10 anni senza Robin Williams: le 10 scene indimenticabili tratte dai suoi film

Dal «carpe diem» de L'attimo fuggente alla torta sulla faccia in Mrs. Doubtfire fino al paradiso dipinto attorno a lui in Al di là dei sogni. Il grande attore di Hollywood ci lasciava dieci anni fa e noi vogliamo celebrarlo con altrettanti momenti iconici
Robin Williams
Archive Photos/Getty Images

Sono passati dieci anni da quando Robin Williams ci ha lasciati. L’11 agosto 2014, il clown ribelle di Hollywood morì suicida nella sua villa di Paradise Cay in California, all’età di 63 anni, dopo essere sprofondato nella depressione a causa della malattia neurodegenerativa che lo aveva colpito. L'autopsia rivelò che l'attore soffriva di una demenza da corpi di Lewy che i medici non avevano saputo diagnosticargli correttamente. Il divo lasciò la terza moglie Susan Schneider, una graphic designer sposata nel 2011, e i tre figli: Zachary, Zelda e Cody.

Esuberante, generoso, eclettico, Robin Williams era in grado di far ridere chiunque. Ma aveva anche la capacità di spezzarci il cuore: basti pensare al prof idealista de L'attimo fuggente o al vedovo che vola nel paradiso dipinto di Al di là dei sogni. Piombato nelle nostre case come umanoide-mattatore nella popolare sitcom Mork & Mindy, ha reso grande il cinema grazie a una serie di ruoli memorabili capaci di infondere speranza.
Grande amico di Christopher Reeve, Williams contribuì economicamente all'assistenza medica e alle ricerche sulla malattia dopo il grave incidente a cavallo che rese tetraplegico l’indimenticato Superman. Quando l’ex compagno della Juilliard finì in ospedale, il comico lo raggiunse fingendosi un proctologo russo per tentare di fargli ritrovare il sorriso.

Dopo una sfolgorante carriera, nel 1998 mette a segno la sua quarta nomination all’Oscar consacrandosi come miglior attore non protagonista per Will Hunting di Gus Van Sant. Nel decimo anniversario della sua triste e prematura scomparsa, vogliamo celebrare il genio tragicomico in 10 momenti più iconici tratti dai suoi film: dal «carpe diem» insegnato da John Keating alla torta sulla faccia in Mrs. Doubtfire, fino al naso rosso di Patch Adams.

Canta «I'm Popeye the Sailor Man» in Popeye (1980)

PA Images/Getty Images

Nel suo primo ruolo da protagonista, Robin Williams incarna il marinaio mangia-spinaci creato da E. C. Segar nel live action diretto da Robert Altman e co-prodotto da Walt Disney. Al suo fianco, l’indimenticabile «Olivia» Shelley Duvall.

Tiene alto il morale dei marines in Good Morning, Vietnam (1987)

Archive Photos/Getty Images

Tra battute politically uncorrect e rock'n'roll, l’attore ottiene la sua prima candidatura al Premio Oscar nei panni del vero speaker radiofonico Adrian Cronauer, nella Saigon nel 1965, durante la guerra del Vietnam.

La testa volante ne Le avventure del barone di Münchausen (1988)

Con la capoccia che fluttua tra le stelle, Williams è il Re della Luna nelle barocche imprese del celebre barone rivisitate da Terry Gilliam.

Insegna l'arte del «carpe diem» ne L'attimo fuggente (1989)

Archive Photos/Getty Images

Il prof mentore John Keating che cambiò, per sempre, la vita dei suoi studenti del college nel capolavoro di Peter Weir. Per la sua incredibile performance, Williams si basò sul suo insegnante di storia - John C. Campbell - alla Detroit Country Day School che salì in cattedra dopo aver gettato il libro di testo nel cestino. Oscar alla migliore sceneggiatura originale di Tom Schulman.

Tra le nuvole in Hook - Capitan Uncino (1991)

Nel live action di Spielberg, l’attore s’infila la calzamaglia di un Peter Pan adulto e fa ritorno sull'Isola che non c'è per regolare i conti con l’arcinemico, Dustin Hoffman, che gli ha rapito i figli.

Tutte le gag in Aladdin (1992)

Iconica voce del Genio della Lampada, il mattatore di Hollywood improvvisò ben 52 personaggi: a Eric Goldberg, responsabile dell’animazione del gigante blu, l’ingrato compito di selezionarne alcuni. Tra le sue imitazioni più memorabili c’è quella di Arnold Schwarzenegger, Ed Sullivan, Groucho Marx, Robert De Niro, Jack Nicholson e Peter Lorre.

La maschera di bellezza in Mrs. Doubtfire (1993)

Per Chris Columbus, il doppio ruolo di papà divorziato e tata scatenata. Il comico impiegava circa 4 ore e mezza ogni giorno a trasformarsi nella governante Euphegenia. Tra i momenti più esilaranti, quello del controllo dei servizi sociali a sorpresa con il protagonista che immerge la sua faccia nella cream cake, per non farsi riconoscere. Oscar al miglior trucco a Greg Cannom, Ve Neill e Yolanda Toussieng.

La storia della moglie in Will Hunting-Genio ribelle (1997)

Vince l’Oscar grazie al ruolo del Dr. Sean McGuire, il terapista del «genio ribelle» titolare. Williams inserì l’aneddoto di come la moglie era solita «scoreggiare nel sonno», scatenando la reazione genuina di riso del giovane collega. Il film di Gus Van Sant si è aggiudicato anche la statuetta alla migliore sceneggiatura originale (scritta a quattro mani da Matt Damon e Ben Affleck).

Il naso rosso in Patch Adams (1998)

Universal Pictures/Getty Images

Introduce la terapia del sorriso, nel reparto pediatrico, nel biopic del Dr. Hunter "Patch" Adams diretto da Tom Shadyac. Williams si basò sulla sua esperienza in ospedale al fianco del caro amico Christopher Reeve, rimasto paralizzato dopo un grave incidente a cavallo; il comico s’improvvisava proctologo russo per tentare di fargli ritrovare il sorriso. Reeve morì nel 2004, a 52 anni.

Avvolto nel paradiso dipinto di Al di là dei sogni (1998)

Archive Photos/Getty Images

Il neurologo che affronta le intemperie dell’aldilà per ritrovare l’amata moglie. Oscar ai migliori effetti speciali. La pellicola contiene molti riferimenti allegorici alla Divina Commedia di Dante e al mito di Orfeo ed Euridice. A dieci anni dalla sua tragica scomparsa, vogliamo ricordare Robin Williams come in questa celestiale immagine.