per TIM, sulla cui realizzazione, e soprattutto sugli importi relativi, non ci sono ancora certezze: "nelle nostre stime 2024-26 non consideriamo la cessione di Sparkle, stimata del valore 0,8 miliardi di euro, l’incasso di 1 miliardo legato alla restituzione del canone 1998, la cessione di INWIT (0,3 miliardi di euro) e gli earnout su NetCo (2,9miliardi)".  

Anche per Equita Sim, che su TIM ha un giudizio "buy" e un prezzo obiettivo a 0,34 euro, la notizia della promozione di S&P non è stata una sorpresa e ha così confermato il migliorato standing creditizio del gruppo. A questo punto, per gli esperti resta aperto un ulteriore spazio di crescita per le valutazioni del titolo in caso di esecuzione delle opzioni legate appunto a Sparkle (0,75 miliardi di euro la valutazione di Equita), INWIT (0,28 miliardi ai prezzi di mercato) e al canone di concessione che è stato incorporato per 0,75 miliardi nella valutazione di Equita rispetto a 1 miliardo indicato dalla sentenza esecutiva che era stata emessa della Corte d'Appello su questo tema.

Cessione della rete, TIM deve fare di più per ridurre l’indebitamento

Prima dell'annuncio del miglioramento di rating da parte di S&P, gli esperti di Intesa Sanpaolo avevano confermato la raccomandazione "buy" e il prezzo obiettivo a 0,4 euro sul titolo. Hanno di fatto commentato la notizia della cessione della rete sottolineando che era "positiva, ma ampiamente attesa".

Per Javier Correonero, analista di Morningstar, “TIM ha urgente bisogno di ridurre l’indebitamento (...), ma nonostante la nuova struttura societaria, continuerà ad affrontare importanti sfide in Italia”.

“Il mercato rimane irrazionale con guerre di prezzo che generano pressioni sui ricavi e sui margini”, aggiunge Correonero. “Come service provider puro, TIM avrà meno leve di differenzazione dai competitor”.

“A nostro avviso, TIM dovrebbe diventare molto più aggressiva nella riduzione dei costi per offrire agli investitori una maggiore tranquillità”, conclude l’analista di Morningstar.

Quanto può valere TIM in caso di consolidamento del settore

Nelle sue analisi su TIM, gli esperti di Websim hanno anche fatto delle riflessioni sul tema di possibili consolidamenti del settore tlc in Italia e sui suoi effetti su TIM. Gli esperti hanno valutato che un eventuale consolidamento tra Wind3 e Iliad sarebbe comunque positivo per TIM: "malgrado verrebbe meno l'appeal speculativo diretto su TIM Consumer (che potrebbe comunque guardare a PosteMobile, come target, con minori issue (problematiche, ndr) antitrust), porterebbe ad una semplificazione della struttura del mercato (da 5 a 4 operatori)" a beneficio di tutti gli operatori. Gli analisti hanno sottolineato che in effetti il proprio prezzo obiettivo di 0,38 euro non incorpora attualmente un potenziale ulteriore importante incremento che potrebbe nel caso arrivare "da una possibile rivalutazione di TIM Consumer a un multiplo" più in linea con un mercato delle tlc caratterizzato da nuovi consolidamenti.

Le informazioni contenute in questo articolo sono esclusivamente a fini educativi e informativi. Non hanno l’obiettivo, né possono essere considerate un invito o incentivo a comprare o vendere un titolo o uno strumento finanziario. Non possono, inoltre, essere viste come una comunicazione che ha lo scopo di persuadere o incitare il lettore a comprare o vendere i titoli citati. I commenti forniti sono l’opinione dell’autore e non devono essere considerati delle raccomandazioni personalizzate. Le informazioni contenute nell’articolo non devono essere utilizzate come la sola fonte per prendere decisioni di investimento.

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Fabrizio Guidoni  collabora con Morningstar come data journalist. Ha una lunga esperienza sul mercato azionario italiano e sulla finanza sostenibile.

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